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Notizie su Bergamo e provincia (28 dicembre 2015 - 2 gennaio 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (28 dicembre 2015 - 2 gennaio 2016)
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2 GENNAIO

 

1 - Dopo il calo del 31, valori di Pm10 nuovamente in crescita, ma il Comune cancella le targhe alterne previste per il 4 e il 5

Il 29 e il 30 dicembre, a Bergamo, hanno potuto circolare solamente le auto dispari e poi quelle pari. Forse anche grazie a questo provvedimento, i valori di Pm10 in città sono scesi gradualmente, fino ai 37 microgrammi per metro cubo medi di giovedì 31 dicembre (35 dalla centralina di via Meucci, 39 da quella di via Garibaldi). La buona nuova, però, è stata presto cancellata dai valori di smog registrati da tutte le centraline di Bergamo e provincia venerdì 1 gennaio: il livello di guardia dei 50 mg per metro cubo è stato, praticamente dappertutto, superato di nuovo. E ciò nonostante lo scarso traffico, segno che forse le automobili sulle strade sono soltanto uno dei tanti problemi legati all'inquinamento. I dati Arpa sono chiari: a Bergamo,la centralina di via Garibaldi ha registrato valori pari a 84 mg, mentre quella di via Meucci 79 mg; a Dalmine 80 mg; a Filago centro 86 mg; a Lallio 66 mg, così come a Treviglio. A cancellare l'allerta smog ci ha così pensato il tempo: dopo giorni di attesa, infatti, un vento gelido e la neve hanno finalmente fatto visita nel Nord Italia, imbiancando anche le Orobie e portando una spruzzata di neve a Bergamo. Proprio per questo il Comune di Bergamo ha deciso di revocare il provvedimento che sanciva le circolazione a targhe alterne anche per lunedì 4 e martedì 5 gennaio. Le precipitazioni di sabato 2 gennaio e le previsioni dell’aeronautica militare per i prossimi giorni hanno indotto l’Amministrazione Comunale a ripristinare la normale circolazione veicolare.

2 - Boscaiolo 27enne di Strozza rimane schiacciato da una pianta che aveva appena tagliato. È grave

La mattina di sabato 2 gennaio, a Strozza, un giovane boscaiolo di 27 anni è rimasto gravemente ferito mentre stava facendo legna. Una pianta appena tagliata, infatti, è rovinosamente caduta su di lui, schiacciandolo. Immediato l'allarme, ma la zona in cui si è verificato l'incidente, lungo via Trieste, è impervia e difficile da raggiungere. Per questo si è reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno liberato il 27enne. Dopo una prima medicazione sul posto, il boscaiolo è stato trasferito al pronto soccorso. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita fortunatamente.

3 - Lavori in piazzale Marconi: spostati i taxi, ci saranno più parcheggi

Palazzo Frizzoni ha reso note alcune novità su piazzale Marconi, l'area antistante la stazione di Bergamo. Novità che dovrebbe essere portate a termine entro la primavera del 2016 e che permetteranno di aumentare sostanzialmente i parcheggi per auto, scooter e motociclette. L'ultima Giunta del 2015, infatti, ha approvato una serie di lavori che riguardano un’area attualmente delimitata da muri di cinta di oltre 2 metri di altezza, con pavimentazione in cubetti di porfido e accessibile solamente attraverso 2 cancelli scorrevoli, uno dei quali è utilizzato per accedere al parcheggio a raso Metropark. Il Comune ha comunicato che sarà rimossa la pavimentazione in cubetti di porfido ma soprattutto sarà spostata l’area taxi, che verrà dotata di una pensilina di dimensioni e tipo identica alle esistenti nella zona bus e kiss&ride. Lì saranno dunque realizzati posti auto per disabili a pochi metri dall’ingresso della stazione e ulteriori stalli per la sosta di motocicli. Nel complesso saranno demoliti i muri perimetrali e rimossi cancelli, recinzioni e cartelloni pubblicitari, con il piazzale che guadagnerà notevole spazio verso il parcheggio Metropark.

4 - Un 14enne di Arcene e un 64enne di Villa d'Adda feriti per colpa dei botti

Il bilancio dei festeggiamenti di Capodanno a Bergamo e provincia è di due feriti gravi. Il primo è un ragazzino di 14 anni di Arcene, che, intorno alle 16 dell'1 gennaio, avrebbe raccolto un petardo inesploso in un parcheggio di corso Europa: il botto gli è scoppiato in mano, causandogli gravi ferite alla mano sinistra. In seguito all'incidente, il ragazzino ha perso conoscenza e, dopo essere stato portato a casa e aver ricevuto una prima medicazione, è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Treviglio, da cui è stato nuovamente trasferito in una struttura ospedaliera milanese specializzata in chirurgia della mano. Qualche ora prima, proprio nella notte tra il 31 e l'1, anche un 64enne di Villa d'Adda è stato ricoverato in seguito a una ferita causato da un botto. L'uomo stava facendo scoppiare dei petardi per festeggiare l'arrivo del 2016, quando uno di questi è però scoppiato vicino al volto del 64enne, causandogli una grave ferita a un occhio. È stato trasportato d'urgenza al Papa Giovanni di Bergamo, dove si trova ancora ricoverato.

