Notizie su Bergamo e Provincia

Notizie su Bergamo e provincia (9-14 maggio 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (9-14 maggio 2016)
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14 MAGGIO

 

1 - A Carona cade il Consiglio e il sindaco: si dimettono 6 consiglieri su 10

La mattina di sabato 14 maggio sono arrivate le dimissioni di 6 consiglieri comunali su 10 a Carona, tre della maggioranza e tre della minoranza. Il fatto ha determinato la caduta automatica del Consiglio comunale e, di conseguenza, anche quella del sindaco Gianalberto Bianchi. La Prefettura, che ora dovrà nominare un commissario in attesa delle elezioni, è stata informata. A dimettersi sono stati Tarcisio Migliorini, vicesindaco già dimissionario, Angelo Bagini e Giancarlo Pedretti per la maggioranza, Mauro Arioli, Giorgio Bianchi e Franco Musati per la minoranza. Come spiega L'Eco di Bergamo, l'Amministrazione comunale di Carona era in bilico dopo che, nell’ultima seduta consiliare di sabato 7 maggio, il bilancio di previsione non era passato per il voto contrario, oltre che di due componenti della minoranza, anche di tre consiglieri di maggioranza. Cinque a cinque il voto finale con tutti i punti relativi al bilancio che erano rimasti sulla carta. Migliorini era in conflitto con il sindaco Bianchi soprattutto per la vicenda dell’asilo statale (che verrà spostato da Carona a Branzi, dove chiuderà la materna parrocchiale). Migliorini, Bagini e Pedretti contestano le modalità di gestire l’amministrazione da parte del sindaco. Tra i punti contestati del bilancio anche l’aumento di capitale per 560mila euro della Brembo Super Ski, la società di gestione degli impianti di risalita, dei Comuni di Foppolo, Carona e Valleve.

2 - Calciopoli, Moggi dovrà risarcire. L'Atalanta chiede 69 milioni di euro di danni

È stato respinto dalla Cassazione il ricorso presentato dall’ex direttore generale della Juve Luciano Moggi contro la sentenza definitiva sul processo Calciopoli emessa dalla stessa Cassazione il 23 marzo 2015. Moggi contestava la condanna al risarcimento nei confronti di varie squadre, della Figc e del ministero delle Finanze danneggiati dall’alterazione del campionato 2004-2005. Tra queste anche Bologna, Atalanta, Brescia, Fiorentina e Lazio. La stima dei risarcimenti non era stata quantificata nel corso del processo penale e la sentenza della Cassazione del 23 marzo 2015 sanciva il diritto ai risarcimenti da far valere attraverso apposite cause civili. Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna, ne ha già attivate per il valore di 113 milioni di euro nei confronti degli imputati di Calciopoli come Moggi e la Juve, e l’Atalanta per il valore di 69 milioni.

3 - Inneggiava al Duce su Facebook, denunciato 35enne bergamasco

Un 35enne bergamasco è stato denunciato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Imperia, con la collaborazione dei colleghi della locale Digos, per aver fondato e gestito un gruppo Facebook che inneggiava al Duce e alla rivoluzione fascista. Al gruppo erano iscritti centinaia di utenti del web. Malgrado una registrazione finalizzata a garantirsi l’anonimato, gli agenti sono risaliti al creatore del gruppo, ovvero il 35enne residente in provincia di Bergamo. L'uomo è stato denunciato per apologia del fascismo. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare materiale informatico dal quale, dopo l’analisi forense dei supporti, sono emerse numerose immagini dai contenuti riconducili ai regimi fascista e nazista. Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti a carico degli utenti che hanno aderito al gruppo.

4 - Neonato morto alla nascita a Spirano, l'autopsia rivela che poteva essere salvato

L'anatomopatologa dell’Istituto di medicina legale di Pavia Yao Chen ha svolto l'autopsia sul corpo del neonato partorito già morto in casa a Spirano nella notte tra il 6 e il 7 febbraio. Secondo quanto appurato dalla dottoressa, la causa del decesso sarebbe l’asfissia durante la nascita, un evento anossico dovuto alla posizione podalica del piccolo. Quindi la Chen ipotizza che la presenza di un’assistenza qualificata (come quella di un’ostetrica) durante il parto avrebbe potuto evitare la morte del bambino. I nuovi elementi in mano alla Procura potrebbero dunque aggravare la posizione dei genitori del bambino, Selva Tagliati, di 36 anni, e Andrea Mastinu, di 34. In seguito alla morte del piccolo, il sostituto procuratore Davide Palmieri ha aperto un’inchiesta per infanticidio.

5 - Brutto incidente a Zandobbio, due feriti, uno è grave

Brutto incidente la mattina di sabato 14 maggio in via Cherio a Zandobbio. Un furgone e un'auto, per cause ancora poco chiare, si sono scontrate frontalmente all’altezza della farmacia del paese. Il furgoncino è poi finito contro un muro che costeggia la strada. Due i feriti, ma quello più grave, che però è sempre stato cosciente, risulta essere il 53enne conducente del furgone, residente a Villongo. L'uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Seriate ma non sarebbe in pericolo di vita, mentre le condizioni del 79enne al volante dell'auto non destano preoccupazioni.

6 - Italcementi, le controproposte dei sindacati

Dopo aver svolto, mercoledì scorso, le assemblee dei lavoratori della sede centrale di Italcementi, venerdì 13 maggio, a Roma, negli uffici di Federmaco, i delegati di Rsu e Rsa, insieme ai rappresentanti di FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL, hanno incontrato la direzione di Italcementi e hanno presentato le loro considerazioni in merito al Piano sociale avanzato dall’azienda il 5 maggio. Ecco il comunicato stampa dei sindacati in cui espongono la loro controproposta: «Le prime osservazioni che abbiamo mosso sono finalizzate a ridurre il numero degli esuberi in modo consistente, valutando la possibilità di sostituire i lavoratori che si dimettono lungo tutto il periodo della Cassa straordinaria e in tutte le aziende del gruppo Italcementi e della futura sede di Heidelberg Italia. Parallelamente si dovrà giungere alla definizione del numero dei lavoratori occupati nella futura sede di Bergamo, del numero dei lavoratori che con il periodo di Cassa approdano alla pensione, fino al ricorso volontario al part time per evitare i licenziamenti». Dopo aver ricevuto il mandato dei lavoratori a trattare, i delegati e i sindacati fanno sapere che l'eventuale ipotesi di accordo sarà sottoposta al giudizio dei dipendenti della sede centrale attraverso un referendum: «Nel merito del Piano, riteniamo che esso contenga un’insufficiente protezione economica per rispondere alle concrete esigenze dei lavoratori nella fase di ricollocazione. Ferma restando l'adesione volontaria dei lavoratori al Piano sociale, si devono inserire quegli elementi di flessibilità di percorso che facilitino le varie soluzioni da concretizzare nei mesi futuri. La nostra proposta tende a ridefinire il Piano sociale secondo criteri più equi che rispecchino e tutelino la professionalità dei lavoratori. Si deve agire con una modifica della Dote di ricollocazione, a giudizio dei lavoratori insufficiente dal punto di vista quantitativo e che dovrà essere adeguata alle condizioni concordate sul territorio. Chiediamo anche che questa resti in vigore oltre il triennio proposto da Italcementi. Si deve agire, poi, sulla Dote incentivo, anch’essa insufficiente nella proposta aziendale: dovrà essere incrementata tenendo conto delle mensilità economiche derivanti dai criteri dei carichi familiari, dell'anzianità di servizio e anagrafica. Si devono, infine, definire il ‘distacco lavorativo’ per almeno 1 anno per quei lavoratori che accettino i Job postin (cioè offerte di lavoro nel gruppo Heidelberg) e prevedere il mantenimento della medesima retribuzione attuale per il lavoratore». Italcementi si è riservata di valutare le proposte illustrate e la trattativa continuerà il 19 maggio. La nota conclude: «Auspichiamo che le riflessioni di Italcementi tengano conto dell'importanza dei temi trattati e discussi, essendo in gioco la vita lavorativa e familiare di molti lavoratori».

7 - La Cavalleri di Dalmine si difende dalle accuse relative ai lavori sulla Salerno-Reggio Calabria

La Cavalleri di Dalmine, ditta che ha realizzato alcuni lavori sulla Salerno-Reggio Calabria ora al centro di un'inchiesta della Procura di Vibo Valentia, si difende dalle accuse e contrattacca. Nel registro degli indagati sono finite ben 21 persone. La Cavalleri dichiara: «Gli automobilisti viaggino sicuri su quei viadotti, hanno superato tutti i collaudi dell’Anas. La qualità dei materiali impiegati è conforme ai progetti». Il legale dell'azienda di Dalmine, esecutrice dei lavori finiti al centro dell'inchiesta, spiega che la Cavalleri è pronta a sfidare qualunque perito: «Non gridiamo al complotto, ma ci difenderemo nel processo e presenteremo denunce per calunnia».

8 - Crespi d'Adda, la stretta di mano sulla riqualificazione passa da un accordo di programma con la Regione

Giovedì 12 maggio, a Capriate si sono riunite la Commissione Comunale Urbanistica e la Commissione Comunale per Crespi per valutare la proposta di mediazione elaborata dalla Provincia di Bergamo circa la riqualificazione della fabbrica del villaggio operaio di Crespi d’Adda ad opera della società Odissea appartenente al Gruppo Percassi. La Provincia, infatti, si è proposta come mediatore tra le parti. Come riporta Bergamonews, dopo il lungo tira e molla sugli oneri di urbanizzazione e la realizzazione di un parcheggio nell’area ex-orti che aveva portato le trattative ad una fase di stallo, le parti sono tornate a dialogare per cercare di dare una sterzata (si spera definitiva) al progetto di riqualifica dell’ex fabbrica. Dall’incontro tra le due commissioni è emerso chiaramente che la via da percorrere sia quella di un Accordo di Programma con il coinvolgimento della Regione, senza tuttavia abbandonare i contenuti già pattuiti in occasione del Protocollo d’Intesa del 26 gennaio 2015. Il sindaco di Capriate Valeria Radaelli ha scritto sul proprio profilo Facebook che «si è preso atto degli sforzi condotti per superare le divergenze insorte tra l’Amministrazione Comunale e la società Odissea srl, e all’unanimità si è deciso di confermare la volontà di procedere con il recupero dello storico opificio di Crespi d’Adda attraverso la promozione di un Accordo di Programma avente rilevanza regionale partendo da quanto convenuto tra le parti e contenuto nel Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 26 gennaio 2015. La forte, unitaria e coesa posizione assunta da tutte le forze politiche espressione del territorio a prescindere dalle ideologie politiche o da interessi di parte, sarà da stimolo a questa Amministrazione Comunale, per un confronto aperto ma unicamente mirato a coniugare recupero sviluppo e salvaguardia del nostro territorio».

