Notizie su Bergamo e Provincia

Notizie su Bergamo e provincia (2-7 maggio 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (2-7 maggio 2016)
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7 MAGGIO

 

1 - In mattinata terribile incidente a Cisano Bergamasco: Grogorio Guzzo, motociclista 37enne di Ponte San Pietro travolto e ucciso da un camion

Intorno alle 9 di sabato 7 maggio, a Cisano Bergamasco, precisamente in località Bisone, un motociclista è morto dopo essere stato investito da un camion. La vittima è Gregorio Guzzo, 37enne di Ponte San Pietro. L'uomo era alla guida della sua Guzzi custom e, secondo la ricostruzione effettuata dalle forze dell'ordine, stava viaggiando in direzione di Lecco, quando, durante il sorpasso di un tir che lo precedeva, si è andato a scontrare con un’auto che proveniva in direzione opposta, perdendo il controllo della moto e finendo travolto dal mezzo pesante. Nonostante l'intervento dell'elisoccorso, i sanitari accorsi sul luogo dell'incidente non hanno potuto che appurare il decesso del 37enne.

2 - Dopo la pubblicazione e l'ammissione a processo delle lettere hot di Bossetti a un'altra carcerata, parlano i suoi legali

Prima la decisione della Corte d'Assise di ammettere a processo 5 delle 40 lettere, poi la pubblicazione, da parte del settimanale Giallo, dei passaggi più scabrosi delle stesse: fa ancora notizie il procedimento nei confronti di Massimo Bossetti, l'uomo accusato di aver brutalmente ucciso Yara Gambirasio la notte del 26 novembre 2010. Dopo la lunga battaglia legale sul Dna e le altre prove a suo carico, ora a far discutere sono le lettere dai contenuti decisamente hard che il carpentiere di Mapello ha scritto a un'altra detenuta del carcere di Bergamo, Gina. I due non si sono mai incontrati, ma si scambiavano parole di forte passione. Parole che, sicuramente, hanno ulteriormente provato la sua famiglia, che dal giugno 2014, quando fu arrestato, sta vivendo in un vero e proprio inferno. Per questo Claudio Salvagni, avvocato di Bossetti, ha deciso di toccare il delicato argomento durante un'intervista rilasciata a Radio Cusano Campus: «È stato fatto scempio di Bossetti e della sua famiglia. Ricordiamoci che ha 3 figli minorenni. È stata dimenticata la presunzione d’innocenza sancita dalla nostra Costituzione. Ci voleva molto più rispetto nei confronti di Bossetti. La sua vita è stata stravolta e, anche qualora venisse assolto, non potrà mai più essere come quella precedente. È stata stravolta anche la vita di tutta la sua famiglia. Si è voluto mettere l’occhio nel buco della serratura per andare a vedere le abitudini e i comportamenti sessuali di Bossetti che vanno contestualizzati. Bossetti è un uomo che da due anni è in carcere, è stato 4 mesi in isolamento. Chi scrive e chi parla non conosce la situazione carceraria italiana. Una parola di una persona che ti offre amicizia e complicità, in quella situazione estrema, in molti farebbero fatica a non accoglierla. Purtroppo anche questo fatto è stato strumentalizzato. Questa è l’Italia».

3 - Novità per la sosta nelle strisce blu in città: si pagherà di più

La buona notizia è che la sosta all'interno delle strisce blu resterà a pagamento tra le 9 e le 19, visto che all'ultimo momento è salta l'ipotesi iniziale di mettere la sosta a pagamento addirittura fino alle 20. Del resto sono già diverse novità introdotte dal nuovo Piano della Sosta. Finora, nelle zone più centrali, la sosta non era possibile oltre l’ora, il che penalizzava abbastanza il commercio. A Piano approvato invece si potrà sostare fino a 2 ore, e analogamente la permanenza massima muterà nelle altre zone: fino a 3 ore (nella zona arancio, quella semicentrale) e a 5 in quella gialla, la più esterna. Attenzione però al costo: le tariffe passeranno da 1,80 a 2 euro nella rossa centrale, da 1,30 a 1,50 in quella arancio (semicentrale) e da 0,80 a 1 euro l’ora per la gialla, la più esterna.

4 - Bocia, la Cassazione annulla l'obbligo di firma ma resta il divieto di andare allo stadio

Venerdì 6 maggio la Corte di Cassazione ha annullato l’obbligo di firma contenuto nel Daspo emesso a settembre 2015 nei confronti del leader della Curva Nord, Claudio Galimberti, meglio conosciuto come il Bocia. Si tratta del provvedimento che il capo ultrà aveva rimediato per l'episodio della testa porchetta portata agli agenti di guardia all'esterno dello stadio Comunale di Bergamo il 12 aprile 2015. Un gesto di sfida alle forze dell’ordine in seguito a quella che, per il Bocia, non era altro che un’ingiustizia. Scaduta la diffida di 5 anni per Atalanta-Catania del settembre 2009, infatti, Galimberti sperava di poter ritornare in curva, dalla quale mancava da 19 anni. Invece il suo tentativo di acquistare il biglietto s’era rivelato vano perché il suo nome continuava a rimanere nella blacklist della Questura per via della sentenza di condanna relativa agli scontri di Pordenone del 2004, tra l’altro finita in prescrizione. Ora, grazie alla decisione della Cassazione, il Bocia non sarà più obbligato ad andare a firmare ogniqualvolta gioca l’Atalanta. Ma ancora non potrà mettere piede allo stadio, poiché gli effetti del Daspo sono ancora validi. Inoltre ci sono le restrizioni previste dalla sorveglianza speciale cui è stato recentemente sottoposto.

5 - Il 9 maggio partono i lavori in Borgo Santa Caterina. Continueranno fino a metà agosto, preoccupazione di residenti e commercianti

Dalle prime ore di sabato 7 maggio, in Borgo Santa Caterina sono comparsi i primi cartelli che annunciano i lavori lungo la via a partire dal 9 maggio fino al 13 agosto prossimo. Lavori necessari alla sostituzione della pavimentazione stradale. Il Comune ha anche distribuito una sorta di vademecum a circa 50 negozi per spiegare al meglio le caratteristiche del cantiere e le modifiche alla viabilità. Da lunedì 9 maggio partono i lavori in quattro fasi per arrecare il minimo disagio possibile ai commercianti e ai residenti della via. La prima fase interesserà il tratto di strada compreso tra il civico 34 e via Longo: fino al 3 giugno sarà possibile percorrere via Borgo Santa Caterina provenendo da piazzale Oberdan fino a via dei Celestini, dalla quale si potrà proseguire in direzione stadio Atleti Azzurri d’Italia. Sarà possibile accedere alla via anche da via Longo, provenendo da via Suardi, che sarà percorribile in entrambi i sensi di marcia in occasione del cantiere. Resta però la preoccupazione sia dei residenti che dei commercianti stessi: i lavori creeranno più di un disagio senza ombra di dubbio, vista anche la loro ampia durata.

6 - 66enne della Val Cavallina condannato a 6 anni di reclusione per aver abusato di due sue nipotine

Venerdì 6 maggio, il gup di Bergamo Raffaella Mascarino ha condannato, in rito abbreviato, un pensionato di 66 anni, residente in un paese della Valle Cavallina, a 6 anni di carcere, 2 di libertà vigilata e a una serie di ulteriori misure che entreranno in vigore una volta che avrà scontato la pena (l’eventuale restrizione dei movimenti e della libera circolazione; il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori; il divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni; l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla propria residenza e sugli eventuali spostamenti.). L’uomo era accusato di aver abusato di due sue nipotine, due cuginette, all’epoca di 4 e 10 anni. Era finito in carcere il 18 giugno 2015 su ordinanza di custodia cautelare chiesta e ottenuta dal pubblico ministero Carmen Santoro. L'anziano si trova ancora in carcere e il 6 maggio s’è presentato in tribunale su una sedia a rotelle perché ha seri problemi di salute, che però non sono incompatibili con la detenzione carceraria. Da una consulenza psichiatrica, nei confronti dell’uomo è risultata inoltre la seminfermità mentale, che è legata a un disturbo della personalità caratterizzato da un’elevata anaffettività patologica.

7 - Nella notte tre incidenti in tre diversi Comuni. I feriti sono 6, ma fortunatamente nessuno è grave

Nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 maggio, sulle strade bergamasche, sono andati in scena ben 3 diversi incidenti che hanno coinvolto 6 persone. Nessuna di loro, fortunatamente, è grave. Il primo incidente è avvenuto a Suisio alle 22.40 circa di venerdì 6 maggio, luno la strada provinciale 158: coinvolte due persone (una 24enne e un ragazzo) finiti fuori strada con il proprio veicolo. Sono stati ricoverati al Papa Giovanni di Bergamo per accertamenti, ma le loro condizioni non sarebbero preoccupanti. Poco dopo le 4 di sabato mattina, invece, scontro tra due auto a Seriate lungo via Cassinone: coinvolti tre giovani sotto i 25 anni. Per loro solo tanto spavento e danni ai veicoli. Infine, alle 7 dello stesso sabato 7 maggio, a Lovere, in via Marconi, in uno scontro tra un auto e una moto, il motociclista ha avuto la peggio: si tratta di un giovane di 26 anni, che avrebbe riportato leggeri traumi.

8 - Nel vertice tra Renzi e la Merkel si è parlato anche del caso Italcementi

Durante il vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi giovedì 5 maggio tra il premier italiano Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel, si è parlato anche del caso Italcementi. Non è dato sapere che cosa si siano detti, ma il colloquio va nella direzione di tenere alta l’attenzione sui 400 esuberi dichiarati dai tedeschi di HeidelbergCement. Attenzione che, stando a quanto riportato da L'Eco di Bergamo, ora viene chiesta anche alle imprese della nostra provincia, perché se il piano sociale presentato da Italcementi è «la risposta alle richieste avanzate dai sindacati a Carlo Pesenti durante l’assemblea degli azionisti», come precisa l’azienda, ora è importante che il territorio raccolga la sfida. Perché di sfida si tratta quando si parla di ricollocazione. Lo sanno bene Confindustria Bergamo e sindacati che in questi anni hanno gestito partite difficili, in cui portare a casa risultati è stato tutt’altro che semplice.