5 - Incidente all'ex atalantino Del Grosso: valori di alcol nel sangue sopra 1,5

Erano quasi le 6 della mattina del 14 dicembre quando Cristiano Del Grosso, difensore ex Atalanta ora in prestito al Bari, si è schiantato contro una pianta che costeggia viale Giulio Cesare a Bergamo mentre era alla guida della sua auto. Subito le sue condizioni sono parse molto gravi e qualcuno ha parlato di un vero e proprio miracolo se è ancora in vita. Il calciatore si trovava a Bergamo perché infortunato: poiché il suo cartellino è ancora di proprietà dell'Atalanta, dopo esser stato visitato dallo staff medico del Bari aveva chiesto di poter essere visitato anche dai medici del club orobico. Mentre al Papa Giovanni lo operavano, le forze dell'ordine hanno iniziato ad indagare sulle cause del grave incidente. E stando a quanto riportato dal Corriere della Sera Bergamo, ora la ricostruzione dei fatti pare chiara: Del Grosso era, molto probabilmente, ubriaco. A dirlo i dati delle analisi del sangue effettuate al Papa Giovanni e analizzate dal laboratorio di Medicina legale dell’ospedale di Desio che avrebbero rilevato quantità di alcol nel sangue altissime. La cifra precisa ancora non è nota, ma, secondo il Corriere, si sa che è al di sopra di 1,5 grammi per litro, quindi almeno il triplo dello 0,5 del limite massimo consentito dalla legge. Poiché dallo 0,8 in poi si passa da sanzione amministrativa a reato penale, la polizia ha deferito il calciatore alla procura in attesa che il magistrato di turno stabilisca le sanzioni. Per un tasso superiore all’1,5 l’articolo 186 del codice della strada prevede un’ammenda tra 1.500 e 6mila euro, l’arresto da 6 mesi a 1 anno e la sospensione della patente da 1 a 2 anni. Ma per Del Grosso tutto questo significherebbe anche un grave danno alla carriera calcistica: l’Atalanta ha un codice etico che prevede provvedimenti anche molto duri per le infrazioni commesse dai suoi tesserati (provvedimenti che però non vengono mai resi pubblici), mentre la società Bari spiega al Corriere: «Per comportamenti poco professionali o atti dolosi che mettano in pericolo l’incolumità propria o altrui prevediamo misure che possono arrivare fino alla rescissione del contratto. In questo caso, viste le ferite riportate nell’incidente, noi consideriamo la stagione di Del Grosso ormai conclusa. Alla scadenza del prestito, il terzino tornerà all’Atalanta. Eventuali altre sanzioni saranno considerate quando riceveremo comunicazioni ufficiali dalla procura di Bergamo». Del Grosso è stato dimesso dall'ospedale cittadino di Bergamo il 21 dicembre con una prognosi di novanta giorni. Porta un collare e ha iniziato un percorso di riabilitazione alla Casa di cura San Francesco.

6 - Casirate, incidente e auto si ribalta. Ferita una donna

La sera dell'1 gennaio, a Casirate, presso la rotonda vicina all'ingresso della Brebemi, una vettura alla cui guida si trovava una donna di 61 anni, si è ribaltata finendo nella buca presente al centro della rotatoria. In quel momento era presente una fitta nebbia e non si esclude che proprio la foschia sia stata la causa dell'incidente. I Vigili del Fuoco intervenuti sono stati costretti a tagliare la lamiera dell'auto per poter liberare la donna al suo interno, poi ricoverata in codice giallo all'ospedale di Treviglio a causa delle ferite riportate.

7 - La sera di Capodanno arrestato a Casazza un indiano accusato di maltrattamenti

La sera del 31 dicembre, a Casazza, le forze dell'ordine hanno tratto in arresto Echher Kumar, indiano di 36 anni, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. L'uomo è stato fermato mentre si trovava all'interno del piccolo alimentari dove ebbe origine la rissa che domenica 8 dicembre 2013 sfociò nel duplice omicidio della dottoressa Eleonora Cantamessa e di Baldev Kumar. Stando a quanto riportato dall'accusa, l'uomo avrebbe prima aggredito la moglie, poi la figlia, scagliandola anche contro una vetrina del negozio, e poi sfociato la sua rabbia sul locale, di fatto distruggendolo. Dietro all'aggressione ci sarebbero state le profonde tensioni tra lui e la moglie in seguito alla separazione e le forze dell'ordine erano già dovute intervenire in passato onde evitare che la situazione degenerasse.

8 - Presezzo, anziana di 85 anni colta da malore dopo aver scoperto l'ennesimo furto

Giuseppa Prestifilippo, vedova di 85 anni residente a Presezzo in un bilocale di proprietà del Comune e situato in via Vittorio Veneto, è stata colta da malore il 31 dicembre 2015, quando ha scoperto di essere stata vittima di un furto in casa per la terza volta negli ultimi due anni. La donna era uscita con il figlio per fare alcune commissioni e una volta rientrata a casa, un'ora dopo la sua uscita, ha trovato tutto sottosopra. I criminali hanno portato via oggetti e denaro per un bottino complessivo di circa mille euro. Alla vista della casa in quelle condizioni e dopo essersi resa conto del furto, la donna è stata malata: il figlio ha chiamato il 112 e l'85enne è stata trasportata al vicino Policlinico San Pietro, da dove è stata dimessa solo in serata. I ladri sono entrati da una finestra della stanza da letto, provvista di persiane in legno ma non di inferriate. Per questo, già a settembre, l'anziana aveva richiesto al Comune l'installazione di alcune inferriate a protezione della finestra, ma, come spiega il figlio, «tiamo ancora aspettando che le inferriate vengano installate: speriamo che provvedano al più presto, anche perché, essendo l’alloggio di mia madre al pianterreno, e dunque anche i serramenti, ci vuole davvero poco a forzare le chiusure di qualsiasi finestra per entrare a rubare». In seguito alla notizia, come riporta L'Eco di Bergamo, il sindaco Paolo Alessio ha fatto sapere che si sarebbe informato in ufficio tecnico per capire i tempi di esecuzione dell’intervento.

9 - Ladra di 37 anni arrestata il 31 dicembre a Treviglio mentre rubava in una casa. In passato aveva usato 13 diverse false identità

Intorno alle 18 del 31 dicembre, i Carabinieri di Treviglio hanno arrestato una 37enne che stava svaligiando un'abitazione di via Correggio nel Comune della Bassa mentre i proprietari si trovavano a messa. In una prima perquisizione nella borsa della donna sono stati trovati due cacciaviti e un paio di forbici le cui impronte corrispondevano a quelle lasciate sugli stipiti della porta forzata. Accompagnata in commissariato, tramite la foto e le sue impronte, la donna è stata identificata in una 37enne apolide, nata in Croazia ma attualmente residente a Treviglio e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Curioso scoprire che, in passato, la donna aveva usato ben 13 diverse identità false per compiere i propri reati. La donna è stata arrestata ed è ora nel carcere di via Gleno a Bergamo.