9 - Il Pd critica la nomina della Moratti in Ubi, ma la Lega contrattacca

È uno scontro politico-economico-oratorio quello andato in scena negli ultimi giorni tra il deputato bergamasco del Pd Antonio Misiani e il segretario provinciale della Lega Daniele Belotti. Al centro la nomina di Letizia Moratti come presidente del Consiglio di Gestione di Ubi Banca. La vicinanza della Moratti al centrodestra rappresenta, secondo 10 onorevoli pd lombardi, tra cui i bergamaschi Giovanni Sanga, Elena Carnevali, Beppe Guerini e lo stesso Misiani, che hanno scritto una lettera al ministero, a Bankitalia e a Ubi, «un ritorno alla stagione degli intrecci tra politica e banche». La reazione di Belotti arriva dalla sua pagina Facebook: «Al massimo dovrebbero essere gli azionisti di Ubi a sostenere questa cosa. Quando nel 2004 Zonca si candidò (altro che sostegno esterno) con Bruni, nessuno sollevò scandali. E dire che Misiani, Sanga e la Carnevali erano tutti e tre in Consiglio comunale, mentre Guerini era ed è ancora politicamente un fantasma. Anzi, Bruni sulla candidatura di Zonca arrivò a pronunciare una delle dichiarazioni più ipocrite della storia politica di Bergamo: “Apprezzo lo stile e il modo con cui Cesare Zonca si è candidato offrendomi il suo sostegno: uno stile disinteressato che sa di libertà”». Secca la controreplica di Misiani, riportata dal Corriere della Sera Bergamo: «Sono vicende del tempo che fu, è inutile che la Lega e il centrodestra vadano a riesumarle adesso. Noi con il passato abbiamo chiuso definitivamente e stiamo lavorando per consolidare il sistema bancario. Belotti faccia gli esami in casa propria, invece di guardare nella nostra e riandare a faccende di 12 anni fa». Nella discussione si inserisce poi anche Giovanni Sanga, primo firmatario della lettera targata Pd: «Non voglio neppure sapere che cosa ha scritto Belotti su Facebook. La Moratti è presidente di una grande banca e, considerata la delicatezza del momento e con tutti i provvedimenti che si stanno assumendo in questo ambito, trovo che certi comportamenti siano riprovevoli. I soci, gli azionisti e i risparmiatori di Ubi devono avere la garanzia dell’assoluta terzietà di chi sta al vertice».

 

13 MAGGIO

 

1 - I Carabinieri trovano 23 kg di hashish in una casa a Verdello, arrestato 30enne

I Carabinieri della compagnia di Treviglio, venerdì 13 maggio, hanno compiuto un blitz in un'abitazione di Verdello, di proprietà di un 30enne di origini marocchine. Gli agenti speravano di trovarci lui, ma durante le operazioni di ispezione hanno comunque rinvenuto ben 23 chilogrammi di hashish nascosti. I Carabinieri si sono poi spostati in Piazza Affari a Zingonia, luogo dove sapevano che spacciava abitualmente il 30enne. Ed è proprio lì che i militari lo hanno trovato. L'uomo è stato arrestato e condotto al carcere di via Gleno. Per lui nei prossimi giorni è attesa la convalida del fermo da parte del gip. Oltre alla droga, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro anche l’abitazione dove sono stati trovati telefoni cellulari, un bilancino di precisione, schede telefoniche, 500 euro in contanti, un pugnale e un “grinder”, strumento utilizzato solitamente per macinare la marijuana.

2 - Rapina alla filiale del Credito Bergamasco di Osio Sotto

Alle 10.45 circa di venerdì 13 maggio c'è stata una rapina alla filiale del Credito Bergamasco di Osio Sotto. Il rapinatore, armato di taglierino, si è fatto consegnare i soldi dai cassieri. Aveva il volto coperto da un cappellino e dopo il colpo si è allontanato a piedi. Sulle sue tracce ci sono i Carabinieri di Treviglio allertati dalle persone all’interno della banca. Secondo la ricostruzione fornita da alcuni testimoni, il rapinatore si è messo in fila allo sportello, come un semplice cliente. Quando il cliente prima del malvivente ha raggiunto l’impiegata della banca per depositare 1.500 euro in contanti, l’uomo ha raggiunto la cassiera e si è fatto consegnare il denaro. Con i soldi si è poi diretto con tranquillità verso l’uscita, scappando a piedi.

3 - Omicidio dei coniugi Seramondi a Brescia, chiesti 4 ergastoli

Il 13 maggio, il sostituto procuratore di Brescia Valeria Bolici ha chiesto quattro condanne all’ergastolo per l’omicidio di Francesco Seramondi, detto Frank, e della moglie Giovanna Ferrari, freddati all’interno della loro pizzeria d’asporto a Brescia lo scorso 11 agosto. Le richieste di condanna all’ergastolo sono per il pakistano Mohammad Adnan e l’indiano Sarbjit Singh, i due esecutori materiali del duplice delitto, ma anche per Santokh Singh che aveva contribuito alla realizzazione del piano criminale, e per Gurjet Singh, altro soggetto indiano che aveva fornito le armi. Chiesti invece tre anni e sei mesi per ricettazione per Jasfir Lal.

4 - Caravaggio, sparò a un ladro in giardino: l'Appello conferma l'assoluzione

La corte d’appello di Brescia ha confermato la sentenza di assoluzione emessa in primo grado dal gup di Bergamo Ezia Maccora per Angelo Cerioli, il commerciante 54enne di Caravaggio che la notte del 25 novembre 2012, mentre i ladri gli stavano sfondando la vetrina del negozio sottostante, aveva sparato due colpi di pistola centrando Dumitru Baciu, romeno di 46 anni. Il gup giustificò la propria decisione spiegando che Cerioli «ha sparato per spaventare i ladri, non per uccidere». L'Appello è andato anche oltre, parlando di «reazione inevitabile». Cerioli aveva sparato perché - si legge nelle motivazioni alla sentenza d’appello - «riteneva ragionevolmente che gli aggressori stessero per entrare in casa».

5 - Treviolo, il pm chiede 14 anni per l'uomo che investì un'altra persona al culmine di una violenta lite

Travolse con il suo suv un giovane nel piazzale di una discoteca al culmine di una rissa. Un gesto volontario, secondo il pm Gianluigi Dettori, che il 12 maggio ha invocato una condanna a 14 anni per tentato omicidio. Di opposto avviso, invece, il difensore dell'imputato, che ha invece richiesto l'assoluzione. Primo, perché non s’è reso conto; secondo, perché siamo nell’ambito della legittima difesa. I fatti risalgono alla notte fra il 20 e il 21 gennaio del 2012, all’esterno del locale Juice di via Gandhi a Treviolo. Per futili motivi (un cocktail rovesciato inavvertitamente sui vestiti) nella discoteca era scoppiato un litigio, proseguito fuori e terminato con l’investimento di un ragazzo all'epoca 21enne, un rom residente al Villaggio degli Sposi (per lui 30 giorni di prognosi). A travolgerlo era stato Antonio Macrì, oggi 26enne, residente ad Albano Sant’Alessandro. L'imputato ha spiegato in aula: «Sono arrivato nel locale fumatori della discoteca e ho visto il mio amico Vincenzo che discuteva con un altro ragazzo. Sono intervenuto per placare gli animi e per tutta riposta quello mi ha dato un pugno in pancia. Io e il mio amico ci siamo diretti verso l’auto, volevamo andare via. Quelli ci sono corsi incontro, avevano delle spranghe. Così ho preso dal baule il crick, per spaventarli. Ma quelli avanzavano, erano in quattro e noi solo in due. Così sono salito in auto e ho detto: “Andiamo, andiamo, sennò ci ammazzano”». La sentenza è prevista per il 7 giugno.

6 - Si fingono poveri per rubare soldi e usufruire di servizi, scoperta truffa a Costa Volpino

La Guardia di Finanza di Costa Volpino ha scoperto 12 situazioni di indebita percezione di contributi sociali da parte di finti poveri che, in varie circostanze, hanno finto situazioni di indigenza per ottenere gratuitamente servizi e assegni. Come scrive L'Eco di Bergamo, si va dall’imprenditore al lavoratore autonomo, dall’impiegato al caso più eclatante, ovvero quello del titolare di un’impresa completamente sconosciuta al Fisco, operante nel settore della messa in opera di serramenti ed infissi, che oltre a non presentare le dichiarazioni dei redditi e non pagare le imposte (su guadagni che, per l’anno sottoposto a controllo da parte dei finanzieri, ammontano a oltre 200mila euro), ha pensato bene di rivolgersi ad un comune dell’Alto Sebino autocertificando una situazione economica tale da vedersi erogati assegni mensili per il nucleo familiare con tre figli minori per 1.833,26 euro. L’"imprenditore", oltre ad essere stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo per il reato di omessa dichiarazione di ricavi derivanti dalla propria attività e per la distruzione e l’occultamento delle scritture contabili obbligatorie (che aveva ben pensato di far sparire, al fine di celarsi al Fisco), è stato anche segnalato agli organi competenti per i rilievi legati all’«uso di atto falso» e «indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato», al fine del recupero dei contributi indebitamente percepiti.

7 - Firmata la lettera d'intenti per la realizzazione della linea tranviaria T2 da Bergamo a Villa D’Almè

È stata firmata venerdì 13 maggio, nella sede Teb di Ranica, la lettera d’intenti riguardante la realizzazione della linea tranviaria T2 da Bergamo a Villa D’Almè. Il documento è stato siglato dal presidente di Teb Filippo Simonetti, dal presidente della Comunità Montana della Valle Brembana Alberto Mazzoleni, dal vicepresidente del Consorzio del Parco dei Colli di Bergamo Angelo Colleoni, dal Consigliere Delegato alla Pianificazione Territoriale della Provincia di Bergamo Jonathan Lobati e dall’Assessore alla Mobilità ed Urbanistica del Comune di Bergamo Stefano Zenoni. Il tavolo di lavoro tra gli Enti è stato concordato a fronte dell’impegno economico che hanno previsto sia la Comunità Montana della Valle Brembana che il Parco dei Colli di Bergamo per l’aggiornamento dello studio preliminare della seconda linea tranviaria, ritenendo lo sviluppo dell’infrastruttura fondamentale per il benessere economico e sociale della popolazione della Valle e dell’hinterland cittadino.