9 - I Comuni dell'hinterland preoccupati dal piano di espansione dell'aeroporto

Comitati aeroportuali e sindaci si sono incontrati per discutere delle preoccupazioni condivise riguardanti le conseguenze dettate dallo sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio, a partire dal tema-salute. Questa l’unione di intenti emersa nel corso dell’incontro, dal titolo "Traffico aereo e rischi per la salute" tenutosi nella serata di venerdì 6 maggio all’auditorium del comune di Orio al Serio, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, di diversi sindaci dell’hinterland (in prevalenza di area Lega e centrodestra e anche (in qualità di uditore) di Giampietro Benigni, rappresentante della Provincia di Bergamo nel cda di Sacbo, la società che gestisce lo scalo bergamasco. Grandi assenti, invece, il Comune di Bergamo e i rappresentanti dell’associazione "Colognola per il suo futuro", che recentemente hanno appoggiato la linea di Palazzo Frizzoni sulla nuova rotta, osteggiata invece da altri comitati. È stata un’occasione per riflettere sui rischi per la salute. «È un tema molto sentito e importante: a distanza di un anno abbiamo riproposto questo incontro perché tutto è cambiato, ma in peggio - ha spiegato Mario Carsana, portavoce dei Comitati aeroportuali di Bergamo, Grassobbio, Orio al Serio e Seriate -, occorre dunque fissare un tetto allo sviluppo dell’aeroporto, solo dopo si può parlare di rotte». «Il diritto alla salute è diritto alla vita, soprattutto per le generazioni future - ha spiegato la relatrice dell’incontro Antonella Litta -: le polveri sottili, gli ossidi di azoto e tutte le sostanze che scaturiscono dalla combustione del cherosene si sommano tra di loro, non scompaiono nel nulla. Mi risulta che molte scuole in quest’area siano situate sotto le rotte degli aerei: ebbene, l’Oms dice di tenere lontano gli asili nido dagli aeroporti».

6 MAGGIO

 

1 - A giugno parte il primo lotto dei lavori per lo spostamento dell'Accademia della Finanza agli ex Riuniti

Partirà a giugno il cantiere per la realizzazione della nuova Accademia della Guardia di Finanza nell’area degli ex ospedali Riuniti di Bergamo. Gli ultimi sviluppi del progetto sono stati illustrati la mattina di venerdì 6 maggio durante una conferenza stampa organizzata dalle Fiamme Gialle, che sborseranno circa 80 milioni di euro per il progetto. Il cantiere partirà dal vecchio padiglione della ginecologia, che verrà completamente svuotato nelle prossime settimane per fare posto al comando operativo attualmente situato in via Partigiani. I lavori veri e propri, invece, inizieranno in autunno per concludersi entro il 2017.

2 - Via Maironi da Ponte ancora chiusa (almeno fin dopo il weekend). 23enne pretende di passare e aggredisce un vigile

Dopo l'esplosione della conduttura dell'acqua potabile in via Maironi da Ponte che ha causato l'allagamento della strada, continuano i lavori di bonifica dell'area. Il tratto, sin dal pomeriggio di giovedì 5 maggio, è chiuso al traffico e la strada non verrà riaperta prima di domenica. La situazione, che sta provocando diversi disagi ai residenti e agli automobilisti (lunghe code in via Baioni la mattina del 7 maggio), ha fatto però perdere la testa a un giovane. Un ragazzo di 23 anni, la sera di giovedì, stava infatti per accedere alla via chiusa, quando alcuni agenti della Polizia locale lo hanno fermato. I vigili lo hanno prima invitato ad andarsene e, successivamente, lo hanno fisicamente accompagnato verso le transenne che delimitavano la chiusura della strada. La reazione del giovane è stata violenta: ha colpito al volto con un casco integrale per ben due volte il vice commissario Delfino Magliano. Nonostante la resistenza del giovane, tre agenti sono riusciti a bloccarlo e ad accompagnarlo al Comando di via Coghetti, dove è stato identificato e arrestato. La mattina di venerdì è stato processato per direttissima, con l’accusa di lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. È stato condannato a 5 mesi con la condizionale. Magliano è stato trasportato al pronto soccorso dell’Humanitas Gavazzeni e sottoposto a una serie di esami: per lui la diagnosi è di trauma cranico e probabile infrazione dell’omero, guaribile in una quindicina di giorni.

3 - Il Comune ha deciso che anche i residenti dovranno pagare per parcheggiare in città

Palazzo Frizzoni ha deciso di introdurre il pagamento del pass riservato ai residenti, che fino ad oggi era gratuito per chi abita nelle zone coperte dalle strisce gialle. nello specifico sono previste tre diverse fasce di pagamento a seconda della zona: la zona rossa prevede un costo di 120 euro all’anno (10 euro al mese), quella arancio di 90 euro all’anno (7,5 euro al mese) e quella gialla di 60 euro all’anno (5 euro al mese). Come riporta L'Eco di Bergamo, secondo le previsioni dell’assessorato alla Mobilità l’introduzione del pagamento porterà a un calo fisiologico di permessi, che ora hanno un numero sovradimensionato rispetto ai parcheggi disponibili. La gestione di tutte le pratiche passerà dagli uffici comunali ad Atb, chiamata a rendere le pratiche più snelle attraverso un sistema di pagamento online. L’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni spiega che si tratta di «un tentativo di contrastare l’utilizzo del mezzo privato e rendere più convenienti l’utilizzo del mezzo pubblico e incentivare la sosta nei parcheggi in struttura. Un’azione è necessaria per adeguare il sistema Bergamo alle attuali esigenze. La revisione della sosta è uno dei punti cardine del programma di quest’Amministrazione (punto 231 delle Linee di Mandato). Una revisione di questo sistema, che ha mostrato disfunzioni sempre maggiori negli ultimi 20 anni, anche per via dello scarso monitoraggio dei permessi, diventa una priorità per migliorare la vivibilità di aree delicate». Gli introiti dall’attuazione completa del piano (stimati intorno ai 650mila euro) sono destinati ad essere investiti su mobilità sostenibile e trasporto pubblico da parte di Atb.

4 - Legambiente critica la decisione di non far arrivare le bici alla passerella di Christo

Nei giorni scorsi è stato annunciato che dal 18 giugno al 3 luglio, ovvero i giorni in cui sarà aperta al pubblico l'attesissima passerella sul lago d'Iseo firmata dall'artista internazionale Christo, l’accesso a Sulzano sarà interdetto non solo ai veicoli e alle moto, ma anche alle biciclette. Si potrà così raggiungere The Floating Piers solo attraverso un servizio di navette. La notizia ha creato molte polemiche e ha lasciato sbigottite le associazioni che da sempre promuovono stili di vita orientati ad una mobilità sostenibile. E così il responsabile dei trasporti di Legambiente Lombardia, Dario Balotta, la delegata WWF Italia per la Lombardia, Paola Brambilla, e il Coordinatore Regionale di Fiab Biciclettando, Piercarlo Bertolotti, si sono rivolti attraverso una lettera al Prefetto di Brescia, Valerio Valenti, per chiedere spiegazioni sull’ordinanza. La scelta era stata giustificata dagli organizzatori adducendo ragioni di sicurezza stradale, visto il consistente afflusso di visitatori attesi. Le associazioni dichiarano: «Con questa decisione l’evento viene privato di un aspetto importante: la sostenibilità che aveva annunciato. Proponiamo di adottare nella tratta Pizone-Sulzano-Sale Marasino, una zona interdetta al traffico privato e aperta solo ai residenti e ai mezzi di servizio, il senso unico di marcia. Ciò permetterebbe di tenere sgombra una porzione di carreggiata per i ciclisti. L’accesso diretto dei pedoni e l’ingresso a Sulzano in bicicletta potrebbero ridurre sensibilmente il numero delle spole delle navette, riducendo l’impatto ambientale del traffico su gomma in quell’area».

5 - Italcementi, nell'incontro di ieri si è discusso il piano sociale presentato dai vertici aziendali

Nell'incontro tenutosi giovedì 5 maggio a Roma tra sindacati e vertici della Italcementi (a cui hanno partecipato anche i rappresentati della HeidelbergCement, nuova proprietaria dell'azienda), si è discusso del piano sociale pensato per i circa 400 esuberi annunciati il mese scorso. Si tratta, complessivamente, di 60mila euro lordi di incentivo offerto ai lavoratori che accettassero la mobilità volontaria, 18mila euro in più rispetto alla precedente offerta. Si tratta di un mix di sostegno economico e di politiche attive per favorire la ricollocazione dei lavoratori. Stando a quanto riportato da L'Eco di Bergamo, i sindacati sarebbero abbastanza soddisfatti del progetto. Ora scatteranno i canonici 75 giorni di tempo per raggiungere un accordo sindacale, necessari per trovare «misure alternative ai licenziamenti».

6 - Boliviano di 63 anni residente a Zanica condannato a 4 anni di reclusione per stupro

Un boliviano di 63 anni residente a Zanica, separato con tre figli e con un precedente per guida in stato di ebbrezza, il 5 maggio è stato condannato a 4 anni di reclusione per violenza sessuale, due anni in più della pena richiesta dal pm Carmen Pugliese. I fatti risalgono al 2011, quando l'uomo, allora dipendente di un'impresa di pulizie, nello scantinato di uno stabile di via Tolstoj, a Bergamo, a fine turno aveva abusato di una collega. Il 63enne dovrà anche pagare una provvisionale di 20mila euro a favore della vittima, oggi 43enne. L'imputato ha sempre respinto le accuse, spiegando che «non ho violentato la mia collega, non c’è mai stato neppure un rapporto sessuale consenziente, non capisco perché mi abbia denunciato». La vicenda ha inizio il 14 settembre del 2011. Terminato il lavoro, l’uomo e la donna, che ha una figlia ma non è sposata, scendono insieme nello scantinato per depositare in uno sgabuzzino scope e detersivi. All’improvviso scatta qualcosa e l’atteggiamento del 63enne cambia. Secondo la denuncia presentata dalla donna, l’uomo l’afferra per le spalle, la sbatte per terra e la violenta. Quindi, come se nulla fosse, sale le scale, si mette alla guida della sua vettura e se ne torna a casa. Dopo una settimana la donna rivela l’accaduto al titolare dell’azienda, che per tutta risposta la invita a tacere per il buon nome della ditta. A quel punto la 43enne rompe gli indugi e si presenta ai carabinieri per denunciare lo stupro. Il 63enne ha già annunciato il ricorso in Appello.