10 - La denuncia della madre di Giorgio Grena sui controlli dell'Asl e la replica dell'ente

Giorgio Grena, 27enne di Foresto Sparso, era rimasto gravemente ferito in un incidente accorsogli lungo l’autostrada A4. Dopo i ricoveri all’ospedale di Bergamo e poi alla Fondazione Maugeri di Pavia, gli ultimi anni è rimasto ricoverato all’istituto clinico Quarenghi di San Pellegrino, dove il 31 marzo 2015 si è risvegliato. Un caso unico di cui si sono più volte occupati i media locali ma anche quelli nazionali. Negli ultimi giorni, la madre del ragazzo ha denunciato la difficile situazione in cui sono costretti a vivere, in particolare come «nel caso di Giorgio non sembra essere possibile attingere al fondo vittime della strada. Se fosse necessario, però, noi ricorreremo anche alla Corte Europea per vederlo riconosciuto». Ma Rosa Vigani, madre di Giorgio, critica fortemente anche l'Asl, ente che nell'ultimo periodo, a parere della donna, avrebbe aumentato i controlli «con uno zelo che pare umiliante» per valutare se Giorgio merita ancora o meno il mantenimento del sostegno sanitario di legge. Rosa spiega: «Il 23 novembre due ispettori dell’Asl hanno verbalizzato una prima verifica a San Pellegrino, dove Giorgio era degente, mentre altri due incaricati hanno ripetuto l’accertamento il 29 dicembre a Foresto. Ci vengono chiesti documenti vari, esasperando una burocrazia mortificante. Non abbiamo nulla da nascondere, ma in troppe occasioni abbiamo sopperito di tasca nostra ai ritardi dello Stato, accendendo un mutuo per supportare le spese di assistenza. Vorrei che la realtà dei malati, che ogni giorno lottano per spostare le montagne, restasse centrale anche fra le carte della politica e dei vari enti. La riabilitazione deve essere garantita a tutti, nei tempi e nei modi necessari».

Nelle ultime ore, data anche l'eco che ha ricevuto sui media nazionali lo sfogo della donna, l'Asl ha replicato attraverso le parole di Mara Azzi, direttore generale dell’ora Ats (Agenzia di tutela della salute) della provincia di Bergamo, riportate da L'Eco: «Nello scorso novembre, in seguito al miglioramento delle condizioni cliniche di Giorgio Grena e la conseguente uscita dallo stato di coma (notizia riportata con grande risalto da molti giornali e siti online), alcuni funzionari dell’Asl di Bergamo si erano recati nella struttura in cui era ricoverato il paziente (l’istituto clinico Quarenghi di San Pellegrino) per prendere atto della nuova situazione. In quell’occasione la madre di Giorgio Grena era stata informata che il contributo mensile previsto per i pazienti in stato di coma non poteva più essere erogato (proprio perché - giuridicamente - non ne sussistevano più i motivi), ma che, contemporaneamente, veniva subito attivato il contributo riconosciuto ai pazienti portatori di grave disabilità, contributo dello stesso identico importo - mille euro - percepito fino ad allora. I successivi ”controlli” - come li definisce la signora Vigani Grena - al domicilio del paziente (che nel frattempo aveva lasciato l’istituto Quarenghi) da parte del medico del Distretto competente avevano - e hanno - il solo e unico scopo di verificare di quali necessità e di quali ausili il paziente ha ora bisogno nella propria abitazione per poter essere assistito al meglio, tenendo appunto presente che fino a poco prima la degenza al Quarenghi copriva automaticamente tutte queste esigenze. I “controlli” altro non sono che lo sforzo dell’ex Asl di soddisfare presto e al meglio possibile le esigenze di un suo assistito».

11 - Blitz degli antagonisti alla sede bergamasca di Forza Nuova

Dopo che nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 2014 alcuni rappresentanti misteriosi dell'estrema destra bergamasca hanno disegnato con vernice nera croci celtiche sulle targhe delle sedi di Arci e Uisp di Bergamo, alcuni esponenti mascherati degli antagonisti hanno deciso di "contrattaccare": l'altra notte, come racconta il Corriere della Sera Bergamo, alcuni soggetti incappucciati, forse vicini ai centri sociali, usando silicone e schiuma poliuretanica espansa hanno sigillato l’ingresso della sede di Forza Nuova di via San Tomaso con due grandi fogli di truciolare. Il fatto è stato rivendicato su Facebook, dove si legge: «Dopo che qualche esaltato fascistello, chiaramente appartenente a Forza Nuova, si era divertito ad imbrattare con svastiche, croci celtiche e minacce i muri di Bergamo, abbiamo deciso di ribadire nella maniera più chiara possibile quello che è un sentire condiviso in città: per i fascisti non c’è posto e i loro covi devono essere chiusi, letteralmente». Gli esponenti di Forza Nuova hanno rimosso, non senza fatica, i pannelli la mattina successiva e hanno preso le distanze dalle scritte fasciste apparse nelle ultime settimane sui muri di Bergamo: «Non imbrattiamo mai la città, per noi rappresenta un atto di viltà - spiega il responsabile provinciale Oscar Rizzini -. Ma a quanto pare qualunque cosa succeda a Bergamo è sempre colpa nostra. Ci attaccano sempre, anche se poi sono costretti ad arrivare con il doppio della gente perché sono dei codardi. Facciano pure, tanto abbiamo visto che, com’è successo con il presidio anti spacciatori di un mese fa a Zingonia, la gente è dalla nostra parte».

 

31 DICEMBRE

 

1 - Targhe alterne: ieri pm10 sotto i livelli di guardia

Dopo due giorni di targhe alterne, Bergamo prova a tracciare un bilancio di una misura che, certo non poteva risolvere il problema dell’inquinamento, ma almeno ha permesso di abbassare (per la prima volta nel mese di dicembre) i livelli di pm10 sotto la soglia del livello di guardia. L’Arpa ieri ha infatti registrato una media di 39 microgrammi di polveri per metro cubo nell’aria della città, sotto quindi il valore di 50. Non è tanto, ma certo un dato in parte confortante, specie se si pensa che nei prossimi giorni l’arrivo della pioggia potrebbe aiutare a ripulire ulteriormente l’aria, aggiungendosi al vento che ieri, soffiando, ha fatto la sua parte. Intanto, si tirano le somme anche del numero di multe fatte dai vigili nei due giorni di traffico alternato: martedì sono state 44, ieri solo 25. La soluzione delle targhe alternate tornerà a interessare le strade di Bergamo il 4 e 5 gennaio prossimi.

2 - Pigna, manca nomina del commissario. Sfuma la cassa integrazione 

Sfuma la cassa integrazione alle Cartiere Pigna, visto che, ad oggi non è stato ancora nominato un commissario per la supervisione dell’azienda, al momento in preconcordato. L’investitura era attesa proprio per il 31 dicembre, ma come segnalano i sindacati non è arrivata, fermando così la richiesta di una cassa integrazione per procedura concorsuale che a partire dal 2016 non esisterà più. «La cassa straordinaria che abbiamo perduto a causa della mancata nomina del commissario aveva per i dipendenti di Pigna caratteristiche più certe e stabili rispetto a quella che si potrà chiedere a gennaio», è il parere dei sindacati affidato a L’Eco di Bergamo. Paolo Turani della Slc-Cgil, Luca Legramanti di Fistel-Cisl e Bruno Locatelli di Uilcom-Uik spiegano che, infatti, «questa cassa di 12 mesi, che dall’anno prossimo non esisterà più per le procedure concorsuali, garantiva un’ammortizzazione sociale qualsiasi cosa fosse accaduta, fallimento compreso. La cassa che si potrà richiedere da gennaio (per crisi aziendale), invece, pur con una durata identica rispetto all’altra, in caso di fallimento dell’azienda cesserebbe di essere erogata, lasciando i lavoratori senza ammortizzatore sociale».