8 - Sosta a pagamento anche per i residenti, Legambiente è d'accordo

Venerdì 13 maggio, Legambiente è intervenuta nel dibattito che si è scatenato in seguito alla presentazione da parte del Comune di Bergamo del nuovo Piano Sosta, che prevede anche il pagamento da parte dei residenti del pass per parcheggiare sulle strisce gialle. Secondo l’associazione si tratta di una scelta giusta e ovvio, ma allo stesso tempo servirebbe maggiore chiarezza. Ecco il comunicato diffuso da Legambiente:

«In questi giorni stiamo leggendo sulla stampa cittadina varie opinioni in merito alle iniziative sulla sosta proposte dall’Amministrazione. Parliamo, volutamente, di “iniziative” e non ancora di “Piano” in quanto il quadro generale, con i dati necessari e le relative analisi non è ancora stato reso pubblico. Una scelta comunicativa frammentata che auspichiamo indichi la volontà dell’amministrazione di ricevere contributi. Ci permettiamo di entrare nel dibattito cercando di portare degli elementi che articolino alcuni punti e ne introducano altri che ci paiono, in questo momento, essere stati ignorati. Tra gli argomenti resi noti finora quello che ha scaldato di più le opinioni è quello relativo al pagamento del posto auto ai residenti del centro. A noi, in termini di diritto, sembrerebbe un’ovvietà: un privato che chiede l’occupazione regolare e continuativa di uno spazio pubblico deve riconoscere qualcosa al Comune di riferimento. Il “diritto” al parcheggio sotto casa non è un diritto sancito né dalla Costituzione né dal Codice della strada. Si sta mettendo mano, insomma, ad un vizio e ad un’anomalia tutta italiana e molto bergamasca. Molti nel dibattito a cui abbiamo assistito pongono correttamente una richiesta di equità e distributività: se un privato paga un servizio, questo deve essere fornito in maniera corretta. Riteniamo che la questione sia facilmente risolvibile permettendo ai residenti con permesso di parcheggiare nelle strisce blu (esattamente come si fa a Varese). C’è un dato, invece, sul quale non troviamo informazioni chiarificanti pur essendo necessario per una distribuzione delle risorse in termini di equità: quante auto a nucleo familiare? Basta pagare per avere i permessi o la Giunta avrà il coraggio di porre delle regole chiare e funzionali per tutti? Possiamo ipotizzare un limite di 2 permessi a nucleo famigliare come a Padova indipendentemente dal numero di patenti? Non troviamo indicazioni, invece, ed avanziamo conseguentemente la proposta, sulla possibilità di prevedere l’attivazione delle “strisce rosa”: permessi a tempo finalizzati all’agevolazione della maternità, stalli riservati a donne incinte e a famiglie con bambini di età inferiore ai 3/4 anni. Altrettanto non troviamo indicazioni relative alla sosta di mezzi diversi dall’automobile nonostante nella “Strategia” sia enunciata la volontà di incentivare l’uso dei mezzi pubblici e la mobilità ciclopedonale. Ci piacerebbe che nella rimodulazione delle aree di sosta venga sottratto un parcheggio ogni 5 alla sosta a raso delle automobili a favore della creazione di stalli per bici e moto. Nel documento presentato si dichiara che l’aumento dei proventi andrà a finanziare politiche di mobilità sostenibile. Abbiamo lette le proposte e riteniamo che siano interessanti fatto salvo il continuare ad insistere sulla creazione di parcheggi in struttura prossimi al centro: Bergamo ha una quantità di posteggi in struttura, perennemente liberi, enorme. Abbiamo monitorato la situazione e soltanto i parcheggi ufficiali indicati nei tabelloni (poi ce ne sono molti altri, come sappiamo) mostrano costantemente circa 800-1000 posti costantemente disponibili. Questo dato non è più ignorabile. Un piano della sosta che non tenesse conto di questo aspetto sarebbe un autentico paradosso. Anzi, questa costante disponibilità dovrebbe far riflettere sulla necessità degli stalli a raso. Vale la pena di aggiungere un altro dato: tempo fa ci venne detto da un assessore alla mobilità del Comune di Bergamo che gli spazi nelle strisce blu sono occupati (pagati) solo per il 50% del tempo. Che detto in altri termini ha solo due letture possibili: o i bergamaschi hanno il vizietto di parcheggiare e non pagare oppure ci sono posti in sovrabbondanza. Lasciamo ad ognuno le opportune ipotesi limitandoci a suggerire che nell’uno e nell’altro caso concordiamo sull’opportunità di incentivare l’uso dei parcheggi in struttura. In città Bassa. Diverso il discorso per quel che riguarda Città Alta su cui pende quella spada di Damocle che si trascina di amministrazione in amministrazione chiamato “Parcheggio dell’ex parco Faunistico”. Pare che l’attuale amministrazione sia intenzionata a portare a termine il progetto nonostante tute le evidenti contraddizioni e insensatezze che lo caratterizzano. Per come la vediamo noi è un gioco estremamente pericoloso con conseguenze sulla città di portata cinquantennale. Concludiamo con questo tema anche se riteniamo che il documento rilasciato apra una molteplicità di spiragli sui quali ci piacerebbe che il dibattito cittadino si arricchisca».

9 - Pesticidi nell'acqua, Uniacque rassicura: «Buona l'acqua che scende dai rubinetti»

Il presidente di Uniacque Paolo Franco, società che gestisce il servizio idrico integrato in quasi il 70 percento dei Comuni orobici, ci tiene a far chiarezza (attraverso L'Eco di Bergamo) sull'acqua che scende dai nostri rubinetti dopo la diffusione dei dati Ispra sulla presenza di diserbanti e pesticidi in acque sotterranee e superficiali, anche in alcune aree della nostra provincia. «Quelle rilevazioni non c’entrano nulla con le sorgenti da cui prendiamo l’acqua, come la Nossana - spiega Franco -. I dati dell’Ispra parlano di fiumi superficiali o sotterranei, legati anche alla conformazione calcarea di parte del nostro territorio. Le sorgenti - la Nossana, Algua, il ponte del Costone - hanno localizzazioni diverse, sgorgano dalla roccia». Quanto alla pianura, «a Ghisalba abbiamo un serbatoio che viene riempito grazie ai pozzi, e anche lì non si sono mai riscontrati problemi». Franco tiene a precisare: «L’acqua è buona, facciamo un lavoro quotidiano per garantire la sicurezza e la qualità del servizio. Il tutto validato dai controlli dell’Ats». Nei laboratori Uniacque, nel 2015, per la sola acqua destinata al consumo umano sono stati controllati 7mila campioni con 273mila analisi. I controlli più serrati vengono eseguiti sulle reti di distribuzione: «In anni di controlli non si sono mai riscontrati problemi legati a pesticidi. Certo, siamo consapevoli che una parte dell’inquinamento rilevato dall’Ispra deriva da opere non fatte, per esempio in alcuni piccoli Comuni dove ci sono ancora terminali fognari non trattati, o dalle attività agricole non controllate. Questo ci spinge a essere ancora più assidui nei controlli in chiave preventiva, e a portare avanti gli investimenti (circa 20 milioni l’anno) per la depurazione e il collettamento».

10 - A giugno il piano industriale di Ubi, Massiah: «Sarà storico»

Il 12 maggio, parlando con gli analisti finanziati, il consigliere delegato di Ubi Victor Massiah, mentre presentava i risultati del primo trimestre dell’anno, chiuso con un utile di 42 milioni, in netto calo (meno 44,6 percento) rispetto a un anno fa, ha così definito il prossimo piano industriale dell'istituto, che sarà presentato a giugno: «Sarà storico, cercherà di esercitare il pensiero laterale». Come spiega L'Eco di Bergamo, l’immagine del «pensiero laterale» lascia prefigurare qualche strategia innovativa per affrontare un contesto che è il peggiore per una banca commerciale, con i tassi d’interesse giù e una domanda di credito non ancora vivace. Il piano dovrebbe essere presentato entro giugno e l’attesa principale è per il progetto della banca unica, anche se ieri Massiah ha spiegato che potrebbe non essere l’unica soluzione. Sul tavolo, del resto, c’è sempre il nodo dell’acquisizione da parte di Ubi delle partecipazioni nelle banche rete in capo alle Fondazioni di Cuneo e di Banca del Monte, che detengono rispettivamente il 24,904% della Banca regionale europea e il 16,237% di Comindustria. Massiah ha ribadito inoltre che non sono in cantiere operazioni straordinarie.

11 - Frana a Olmo al Brembo

Il maltempo degli ultimi giorni sta iniziando a causare disagi in alcune zone della provincia. Come a Olmo al Brembo, dove intorno alle 7 della mattina di giovedì 12 maggio è caduta una frana che ha invaso la carreggiata della strada che porta a Cassiglio. Fortunatamente non ci sono stati feriti.

 

12 MAGGIO

 

1 - Salerno-Reggio Calabria, sequestrato tratto realizzato dalla Cavalleri di Dalmine

C’è anche Gregorio Cavalleri, 65 anni, di Dalmine, rappresentante legale della Cavalleri Ottavio Spa, tra i destinatari dei provvedimenti giudiziari dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia inviati a progettisti e titolari di ditte per il rischio di cedimento di un tratto di otto chilometri e mezzo della A3 Salerno-Reggio Calabria. Con lui sono finiti nell’inchiesta altri due residenti in provincia di Bergamo: Vincenzo Musarra e Carla Rota. Giovedì scorso il tronco tra gli svincoli di Mileto e Rosarno è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza - anche se continua a essere percorribile - perché i piloni che sostengono i quattro viadotti realizzati sulle sponde del fiume Mesina risulterebbero usurati nelle fondamenta e scalzati dalla sede su cui poggiano, a causa di infiltrazioni d’acqua. Per l’adeguamento di questo tronco la Cavalleri aveva vinto l’appalto nel 2011. Secondo gli investigatori, l’opera realizzata sarebbe totalmente difforme rispetto al progetto, eseguita in spregio del rischio idrogeologico («modificando addirittura il percorso del fiume») e realizzata con materiali non conformi. Dei rischi di crollo – secondo gli inquirenti – la società era stata informata dall’ingener Giuseppe Pasinetti, chiamato come consulente esterno ma rimasto inascoltato dai vertici dell’azienda. Gli indagati sono in totale 21 - funzionari Anas, professionisti ed imprenditori – e devono rispondere, a vario titolo, dei reati di disastro doloso, truffa aggravata ai danni di ente pubblico, frode in pubbliche forniture, sub-appalto non autorizzato, falso materiale ed ideologico e abuso d’ufficio.