7 - Costruzione del Vallo di Ludrigno, ecco 1 milione di euro

L'assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi è intervenuta all’incontro del Protocollo Valanghe - Provincia di Bergamo a chiusura anno di neve 2015/2016, ad Ardesio e si è soffermata sui lavori di realizzazione del Vallo di Ludrigno: «I lavori, iniziati a febbraio scorso, si sono resi necessari per scongiurare o almeno attenuare, il pericolo che incombe su diverse case della contrada del paese seriano. Questo a causa dell’enorme valanga che dai canali del monte Secco scivola a valle, immettendosi nell’unico canalone del Vendulo e mettendo in pericolo l’abitato. Per quest’opera l’amministrazione comunale ha ricevuto un contributo regionale a fondo perduto di quasi 1 milione di euro: un investimento che dimostra l’attenzione e la sensibilità di Regione Lombardia sia per l’ambiente, che per la sicurezza di chi, anche pochi come il caso del centro di Ludrigno (130 abitanti), vive in aree a rischio. Un impegno e un lavoro che permetterà ai residenti di non subire più le drammatiche devastazioni, con morti e feriti oltre agli sgomberi, spesso problematici e pesanti, per le persone che in questi anni hanno dovuto lasciare le proprie case anche per lunghi periodi di tempo. Uno sforzo soprattutto economico di Regione Lombardia, che si è presa carico di un problema che altrimenti sarebbe rimasto irrisolto».

8 - Misterioso motociclista aggredisce due ciclisti prendendoli a sassate, poi si dilegua

Un fatto veramente misterioso e inquietante è andato in scena in Val Brembana, dove un motociclista ha aggredito due ciclisti, e forse ha tentato anche con un terzo, colpendoli con una sassata alla testa, prima di dileguarsi. I fatti risalgono al pomeriggio di mercoledì 4 maggio e sono avvenuti sulla provinciale della Valle Brembana a Camerata Cornello, nel tratto tra le due gallerie. I ciclisti erano sulla ciclabile e sono stati aggrediti a pochi minuti uno dall’altro. Le vittime sono un 32enne di Olmo al Brembo e una 27enne di Spino al Brembo. Entrambi sono stati portati all’ospedale di San Giovanni Bianco. L’uomo è ancora ricoverato per un sospetto trauma cranico, una ferita medicata con dei punti di sutura all’altezza dell’orecchio sinistro e una prognosi di 30 giorni. La ragazza, invece, è stata dimessa mercoledì sera con una settimana di prognosi. Il 32enne ha così descritto l'aggressione: «Era un uomo che indossava un casco integrale: si è fermato con la moto, un modello piuttosto vecchio, e mi è venuto incontro, scagliandomi addosso un sasso. Non ha detto nulla: un fatto davvero inspiegabile».

9 - Bergamo, tensioni in via Grumello a causa di un presidio dei lavoratori Gls

La mattina di venerdì 6 maggio, in via Grumello a Bergamo, si sono vissuti attimi di tensione a causa di un presidio di protesta organizzato da circa 40 dipendenti della Gls. La manifestazione è stata organizzata per contestare la decisione dell’azienda di licenziare 15 persone. I manifestanti hanno tentato di bloccare l’uscita dei mezzi dell’impresa che si occupa di logistica, causando code e rallentamenti al traffico della zona. Con loro c'erano anche i rappresentanti dei lavoratori SiCobas. Il presidio è in programma, secondo quanto detto dai lavoratori, per tutta la giornata. Già nella giornata di giovedì alcuni dipendenti della società avevano manifestato presso lo stabilimento di Albino: l’azienda ha in totale 150 lavoratori.

10 - 43enne di Ranica arrestato, voleva dare fuoco ad ABenergie che gli aveva staccato la corrente

Un pregiudicato 43enne di Ranica è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di tentata estorsione e danneggiamento. L’uomo, nella tarda serata del 5 maggio, dopo aver danneggiato la porta a vetri dell’ingresso della società ABenergie Spa, situata in via Baschenis a Bergamo, si è dato alla fuga abbandonando sul posto otto bombe molotov artigianali. Le indagini hanno consentito di identificare l’autore del gesto, rintracciato nel corso della notte presso la sua abitazione, nonché di ricondurre l’episodio alla sospensione della fornitura di energia elettrica per insolvenza presso l’esercizio commerciale di cui è titolare. L’uomo, già nel pomeriggio, si era recato presso l’azienda dove aveva minacciato i responsabili di atti ritorsivi. Nel corso delle perquisizioni condotte nella sua abitazione è stato sequestrato il bastone utilizzato per danneggiare l’ingresso della società elettrica, rinvenuto nell’autovettura dell’uomo che è stato processato in direttissima. In Tribunale il 43enne ha ammesso: «Ho fatto una sciocchezza, ho perso la testa». L’arresto è stato convalidato con l’obbligo di firma due volte a settimana. Processo rinviato davanti al Collegio il prossimo 10 maggio.

11 - Tagliuno, 50enne perde il controllo della sua vettura e si schianta contro un muro

Poco dopo le 22 di giovedì 5 maggio, in via Roma a Tagliuno, un uomo di 50 anni ha perso il controllo del Range Rover che stava guidando, andando fuori strada e schiantandosi contro il muro di un edificio che costeggia la strada. L'incidente poteva avere tragiche conseguenze, ma fortunatamente il 50enne non ha investito nessuno e non ha riportato ferite gravi.

12 - Orio continua a crescere: nel primo trimestre 2016 passeggeri in crescita del 10,4%

Il 5 maggio sono stati pubblicati sui portali di Enac e di Assaeroporti i dati sul traffico aereo in Italia nel primo trimestre del 2016. Secondo quest’ultima associazione (che raggruppa i gestori aeroportuali in Italia), i passeggeri sono stati complessivamente 31 milioni e 269, con un incremento del 6,6% rispetto a 12 mesi prima. Entrando nel dettaglio, tra gli scali di rilevanti dimensioni, è Bologna a crescere di più, con un 16%, davanti a Venezia con il 10,7%. Dietro, al terzo posto, c’è Orio al Serio, con una crescita del 10,4%. In valore assoluto, sono transitati per lo scalo bergamasco 2 milioni 387mila e 442 passeggeri, mentre le merci registrano un meno 6,9% attestandosi a quota 28.016 tonnellate. I movimenti sono in aumento del 4,9%, dato che va però contemperato con l’aumento del tasso di riempimento degli aerei di Ryanair (che da solo vale l’80% del mercato di Orio), arrivato ormai al 93%. Con questi dati, inoltre, Orio si conferma terzo scalo d'Italia per numero di passeggeri, dietro soltanto a Fiumicino (8 milioni 152mila e 805) e Malpensa (3 milioni 993mila e 789).

13 - Condannato l'uomo che palpeggiò una poliziotta durante la visita in carcere alla moglie

È stato condannato a 20 mesi di carcere il 51enne pregiudicato di Vaprio d’Adda che il 23 marzo 2013 aveva palpeggiato una poliziotta di 27 anni in servizio al carcere di via Gleno a Bergamo. L’uomo si era recato alla struttura detentiva per far visita alla moglie, detenuta. Con lui i due figli minorenni. Dopo il saluto alla propria consorte, il 51enne si stava recando verso l’uscita. In servizio quel giorno, per controllare chi entra e chi esce, c’era una poliziotta di 27 anni. L’uomo, trovandosela di fronte, ha pensato bene di allungare la mano e di palpeggiarle le parti intime. Di fronte alla reazione stizzita dell’agente, l’uomo, forse in preda all’alcol, si è messo a ridere e a saltellare. Il gesto è considerato dalla legge violenza sessuale e l’uomo è stato dunque condannato dal giudice Vito Di Vita a 1 anno e 8 mesi di carcere. Il pm aveva richiesto 14 mesi di reclusione, mentre il suo avvocato difensore aveva chiesto la riqualificazione del fatto in molestie. In virtù dei numerosi precedenti per rissa, furto e rapina, la pena non è stata sospesa: l’uomo finirà in carcere.

14 - Le terme di San Pellegrino sono ritenute le più belle dai turisti cinesi

Il gruppo di lavoro formato dai principali tour operator ed enti del settore cinesi, incaricato dal governo di Pechino e dalle massime autorità della Provincia di Jilin, a Nord del Paese, di individuare i luoghi turistici con maggiore appeal, hanno eletto le terme di San Pellegrino, inaugurate nel dicembre del 2014, le migliori al mondo insieme a soltanto altri 4 centri termali sparsi per il globo. Il nome brembano entra così nell’Olimpo delle località ammesse, dal 25 al 28 giugno a Changbaishan, luogo al confine con la Corea del Nord che proprio sulle montagne e le acque termali fonda la sua notorietà e bellezza, al T20, forum mondiale che sigla l’alleanza tra 27 centri internazionali, ritenuti d’eccellenza per servizi, paesaggi e compatibilità ambientale.

 

5 MAGGIO

 

1 - Christo, i vip di New York affittano motoscafi Riva a 800 euro l'ora

I cantieri Bellini di Iseo hanno ricevuto da New York la richiesta di noleggio di quattro motoscafi Riva Acquarama per i 18 giorni in cui si potrà visitare The Floating Piers, la passerella dell’artista Christo. Il prezzo previsto per i turisti americani è di 800 euro all’ora. I nomi dei clienti non sono stati resi noti per questione di privacy, ma la visita programmata sul lago d’Iseo comprende anche un tour sulle acque, l’ormeggio vicino alla passerella galleggiante, il pranzo in barca e un «totale relax tra le onde». I motoscafi Riva Acquarama sono gioielli da 500mila euro con sette posti e conducente incluso. Se i vip di New York non baderanno a spese, la passerella è tuttavia visitabile da chiunque e Sulzano potrà essere raggiunta in treno, in auto oppure con il battello. Sulla passerella si potrà arrivare anche dal sentiero (l’antica Valeriana), percorrendo circa tre chilometri di acciottolato. L’alternativa è il bus navetta che fa avanti e indietro da Sulzano: i biglietti costano 5 euro.