3 - La madre e la sorella di Bossetti ringraziano i giudici

Poche parole, ma molto chiare dopo giorni di lutto e sofferenza. Ester Arzuffi e Laura Letizia Bossetti, madre e sorella gemella dell’uomo accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, hanno voluto ringraziare i giudici del tribunale di Bergamo per aver concesso a Massimo la possibilità di uscire dal carcere e partecipare ai funerali del padre Giovanni. «Ringraziamo i giudici per la sensibilità - è quanto scrivono le due donne tramite il loro avvocato Benedetto Maria Bonomo - e ringraziamo anche la stampa che, in questa occasione ha dimostrato sensibilità».

4 - Incidente a Martinengo: marocchino denunciato per guida in stato di ebbrezza

Aveva un tasso alcolemico quattro volte oltre il consentito il 30enne marocchino che, il giorno della vigilia di Natale, si è schiantato contro un albero con la sua auto, nel centro di Martinengo. La dinamica dell’accaduto è poco chiara, ma pare che l’uomo procedesse con la sua Alfa Romeo 147 a una velocità sostenuta, andando contro un albero e danneggiando il mezzo. Nessun passante, fortunatamente, è stato coinvolto, ma quando la polizia per caso si è accorta dell’incidente, per l’uomo è scattato immediatamente l’alcool test: per l’uomo è scattata una denuncia per guida in stato di ebbrezza, e subito gli è stata ritirata la patente.

5 - Siccità, allarme incendi. La Regione aumenta gli elicotteri

Niente allarmismi, ma solo una maggiore attenzione ai boschi della nostra regione che, alla luce della lunga assenza di piogge, negli ultimi giorni sono stati interessati da molti roghi dolosi. Pure in Val Seriana, qualche giorno fa, ce n’è stato uno. Per questo, dice l’assessore regionale alla protezione civile Simona Bordonali, «la Regione Lombardia ha disposto l’apertura di tre basi elicotteristiche supplementari a Erba (Como), Talamona (Sondrio) e Cassano Magnago (Varese) in appoggio alla base permanente di Vilminore di Scalve. Senza creare allarmismi, abbiamo deciso oggi, con Arpa e il Corpo forestale dello Stato, di attivare il Piano regionale volto alla prevenzione e al pronto intervento».

 

30 DICEMBRE

 

1 - Tunisino di 40 anni sfregiò la moglie in una pizzeria, davanti ai figli: condannato a 9 anni

Un tunisino di 40 anni residente nella Bergamasca, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, è stato condannato mercoledì 30 dicembre a 9 anni in rito abbreviato. È stato infatti ritenuto colpevole di aver sfregiato la moglie durante una festa con amici in pizzeria, episodio avvenuto davanti agli occhi dei figli di 8 e 12 anni. I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando l'uomo si era recato nel bagno del locale ed era uscito impegnando un coltello da cucina con il quale ha poi aggredito la moglie di 36 anni. Il movente starebbe nei rapporti oramai deteriorati tra i due: la moglie, infatti, da tempo era andata via di casa insieme ai figli. La donna era stata trasportata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, medicata e dimessa con 20 giorni di prognosi. Per lei 20 punti di sutura interni e 5 esterni. Il tunisino, poco dopo, si era consegnato ali carabinieri di Villa d’Almè, confessando l’aggressione. Il coltello da cucina, che si era portato da casa, l’aveva gettato nella fuga. Il 40enne era stato arrestato con le accuse di stalking e lesioni gravi.

2 - Oggi secondo giorno di targhe alterne in città: i valori scendono, ma restano fuori norma

Mercoledì 30 dicembre è il secondo giorno di circolazione a targhe alterne a Bergamo. Martedì 29 hanno potuto circolare le targhe dispari, mercoledì invece possono circolare solo le pari. La misura di ripeterà il 4 e il 5 gennaio (prima le pari, poi le dispari). Il tutto nella speranza di abbassare gli alti livelli di smog rilevati in città nell'ultimo mese e mezzo, problema comune un po' in tutta la Lombardia. E dopo il primo giorno di efficacia dell'ordinanza si può già valutare se la misura è stata utile o no: lunedì 28 dicembre, con la circolazione a pieno regime, i valori di Pm10 nell'aria rilevati dalla centralina di via Garibaldi erano di 96 microgrammi per metrocubo, quando il limite imposto dall'Ue è di 50; martedì 29, con il traffico limitato alle sole auto con targhe dispari, la stessa centralina ha rilevato valori di 57 microgrammi per metrocubo. Insomma, sempre fuori norma, ma decisamente più bassi del giorno precedente. Lo stesso è avvenuto per la centralina di via Meucci: dai 97 di lunedì si è passati ai 52 di martedì. Chiaramente è un dato che bisogna prendere con le molle, perché sono anche le condizioni meteo a influire (e non poco) sui dati relativi allo smog. Resta il fatto che i dati rilevati dall'Arpa fanno ben sperare.

3 - Treviglio, 16enne adescata da uno sconosciuto in auto ma riesce a fuggire

Paura mercoledì 30 dicembre a Treviglio, dove una ragazzina di 16 anni è stata avvicinata da uno sconosciuto che ha tentato di aggredirla, ma dal quale la giovane è riuscita a fuggire. L'episodio è avvenuto alle 10.30 circa, nei pressi dell'oratorio San Pietro. L'aggressore, descritto come un uomo sulla quarantina e con un chiaro accento dell'Est, ha salutato la ragazzina mentre si trovava a bordo della sua auto, accostando al marciapiede dove stava camminando la 16enne. Successivamente ha aspettato che la giovane entrasse dal panettiere dove era diretta e, una volta uscita, l'ha nuovamente avvicinata, tentando di convincerla a salire sulla sua vettura. L'uomo avrebbe anche tentato di prendere con la forza la 16enne, che sarebbe riuscita a divincolarsi e a fuggire secondo il racconto fornito dalla madre e ripreso da Bergamonews. La madre, nel pomeriggio, ha fatto denuncia ai carabinieri, ricevendo però una risposta che di certo non si aspettava: «Mi hanno detto che poiché l’uomo non è riuscito ad aggredirla, non c’è alcun reato. Che tristezza».