Alla Cavalleri Infrastrutture vengono contestati anche falsi registri di contabilità realizzati per ottenere dall’Anas denaro per lavori mai realizzati. In particolare – secondo quanto riporta L’Eco di Bergamo - i falsi documenti riguardano lo smaltimento di rifiuti provenienti dalla demolizione di sovrastrutture stradali. I rifiuti erano diretti «per lo smaltimento alla società Ecosistem, un conferimento di tale tipologia in realtà mai effettuato per un quantitativo pari a 2.919.610 chili, relativo alle mensilità di ottobre-dicembre 2012 al fine di ottenere un incremento della indennità di discarica per materiali inquinanti». L’inchiesta nasce da una costola di una più ampia indagine sulla ditta Cavalleri infrastrutture, impegnata anche nella costruzione della trasversale delle Serre, strada di collegamento fra l’entroterra montano vibonese e le due coste della Calabria, che da circa quarant’anni attende di essere completata.

2 - Alejandro "Papu" Gomez è diventato un cittadino italiano

Dalla mezzanotte di oggi il forte centrocampista offensivo dell'Atalanta Alejandro Dario Gomez, sarà un cittadino italiano. Questa mattina nella sala Caccia di Palazzo Frizzoni, davanti al consigliere Nicola Eynard, il Papu, come è soprannominato, ha firmato il documento che attesta il riconoscimento della sua nuova nazionalità. L’annuncio è stato dato dall’Atalanta attraverso il suo sito ufficiale. Nato a Buenos Aires nel 1988, Gomez è stato protagonista della stagione nerazzurra ed è capocanniere della squadra con 7 reti. Da domani quindi l’Atalanta ha uno straniero in meno e un italiano in più nel suo organico e la nazionale azzurra un giocatore importante su cui potrebbe puntare. Gomez, infatti, non ha mai giocato nella nazionale maggiore dell’Argentina, pur avendo vinto nel 2007 con la maglia albiceleste il mondiale under 20. Arrivato in Italia nel 2010 al Catania, dal 1 settembre 2014 è un giocatore dell’Atalanta.

3 - Trovata l'arma del delitto dell'albanese Vorfi, ucciso in novembre a Treviglio

L’arma con cui è stato ucciso l’albanese Arben Vorfi il 17 novembre scorso a Treviglio è la stessa sequestrata un mese dopo a una giovane prostituta rumena domiciliata a Dalmine. Lo hanno accertato i carabinieri del Ris di Parma. Si tratta di una pistola a tamburo calibro 38 - con matricola abrasa - rinvenuta nella borsetta della donna, ex fidanzata di Valentin Frrokaj, il pluripregiudicato albanese di 36 anni assassinato lo scorso novembre a Lucino di Rodano (Milano) nel corso un tentativo di rapina nell’abitazione di un commerciante di gioielli. All’epoca dei fatti, Frrokaj, già condannato all’ergastolo per l’omicidio di un connazionale nella zona di Brescia, era latitante a seguito della «spettacolare» evasione dal carcere «Pagliarelli» di Palermo, avvenuta il 7 maggio 2014, quando era fuggito segando le sbarre e calandosi dalla cella con un lenzuolo. Già in precedenza il bandito albanese era fuggito dal carcere di Parma e catturato in seguito nella zona di Cassano d’Adda. La giovane fidanzata, nel frattempo tornata a piede libero, è stata nuovamente arrestata nel corso di una successiva perquisizione domiciliare poiché sorpresa in possesso di un’altra pistola con matricola abrasa, sulla quale sono tuttora in corso accertamenti.

4 - Car Sharing Bergam, pubblicato il bando. Le offerte entro il 24 giugno

È stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del bando per l’affidamento del servizio di car sharing nel Comune di Bergamo che definisce gli aspetti economici e le caratteristiche del servizio. Lo ha reso noto l’Atb con un comunicato. Già presente in altre città italiane, il car sharing consente di effettuare spostamenti all’interno della città ad un prezzo conveniente, ritirando l’auto in un punto e riconsegnandola in un altro, con minori limitazioni di traffico e parcheggio. Ai partecipanti si richiede l’obbligo di realizzare e gestire il servizio applicando le tariffe indicate nel piano economico e finanziario presentato in sede di gara, assumendosi il rischio operativo di gestione: ATB ha stimato in 10 milioni di euro il valore del contratto per l’intera durata della concessione (5 anni), con attivazione del servizio entro i 90 giorni  dall’affidamento.

Il car sharing dovrà essere svolto con le caratteristiche del tipo “free floating” e cioè con distribuzione libera sul territorio e secondo la modalità “one way”, ovvero con la possibilità di lasciare l’auto in un punto diverso da quello del prelievo. Il servizio dovrà essere assicurato continuativamente, tutto l’anno, 24 ore su 24, e i mezzi utilizzati potranno essere prelevati e rilasciati liberamente all’interno dell’area di copertura indicata nel territorio del Comune di Bergamo, con l’obbligo di comprendere anche il collegamento con l’Aeroporto di Orio al Serio. L’area nell’ambito della quale potranno essere utilizzati i mezzi, dovrà coincidere con l’intero territorio nazionale, con l’obbligo per il cliente di riconsegnare il mezzo all’interno dell’area di copertura prevista nel Comune di Bergamo/Aeroporto di Orio al Serio.

Il parco auto dovrà essere costituito da un numero minimo di 60 autovetture appartenenti ad una o più tipologie: autovetture elettriche; autovetture ibride (elettriche/altro); autovetture alimentate a metano o GPL; autovetture con omologazione Euro 5 o superiore. La riscossione delle tariffe sarà curata direttamente dal concessionario al quale spettano interamente i ricavi della gestione. Alle autovetture utilizzate per il servizio sarà permesso di sostare gratuitamente nelle aree a pagamento e nelle aree riservate ai residenti del Comune di Bergamo, e di accedere liberamente alle zone a traffico limitato della città, con la sola eccezione di Città Alta e via XX Settembre. Il concessionario dovrà corrispondere ad ATB un canone annuo, per ogni vettura utilizzata per il servizio, a titolo di parziale rimborso dei minori ricavi della gestione della sosta, corrispondente a quanto indicato nell’offerta economica. Il termine di presentazione delle offerte è fissato per venerdì 24 giugno 2016; successivamente ATB procederà all’aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

5 - Dieci parlamentari PD contro la Moratti presidente Ubi: «Grave che si schieri politicamente»

Un atteggiamento «da tifosa» del centrodestra che «non ha precedenti nella storia del sistema bancario italiano», da considerarsi «preoccupante perché compromette la neutralità richiesta dai mercati come requisito per la credibilità delle scelte dell'istituto». Questo, in breve, il contenuto della lettera che dieci parlamentari PD hanno inviato al Ministro dell'Economia Padoan, al Governatore di Bankitalia Visco e al presidende del Consiglio di Sorveglianza Ubi Moltrasio, relativamente al coinvolgimento di Letizia Moratti, neoeletto presidente del consiglio di gestione Ubi, nella campagna elettorale milanese pro Stefano Parisi. Per i bergamaschi Giovanni Sanga, Antonio Misiani, Elena Carnevali e Giuseppe Guerini, i milanesi Francesco Laforgia e Paolo Conva, le bresciane Marina Berlinghieri e Miriam Cominelli e i varesini Angelo Senaldi e Paolo Rossi, il fatto che «Letizia Moratti non solo è scesa in campo per appoggiare la candidatura di Stefano Parisi, con tanto di foto a braccetto, ma che, addirittura, si sarebbe adoperata per vincere le resistenze dello stesso Parisi a candidarsi» è da ritenersi «grave, su diversi piani. Come possono sentirsi garantiti i cittadini e i risparmiatori, per esempio nell’erogazione di un prestito, se il Presidente del Consiglio di gestione rinuncia alla sua doverosa e indispensabile posizione di imparzialità, con il rischio di far nascere il sospetto di trattamenti differenziati in relazione all’appartenenza politica?». C'è di più: tutto questo «rappresenta un pericoloso passo indietro, un ritorno alla stagione degli intrecci tra politica e sistema bancario che tanto hanno contribuito a produrre le condizioni di difficoltà che stiamo fronteggiando». Così, i dieci parlamentari lombardi chiedono a Moltrasio, Padoan e Visco di «adottare tutte le iniziative necessarie a sgombrare il campo da commistioni improprie e inopportune con la politica che rischiano di compromettere la credibilità di UBI».

6 - Furto da 30mila euro in una tabaccheria in corso Roma a Seriate

Nella notte tra mercoledì e giovedì un maxi furto è avvenuto alla tabaccheria Barcella in corso Roma a Seriate. I malviventi, almeno due, hanno fatta razzia di sigarette, “Gratta e vinci” e soldi in contanti per circa 30mila euro. I ladri sono entrati in azione dopo la mezzanotte. Con un sacco nero hanno oscurato la telecamera di sorveglianza che dà sul retro e sono entrati nel passaggio privato non visibile dalla strada. Utilizzando un piede di porco e una tenaglia, che hanno poi abbandonato sul posto, hanno forzato le inferriate di una finestra e una volta all’interno della tabaccheria hanno arraffato tutto quello che potevano, compresi i contanti contenuti nei videopoker. Per uscire hanno forzato una delle porte d’ingresso che danno su via Cesare Battisti e se ne sono andati indisturbati con la refurtiva. Pur essendo una zona centrale di Seriate nessuno pare si sia accorto di nulla. Non è la prima volta che la famiglia che gestisce la tabaccheria viene presa di mira. In febbraio la madre della titolare era stata rapinata mentre stava tornando a casa con l’incasso della giornata, circa duemila euro.

7 - Armato di estintore cerca di rubare un'auto. Arrestato un 23enne colombiano

Nella mattinata di mercoledì, un 23enne di origine colombiana, A.G.J.E., irregolare e pregiudicato, è stato arrestato dopo che, imbracciando un estintore, ha cercato di farsi consegnare le chiavi dell'auto da un uomo che stava aprendo il suo garage in via Pacioli a Monterosso. Il proprietario ha reagito ed è riuscito ad avvertire i carabinieri, che sono intervenuti e hanno bloccato l’autore della tentata rapina. Il giovane colombiano è stato poi trasportato all'ospedale «Papa Giovanni XXIII» in evidente stato di agitazione, in attesa del rito direttissimo.