2 - Italcementi, incontro positivo al Mise. Al tavolo anche Heidelberg

Al ministero dello Sviluppo Economico a Roma si è tenuto questa mattina un vertice sulla questione Italcementi. Un incontro che i sindacati hanno valutato positivamente sia perché ha visto per la prima volta la partecipazione di rappresentanti di Heidelberg Cement, la multinazionale tedesca che ha acquisito Italcementi, sia perché da parte del governo è stata ribadita la volontà di seguire la vertenza e di intervenire per salvaguardare i livelli occupazionali. Al vertice, oltre ai segretari nazionali FenalUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Pascucci, Gentile, Meschieri, erano presenti il viceministro Teresa Bellanova, Andreas Schnurr, responsabile delle risorse umane mondo di Heidelberg Cement, i rappresentanti delle Regioni interessate, tra i quali il governatore della Lombardia Maroni, e i rappresentanti sindacali territoriali. “L’azienda – hanno riferito i sindacati – ha ripresentato il piano industriale annunciato alla stampa nelle scorse settimane, ricordando che per quanto riguarda la parte di ricerca e sviluppo dei materiali, HC ha confermato il suo interesse, mantenendo la sede a Bergamo, mentre per il personale che si occupa dell’assistenza ai siti produttivi la sede verrà spostata in Germania, presso Heidelberg. A questo proposito le organizzazioni sindacali hanno chiesto una revisone del piano, che dovrà prevedere un consistente incremento degli organici al centro di ricerca di prodotto (I.lab), poiché diventerà il punto di riferimento mondiale e che sia costituito a Bergamo un satellite di HC per il centro tecnico (ex CTG), dal quale far partire i tecnici a supporto di tutta l’area del Mediterraneo. I sindacati hanno inoltre chiesto che siano mantenuti inalterati i siti produttivi presenti oggi in Italia, almeno sino al 2020. Un nuovo incontro è in programma lunedì 30 maggio.

3 - Sei rapine in banca in un mese: arrestato 43enne bergamasco

Un bergamasco di 43 anni è stato arrestato dalla polizia di Milano perché accusato di aver messo a segno una serie di rapine in banche del capoluogo lombardo. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e doveva scontare una pena con obbligo di dimora a Ostuni, in Puglia. In realtà abitava nella sua casa di Brembate e nell’ultimo periodo si era dedicato all’attività di rapinatore: tra il 21 marzo e il 29 aprile sono stati ben sei i colpi andati a segno, per un bottino complessivo di diecimila euro. Gli inquirenti lo hanno definito un “bandito seriale”. L’uomo entrava in banca con occhiali da sole e taglierino, minacciava i cassieri e si faceva consegnare la refurtiva. Il 43enne si trova ora nel carcere di via Gleno ed è accusato di rapina aggravata. L’arresto è scattato nei giorni scorsi a casa sua. Gli agenti del commissariato di Milano Monforte sono riusciti a risalire alla sua identità grazie alle intercettazioni telefoniche e alle immagini reperite dai circuiti di videosorveglianza degli istituti di credito.

4 - Sospeso lo sciopero di sabato nei centri MediaWorld

È stato sospeso lo sciopero previsto per sabato nei centri MediaWorld. Lo hanno annunciato i sindacati dopo che Mediamarket spa, azienda con sede legale a Curno e titolare dei marchi MediaWorld e Saturn, ha detto di voler riaprire la trattativa. Il confronto dovrebbe riprendere il 19 maggio a Roma. MediaMarket, dicono i sindacati, ha presentato una nota che costituisce un «passo indietro rispetto alle posizioni assunte nell’incontro del 26 aprile che avevano condotto all’immediata rottura delle trattative e alla proclamazione dello sciopero”. Il cambio di rotta sarebbe “dovuto alla mobilitazione forte e convinta delle lavoratrici e dei lavoratori dei punti vendita MediaMarket di tutta Italia”. La protesta era stata proclamata contro la decisione dell’azienda di non usufruire più del contratto di solidarietà. Oggi, secondo le dichiarazioni dell’azienda, rimangono 311 lavoratori full time equivalenti in esubero. “Senza lo strumento della solidarietà che fine farebbero tutti questi lavoratori?” si chiedevano i sindacalisti nei giorni scorsi. Nella provincia di Bergamo per i 3 punti vendita MediaWorld di Stezzano, Curno e Orio al Serio lavorano circa 150 persone.

5 - Raccolta funghi: si torna a pagare. Ticket unico per la Val Brembana

Dopo una stagione gratuita, da giugno per la raccolta funghi in Valle Brembana si tornerà a pagare. D'ora in poi, però, il ticket sarà unico e valido per tutte le zone e per tutti i paesi. Il regolamento che disciplina la raccolta verrà approvato il 20 maggio dall’assemblea della Comunità montana, ente di coordinamento che per i prossimi dieci anni gestirà la raccolta funghi in valle. Negli anni scorsi la regolamentazione era decisa da diverse realtà e i ticket erano differenziati: Valle dell’Olmo, Val Fondra e Camerata Cornello applicavano criteri diversi, mentre in altri comuni la raccolta era libera. Per mettere ordine in questa giungla, Nel 2015 la Regione ha messo un punto fermo, rendendo gratuita per un anno su tutto il territorio la raccolta, in modo da consentire alle Comunità montane di adottare una regolamentazione chiara e uniforme. Ora i 37 Comuni della valle, per poter far pagare un ticket dovranno aderire al regolamento unico della Comunità montana, in quelli che non aderiranno, la raccolta sarà gratuita. Il ticket giornaliero costerà dieci euro, quello settimanale 20, il mensile 40 e l’annuale (dal 1° gennaio al 31 dicembre) 60 euro: i residenti non pagheranno la raccolta nel proprio Comune. I tesserini si potranno acquistare negli esercizi convenzionati.

6 - Gazebo della Lega per la petizione sulla legittima difesa

Per il week end la Lega Nord ha organizzato 80 gazebo in tutta la Bergamasca per lanciare la petizione popolare a favore di un progetto di legge sulla legittima difesa. Lo ha annunciato il segretario Daniele Belotti. Con questa iniziativa, la Lega spiega di voler «mettere fine agli scempi giudiziari che vedono sotto processo e spesso condannati i cittadini onesti che “osano” difendersi in casa propria da rapinatori e ladri». «Non è più accettabile che si ripetano casi come quelli di Antonio Monella o di Ermes Mattielli o come il tabaccaio di Padova costretto a risarcire 325 mila euro ai familiari del rapinatore che aveva ucciso – ha detto Belotti -. «Con questa nuova legge si prevede l’aumento della pena da 2 a 6 anni per i ladri e per chi si permettere di violare il domicilio altrui, niente risarcimento per chi viene sorpreso a rubare e viene malmenato dal proprietario o si ferisce scappando e, soprattutto, nessun reato di condanna per chi si difende in casa propria dall’intrusione di delinquenti”. Obiettivo della Lega a livello nazionale è raccogliere le 50mila firme necessarie in un solo fine settimana.

7 - Proclamato per il 23 maggio uno scioper delle Poste in Lombardia

Il 23 maggio si terrà in Lombardia lo sciopero generale regionale per tutto il personale di Poste Italiane, contro l'ipotesi che il governo ceda sul mercato un’ulteriore quota del 30% di azioni di Poste. «La cessione di ulteriori quote di fatto mette a rischio l’unicità aziendale e i livelli occupazionali,  trasformando le attuali eccedenze in esuberi - afferma Giuseppe Marinaccio, responsabile Poste Cisl Lombardia -. La perdita del controllo dell’azienda da parte del governo prefigura un scenario desolante, soprattutto per il settore postale ed in particolare per il recapito».  I sindacati contestano merito e metodo delle riorganizzazioni aziendali della logistica, del recapito e dei servizi finanziari e di Bancoposta, e hanno quindi proclamato per il periodo dal 26 aprile al 25 maggio lo sciopero degli straordinari di tutto settore Postale. Dal 2 al 25 maggio di tutto il settore Mercato privati (Bancoposta e servizi finanziari), con particolare riferimento alle prestazioni che confluiscono nel conto ore come prolungamento orario per lo smaltimento code. «L’azienda non ha rispettato gli accordi faticosamente raggiunti e non ha fornito documentazioni e dati richiesti prima della fase di avvio del recapito a giorni alterni in provincia di Bergamo».

La riorganizzazione del servizio postale ha infatti toccato anche gli sportelli bergamaschi. Nella nostra provincia, la riorganizzazione del recapito, con la consegna della posta a giorni alterni, ha interessato il capoluogo già dal 4 aprile, così come a Romano di Lombardia, Sarnico, Seriate e Trescore.  Dal 18 aprile, i postini hanno iniziato a suonare un giorno sì e uno no anche a Clusone, Dalmine, Treviglio e Zingonia, e dal 2 maggio, il servizio si è “dimezzato” anche a Ponte san Pietro, San Pellegrino, Albino,  Valbrembo e Lovere. «Le stesse criticità rilevate nei primi centri si sono ripetute  puntualmente anche in tutti gli altri centri – rilevano dalla SLP CISL di Bergamo - e quindi da questo emerge che il problema non è da attribuire a normali ritardi dovuti al cambiamento,  ma da una vera e propria mancanza di seria programmazione. Dappertutto, nonostante l’impegno dei lavoratori, si possono riscontrare giacenze  di posta non consegnata con picchi più rilevanti nei comuni di Orio al Serio, Gorle, Ponteranica, Sorisole ,Trescore, Telgate e Carobbio.

 

4 MAGGIO

 

1 - La Guardia di Finanza ha multato alcuni albergatori abusivi sul Sebino

Nonostante manchi ancora più di un mese all'apertura della passerella sul lago d'Iseo del grande artista internazionale Christo, l'opera miete già le sue prime vittime. Si tratta di alcuni albergatori abusivi, beccati e multati dalla Guardia di Finanza, che da qualche settimana ha iniziato a controllare con minuzia il territorio del Sebino. Dato l’aumento delle proposte di case vacanze in affitto sul lago, la Finanza ha infatti intensificato i controlli per evitare casi di evasione fiscale e il rispetto della recente normativa sul turismo che detta le regole per garantire una leale concorrenza tra chi si occupa di ricettività turistica. Tra le sanzioni emesse dalle Fiamme Gialle, alcune anche a Pisogne e a Sale Marasino. Si parla di una cifra vicino ai 4mila euro. Anche se le persone non titolari di partita Iva possono proporre in affitto le loro abitazioni o seconde case come case vacanza, infatti, è necessario dare specifica comunicazione al Comune in cui si trova l’immobile. Inoltre va informata anche la Questura sulle persone in arrivo che saranno ospitate. La Finanza avvisa che la legge regionale in questione prevede sanzioni che vanno dai 2mila ai 20mila euro. Con un avvertimento: i controlli, assicurano i militari, continueranno.