4 - Secondo L'Eco di Bergamo il Gruppo Percassi frena l'accordo per Crespi d'Adda: «Distanze incolmabili»

Mercoledì 30 dicembre, L'Eco di Bergamo ha aperto in prima pagina con la notizia della rottura delle trattative tra Percassi e il Comune di Capriate per Crespi d'Adda. Il Gruppo Percassi avrebbe interrotto, con una dura lettera, le procedure negoziate con il Comune, evidenziando «distanze incolmabili», parlando di richieste «antieconomiche e non finanziabili», e annunciando il ricorso alle vie legali. Il sindaco però afferma che per lui l’accordo di gennaio resta valido, ma i nodi vanno affrontati. Sono diverse le contestazioni del Gruppo Percassi. Sul versante economico, alcune richieste, messe nero su bianco dall’amministrazione attraverso una lettera del proprio legale, compromettono, secondo il privato, la fattibilità stessa dell’operazione. Gli standard urbanistici, le opere e le monetizzazioni, si legge nella lettera, porterebbero infatti i costi pubblici all’«iperbolico importo di oltre 20 milioni di euro» (con un aumento del 30 percento rispetto a quanto previsto dal protocollo d’intesa). Tra i nodi evidenziati da Percassi (che sull’area stimava un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro) c’è poi la richiesta del Comune di veder realizzate tutte le opere di urbanizzazione entro il marzo del 2018, «a prescindere dalla effettiva realizzazione dei lotti di intervento, con una conseguente abnorme incidenza dei costi pubblici sul primo lotto, tale da renderlo antieconomico». Valeria Radaelli, primo cittadino di Capriate, difende però la propria posizione, spiegando che «il Comune ritiene di aver fatto il proprio dovere per la tutela del territorio, non ho nulla da rimproverarmi. Resto convinta della bontà dell’operazione, ma questa non deve essere fatta a ogni costo: soprattutto vanno affrontati in modo approfondito i temi della viabilità e accessibilità dell’area. Ciò detto, per me la porta rimane aperta: continueremo a lavorare a tutela del territorio, e per valorizzare il sito Unesco».

5 - Malore mentre scia, morto 69enne a Foppolo

La mattina di mercoledì 30 dicembre, sull'unica pista da sci aperta in questo momento a Foppolo, un uomo di 69 anni è morto in seguito a un malore che l'ha colto mentre si trovava sugli sci. Nonostante l'intervento rapido dei soccorritori, non è stato possibile fare altro che constatare la morte del 69enne.

6 - Incendio in Val Seriana. L'appello: niente fuochi e falò la notte del 31

Solo attorno alle 17 di mercoledì 30 dicembre i Vigili del Fuoco sono riusciti a spegnere il rogo divampato il 29 dicembre in Alta Val Seriana. Nel complesso, sono andati in fumo 20 ettari di terreno, principalmente da pascolo e solo in parte boschivo. L'incendio era stato segnalato alle 21 del 29 dicembre e ha interessato il versante del Monte Agnone, la località Nedullo e la Valle del Cardeto nel territorio comunale di Valgoglio. Ora si sta tentando di capire come sia nato l’incendio, che potrebbe essere di origine dolosa, così come potrebbe essere stato generato da una lanterna luminosa che si è posata sull’erba secca innescando il fuoco. Per sicurezza, il Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato ha deciso di lanciare un appello affinché nella giornata di San Silvestro non venga impiegato materiale pirotecnico e non vengano accesi falò. I pericoli, infatti, sono molti a causa del persistente stato di siccità. La Comunità Montana si è attivata presso i Comuni della Valle affinché i Sindaci emettano apposite ordinanze in tal senso.

7 - Area dell'ex concessionaria Fiat di via San Fermo sequestrata. La Lega accusa: «Vogliono costruirci una moschea»

L'area dell'ex concessionaria Fiat di via San Fermo, a Bergamo, è stata posta sotto sequestro. Lo dice un cartello appeso, da qualche giorno, sui cancelli del cantiere, un documento firmato dalla Guardia di Finanza e dalla Digos. A renderlo noto un comunicato stampa diffuso dalla Lega Nord bergamasca, che accusa: l'area è stata rilevata per costruirci una moschea. Più precisamente, secondo il comunicato diffuso il 29 dicembre, la Lega spiega che «il Centro Islamico di Bergamo» avrebbe rilevato l’area, con l’intenzione di ricavarci una nuova moschea. Come spiega L'Eco di Bergamo, però, la situazione è un po' più complessa: dal Centro Islamico, infatti, negano, spiegando che la rilevazione sarebbe stata effettuata da un soggetto esterno all’associazione e di aver avvertito gli organi competenti. La prima segnalazione, dalla quale è scaturita l’indagine che ha portato al sequestro, sarebbe partita proprio dal Comune di Bergamo mesi fa, prima che l’operazione venisse conclusa. Ma Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo, rincara la dose: «Stiamo tenendo sotto controllo questo cantiere fin dalle prime impalcature montate un paio di mesi fa e immediatamente abbiamo segnalato l’anomalia dei lavori visto che non è ancora stato concesso alcun cambio di destinazione d’uso dell’area. La situazione forse è legata a una truffa all’interno della stessa comunità in merito all’acquisto e alla ristrutturazione dell’immobile». Alberto Ribolla e Luisa Pecce, consiglieri del Carroccio, affermano: «Presenteremo subito un’interrogazione al sindaco per capire i motivi di questo sequestro e vigileremo affinché il sindaco Gori non si inginocchi nuovamente verso La Mecca concedendo scorciatoie o preferenze verso gli islamici».

La replica di Palazzo Frizzoni è arrivata qualche ora dopo, nella serata di martedì 29 dicembre. Il Comune ha diffuso un comunicato, in cui si legge: «Il Comune di Bergamo è a conoscenza della situazione dal febbraio 2015. La guardia della Lega non sembra certo così alta: Belotti e i suoi sono solamente in ritardo». Più duro l'assessore Giacomo Angeloni: «La prima segnalazione alla Digos è nostra e risale a 10 mesi fa. Belotti non conosce i fatti: la comunità islamica di via Cenisio non ha comprato l’area, ma pare sia stata truffata al suo interno. Episodi come questi denotano tre cose: il blocco della pianificazione sui luoghi di culto rischia di favorire fughe in avanti di pezzi delle comunità religiose, che la Lega non perde occasioni per insultare le alterità e che il Comune di Bergamo continua il dialogo con le comunità senza dare spazio a chi opera al di fuori del dialogo e della correttezza. Lo dimostrano i sigilli sull’area vicina alla ex Tastex e le segnalazioni di abusi in via Quarenghi».