8 - Litiga con la famiglia e si getta nel fiume. Tragedia alle Ghiaie di Bonate

Il corpo di uomo residente alla Ghiaie di Bonate è stato ritrovato questa mattina nel Brembo, nei pressi dello sbarramento dell'Enel. I parenti ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri di Ponte San Pietro dopo che ieri sera non era stato visto rientrare a casa. Pare che poche ore prima l'uomo avesse litigato con alcuni familiari. Nella mattinata di giovedì sono subito scattate le ricerche da parte di due squadre dei vigili del fuoco e di soccorritori speleologici e fluviali. La zona monitorata è stata in particolare quella di via Carsana. Nella tarda mattinata il drammatico ritrovamento.

9 - Scoperto sito di abiti da sposa contraffatti: non erano griffati e italiani

Il portale www.readybrides.com vendeva abiti nuziali dei migliori brand del settore, e le aspiranti spose li compravano convinte di stare acquistando prodotti provenienti dalle migliori sartorie del made in Italy. E invece erano realizzati in Cina. Così, grazie ad un'operazione del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo e del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche del Corpo, è stata attuata una procedura di sequestro, con la quale è stato disposto anche l'oscuramento del sito internet su tutto il territorio nazionale, per violazione dei diritti di privativa industriale. Maggiori dettagli sono poi emersi quando la Guardia di Finanza ha sequestrato e analizzato i documenti che accompagnavano la spedizione di un abito nuziale contraffatto, recante un noto marchio nazionale. Risalendo nei tracciamenti, si è scoperto che il vestito era stato cucito in Cina e trasportato con un corriere orientale prima e attraverso una società con sede in Olanda poi, fino ad arrivare all'Italia. Anche a livello bancario è stata decifrata la rete fraudolenta che sosteneva il sito: le transazioni degli utenti che acquistavano con carta elettronica sul sito passavano, attraverso una piattaforma irlandese, nelle casse di una società riconducibile ad abiti nuziali con sede in Kentucky.

10 - Charles, il giovane talento di Seriate, in semifinale a The Voice

Charles Kablan, ventiduenne ivoriano arrivato a Seriate tre anni fa, ha passato al primo colpo, grazie al voto del pubblico, la seconda puntata dal vivo di The Voice, il talent show musicale di Rai2, affascinando pubblico e giudici con la sua interpretazione di Writing's on the wall di Sam Smith (soundtrack dell'ultimo 007, Spectre). Timbro delicatissimo, falsetto saldo, compostezza elegante, i suoi primi fan sono i quattro big che lo giudicano da vicino: Dolcenera, Max Pezzali («Charles è impressionante») e Raffaella Carrà («Mi fa tanta paura questo meraviglioso ragazzo»). E anche il suo giudice-coach, Emis Killa, lo definisce «ipnotico, incisivo, profondo». Charles canta da sempre, ma non ha mai studiato musica. Ha lasciato padre e fratelli minori in Costa d'Avorio e quando si è ritrovato in terra bergamasca è entrato a far parte del coro gospel Seriate Henry's friends, sperando di poter vivere anche un po' di musica, mentre lavorava in una fabbrica di Grassobbio e studiava alle serali del Pesenti. Ora, appuntamento alla semifinale di lunedì.

 

11 MAGGIO

 

1 - Accoltellò due anziani ad Alzano e Villa di Serio, chiesti 9 anni per Vincenzo Lanni

Il 20 agosto 2015, Vincenzo Lanni, 50enne incensurato di Villa di Serio, accoltellò due anziani. La prima aggressione alle 6 del mattino, a Villa di Serio, la seconda alle 18 dello stesso giorno, però ad Alzano. Le forze dell'ordine lo fermarono il giorno successivo, quando Lanni stava per seguire una donna puntata al parco della Rocca, in Città Alta. Per spiegare quelle insensate aggressioni, agli inquirenti aveva detto: «Mi sento un fallito e siccome sono troppo vigliacco per uccidermi, volevo uccidere qualcuno». La mattina dell'11 maggio, il sostituto procuratore Fabrizio Gaverini ha chiesto per lui una condanna a 9 anni di carcere con rito abbreviato, mentre il suo difensore, l’avvocato Cinzia Pezzotta, ha invocato la pena minima e il riconoscimento delle attenuanti generiche. Affetto da un disturbo schizoide della personalità e una capacità di intendere e di volere «grandemente scemata», come scritto nella perizia psichiatrica effettuata durante il processo, Lanni ha comunque capito di avere sbagliato e alle sue vittime, Antonio Castelletti e Luigi Novelli, ha inviato una lettera di scuse. Il gup Tino Palestra deciderà il 19 maggio.

2 - Il 21 maggio sarà il "Referendum Day". E Renzi comincerà la sua campagna per il "sì" da Bergamo

La notizia, non ancora ufficiale, è iniziata a circolare la mattina dell'11 maggio tra gli esponenti del Pd bergamasco: il premier Matteo Renzi sarà molto probabilmente a Bergamo il prossimo 21 maggio. Quel giorno, infatti, è stato ribattezzato il "R Day", ovvero il giorno in cui inizierà concretamente la campagna in vista del referendum costituzionale d'autunno. Renzi girerà l'Italia cercando di convincere la gente a votare "sì". E la scelta di cominciare da Bergamo non è affatto casuale, come sottolinea L'Eco di Bergamo: nella nostra città, infatti, è stato fondato uno dei primi comitati referendari, tra i più attivi a livello nazionale. Il segretario provinciale del Pd Gabriele Riva spiega: «Noi il 17 maggio prossimo saremo a Roma con tutti i segretari regionali e provinciali per preparare appuntamenti territoriali. Sembra che tra le ipotesi la scelta possa cadere su Bergamo, cosa che ci onorerebbe. Aspettiamo conferme, in ogni caso noi saremo pronti ad accogliere il segretario premier per lanciare anche da Bergamo la campagna per il sì al referendum». Da Bergamo, dunque, dovrebbero prendere il via i 5 mesi di «dialogo attento con i cittadini» annunciati dal premier settimana scorsa.

3 - Bimbo gravemente malato di meningite salvato dopo il ricovero all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo

È stato dichiarato fuori pericolo il bambino residente a Montagna, in provincia di Sondrio, ricoverato da qualche giorno in terapia intensiva pediatrica all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo a causa di una meningite. I medici del nosocomio cittadino hanno sciolto la prognosi del piccolo nel tardo pomeriggio di lunedì 9 maggio, come riportato da La Provincia di Lecco. Il personale medico dell’Ats della Montagna ha comunicato il miglioramento delle sue condizioni anche agli insegnanti della scuola materna frequentata dal bambino, la “Elisa Paini Credaro” di Montagna in Valtellina.

4 - Indagini della GdF di Chiari, frode fiscale da 70 milioni. Perquisizioni anche nella Bergamasca

Dalle prime luci di mercoledì 11 maggio è in corso un'operazione dei finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Chiari, che stanno eseguendo un centinaio di perquisizioni nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Varese. Il blitz è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Brescia ed è stato deciso dopo complesse indagini di polizia giudiziaria nel settore delle frodi fiscali. Grazie alle indagini è già stata accertata l’operatività di una vera e propria organizzazione, radicata nell’Ovest del bresciano, dedita alla fraudolenta gestione di numerose aziende, per lo più del settore edile. Al centro dell’organizzazione è risultato essere uno studio commercialistico lombardo “specializzato” nel fornire consulenze aziendali in favore di spregiudicati imprenditori, finalizzate a frodare l’Erario tramite illecite compensazioni d’imposta, ovvero attraverso la falsa costituzione in bilancio di crediti nei confronti dello Stato (essenzialmente crediti Iva) da utilizzare in compensazione di debiti (specialmente contributi previdenziali) che, quindi, di fatto non erano versati. In sostanza, un modo illecito per azzerare il cuneo fiscale, con conseguente rilevante danno per le casse dello Stato e grave distorsione del mercato. Come spiega L'Eco di Bergamo, l’indagine ha messo in luce un vero e proprio sistema: i componenti dello studio commercialistico, pienamente consapevoli che la maggior parte delle società in questione erano intestate a meri prestanome, intrattenevano regolari rapporti con i veri amministratori delle imprese incriminate. Non solo, spesso i prestanome erano procacciati dallo stesso studio commercialistico, che curava anche tutte le pratiche concernenti le fittizie domiciliazioni delle sedi societarie dei propri clienti, così da metterle al riparo da possibili interventi da parte degli organi ispettivi. Lo studio assicurava anche ordinaria consulenza a normali società ma, in via prioritaria, forniva assistenza alle imprese che intendevano portare a termine frodi fiscali e previdenziali, in particolare creando appunto, nella contabilità delle aziende, le fittizie provviste di crediti IVA da compensare con debiti tributari e previdenziali. In questa fase investigativa sono già stati deferiti all’Autorità giudiziaria 69 soggetti per le ipotesi di reato di truffa aggravata, impiego di denaro o di beni di provenienza illecita, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione ed indebite compensazioni per una frode che, per quanto fino ad oggi già accertato, ammonta a circa 70 milioni di euro. Le perquisizioni in corso sono finalizzate ad acquisire gli elementi necessari ad individuare ulteriori soggetti coinvolti nella frode.

5 - Treviglio, 35enne ferita dopo essersi ribaltata con la sua auto

L'11 maggio una donna di 35 anni è rimasta ferita dopo essersi ribaltata con l'auto che stava guidando a Treviglio, in prossimità della rotonda che regola l’incrocio tra via Manzoni, Merisi e Porta. La 35enne ha perso il controllo del veicolo finendo sulla ringhiera che divide la pista ciclabile dalla strada. A causa del violento impatto l'auto si è poi ribaltata. La donna è rimasta ferita, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni.

6 - Processo a Bossetti, venerdì il pm presenterà le proprie richieste alla Corte d'Assise

Inizia venerdì 13 maggio una fase fondamentale del processo nei confronti di Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. In quellìudienza, infatti, l’accusa spiegherà perché e come il muratore di Mapello ha ucciso, a suo parere, la 13enne e formalizzerà la richiesta di condanna, che secondi i ben informati sarà il massimo della pena. A giugno si arriverà al verdetto, dopo circa dieci mesi e mezzo di udienze (il processo ha preso il via il luglio 2015).