2 - Il settimanale Giallo pubblica le lettere hot di Bossetti a un'altra incarcerata a Bergamo

Il settimanale Giallo, il 4 maggio ha pubblicato alcuni passaggi di diverse lettere che Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, ha scritto a Gina, una donna incarcerata a Bergamo proprio come lui. Alcune di quelle lettere sono state ammesse a processo come prove nell'ultima udienza, dopo la esplicita richiesta del pm Letizia Ruggeri, secondo la quale il contenuto «scabroso» andava a confermare i lati oscuri del carattere dell'imputato. Per la Ruggeri le lettere confermano che a fare le ricerche con il pc su ragazzine 13enni, la stessa età che aveva Yara quando fu uccisa, era proprio Bossetti. La difesa, invece, ha chiesto e ottenuto che fosse acquisita l’intera corrispondenza, nella quale Bossetti si dichiara comunque innocente. Il presidente della Corte Antonella Bertoja ha accolto questa richiesta. Cliccate QUI per leggere l'intero articolo e i passaggi più scabrosi delle lettere.

3 - La Coldiretti attacca Brebemi: «Pagano nuovi lavori, ma gli agricoltori aspettano ancora gli indennizzi»

La Coldiretti, attraverso un comunicato stampa diffuso il 4 maggio, attacca duramente la Brebemi: «Dopo quasi due anni dall’apertura della Brebemi, le aziende agricole stanno ancora aspettando i saldi per i terreni espropriati e ormai irrimediabilmente coperti da asfalto e cemento, quindi per loro l’annuncio di nuovi progetti per completare il tracciato è l’ennesimo schiaffo. Visto il mancato rispetto degli impegni – sottolinea Il presidente degli agricoltori Alberto Brivio -, l’intenzione di avviare nuovi lavori per altri 50 milioni di euro per una bretella fra Brebemi e A4 ha il sapore della beffa vera e propria. Su questa vicenda anche la politica sta latitando, ma è arrivato il momento di andare oltre la sterile propaganda. Dove è finito l’impegno a vincolare la concessione di finanziamenti pubblici al pagamento di quanto dovuto agli agricoltori? Noi non siamo contrari al fatto che vengano concessi ulteriori fondi, ma non accettiamo che i diritti degli agricoltori vengano ripetutamente calpestati. Nella Bergamasca ad aspettare gli indennizzi è un’azienda su due, non stiamo parlando di briciole. I proclami ormai non bastano più; invochiamo, per l’ennesima volta, maggior senso di responsabilità da parte di chi gestisce un’infrastruttura che doveva essere privata e poi ha ricevuto risorse pubbliche e che era stata presentata come un modello per le grandi opere del futuro, sia dal punto di vista finanziario che nei rapporti con il territorio. Un merito che evidentemente è rimasto solo sulla carta».

4 - Inseguimento in via Carducci, fermato un 23enne di Ponte San Pietro senza patente e assicurazione

Nel tardo pomeriggio di martedì 3 maggio, poco prima delle ore 18.30, gli agenti di Polizia di Bergamo hanno dato vita a un inseguimento da Largo Tironi, lungo via Carducci, fino al Centro Commerciale Auchan. Quando gli agenti hanno acceso il lampeggiante per eseguire un controllo di routine su una moto di passaggio, infatti, il conducente ha accelerato ed ha tentato la fuga. È stato fermato solo all’interno dell’Auchan. Si è così scoperto che si trattava di un 23enne italiano residente a Ponte San Pietro, che è stato accompagnato al Comando di via Coghetti per accertamenti. Il giovane guidava senza patente di guida e con veicolo non assicurato. Non solo: dopo essere stato perquisito è risultato in possesso di due tessere sanitarie e un cellulare non intestati a lui ed un coltellino con lama di sei centimetri. È scattata conseguentemente la denuncia per resistenza, ricettazione e possesso di arma impropria. Inoltre sono stati elevati verbali amministrativi per guida senza patente e senza assicurazione.

5 - Cambia il senso di marcia in via Magrini. E scoppia la polemica

Il 4 maggio è stato appeso un cartello in via Magrini, a Bergamo, nel quale si avvisano i residenti che verrà cambiato il senso di marcia dell'ultimo tratto di strada. La notizia ha mandato su tutte le furie alcuni residenti. Dall’ordinanza del Comune di Bergamo si legge che la scelta di ribaltare il senso di marcia dell’ultimo pezzo della via è stata prevista «sentite le esigenze rappresentate da parte di alcuni residenti in via Magrini». Da qui la decisione di «istituire il senso unico di marcia nel tratto compreso tra il civico 6 e la via San Bernardino, in direzione di quest’ultima». Ma alcuni residenti non sono d'accordo: «Quel pezzo di strada è lo sbocco per via San Bernardino, soprattutto per il complesso dell’ex Magrini che “esce” proprio da via Magrini con le auto. Rischiosissimo questo cambio di marcia anche per motivi di sicurezza: non c’è visibilità sia per noi che usciamo da lì, sia per i residenti dei civici più vicini a via San Bernardino - scrivono dei residenti a L'Eco di Bergamo -. E poi cosa significa? Per raggiungere via San Bernardino andiamo a imbottigliare via Berizzi dove regolarmente la viabilità ha un problema con le auto in divieto di sosta davanti all’Esselunga e il transito per il supermercato, dove passano anche i camion del supermercato. Via Magrini è un accesso utile per chi da via Autostrada vuole raggiungere quel pezzo di città. Perché anche noi residenti non siamo stati sentiti? Siamo i più giovani della zona e aspettiamo ancora delle promesse di urbanizzazione che non sono mai arrivate. Qualche esempio? La pista ciclabile troncata a metà, l’asilo mai arrivato e un parco che non è mai diventato un parco...».

6 - Stazione, abbonamenti e sconti al Metropark per togliere le auto dalle pensiline

Palazzo Frizzoni è pronto a mettere mano all'area del polo intermodale presso la stazione. Taxi al posto del kiss&ride e piazzale più largo, ma anche 40 nuovi stalli per le moto. E il Comune corre ai ripari anche per il parcheggio vuoto, suggerendo a Metropark alcuni accorgimenti, tipo abbonamenti e sconti. Che qualcosa non andasse lo si sapeva anche prima dell’apertura del parking realizzato accanto all’ingresso del terminal Sab. Piazzale Marconi nella versione del polo intermodale ha mostrato da subito tutti i suoi limiti. Per invogliare gli automobilisti a lasciarvi l’auto, Metropark prevederà dunque sconti e abbonamenti. Dopo il quarto d’ora gratuito si pagherà 1 euro la prima mezz’ora invece di 1,50. La società introdurrà anche gli abbonamenti per i pendolari, per ora per una trentina di posti auto. Scatteranno dall'1 giugno: 40 euro al mese con validità da lunedì al sabato, 50 euro se esteso a tutti i giorni, con orario 6-22.

7 - Doppio processo per il killer dei gattini, oltre ai maltrattamenti è accusato anche di stalking

Il 40enne di Trescore accusato di essere il famigerato killer dei gattini della zona, oltre che per maltrattamenti sugli animali sarà processato anche per stalking. Ciò perc la denuncia di una donna di Berbenno che aveva pubblicato un annuncio per cedere dei gatti e che era stata contattata dall’accusato che le aveva inviato video raccapriccianti di sevizie ai felini. Inoltre iniziò a tormentarla con messaggi molto pesanti di natura sessuale. Il procedimento penale per stalking, deciso dal gup Ciro Iacomino nell’udienza preliminare tenutasi martedì 3 maggio, scatterà a giugno, quando si terrà anche la prossima udienza relativa al processo per maltrattamenti. Per ambedue i casi è prevista una perizia psichiatrica.

8 - Fa un incidente mentre era ubriaco, ma viene assolto per un cavillo

Un 37enne di Pontirolo è finito a processo dopo che un anno fa circa, mentre si trovava alla guida della sua auto, finì fuori strada a Treviglio. In seguito ai controlli, l'uomo era risultato positivo all’alcoltest con un tasso di 2,42 grammi/litro, quasi cinque volte il limite consentito dalla legge per mettersi alla guida (0,5 grammi/litro). Eppure, grazie a un vizio procedurale (un cavillo insomma), il 37enne è stato assolto. Il gup ha infatti accolto un’eccezione dell’avvocato difensore, Margherita Manfredi, riguardante il diritto di difesa: l’imputato, al momento del prelievo ematico richiesto dalle forze dell’ordine – atto urgente e irripetibile – per le analisi alcolemiche, doveva essere informato della facoltà di avvisare un legale. Cosa che non è avvenuta o, quantomeno, non risulta dai verbali finiti nel fascicolo del procedimento.

9 - Clusone, 82enne aziona il salvavita prima di essere colto da un malore e si salva

Prima di un improvviso malore è riuscito ad azionare il salvavita che portava al collo per chiedere l’intervento dei soccorsi. È successo martedì 3 maggio a un pensionato di 82 anni di Clusone, che è stato salvato dall’arrivo dei vigili del fuoco del locale distaccamento. L’anziano, residente in località Fiorine, è stato raggiunto in pochi minuti dagli uomini del 118 nella sua abitazione grazie alla chiamata inoltrata dal suo dispositivo, che era riuscito ad azionare poco prima di finire a terra. I vigili del fuoco, utilizzando una scala, hanno raggiunto l'appartamento al secondo piano forzando una finestra, permettendo così ai medici di entrare in casa e prestare le prime cure all’uomo, successivamente trasferito in codice verde all’ospedale Locatelli di Piario.

10 - Luna Park di Celadina, giovedì 5 maggio, tra le 20 e le 21, giostre gratis

Giovedì 5 maggio, al Luna Park di Celadina, tra le 20 e le 21 chiunque potrà accedere gratuitamente alle giostre. Gli organizzatori spiegano che l'intento è offrire un po’ di svago alle famiglie che non se lo possono permettere. È l’occasione giusta per soddisfare i desideri dei più piccoli, ma anche quelli dei grandi che vogliono tornare un po’ bambini: «È un evento speciale – racconta Massimo Degli Innocenti, uno degli organizzatori del Luna Park di Celadina – per gestire il quale sono riuscite a mettersi d’accordo le oltre 200 famiglie che lavorano qui. Quello che si svolge a Bergamo è uno degli appuntamenti più belli della Lombardia e da sempre è molto frequentato: lo scorso weekend ci siamo resi conto che c’erano numerose famiglie, ma che alcuni bambini non salivano sulle giostre perché i genitori non potevano acquistare i biglietti. Per questo motivo abbiamo organizzato una riunione e abbiamo avuto questa idea: offrire un’ora di ingresso gratuito alle attrazioni, affinché tutti possano divertirsi».