8 - Senza pioggia, il livello del Serio è estivo: appena 20 centimetri

Non cade una goccia di pioggia da oltre 2 mesi e la situazione idrica di Bergamo e dintorni inizia a farsi preoccupante. Basta vedere il Serio: il livello è appena a quota 20 centimetri, una spanna praticamente, come se fosse piena estate. Una situazione non unica, ma decisamente rara: per trovare livelli di neve simili bisogna tornare indietro addirittura di 120 anni, stando almeno ai dati degli Amici del Serio di Seriate. I quali però escludono la possibilità di una vera e propria secca. La preoccupazione vera è per la prossima primavera/estate: se la situazione non migliora, nel 2016 la siccità sarà un problema grave. Valeriano Pesenti, presidente degli Amici del Serio, spiega: «Il Serio è a regime torrentizio, pertanto la sua portata d’acqua dipende in gran parte dalle piogge, ma non solo. Non piove da due mesi eppure un poco d’acqua scorre nelle sue vene, rilasciata dalle viscere della montagna. Ma se la siccità persevera ci sarà un probabile pericolo di secca assoluta in primavera quand’anche dovesse piovere a dirotto e per più giorni di fila».

9 - Alzano, a fuoco il tetto di una casa

La sera di martedì 29 dicembre, ad Alzano, è scattato l'allarme: il tetto di un'abitazione di via Caprini, precisamente a Nese di Alzano, stava andando a fuoco. La notizia ha presto fatto il giro dei social, con anche diverse foto pubblicate dai residenti della zona. Fortunatamente non ci sono né feriti né intossicati gravi. L'incendio, infatti, sarebbe divampato quando la casa era vuota. Al piano terra dell'edificio, però, abita una coppia di anziani, che sono stati subito portati fuori dai Vigili del Fuoco accorsi sul posto. Ancora poco chiare le cause scatenanti del rogo.

10 - Incendio a Calvenzano, vigile del fuoco azzannato da un cane

Nel pomeriggio di martedì 29 dicembre, a Calvenzano, i Vigili del Fuoco stavano operando per spegnere un incendio divampato in una villetta singola in via Moretti. A causare il rogo un corto circuito. Durante le operazioni, un pompiere di 31 anni è stato però azzannato da un cane probabilmente spaventato da quanto stava accadendo. La ferita più grave sul lato sinistro del torace, e poi altri tagli più superficiali. I soccorritori hanno ritenuto più sicuro un ricovero all'ospedale, da cui è stato dimesso nel tardo pomeriggio con una prognosi di 10 giorni.

11 - Variante di Zogno, ok alla convenzione. Si entra nella fase conclusiva

Martedì 29 dicembre è stata approvata dalla Giunta regionale la convenzione relativa al completamento della Variante di Zogno. Ad annunciarlo l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, il bergamasco Alessandro Sorte: «Con l'approvazione della convenzione tra Regione, Provincia di Bergamo e Infrastrutture Lombarde, la Variante di Zogno entra a tutti gli effetti nella fase conclusiva. Questa arteria è fondamentale per il traffico, in particolare per quello commerciale, che da Bergamo percorre la Val Brembana, per arrivare nell’area di Lenna e, da qui, prosegue per Foppolo. La Variante di Zogno, va ricordato, è fondamentale anche per i collegamenti tra Dalmine, la A4 e Villa D’Almè». Il documento prevede che i lavori di completamento siano curati da Infrastrutture Lombarde Spa. Si prevede l’avvio della gara d’appalto integrato entro il 30 giugno 2016. L’ultimazione dei lavori è prevista invece entro il 30 giugno 2018.

 

29 DICEMBRE

 

1 - Massimo Bossetti al funerale del padre. Il suo ultimo saluto dal pulpito

Dopo l'ok arrivato lunedì 28 dicembre dalla Corte d'Assise, Massimo Bossetti, in carcere con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, la mattina di martedì 29 dicembre ha potuto partecipare al funerale di suo padre, Giovanni Bossetti, morto il giorno di Natale all'età di 73 anni e dopo una lunga malattia. Bossetti è arrivato alla chiesa di Terno d'Isola alle 10, scortato da un gruppo di agenti della polizia penitenziaria che hanno fatto di tutto per schermare l'uomo dai flash dei fotografi e dalle telecamere presenti all'esterno della chiesa. Onde evitare disagi, Bossetti è stato fatto entrare in chiesa da un'entrata laterale. Una volta entrato, si è seduto al fianco della madre Ester Arzuffi e di un agente di polizia. Successivamente, il carpentiere di Mapello ha preso parola dal pulpito per il suo ultimo saluto al padre: «Andandotene hai lasciato un vuoto incolmabile, un dolore nel dolore. Ci hai cullati, amati e cresciuti. Si può avere tutto dalla vita: sorelle, fratelli, moglie e figli, ma quando mancano i genitori non si è più nessuno. Papà, sei stato un marito perfetto, non ho nulla da rimproverarti. Riposa in pace». Al termine del funerale, Bossetti ha abbracciato a lungo la madre e la moglie Marita Comi prima di essere ricondotto in carcere.

2 - Bonate Sotto, uomo tenta di rapinare per la seconda volta la stessa farmacia, ma viene arrestato

Un 39enne di Chignolo d'Isola, disoccupato, è stato fermato dalle forze dell'ordine nel tardo pomeriggio di lunedì 28 dicembre con l'accusa di aver fatto un colpo alla farmacia "Lucini" di Bonate Sotto. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, l’uomo è entrato a volto scoperto nella farmacia di via Vittorio Veneto 52, dove in quel momento c’erano il farmacista, il figlio e un dipendente. Con in mano una chiave a bussola, si è avvicinato alla cassa e si è fatto consegnare i contanti disponibili, un bottino di circa 200 euro, per poi fuggire a piedi. Il figlio del farmacista e il dipendente l’hanno però inseguito e bloccato, avvisando poi le forze dell'ordine, che sono intervenute poco dopo. Secondo i Carabnieri, l'uomo sarebbe anche l'autore di un altro colpo effettuato il 30 novembre scorso nella stessa farmacia, quando aveva portato a casa un magro bottino di appena 70 euro.