7 - Ex carcere di Sant'Agata, l'ipotesi più probabile è il Circolino

Tramontata definitivamente l'ipotesi della realizzazione di un albergo, all'ex carcere di Sant'Agata sembra proprio che si trasferirà il Circolino. È questa la nuova ipotesi per il piano di valorizzazione del complesso che, nel 2012, era stato ceduto dal Demanio al Comune e che è stata presentata all’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini. Un’ipotesi decisamente credibile visto che proprio la Cooperativa Città Alta, nei mesi scorsi, ha messo nero su bianco un progetto di massima, realizzato dall’architetto Laura Nodari, per il recupero dell’ex chiesa che dal Settecento è suddivisa su tre livelli. In sostanza la cooperativa si amplierebbe al secondo e al terzo piano dell’edificio già oggi parzialmente occupato dallo storico centro di aggregazione, puntando sia sulla ristorazione che sul sociale. Un’operazione che da un lato la renderebbe più solida, diventando un punto di riferimento per l’intera città oltre che per il suo centro storico; dall’altro consentirebbe il recupero di un importante contenitore storico dove non mancano le testimonianze artistiche, con particolare riguardo alle volte affrescate all’ultimo piano.

8 - Montelungo, pagherà tutto l'Unibg

Novità sui lavori alla ex caserma Montelungo: il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Bergamo ha optato per l’intervento diretto, impegnandosi a sostenere i costi complessivi di realizzazione degli interventi edilizi sull’immobile ceduto al Comune da Cassa Depositi e Prestiti. Entro la fine dei lavori l'Ateneo acquisirà la proprietà dell’ex caserma, versando al Comune i 3 milioni e 950mila euro corrispondenti al valore dell’immobile stabilito dalla perizia dell’Agenzia delle Entrate. Per acquisto e ristrutturazione, l'Unibg ha costituito un fondo di 24 milioni di euro vincolato alla realizzazione di una residenza universitaria integrata con un impianto sportivo-ricreativo. Il progetto prevede 300 residenze studentesche, 60 alloggi per i docenti stranieri che tengono corsi di studio a Bergamo, spazi di aggregazione e un Cus (Centro universitario sportivo) che si svilupperà su 3.500 metri quadri interrati e sarà aperto alla città, come già accade per il Cus di Dalmine.

9 - L'avvocato del marito della ragazza disabile di 19 anni uccisa ad Albino chiede l'attenuante della provocazione

Togliere l’aggravante della crudeltà e riconoscere l’attenuante della provocazione. Sono queste le richieste di Roberta Barbieri, avvocato di Amine El Gahazzali, il 26enne marocchino che ha confessato il delitto della moglie disabile di 19 anni, Sara El Omri, ammazzata il 2 giugno dello scorso anno lungo la pista ciclabile di Albino che costeggia il fiume Serio. È stato proprio il marito a ucciderla con ben 24 coltellate, aiutato, secondo l'accusa, dalla sua amante, una 17enne di nazionalità svizzera ma di origini kosovare. Durante le udienze, il marocchino ha provato a difendersi spiegando, attraverso il suo legale, di essere stato provocato dalla moglie quella sera. La stessa versione che aveva fornito ai Carabinieri dopo l'arresto e ritenuta dai militari poco credibile. La 19enne, che lavorava come barista in un locale della zona, mentre era a terra esanime, era riuscita a riferire ad alcuni testimoni che a colpirla era stato proprio lui. L’accusa nei confronti di El Gahazzali è di omicidio aggravato dalla crudeltà. Il pm Raffaella Latorraca nel corso della prima udienza aveva chiesto la condanna a 30 anni di carcere. La sentenza è attesa per il 31 maggio.

10 - Seriate, 79enne investita da un camion dei rifiuti. È grave

Intorno alle 17 di martedì 10 maggio, a Seriate, una donna di 79 anni è stata investita da un camion dei rifiuti mentre si trovava nei pressi del cimitero. L’incidente è andato in scena in via Maldura. L'anziana è stata subito soccorsa e trasferita all’ospedale di Bergamo. Le sue condizioni sono gravi e la sua prognosi è riservata. Dai primi rilievi effettuati, un mezzo dell’Aprica, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti porta a porta, avrebbe investito la donna durante una manovra mentre la signora stava camminando.

11 - Asse interurbano, traffico intenso verso Bergamo a causa di un incidente avvenuto a Bonate

Incidente sull’Asse interurbano, all’altezza di Bonate Sopra, poco dopo le 8 di mercoledì 11 maggio. Un’auto è stata protagonista di un tamponamento che, fortunatamente, non ha avuto gravi conseguenze per la donna alla guida. Il traffico è dunque stato rallentato in direzione Bergamo, sia a causa dello scontro che della pioggia.

 

10 MAGGIO

 

1 - A Vercurago giovane travolto e ucciso da un treno della tratta Bergamo-Lecco. Disagi per i pendolari

Alle 15 circa del 10 maggio, a Vercurago (Lecco), all'altezza del passaggio a livello di via San Mauro, un giovane è morto dopo essere stato travolto da un treno della tratta Bergamo-Lecco. I medici del 118 giunti sul posto dopo essere partiti da Calolziocorte non hanno potuto fare altro, purtroppo, che appurare il decesso del ragazzo. La tragedia ha chiaramente causato rallentamenti su tutta la linea, con ritardi per chi viaggia in treno. Dal momento dell'incidente, infatti, la circolazione ferroviaria sulla linea Milano-Lecco è stata sospesa, con ripercussioni anche sulla linea bergamasca, a causa anche di un altro investimento ferroviario (questa volta non fatale fortunatamente) sulla linea Brescia–Verona, avvenuto fra Rezzato e Brescia.

2 - Italcementi, confronto tra Rsu, Rsa, sindacati e Regione sulla proposta da avanzare alla nuova proprietà

Si è svolto il 10 maggio presso la sede della Regione l’incontro previsto tra i delegati delle Rsu e delle Rsa della sede di Italcementi, assistiti dalle organizzazioni sindacali, e il presidente della Regione Roberto Maroni, alla presenza degli assessori Mauro Parolini (Sviluppo Economico), Luca Del Gobbo (Università, Ricerca e Open Innovatione) e Valentina Aprea (Istruzione, Formazione e Lavoro). Al centro del confronto, la proposta da avanzare alla HeidelbergCement sull’implementazione della ricerca in Lombardia. «Abbiamo evidenziato che il segmento sui cui fare ricerca rispetto a nuovi materiali a base di malte cementizie è quello della neutralità energetica degli edifici futuri» hanno scritto in una nota Giuseppe Mancin di Feneal-Uil, Armando Busnelli di Filca-Cisl e Ivan Comotti di Fillea-Cgil della Lombardia. «Si tratta di un tema urgente da affrontare perché per gli edifici pubblici dal 1° gennaio 2019 e per quelli privati dal 1° gennaio 2021 entreranno in vigore le norme che prevedono la quasi autosufficienza in termini di riscaldamento e di condizionamento degli edifici. La Regione Lombardia, sul tema, ha anticipato l’entrata in vigore delle nuove norme europee dal 1° gennaio 2016. La nostra proposta parte dall’idea di concretizzare un “partenariato pubblico-privato” di ricerca unendo le intelligenze collettive del territorio della Lombardia per individuare i progetti su cui articolare le ricerche, partendo dalla materia prime presente nelle cave del territorio. Con l’applicazione delle leggi vigenti in Regione (la legge n. 11 del 19 febbraio 2014 sul lavoro e sulla competitività, la legge regionale n. 26 del 24 settembre 2015 sulla Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0) i progetti di ricerca troverebbero dei finanziamenti pubblici a cui andrebbero sommati quelli privati di Heidelberg. Questo consentirebbe di continuare ad essere collocati nell’eccellenza della ricerca a livello mondiale nel settore del cemento, di salvaguardare l’occupazione e di dare una risposta concreta ad una sfida della filiera delle costruzioni. Abbiamo sostenuto che in quest’ottica debba essere collocato in Regione Lombardia anche il centro mondiale di ricerca sul processo del Gruppo Heidelberg e il satellite tecnico (gruppo di tecnici che seguirebbero gli impianti del sud Mediterraneo). Nei prossimi giorni si svolgeranno riunioni tecniche per individuare i soggetti da coinvolgere e i tempi per definire il perimetro del progetto». L’obbiettivo è quello di giungere all’incontro del 30 maggio con un progetto da presentare al nuovo Ministro dello Sviluppo Economico, che dovrebbe insediarsi oggi, e al Ceo di Heidelberg la cui presenza è auspicata per dare risposte concrete.

3 - Bergamo, donna incinta malata di tumore rifiuta la chemioterapia per salvare il bambino

Per salvare il bambino che porta in grembo, ha deciso di rinunciare alla chemioterapia per curare un cancro al seno. È la decisione che ha preso una 33enne bellunese ma residente a Bergamo e riportata dal Corriere Veneto (resa nota nella Bergamasca da Bergamonews). La donna, attualmente in cura all’ospedale di Belluno e seguita dal primario di Oncologia Fable Zustovich, ha deciso di curare il tumore che l’ha colpita senza sottoporsi alla chemioterapia. Una scelta presa per evitare il rischio di malformazioni del feto e quindi problemi futuri al bimbo. Attualmente al quarto mese di gravidanza, la donna, fino al parto, rinuncerà quindi alla cura principale contro quel male, che tra l’altro l’ha già costretta a una mastectomia, ossia l’asportazione chirurgica della mammella colpita.

4 - Iniziati stamattina i lavori in Borgo Santa Caterina. Il cantiere dovrebbe chiudersi entro il 13 agosto

Nonostante il maltempo, la mattina di martedì 10 maggio, in via Borgo Santa Caterina, sono iniziati i lavori per la nuova pavimentazione della strada. In azione una ruspa con gli operai che hanno iniziato a togliere i sampietrini. Nessun particolare disagio per la circolazione, anche se commercianti e residenti non sono felicissimi della parziale chiusura della strada nel tratto compreso tra via Celestini e il Santuario. I lavori comunque sono ben segnalati. Il cantiere durerà 97 giorni, fino al 13 agosto massimo. Rispettare i tempi è infatti indispensabile non solo per consentire a residenti e commercianti di tornare alla normalità, ma anche per far sì che ad agosto si possa celebrare l’anniversario dell’Apparizione della Madonna. La settimana di metà agosto sarà densa di appuntamenti e culminerà con la grande festa che prevede bancarelle, cena all’aperto, fuochi d’artificio e migliaia di persone che, come da tradizione, si riverseranno nel borgo.