 

3 MAGGIO

 

1 - I sindacati annunciano per il 7 maggio uno sciopero nazionale dei dipendenti MediaWorld

Il 2 maggio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno fissato per sabato 7 maggio lo sciopero di tutto il personale di tutti i punti vendita MediaWorld sul territorio nazionale per protestare contro la decisione di Mediamarket, azienda con sede legale a Curno e di proprità del gruppo tedesco MetroAg, titolare dei marchi MediaWorld e Saturn, di non rinnovare il contratto di solidarietà. I sindacati spiegano che «non è per una questione di metodo ma di merito: l’impresa ha deciso di togliere dagli strumenti utili alla gestione degli esuberi il contratto di solidarietà. Ad oggi sono presenti, secondo le dichiarazioni dell’impresa, 311 full time equivalenti in esubero, una quantità che non può essere considerata semplicemente un costo. Senza la solidarietà che fine farebbero tutti questi lavoratori? Secondo le dichiarazioni fatte dall’azienda si dovrebbero trasferire o dimettere. Secondo le organizzazioni sindacali queste due opzioni dovrebbero essere esclusivamente volontarie, e qualora non sufficienti ad assorbire l’esubero dovrebbero avere come approdo finale la solidarietà, in prosecuzione del patto già concordato meno di un anno fa. Se quindi l’azienda ha intenzione di riaprire il confronto ed evitare la mobilitazione deve fare una cosa semplice: dichiarare la disponibilità ad includere il contratto di solidarietà tra gli strumenti utili alla riorganizzazione aziendale». Nel corso degli incontri, infatti, Mediamarket si è presentata «in modo inaccettabile in quanto ha dichiarato che gli esuberi sono strutturali» e che si dovrebbe procedere in tempi brevi per stabilire incentivi all’esodo su tutte le unità produttive e, qualora non ci fosse volontarietà sufficiente, spostare lavoratrici e lavoratori nelle unità produttive dove c’è spazio o presso quelle che apriranno.

2 - I numeri dell'Accademia Carrara a un anno dalla riapertura

Il 23 aprile 2016 è stato il primo anniversario dalla riapertura di Accademia Carrara di Bergamo. A un anno di distanza dalla grande festa che ha riportato la pinacoteca bergamasca tra le eccellenze della cultura italiana, sono diversi i numeri da festeggiare. C'è, innanzitutto, un nuovo direttore, Emanuela Daffra, e un nuovo ordinamento della collezione permanente, che comprende un totale di oltre 600 opere esposte (il 30 percento in più rispetto alla storica sistemazione) tra dipinti e sculture. Il percorso si sviluppa su un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane. L’allestimento si caratterizza come un percorso storico-artistico ed emozionale, dai grandi nomi della pittura di tutti i tempi agli esempi della ricchezza e vastità della raccolta, da piccoli capolavori assoluti a opere solenni, da spazi caratterizzati da un’atmosfera più raccolta a sale più ampie illuminate da grandi vetrate. La Carrara ha inoltre messo in campo una politica di valorizzazione delle proprie collezioni organizzando mostre in collaborazione con alcune delle più prestigiose sedi museali italiane ed estere, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Europa alla Russia, che hanno coinvolto circa un milione di visitatori. Un’attività che ha permesso di ampliare enormemente la conoscenza di Accademia Carrara a livello mondiale. Ma i numeri, dicevamo. Su tutti il numero di visitatori: 114.293, di cui 79.721 soltanto nel 2015. Il giorno di maggior affluenza è stato però il 21 febbraio 2016, 2.730 persone. Tantissime anche le scolaresche che hanno deciso di visitare la pinacoteca: 5.608 biglietti destinati alle scuole a fronte di 225 gruppi scolastici.

3 - Passerella di Christo, il tavolo di lavoro sulla viabilità annuncia che a Sulzano si arriverà solo con le navette, stop anche a bici e pedoni

Una decisione che, molto probabilmente, farà discutere quella annunciata lunedì 2 maggio dal sindaco di Pisogne, Diego Invernici, coordinatore del tavolo di lavoro sulla viabilità attivato in vista di The Floating Piers, l'opera dell'artista internazionale Christo che dal 18 giugno al 3 luglio permetterà a tutti, gratuitamente, di camminare sulle acque del lago d'Iseo grazie a un'enorme passerella galleggiante. Invernici ha annunciato che durante le due settimane in cui l'installazione sarà presente, il territorio di Sulzano, Comune da cui si potrà accedere alla passerella, sarà off-limits anche per bici e pedoni provenienti da fuori. Sarà dunque possibile raggiungere il territorio comunale soltanto attraverso le navette, visto che già da tempo è stato annunciato che la strada rivierasca della costa bresciana del Sebino sarà chiusa al traffico. Invernici spiega il motivo di questa decisione: «L’ordine di rendere Sulzano off-limits anche alle due ruote e ai visitatori a piedi è arrivato dalla polizia stradale di Brescia in accordo con la prefettura. Non è in alcun modo una scelta delle amministrazioni comunali rivierasche. Si tratta di un imperativo che ha un unico obiettivo: tutelare l’incolumità dei visitatori. I tratti di litoranea fra Pilzone e Sulzano e fra Sale Marasino e Sulzano sono infatti sprovvisti di marciapiede: il continuo andirivieni di navette metterebbe a serio rischio i pedoni e le bici in transito nel bel mezzo della carreggiata».

4 - Il livello del Sebino torna a salire: superati i 60 centimetri

Intanto, mentre si aspetta la passerella di Christo, il lago d'Iseo pare essersi messo finalmente alle spalle il periodo di siccità vissuto tra l'autunno e l'inverno scorso. Dall'1 al 30 aprile 2016, infatti, il Sebino è risalito di ben 60 centimetri; da inizio mese sono entrati nel lago 36 milioni di metri cubi di acqua, passando dai 19 milioni di metri cubi di volume ai 54 milioni odierni. Il 3 maggio il Sebino misura +61 centimetri al riferimento idrometrico di Sarnico, il livello più alto del 2016. Il target, hanno spiegato dalla sede del Consorzio dell’Oglio di Brescia che si occupa della regolazione, è di raggiungere il limite massimo di concessione dei +110 centimetri entro la fine del mese di maggio, considerando che con il lago a +110 centimetri di livello, ci sono 85,4 milioni di metri cubi. Obiettivo non facile da raggiungere, considerato la scarsa presenza di neve sulle montagne della Val Camonica. Per capire in che condizioni vedremo il lago nell’estate 2016, dovremo invece attendere almeno la metà di giugno, proprio quando i riflettori si accenderanno sulla passerella dell’artista bulgaro-newyorchese. Christo ha comunque già anticipato che la variazione del livello lacuale non rappresenterà una problematica per la sostenibilità della sua opera.

5 - Vandali appiccano un incendio sull'altare del Tempio votivo di via Torino, a Bergamo

Quando don Giovanni Battista Mazzucchetti è entrato nel Tempio votivo i via Torino, a Bergamo, per preparare la Messa delle 18 ha fatto l'amara scoperta: dei vandali, lunedì 2 maggio, si sono intrufolati nella chiesa e hanno appiccato un incendio proprio sull'altare. Il parroco, monsignor Alberto Carrara, ha parlato di un «attacco che colpisce il cuore della chiesa», ingiustificato e senza spiegazione, che «sconcerta». Non ci sono «contrasti nella comunità parrocchiale o verso l’esterno che possano spiegare il grave gesto».

6 - Colto da malore in Tribunale, muore l'80enne avvocato Salvatore Puglisi

Intorno alle 9 di martedì 3 maggio, presso il Tribunale di Bergamo, l'avvocato 80enne Salvatore Puglisi è stato colto da un improvviso malore che gli ha purtroppo tolto la vita. Nonostante il pronto intervento dei soccorritori e la corsa alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo, per Puglisi non c'è purtroppo stato niente da fare. L'avvocato risiedeva a Treviglio, dove aveva anche ricoperto l'incarico di difensore civico. A causarne la morte un arresto cardiaco.

7 - Carlo Pesenti smentisce l'ipotesi di un ritorno in Rcs

Nei giorni scorsi si era parlato di un ritorno di Italmobiliare tra i soci più importanti di Rcs, in una annunciata (ma non confermata) cordata di Mediobanca contro Urbano Cairo che ha lanciato una Opa per la società che edita il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Attraverso Bergamonews, però, l’amministratore delegato Carlo Pesenti si è affrettato a smentire le voci: «Assolutamente no – ha dichiarato –. Siamo usciti ai prezzi più alti». E, evidenziando l’acquisizione di Clessidra, ha sottolineato che per ora la sua azienda ha «altre priorità».