3 - Smog, ci sono le richieste dei Comuni. Domani l'incontro col Governo

Anci Lombardia, insieme a Regione Lombardia, ha elaborato una serie di proposte da presentare al Governo circa la complicata situazione dello smog. L'incontro tra gli enti si terrà mercoledì 30 dicembre in un apposito tavolo di confronto. Si tratta di provvedimenti che facciano scattare automaticamente misure di controllo dopo un periodo di sforamento dei limiti dello smog, più risorse per il trasporto pubblico locale, soprattutto per la sostituzione di bus e tram vetusti, data certa per la rottamazione di auto e caldaie inquinanti, incentivare il trasporto merci su ferrovia, multe per chi non raggiunge il 65 percento di raccolta differenziata. Una sorta di decalogo, da cui partire per misure concrete. Le proposte sono queste: concertare azioni di lungo periodo e azioni di emergenza; definire provvedimenti per affrontare le emergenze che scattino in modo automatico, quali ad esempio le limitazioni del traffico dopo un periodo definito di sforamento dei limiti e l’obbligo di abbassare le temperature massime di riscaldamento negli edifici, siano essi pubblici o privati; ripristinare integralmente le risorse destinate al trasporto pubblico locale e fissare con certezza risorse nazionali e regionali disponibili nei prossimi 5 anni in spesa corrente e nuovi fondi per sostituzione bus e tram, in modo da poter programmare correttamente servizi, sistemi tariffari, dare certezza ad aziende ed utenti; utilizzare parte delle risorse della privatizzazione delle ferrovie per un forte rinnovo del parco treni locali; fissare una data di scadenza entro la quale non potranno circolare più e andranno rottamati gli euro 0,1,2 e 3 diesel, fissarla successivamente anche per gli euro 4 diesel; prevedere incentivi e agevolazioni per chi cambia tali auto e prevedere al tempo stesso sgravi sul bollo per mezzi meno inquinanti; fissare una data entro la quale si dovrà per legge sostituire le caldaie più inquinanti, pena il divieto di accensione, valorizzando gli ecoincentivi governativi che negli anni hanno comunque consentito di migliorare la situazione e favorire gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati; finanziarie prioritariamente e realizzare nei prossimi 5 anni le infrastrutture del trasporto pubblico locale previste nei piani regionali e locali; spostare progressivamente gli incentivi dall’autotrasporto merci al trasporto merci su ferrovia; accompagnare l’obiettivo 65 percento di raccolta differenziata con sanzioni per chi sceglie di non raggiungere tale soglia e la sostituzione dell’illuminazione pubblica in led entro i prossimi 5 anni; realizzare entro 30 mesi una rete di ricarica elettrica efficiente a livello regionale che spinga in via prioritaria alla riconversione elettrica dei mezzi in sharing e della logistica merci; prevedere incentivi per chi va a lavoro in bici sul modello francese.

4 - Oltre 1 anno fa l'aggressione ai Balestra a Cividate. Fermati in Romania i 4 presunti aggressori

Era la notte del 9 dicembre 2014: Giovanni e Adriano Balestra, padre e figlio, vennero brutalmente aggrediti da una banda di criminali che si era intrufolata nella loro azienda di Cividate per compiere un furto. Colti sul fatto dai due uomini, reagirono colpendoli con una spranga di metallo. A riportare le conseguenze più gravi Giovanni, il padre: rimasto in coma per diversi giorni, è stato poi sottoposto poi ad una lunga riabilitazione e oggi è costretto su una sedia a rotelle. Ora, però, ci sarebbe una svolta: in Romani 4 persone sono state fermate dall'Interpol con l'accusa di essere gli aggressori di Cividate. Si tratterebbe di 3 uomini di etnia rom e di un quarto, già in carcere per altri reati. Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, la scorsa settimana è stato firmato il mandato d’arresto internazionale, e i tre criminali ancora in libertà sarebbero stati fermati lunedì 28 dicembre con l’accusa di aver tentato il furto nell’officina meccanica della famiglia Balestra, degenerato poi nella brutale aggressione ai titolari.

5 - Targhe alterne in città, l'assessore Ciagà al centro delle polemiche

Poiché il sindaco di Bergamo Giorgio Gori non è presente in città in questi giorni, è stato il suo vice, Sergio Gandi, a firmare lunedì 28 dicembre l'ordinanza con cui è stata prevista la circolazione a targhe alterne nel Comune di Bergamo nei giorni di martedì 29 dicembre (targhe dispari) e mercoledì 30 dicembre (targhe pari) e poi per il 4 e 5 gennaio 2016, che era già stata annunciata nei giorni scorsi. Il provvedimento è certamente quello più discusso della Giunta Gori e ha scatenato un ampio dibattito sia tra la cittadinanza che nella politica locale, con le opposizioni all’attacco del sindaco e della Giunta. La più bersagliata è sicuramente Leyla Ciagà, assessore all'Ambiente, accusata di essere intervenuta fuori tempo, promuovendo un intervento che non risolve nulla e causa disagi a chi lavora. Con una nota comune, Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia), Alberto Ribolla (Lega), Stefano Benigni (Forza Italia) e Davide De Rosa (Lista Tentorio) hanno attaccato la Ciagà: «Forse l’assessore Ciagà è troppo impegnata a rispondere alle interrogazioni in arretrato per pensare a interventi strutturali per limitare l’inquinamento in città. L’assessore dice che la situazione richiede interventi strutturali? Bene, quali sono le proposte? In un anno e mezzo, l’assessorato della Ciagà si è contraddistinto per non aver portato praticamente nessuna proposta al consiglio comunale: è questo il modo in cui si affrontano i problemi strutturali? Indicandoli senza poi però fare nulla?». Ma a bocciare l'ordinanza sono anche i sindaci dei Comuni limitrofi di Bergamo, che avrebbero preferito un provvedimento organico e condiviso, come spiega il primo cittadino di Gorle, Giovanni Testa, supportato anche da quelli di Curno e Dalmine, Perlita Serra e Lorella Alessio, entrambe di centrosinistra. La Ciagà si difende: «Agli interventi strutturali stiamo lavorando. Stiamo lavorando, per esempio, al progetto del metrobus, che è in fase di elaborazione. Per realizzarlo servono però risorse economiche, che possono arrivare anche dalla Regione o dall’Europa. Lo stesso vale per il tram della Valle Brembana». Sul mancato coinvolgimento dei Comuni limitrofi, invece, spiega: «Non c'è stato il tempo tecnico per coinvolgerli».