5 - Allarme pesticidi nei fiumi e nelle falde, limiti superati in diversi Comuni

Così come in diverse parti d'Italia, anche nella Bergamasca le acque di fiumi, laghi e torrenti sono sempre più contaminate da pesticidi. Nella Bergamasca, stando ai dati del rapporto Ispra diffuso lunedì 9 maggio e commentati da L'Eco di Bergamo, sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee si rilevano valori oltre i limiti di numerose sostanze, come il glifosato, usato negli erbicidi. Nella tabella delle acque superficiali sono indicati valori oltre i limiti nei seguenti comuni: Bonate Sopra, Filago, Ubiale Clanezzo, Albino, Bergamo, Ponte Nossa, Seriate, Mozzanica, Credaro, Palosco, Sarnico, Mornico, Treviglio e Arzago. Nella Bergamasca rilevazioni di acque sotterranee con valori oltre i limiti sono state effettuate invece a Misano, Stezzano, Suisio e Treviglio.

6 - Brembo, dati positivi per quest'inizio di 2016. E in Polonia è stato prodotto il 100milionesimo disco

Dati positivi per Brembo e un numero importante raggiunto nella produzione: è stato realizzato in Polonia il centomilionesimo disco. A renderlo noto è la stessa azienda attraverso un comunicato stampa: «Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti in questo primo trimestre dell’anno. I nostri successi nascono da una solida identità manifatturiera e non è quindi un caso se oggi, insieme ai Consiglieri di Brembo, oltre a rendere pubblici i primi dati economici e finanziari del 2016 celebriamo la produzione del nostro centomilionesimo disco nel nostro sito polacco di Dabrowa. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie al costante impegno dell’intero team di questo stabilimento, in attività dal 2006, ma è certamente un risultato che premia anche il lavoro di tutti i dipendenti Brembo nel mondo». Lo ha detto il presidente Alberto Bombassei, che ha anche presentato i dati dei ricavi del primo trimestre 2016: i ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo ammontano nel primo trimestre 2016 a 563,6 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

7 - Lega, raccolte 5.250 firme in due giorni per la legittima difesa

Durante il weekend appena concluso, la Lega Nord ha raccolto firme per una nuova legge che regolamenti la legittima difesa raccogliendo ben 5.250 firme. Lo ha comunicato attraverso una nota stampa il segretario provinciale Daniele Belotti. Anche il Carroccio chiede pene più severe per i colpevoli: «Aumento della pena da 2 a 6 anni per i ladri e per chi si permettere di violare il domicilio altrui, niente risarcimento per chi viene sorpreso a rubare e viene malmenato dal proprietario o si ferisce scappando e, soprattutto, nessun reato di condanna per chi si difende in casa propria dall’intrusione di delinquenti».

8 - Zogno, il nuovo codice degli appalti rischia di portare nuovi ritardi sulla realizzazione della variante

Il nuovo codice degli appalti pubblici, promulgato il 19 aprile scorso, rischia di causare ulteriori ritardi nella tabella di marcia della realizzazione della oramai famigerata variante in galleria di Zogno, un cantiere fermo da un anno e con 31,5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per ripartire. Il nuovo codice non consente i cosiddetti appalti integrati, ovvero l’incarico all’impresa sia dei lavori sia della progettazione esecutiva. Cosa che, invece, era prevista nell’iter della variante di Zogno. Tre le possibilità che si aprono alla Regione, a cui la Provincia ha passato la questione: «Stiamo verificando nelle norme transitorie se gli appalti integrati saranno possibili ancora per un anno oppure no - spiega a L'Eco di Bergamo Giuliano Capetti, consulente per Regione Lombardia -. Potrebbe, quindi, non cambiare nulla. Se, invece, dovessimo rinunciare all’appalto integrato, “Infrastrutture lombarde” (che ha in carico la variante di Zogno, ndr) dovrà valutare se i suoi uffici sono in grado di realizzare la progettazione esecutiva. In questo caso non si perderà tempo e quello che doveva fare l’impresa lo faremo noi. Altrimenti si dovrà fare un bando per la progettazione esecutiva, a cui si aggiungerà poi quello per i lavori. Quindi due gare d’appalto anziché una che era prevista finora, con il ritardo comunque contenuto in pochi mesi». I tempi, per Zogno, alla fine dovrebbero essere confermati o variare di pochi mesi: lavori dalla primavera 2017 e conclusione nel 2018.

9 - Piano Sosta di Palazzo Frizzoni, la protesta dei comitati di quartiere

La scorsa settimana, Palazzo Frizzoni ha reso noto il nuovo Piano della Sosta cittadina. E soltanto dai media locali hanno appreso il progetto anche i comitati di quartiere di Bergamo. Che ora si lamentano. Lo spiega Nicola Viscardi, giovane presidente dell’associazione di Celadina che punta a rilanciare e far rivivere uno dei borghi storici della città: «Alla fine mettono le mani in tasca a tutti, senza fare un ragionamento sulla viabilità sostenibile: il Comune riceve soldi in più dai cittadini senza erogare più servizi – spiega a L'Eco –. La più grande debolezza del piano è che si parla solo di aumenti». La zona dove la sosta sarà più salata, oltre a Città Alta, è quella del pieno centro, dove il pass arriverà a costare 120 euro. Anche qui, i residenti chiedono un ragionamento più ampio, che non si limiti al pagamento della sosta: «Il problema più grande è che i parcheggi nelle strisce gialle spesso non si trovano, servono più controlli - spiega pacata Lucia Barcella, moglie di Paolo Bertuletti, presidente del Comitato Borgo San Leonardo, che comprende il cuore del centro storico di città bassa -. E comunque ll pagamento non risolve definitivamente il problema della vivibilità del borgo».

10 - Brebemi, per gli espropri forse è la volta buona: «Pagamenti entro inizio 2017»

La Società Brebemi ha individuato le risorse per pagare le indennità a titolo di esproprio e che conta di concludere il pagamento entro i primi mesi del 2017. Lo ha reso noto attraverso un comunicato stampa diffuso nel tardo pomeriggio del 9 maggio: «In data 1 maggio 2016 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha approvato il progetto relativo al collegamento diretto tra A35 Brebemi e A4. Ciò assicurerà la piena interconnessione della A35 al sistema autostradale nazionale, nell’area bresciana, garantendo la piena fruibilità della nuova Opera a oggi compromessa dalla mancata realizzazione di interventi di competenza di altri soggetti. Nell’estate 2016 verrà altresì completato lo svincolo Tangenziale a Ovest di Brescia, intervento che migliorerà la viabilità locale. Nell’ambito dei lavori di realizzazione della A35 sono stati inoltre effettuati interventi di compensazione e mitigazione per diverse centinaia di milioni di euro, favorendo la trasformazione e riqualificazione dei collegamenti stradali e delle aree interessate. Ciò senza alcun impegno di spesa a carico dagli Enti locali che, ovviamente, godranno del miglioramento delle condizioni di traffico e, conseguentemente, della qualità ambientale. Importanti e capillari anche gli interventi necessari per la riorganizzazione del reticolo irriguo, fortemente apprezzati dagli operatori agricoli. Con riferimento alle attività espropriative va precisato che - in pendenza del lungo iter di riequilibrio del Piano Economico Finanziario dell’Opera, oggi quasi concluso - la Società Brebemi, attraverso i propri Soci, ha comunque individuato le risorse necessarie per garantire la prosecuzione delle attività espropriative. Grazie dunque all’impegno profuso dalla Società, il pagamento delle indennità dovute a titolo di esproprio ha subito un mero rallentamento, anziché una totale interruzione. La Società, in buona sostanza, conta di concludere il pagamento delle indennità entro i primi mesi del 2017, raggiungendo pertanto l’obiettivo di completare le procedure espropriative secondo tempistiche inferiori a quelle mediamente impiegate per la realizzazione di Opere aventi la stessa natura e complessità della A35. Fondamentale, al proposito, il ruolo della Regione Lombardia che, nell’ottica della tutela del territorio e dei soggetti interessati dalle procedure espropriative, ha assicurato un coordinamento che ha favorito il corretto espletamento delle attività della Società Brebemi».

11 - Quattro condanne e un'assoluzione per la banda che assaltava le attività gestite da cinesi

Quattro condanne e un’assoluzione: si è chiuso così, come riporta Il Giorno, il processo celebrato davanti al gup di Bergamo Ciro Iacomino contro cinque persone, quattro cinesi e un italiano, accusate di aver compiuto, tra ottobre, novembre e dicembre 2013, tre colpi nella Bergamasca ai danni di bar e sale slot gestite da commercianti provenienti dalla Cina, che erano stati minacciati con coltelli e malmenati violentemente (nello stesso periodo i malviventi avevano compiuto altri sette colpi simili in Emilia Romagna). I componenti della banda erano forti giocatori d’azzardo e il sospetto degli inquirenti è che si erano mossi anche per recuperare i soldi persi alle slot. La condanna più pesante, 4 anni, è andata a Liu Liangfeng; 3 anni e 4 mesi, invece, sono stati comminati a Hu Jezhou e a Lin Deshu; 2 anni e 8 mesi, infine, la pena rimediata da Zhu Youduo. Assolto l’imputato italiano, Marco Caivano che, secondo le accuse, aveva fatto da autista della banda in un solo colpo. Il pm Gianluigi Dettori aveva invocato condanne molto più severe - fino a 10 anni - e chiesto che venisse riconosciuto il reato di associazione a delinquere. Il gup Iacomino, però, è stato di diverso avviso e ha assolto da questa ipotesi gli imputati, che sono stati giudicati con l’abbreviato (sconto di un terzo sulla pena).

12 - Riaperto il traffico in via Maironi da Ponte

Nella mattina di martedì 10 maggio, a partire dalle 6.30, Uniacque ha annunciato la fine del cantiere e la riapertura al traffico di via Maironi da Ponte, che collega il quartiere di Valverde a Città Alta. La chiusura al traffico era stata necessaria per permettere i lavori di riparazione di una condotta esplosa nei giorni scorsi e che aveva completamente allagato la zona. Manca ancora la segnaletica orizzontale, ma la strada è stata riaperta al traffico, come ha annunciato anche il Comune di Bergamo.

 

9 MAGGIO

 

1 - Calcinate, ragazza di 17 anni picchiata da uno scippatore di 22 che voleva rubarle la borsa

La sera di domenica 8 maggio in via Bolgare a Calcinate una ragazza di 17 anni è stata aggredita e scippata da un 22enne marocchino con precedenti penali. L'aggressore, per riuscire a strappare la borsa alla ragazza, l'ha presa addirittura a calci e pugni, lasciandola poi a terra dolorante mentre fuggiva con il suo bottino. Dopo l'allarme, la 17enne è stata medicata e grazie all'identikit del suo aggressore fornito alle forze dell'ordine, i Carabinieri, nella stessa nottata, sono riusciti a individuare il colpevole e a trarlo in arresto. L'accusa nei suoi confronti è di rapina. Fortunatamente la ragazza non ha riportato ferite serie: in 6 giorni dovrebbe guarire dalle contusioni.