8 - Si riapre il caso sulla morte di Antonella Giua, la donna deceduta nel 2013 a Bergamo dopo 13 anni di coma

Si riapre il caso sulla morte di Antonella Giua, la 40enne deceduta il 2 settembre del 2013 dopo ben 13 anni di coma causato da un intervento di raschiamento effettuato ai vecchi Ospedali Riuniti di Bergamo nel 2000, una ventina di giorni dopo aver partorito il proprio figlio. Come spiega Il Giorno, la vicenda ha già avuto uno strascico giudiziario nel 2004, con la condanna in primo grado, per lesioni colpose gravissime, dell’allora primario di Anestesia Giuseppe Ricucci (200 euro di multa), dell’anestesista Roberto D’Amicantonio (22 mesi con pena sospesa) e dell’ingegnere Alberico Casati, all’epoca responsabile della manutenzione delle apparecchiature dell’ospedale di Bergamo (300 euro di ammenda). Il marito della donna, Ermanno Cereda, aveva intentato anche una causa civile contro l’ospedale e nel 2005 il giudice aveva stabilito che alla famiglia di Antonella spettavano 1 milione e 250mila euro di risarcimento. Nel 2010, però, il processo penale di primo grado era finito in prescrizione prima di arrivare in appello e gli imputati erano stati prosciolti. Dopo la morte di Antonella Giua, i pubblici ministeri Carmen Pugliese, titolare dell’inchiesta aperta dopo la disgrazia, e Lucia Trigilio, il magistrato di turno il giorno del decesso, avevano aperto un fascicolo per omicidio colposo e avevano iscritto nel registro degli indagati l’ex primario, l’ex anestesista e l’ingegnere. L’indagine è terminata nei giorni scorsi e i due magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio degli imputati. Il 3 maggio è in programma l’udienza preliminare, al termine della quale il gip Bianca Maria Bianchi dovrà decidere se accettare o meno le richieste dell’accusa. Questa tragica vicende ebbe inizio l’1 marzo 2000, quando Antonella Giua, ai tempi 27enne, fu costretta a sottoporsi ad un intervento di raschiamento: il parto fila liscio, restavano da asportare solo alcuni residui di placenta. Nulla di preoccupante, tanto che madre e neonato furono dimessi. Il 13 marzo, però, la giovane accusò forti dolori. Antonella resistette fino a sera, poi si fece accompagnare all’ospedale dal marito. L’intervento era uno di quelli di routine e venne programmato per l’indomani. Il 14 marzo, però, in sala travaglio qualcosa non funzionò. La presa del tubo che avrebbe dovuto portare ossigeno fu inserita male e a un certo punto si staccò. Nessuno dei medici si accorse di nulla, anche perché l’apparecchiatura con cui si stava operando non era dotata di un sistema d’allarme.

9 - Cambio di gestione per il parcheggio dell'ospedale, 9 operatori restano senza lavoro

A dare la notizia (e l'allarme) è Renato Lorenzi, segretario generale di FIT CISL Bergamo: «Nonostante i nostri inviti, l’azienda non si è mai presentata agli incontri previsti, per cercare di trovare soluzioni utili al mantenimento dei posti di lavoro. Eppure, l’occupazione di 9 persone, tutte sui 40 anni, non è cosa di nessun conto». Il riferimento è al cambio di gestione del parcheggio a pagamento dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Nei giorni scorsi, infatti, la BHP ha affidato la gestione dei parcheggi alla società CPE, non rinnovando il contratto con la Parking Graf. Risultato: 9 persone rischiano seriamente di perdere il proprio posto di lavoro. Lorenzi continua: «BHP è società privata, ma gestisce servizi pubblici in concessione. Non si può accettare supinamente che il profitto sia l’unico orizzonte della gestione. Comune, Provincia e Asst devono intervenire per evitare altre 9 famiglie senza lavoro sulla coscienza».

10 - Treviglio, 19enne costretto a scendere dal treno perché senza biglietto reagisce lanciando sassi contro il convoglio

Nel pomeriggio del 2 maggio, alla stazione di Cassano d'Adda, un senegalese di 19 anni è stato fatto scendere da un treno diretto alla stazione di Treviglio perché trovato senza biglietto. Il ragazzo, invece che accettare la decisione dei controllori, ha deciso bene di reagire lanciando dei sassi contro il convoglio, causando la soppressione della corsa. Si tratta dell'ennesimo episodio di violenza avvenuto su quella tratta ferroviaria.

11 - Escursione a Monasterolo, 14enne salvata dal soccorso alpino

Il 2 maggio, gli uomini del soccorso alpino sono dovuti intervenire, alle 14.30 circa, in zona Monasterolo perché una ragazza di 14 anni, residente in provincia di Bergamo e uscita per un’escursione con la sua scuola, a un certo punto si è trovata in difficoltà. L’insegnante ha pensato allora che fosse opportuno contattare il 112. Le squadre territoriali l’hanno raggiunta, imbarellata e riaccompagnata a valle. L’intervento si è concluso nel tardo pomeriggio.

 

2 MAGGIO

 

1 - Albano, rapinatori armati in azione alle poste

Intorno alle 10.30 di lunedì 2 maggio, presso l'ufficio postale di via Dante Alighieri ad Albano, due uomini con i volti coperti da dei caschi sono entrati in azione impugnando una pistola e un martello. E proprio con un martello hanno rotto il vetro dello sportello dove c’erano i dipendenti dell’ufficio postale. Il cassiere è stato minacciato, ma non si è fatto spaventare e ha cercato di mettere in fuga i malviventi usando la sedia come arma. Uno dei due rapinatori è riuscito comunque ad arraffare alcune banconote prima di scappare insieme al complice che, con un pistola puntata verso la clientela, minacciava tutti. Ancora da quantificare il bottino.

2 - Gorlago, incidente tra un'auto e un camion. Grave un 39enne di Casazza

Alle 13 circa di lunedì 2 maggio, in via Molinara a Gorlago, in piena zona industriale, c'è stato un rbutto incidente tra un'auto e un camion. L'uomo alla guida della vettura, un 39enne di Casazza, è rimasto gravemente ferito nello scontro. Sul posto sono arrivati un'ambulanza e l’elisoccorso, con i medici che hanno trasferito l’uomo al Papa Giovanni di Bergamo in prognosi riservata. C’è anche un secondo ferito, in condizioni lievi: si tratta dell’autista del camion, un 52enne di Trescore.

3 - Caso italcementi, il governatore Maroni annuncia un incontro con il Governo per giovedì

Lunedì 2 maggio, il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha annunciato che «giovedì sarò presente alla riunione convocata dal ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Italcementi, che conosciamo bene e seguiamo da tempo». Il governatore non ha partecipato alla manifestazione di Bergamo di venerdì scorso nonostante avesse annunciato la sua presenza. Nonostante ciò da tempo continua a sollecitare un intervento politico a sostegno dei lavoratori. Questa volta, invece, Maroni ha spiegato: «Parteciperò personalmente, perché riguarda molti lavoratori lombardi e il futuro di un’azienda importante che vogliamo mantenere in Lombardia. Penso sarà un incontro decisivo».

4 - Morti sospette all'ospedale di Piario, il pm chiede 6 mesi di proroga delle indagini

Il pm di Bergamo Carmen Pugliese, titolare dell’inchiesta sulle morti sospette avvenute all’ospedale di Piario fra il 2014 e il 2015, chiederà una proroga delle indagini di 6 mesi, passo necessario per fare chiarezza sulla complicata vicenda. Come riporta Il Giorno, dopo l'interrogatorio di alcune colleghe di Anna Rinelli, l’infermiera indagata per omicidio preterintenzionale per i decessi provocati dal Valium che, secondo l’accusa, sarebbe stato somministrato per tenere tranquilli i pazienti durante i turni di notte, in Procura si attende il deposito delle relazioni autoptiche sulle cause della morte di 5 ex pazienti scomparsi dopo essere stati ricoverati nella struttura e riesumati a febbraio per essere sottoposti ad autopsia. I primi esiti hanno certificato la presenza di Valium, ma i consulenti devono ancora mettere nero su bianco le relazioni conclusive. Forse già questa settimana il pm disporrà altre 5 o 6 estumulazioni per ulteriori accertamenti. Intanto Francesco Locati, direttore dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Bergamo Est da cui dipende l’ospedale di Piario, in un’intervista ha risposto alle accuse di Paola Bosio, caposala del reparto di Medicina generale dell'ospedale, nella cui abitazione i Carabinieri hanno rinvenuto una dozzina di confezioni di medicinali prelevati dalla struttura ospedaliera. La Bosio si è giustificata dicendo che nei vari reparti «fanno tutti così». Locati ha sottolineato che all’Asst «non sono mai giunte segnalazioni. In ogni caso manteniamo il più assoluto riserbo e aspettiamo la conclusione dell’indagine giudiziaria, in conseguenza della quale ricorrono gli elementi per l’attivazione di un procedimento disciplinare».

5 - Fermata banda accusata di diversi colpi in bar e tabaccherie del Nord. Diversi furti anche nella bergamasca

Non avevano messo a segno solo una spaccata in una tabaccheria di Chiuduno, ma sarebbero i responsabili di numerosi colpi avvenuti in Lombardia, Veneto e Trentino, una lunga serie di furti ai danni esercizi commerciali. Almeno sei quelli per ora confermati dalle forze dell’ordine. L’arresto di due dei tre malviventi della banda è avvenuto lo scorso 17 marzo a Chiuduno dove il gruppo – si tratta di stranieri ricercati da tempo dai Carabinieri – era entrato in azione in via Cesare Battisti alle 2.45 della notte. La tecnica utilizzata è stata quella consolidata della spaccata. I ladri avevano legato la loro auto alla saracinesca del negozio e l’hanno colpita. Una residente che abita in una palazzina di fronte alla tabaccheria ha sentito il rumore fortissimo della vetrata divelta. Anche il suono dell’antifurto, che è subito scattato, ha svegliato le famiglie della zona. È stato immediato l’allarme ai Carabinieri che li ha intercettati con un bottino di sigarette, Gratta e Vinci e i soldi nel registratore di cassa per un totale di 15mila euro. Nella rete dei militari sono finiti due dei tre stranieri mentre prosegue ancora la caccia delle forze dell’ordine al terzo malvivente che in quel caso era riuscito ad allontanarsi in tempo facendo perdere le proprie tracce. Giudicati in direttissima lo scorso 1 aprile, sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 10 mesi di reclusione e a 2 anni e 8 mesi con espulsione immediata degli stranieri al termine dell’espiazione della pena detentiva.