2 - Coppia di marocchini fermati con 1 kg di cocaina nascosta in auto

Nella tarda serata di giovedì 5 maggio, una coppia (uomo e donna) marocchina è stata fermata lungo via Autostrada a Bergamo per un controllo di routine. Durante le prime fasi del controllo, la donna, con precedenti in materia di spaccio, ha assunto un atteggiamento nervoso, cercando di eludere la richiesta delle forze dell'ordine di esibire il contenuto di un sacchetto che custodiva tra le gambe. All’esito dei controlli, è emerso che nella busta era custodito un panetto di cocaina pura, del peso di circa un chilo, prontamente sottoposto a sequestro unitamente alla somma complessiva di 1.440 euro trovata in possesso della coppia. Gli arrestati sono ora detenuti nella casa circondariale di Bergamo.

3 - La Lista Gori propone più aree per i cani nei parchi di Bergamo

La Lista Gori ha presentato una serie di proposte per venire incontro ai proprietari di animali, soprattutto cani, che in città hanno pochi spazi per correre in libertà. Niccolò Carretta, consigliere comunale della Lista Gori, spiega: «Raccogliendo l’invito dei proprietari di cani e chiediamo all’Amministrazione di aumentare le aree cani in città, compatibilmente con la disponibilità di spazi liberi, dove poter lasciar correre il proprio animale in piena libertà. Le aree cani sono un’esigenza per tutti quei cani che vivono in appartamento, che magari aspettano pazientemente il ritorno del proprietario dal lavoro: per tutti i cani correre, socializzare con i propri simili sono azioni indispensabili per il loro benessere psico-fisico. Queste aree potranno essere presidiate, a scadenze programmate e a titolo gratuito, da quegli educatori cinofili che a turno auspichiamo si metteranno a disposizione dei cittadini per assisterli nella corretta gestione e nella socializzazione del proprio cane e per trasmettere loro i propri diritti e doveri; ci aspettiamo che gli educatori cinofili di Bergamo e provincia segnalino il loro nominativo al Comune per attivare questa collaborazione».

4 - Traffico, lunedì nero sulle strade bergamasche: auto si ribalta a Bonate, lunghissime code verso Bergamo

Mattinata nera per il traffico bergamasco quella di lunedì 9 maggio. Le direttrici principali che portano verso la città dalle valli erano completamente bloccate; lunghe code e rallentamenti verso Bergamo; via Baioni nel caos. A causare gran parte dei problemi è stato il ribaltamento di un camion dei rifiuti avvenuto alle 7.30 circa sulla statale 671, all'altezza di Bonate Sopra. Dopo oltre due ore la situazione era ancora caotica, con la polizia stradale costretta ad intervenire per tentare di smistare il traffico.

5 - Vertova, vandali in azione al parco dell'ex convento: bruciate alcune panchine

Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 maggio, al parco dell'ex convento di Vertova, alcuni vandali sono entrati in azione dando fuoco a delle panchine. I delinquenti hanno accatastato le panchine in legno ai piedi del grande cedro secolare che s’innalza in mezzo al prato, dando loro fuoco. Le panchine sono andate in cenere, mentre la pianta secolare è stata solo lambita dalle fiamme, con una parte delle radici che si diramano dalla base del fusto che è stata annerita. Ancora misteriosa l'identità dei vandali, ma i sospetti sono rivolti a un gruppo di ragazzi che frequentano il luogo e che in passato si sono resi responsabili di dispetti e danneggiamenti di minore gravità.

6 - Nuovo Piano della Sosta, le minoranze attaccano il sindaco Gori

Sta creando molte polemiche il nuovo Piano della sosta in città presentato la scorsa settimana dalla Giunta del sindaco Giorgio Gori, un piano che prevede l'aumento dei prezzi e la previsione di un pagamento annuale anche per i residenti. Gli ultimi a "scagliarsi" contro il primo cittadino sono stati i rappresentanti delle minoranze: Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord, Andrea Tremaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia, e Stefano Benigni, consigliere di Forza Italia: «Il piano della sosta proposto da Gori? Comporta nuovi sacrifici per i cittadini bergamaschi e penalizza i commercianti, in un momento economicamente già difficile. Si penalizza chi non ha la possibilità di avere un parcheggio privato; non si garantisce un posto macchina a chi comunque scegliesse di pagare; e soprattutto, introduce in maniera troppo brusca e per niente concertata con il territorio e la cittadinanza una vera e propria nuova tassa. Per non parlare dell’estensione dell’orario e del costo orario delle strisce blu, anche la domenica: una scelta destinata a danneggiare il piccolo commercio locale, a favore dei grandi centri commerciali. Tutti questi soldi in più, inoltre, dove finiranno? Poche settimane fa, in sede di bilancio, l’amministrazione Gori ha esibito il taglio della Tasi come una grande vittoria per tutti i cittadini: un taglio frutto di decisioni governative, tra l’altro fortemente contestate in passato dallo stesso Pd. Peccato che intanto si preparasse questa mossa a sorpresa: perché in sede di bilancio di previsione non si è minimamente accennato a questa intenzione? Forse per far passare inosservati i 5 milioni di euro che il Comune toglie ad Atb tra il 2015 e il 2018 attraverso i dividenti azionari e la distribuzione straordinaria di riserve? Altro che investimenti nel trasporto pubblico: con i 650.000 euro all’anno di maggiori incassi previsti, tutti pagati dai cittadini, non ci si avvicina nemmeno a quanto ad Atb viene tolto. Speriamo perciò che la Giunta cambi idea, ma se così non fosse chiediamo fin d’ora un riscontro importante sia sul piano degli investimenti che sul piano delle tariffe dei biglietti. Al momento tuttavia ci sembra davvero poco credibile che questo generalizzato aumento delle tariffe e l’introduzione dei parcheggi a pagamento per i residenti corrisponderà a un forte investimento nel trasporto pubblico locale. Questa mossa infatti si limita a introdurre un ennesimo, esagerato balzello a carico dei cittadini bergamaschi, residenti e non, per fare cassa».

7 - Spirano, bocconi sospetti sparsi per il paese. Torno l'incubo del killer degli animali

Bocconi di carne e di pesce disseminati nelle aree verdi del paese. E ancora una volta a Spirano è scattato l’allarme per la presenza di possibili avvelenatori di cani. Lo riporta Il Giorno, che spiega come da alcuni giorni, su Infospirà, il gruppo Facebook dedicato alle vicende locali, non si parla di altro. Fortunatamente, al momento, non si sono registrati casi di animali morti, anche se una utente ha pubblicato la foto della sua cagnolina salvata per miracolo dal veterinario dopo aver mangiato bocconi avvelenati nel parchetto che si trova dietro al Comune. Purtroppo questa situazione a Spirano non è nuova. Già in passato erano stati segnalati avvelenamenti. L’allarme è scattato alla fine di aprile, grazie a una segnalazione di una residente che aveva portato il suo cane al parco accanto al Municipio. Appena aperto il cancello, l’animale si è subito avventato su alcuni pezzi di carne. E insospettita, la signora ha deciso di controllare se nella zona verde fossero presenti altri bocconi sospetti, e infatti lungo il recinto del giardino ne erano stati disseminati parecchi. Dati i precedenti, c’è la paura che in giro vi sia un avvelenatore seriale. Il sindaco di Spirano, Giovanni Malanchini, e il comandante della Polizia locale, Matteo Copia, hanno promesso il massimo impegno per risolvere questa situazione: «Vi invito a portare alla sede del comando di polizia – ha detto il comandante – ogni boccone sospetto. Ovvio che poi dovranno essere le analisi a dare il responso. Mi permetto di ricordare che abbandonare rifiuti di ogni genere comporta una sanzione. In attesa di sviluppi, invito tutti alla massima collaborazione oltre che al rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti».

8 - Cure palliative, i risultati ci sono ma mancano i medici

L'obiettivo che da 27 anni l’Associazione cure palliative porta avanti in Bergamasca è quello di garantire la migliore qualità della vita sempre, anche quando ci si avvicina alla fine. I risultati sono molto positivi e fanno della nostra provincia un’eccellenza italiana, ma mantenersi all’altezza non è facile, soprattutto se mancano i medici. A lanciare l’allarme è Arnaldo Minetti, presidente dell’Associazione: «La rete delle cure palliative, sia in hospice sia a domicilio, è capillare. Ogni anno trattiamo 3.700 malati terminali su 5 mila, una percentuale che ci rende la provincia italiana con la migliore copertura. Il problema è che mancano i medici palliativisti. Mancano anche infermieri e psicologi, ma quella dei medici è una vera emergenza. La nostra associazione paga ogni anno i contratti di 5 medici al Papa Giovanni XXIII. Solo 3 palliativisti sono pagati dal sistema sanitario nazionale. È un assurdo. Noi non smetteremo di dare il nostro supporto, ma abbiamo bisogno di un altrettanto impegno da parte del Ssn. Abbiamo anche fatto una petizione, raccogliendo 23mila firme per chiedere l’assunzione di un numero sufficiente di medici». Ogni anno l’Associazione cure palliative raccoglie e utilizza una cifra attorno al mezzo milione di euro, spesi appunto per finanziare il personale che lavora con i malati e le attività formative.

9 - C'è anche Bagnatica tra i 52 Comuni italiani in cui sorgerà la "scuola del futuro"

Come racconta L'Eco di Bergamo, c’è anche la Bergamasca nelle 52 aree individuate dal ministero dell’Istruzione per la costruzione di 52 nuove scuole dall’edilizia e servizi particolarmente all’avanguardia. Il bando si chiama "Scuole innovative": lo stanziamento è di 350 milioni di euro, previsti nella legge 107 della riforma della Buona Scuola. Il paese individuato nella nostra provincia è Bagnatica. Il bando sarà in rete a giorni sul sito dedicato alle scuole innovative, dove sono già disponibili le linee guida del progetto. Il bando è a carattere internazionale: possono partecipare architetti e ingegneri, anche associati, che abbiano un’idea innovativa da destinare alla scuola. I progetti che arriveranno (scadenza ultima 30 agosto) 30 agosto, saranno valutati da una commissione di esperti che decreterà i primi 3 classificati per ciascuna delle 52 aree geografiche individuate. I tre premi saranno di 25mila euro, 10mila euro e 5mila euro. Le aree di interesse saranno acquistate dall’Inail e il Miur ne pagherà il canone per 30 anni.

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