6 - Proposta di nuove rotte dall'aeroporto di Orio avanzata da Gori, i comitati si dividono

La proposta presentata la scorsa settimana dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori riguardante le nuove rotte di decollo e atterraggio dei voli all'aeroporto di Orio al Serio divide i comitati della Bergamasca. Se, per la prima volta, l'Associazione "Colognola per il suo futuro" si dice soddisfatta di quanto proposto dal primo cittadino orobico, altri comitati cittadini sono invece meno contenti. Tra questi "Cassinone senza Confini". Damiano Amaglio, membro del comitato, spiega al Corriere della Sera Bergamo: «I numeri che sono stati dati da Gori e da Sacbo devono essere approfonditi». Il motivo lo spiega allo stesso quotidiano Silvia Bellinzona, direttore del settore monitoraggi ambientali di Arpa Lombardia: «Il sindaco e Sacbo si sono rifatti ai dati del 2013, che vanno aggiornati. Tecnicamente si tratta di effettuare sull’anno 2015 le curve di isolivello e di fare un confronto tra le varie aree. In questo modo vengono definite situazioni più o meno impattanti che coinvolgono la popolazione. In sostanza, si tratta di identificare come e quanto il cambio di traiettoria costituisca un elemento peggiorativo o migliorativo e per quanta popolazione. È un lavoro che porteremo alla prossima commissione aeroportuale. L’ultima parola spetterà ai sindaci». Amaglio critica poi Cristian Vezzoli, primo cittadino di Seriate: «Non posso credere che il nostro sindaco possa accettare questa cosa. L’inversione di una parte delle rotte ad Est è inaccettabile per noi. Ad oggi su Seriate gravitano tutti gli atterraggi. Caricarci di ulteriori decolli significherebbe peggiorare la situazione. Se Colognola ha decibel a 60, noi arriviamo a 68. Bergamo ragiona per Bergamo, ma non è una questione di divisione di rotte. È la crescita che deve essere fermata». Altrettanto critica, ma con Gori, Degna Milesi, portavoce del "Comitato Aeroporto Bergamo": «Queste sono idee che il sindaco di una intera città non dovrebbe avere. Gori dice che Campagnola e Malpensata non sono nelle zone di rispetto, perché forse non sa che la Via fu fatta sulla base di mappe regionali degli anni ‘80. Campagnola è a 800 metri dal fine pista. In via Ungaretti, con le finestre aperte, sembra che ad ogni decollo insieme all’aereo si alzi in volo anche la casa».

7 - Nessuna novità della scomparsa di Franco Fiorini, muratore di Sarnico. Ora si indaga per omicidio

Sono quasi tre mesi che Franco Fiorini, muratore 43enne di Sarnico, ma originario della Sardegna, è scomparso nel nulla. Dalla mattina del 13 febbraio di lui non si hanno più notizie e tutte le indagini finora compiute non sono riuscite a dare alcuna risposta. A distanza di 80 giorni, però, una svolta, almeno dal punto di vista dell'inchiesta: il pm Emanuele Marchisio, titolare del caso alla Procura di Bergamo, ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio. Una mossa che potrebbe dare agli inquirenti maggior libertà di indagine.

8 - Osio Sotto, auto prende fuoco al distributore

Nel pomeriggio di lunedì 2 maggio, a un distributore di benzina situato lungo la ex statale 525 in territorio di Osio Sotto, un'auto ha preso fuoco. L’incendio è divampato poco prima delle 16. Ancora da accertare le cause dell’incendio che ha letteralmente distrutto l’auto, sprigionando una densa colonna di fumo nero. Fortunatamente non si registrano feriti.

9 - Rovato, 44enne ucciso dal passaggio di un treno. Gravi ritardi sulla circolazione ferroviaria

Grave incidente nella mattina di lunedì 2 maggio presso la stazione ferroviaria di Rovato, dove un uomo di 44 anni è stato travolto e ucciso da un treno di passaggio. Il tragico fatto è avvenuto poco prima delle 9. I Carabinieri di Brescia stanno provando a ricostruire quanto successo, per capire se si tratti di un suicidio o di un incidente. L’investimento ha causato inoltre gravi ritardi alla circolazione sulle linee Lecco-Bergamo-Brescia e Verona-Brescia-Treviglio-Milano di Trenord, che alle 9.30 ha avvisato i propri passeggeri con una comunicazione sul sito ufficiale e sui canali social: «Un treno di altra impresa ferroviaria ha investito una persona tra le stazioni di Rovato e Brescia. La circolazione è sospesa per consentire gli accertamenti delle Autorità. Attualmente si registrano ritardi di circa 120 minuti, variazioni di percorso e cancellazioni». La circolazione per tutta la mattinata è rimasta condizionata dall’episodio, con ritardi di 50 minuti anche dopo le 13.

10 - Miro Radici intervistato da Bergamonews: dallo sviluppo di Orio (e Sacbo) al futuro di Ubi

Miro Radici, numero uno di Sacbo, ha rilasciato a Bergamonews un'interessante intervista in cui tocca diversi argomenti legati al mondo imprenditoriale ed economico bergamasco. Dal futuro sviluppo dello scalo orobico, e dunque anche della società gestrice Sacbo, ai recenti cambi di rotta interni ad Ubi. Si parte dalla fusione tra la Sacbo e la Sea, società che gestisce gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate: «Abbiamo iniziato i colloqui. Abbiamo stabilito degli step, che abbiamo rispettato. Poi Milano si è trovata di fronte alle elezioni e il sindaco Pisapia ha ritenuto opportuno attendere che la nuova amministrazione che si insedierà a Palazzo Marino continui il percorso. Non ho parlato né con Sala né con Parisi (i candidati sindaci di centrodestra e centrosinistra a Milano, ndr), mi auguro solamente che le trattative non vadano per le lunghe». Radici risponde poi a chi teme che la fusione possa "portare via" a Bergamo un altra perla, qual è l'aeroporto: «C’è chi avanza il timore che tutto finisca come con la Bas e Bergamo alla fine non conti nulla. Non sarà così se tutti i soci che compongono Sacbo decidono di restare della partita e di sostenere l’operazione. Se tutti i bergamaschi tengono le azioni, Milano mette un po’ di azioni e il resto le vende si crea una bella società e Bergamo mantiene l’autonomia di gestione di Orio al Serio. Nessuno perde e tutti ci guadagnano. Bisogna ragionare in quest’ottica». A proposito di "perle" perse dalla città, il discorso passa presto sull'argomento Ubi: «Premetto che ero e sono assolutamente d’accordo con la trasformazione da cooperativa a Spa di Ubi Banca. Ammettiamolo, Ubi aveva una dimensione più che nazionale, il voto capitario, ogni socio un voto, era diventata una questione insostenibile. Se ti confronti con chi ha le azioni, comanda chi le ha. È chiaro che a quel punto non c’è più dualismo Bergamo-Brescia, la dimensione è diversa. Il modo di fare banca cambia poco. Il dovere di una banca è guardare che ci siano garanzie e che i soldi prestati tornino indietro. Perderemo qualche sponsorizzazione per eventi sul territorio, ma per il resto cambierà ben poco». Radici successivamente offre il suo punto di vista sul caso Italcementi: «Sarò franco, Bergamo non perde nulla. Ha creato banche e aziende di valore. Purtroppo oggi Bergamo non ha le risorse finanziare per sviluppare aziende di quelle dimensioni. Credo che per Italcementi sia stato un passaggio obbligato cedere ad un gruppo più grande per dare futuro alla propria azienda. Rimane il fatto che chi ha acquistato si tiene ben salda la ricerca e lo sviluppo del gruppo che hanno la testa proprio a Bergamo». Tornando su Orio e Sacbo, a Radici viene chiesto se la società sarebbe disposta a investire sull'ipotetico collegamento ferroviario tra la città e l'aeroporto: «Ci sono alcuni "se" che vanno considerati. Se il progetto andasse in porto e se io fossi ancora alla guida di Sacbo direi di sì. Questo tipo di infrastrutture, questi collegamenti con la città, come per gli aeroporti di Venezia e Firenze per esempio, sono un valore aggiunto non indifferente. E per lo scalo di Orio sarebbe molto interessante come investimento. Non dimentichiamo che l’aeroporto di Orio è importante per la città, ma soprattutto per l’economia del territorio».

11 - Cividate, extracomunitari molestano verbalmente e palpeggiano ragazzine. Comunità in rivolta

Stando a quanto riportato da Il Giorno, da qualche settimana, a Cividate, le ragazzine che frequentano la scuola media vengono molestate, nelle vicinanze dell’istituto scolastico, da un gruppo di extracomunitari, con frasi del tipo: «Ciao come sei bella, se vuoi ti accompagno io in classe». La situazione è però degenerata pochi giorni fa, quando uno degli immigrati si è avvicinato ad una studentessa e l’ha palpeggiata davanti a tutti in viale Rimembranze. Il fatto è stato denunciato alle autorità, oltre che segnalato più volte al sindaco, Giovanni Battista Forlani. Una parente di una delle giovani studentesse spiega a Il Giorno: «Questi individui stanno lì tutto il giorno e al mattino quando passano gli studenti si divertono a infastidirli. Un fatto inaccettabile, ma spingersi a toccarle è davvero troppo». Sulla vicenda è intervenuta la Lega Nord, che attraverso il capogruppo Giovanna Moleri ha chiesto maggiori controlli: «In seguito alla segnalazione che è stata fatta non c’è stato nessun intervento». Sulla vicenda è poi intervenuto anche il sindaco: «Si tratta di un fatto gravissimo, che non si deve ripetere. Ma per intervenire serve la denuncia alle forze dell’ordine. In queste mattine, comunque, ho fatto intervenire sul posto gli agenti della polizia locale, chiedendo loro di presidiare viale delle Rimembranze dalle 6.30 alle 8. Episodi del genere non si sono più ripetuti, probabilmente i molestatori si sono allarmati per la nostra presenza. Però lo ripeto: è necessario che le persone sporgano denuncia, in modo da poter identificare i responsabili».

12 - Trescore, la scuola materna sarà dedicata alla dottoressa Cantamessa

È in programma per venerdì 6 maggio, alle 14, la cerimonia di intitolazione della scuola materna statale di via Zuera di Trescore a Eleonora Cantamessa, medico e Medaglia d’Oro al Valor Civile investita e uccisa l’8 settembre 2013 mentre stava prestando soccorso a un giovane indiano coinvolto in una rissa, fratello dell’investitore, in quel di Chiuduno. «Ci piace pensare a quei bambini che ritroveranno a Scuola, la nostra Eleonora, dopo averla conosciuta in sala parto. Che sia questa scuola occasione: di amore, di gioia e di esempio civile per bambini, insegnanti e genitori», hanno scritto i familiari di Eleonora sulla pagina Facebook a lei dedicata.

13 - Incidente tra auto e moto nella notte tra sabato e domenica a Osio Sopra: feriti 4 giovani

Nella notte tra sabato 30 aprile e domenica 1maggio, un’auto e una motocicletta si sono scontrate a Osio Sopra, lungo la strada statale 525. Mancava poco a mezzanotte quando è avvenuto lo scontro. Un giovane di 28 anni e tre coetanei sono rimasti feriti, in modo leggero due dei ragazzi, mentre in modo più grave gli altri due, che sono stati ricoverati all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo per accertamenti e ricevere le alcune medicazioni.

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