6 - Marocchino arrestato per droga dopo un inseguimento da Ranica a Bergamo

Un marocchino di 44 anni residente in città è stato arrestato per droga dopo un inseguimento andato in scena sulle strade tra Ranica e Bergamo. Le forze dell'ordine l'hanno sorpreso mentre era a bordo della sua auto a Ranica. Era in compagnia di un altro soggetto, che, non appena ha visto i militari, s'è dato alla fuga. Prontamente anche il marocchino ha acceso l'auto ed è partito. Come spiega L'Eco di Bergamo, durante l’inseguimento, che si è protratto per Ranica e Torre Boldone, l’uomo è passato col rosso a diversi semafori e imboccato un paio di strade contromano pur sfuggire ai carabinieri, i quali, però, arrivati in via Martinella a Bergamo sono riusciti a bloccarlo. Strada facendo aveva anche buttato dal finestrino un involucro contenente 15 dosi di cocaina, mentre altre 4 dosi sono state trovate sul sedile del guidatore. Arrestato, ha ammesso le sue colpe. Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari nonostante due piccoli precedenti. Il processo partirà l’11 gennaio 2016.

7 - Sede Arci, nuovo blitz dei vandali: croce celtica sulla targa esterna

Per la seconda volta in poche settimane, la sede dell'Arci e della Uisp di Bergamo è stata oggetto delle poco gradite attenzioni di alcuni vandali, i quali hanno imbrattato la targa con scritte e simboli dell'estrema destra. Massimo Cortesi, presidente di Arci Lombardia, spiega a Bergamonews: «Oggi l’Arci di Bergamo ha subito un secondo atto vandalico di stampo fascista, a distanza di un mese dal primo. È stata imbrattata con vernice nera la targa della sede di via Quarenghi ed è stato anche tratteggiato un simbolo fascista. La preoccupazione dei soci e dei volontari Arci, di fronte a queste intimidazioni, sta naturalmente aumentando ma non comporterà nessuno stop delle attività, anzi si programmeranno maggiori azioni culturali nei prossimi mesi. Quello che l’Arci chiede è che la solidarietà della cittadinanza si trasformi in piccoli atti concreti. Per questo motivo i giorni 7 e 8 gennaio saranno aperti gli uffici per due giornate straordinarie di tesseramento e per ricordare tramite documenti, video ecc la storia antifascista bergamasca. Si chiede inoltre alle istituzioni locali e alle forze dell’ordine una attenzione particolare contro il crescendo di queste incostituzionali realtà neo fasciste».

8 - Bergamonews fa un giro per le scuole: aule vuote, ma riscaldamento acceso

Mentre le strade di Bergamo sono mezze vuote in seguito all'ordinanza che ha previsto la circolazione a targhe alterne nei giorni di martedì 29 e mercoledì 30 dicembre (cosa che si ripeterà il 4 e il 5 gennaio 2016), i colleghi di Bergamonews si sono recati nelle scuole del capoluogo orobico con una semplice domanda: il riscaldamento è acceso, nonostante non ci sia nessuno nelle aule? La risposta è stata, francamente, spiazzante: certo che sì. Bergamonews si è recato in quattro tra i più grandi istituti di Bergamo: Lussana, Secco Suardo, Vittorio Emanuele e Sarpi. In tutti e quattro gli edifici, nonostante l’emergenza smog che ha costretto Palazzo Frizzoni a bloccare parzialmente il traffico con le targhe alterne, il riscaldamento è in funzione. E gli studenti, invece, sono a casa. Le temperature delle scuole secondarie sono gestite direttamente dalla Provincia di Bergamo, che dà un cattivo esempio perfino nel cuore dei propri uffici, nel palazzo di via Sora.

9 - Treviglio, 30enne nomade italiana colta a rubare in una casa, ma non l'arrestano perché è incinta

La mattina di lunedì 28 dicembre, a Treviglio, una nomade di origine italiana di 30 anni è stata beccata mentre tentava di scappare da una casa in cui aveva appena rubato calandosi dalla finestra. le forze dell'ordine, intervenute su segnalazione di un cittadino, sono prontamente intervenute fermando la donna. Da un sopralluogo i poliziotti hanno notato che la porta d’ingresso era stata forzata e l’interno era stato messo a soqquadro. Il televisore a schermo piatto era stato staccato ed era pronto per essere portato via. La sospetta è stata sottoposta a fermo e accompagnata al Commissariato per il foto-segnalamento e il prelievo delle impronte digitali, anche perché priva di documenti. Così è stata identificata, visto che la 30enne aveva già diversi precedenti per reati simili. Essendo però incinta, non si è proceduto all’arresto ma alla denuncia in stato di libertà per tentato furto. Intanto gli investigatori stanno tentando di individuare anche il presunto complice della donna attraverso le impronte digitali rinvenute sul luogo del furto.

10 - Due pluripregiudicati arrestati a Bergamo perché in possesso di armi fuori da una banca

I carabinieri di Bergamo hanno arrestato Giuseppe Breviario, nato nel 1964, e Andreino Mangerini, classe 1955, per porto abusivo di armi da fuoco clandestine. Il tutto è successo nel pomeriggio di lunedì 28 dicembre, quando i due uomini, entrambi con numerosi precedenti, sono stati notati da un agente mentre sostavano, a bordo di un furgone, a poca distanza dall’Ufficio Postale e dalla filiale della Banca Popolare di Bergamo. Il carabiniere, dopo un breve appostamento, ha chiesto rinforzi, dando il via a un breve inseguimento per le vie del centro cittadino in seguito al quale i due sono stati fermati. Nella successiva perquisizione, i due sono stati trovati in possesso di due pistole "clandestine", cioè una Hackler e Koch cal. 9×19 con matricola abrasa e una pistola cal. 22 con matricola contraffatta e carica. In realtà a renderli tanto visibili è stato il furgone che avevano deciso di usare: un Fiorino "addobbato" in stile riproduzione del mitico Generale Lee, cioè l’auto di Hazzard, serie televisiva cult degli anni ’80. Si è poi scoperto che il mezzo era stato rubato a Villongo lo scorso 14 dicembre.

11 - Incidente sulla A4 tra Dalmine e Capriate, code in direzione Milano

Attorno alle 9 di martedì 29 dicembre, sull'autostrada A4, nel tratto compreso tra Dalmine e Capriate, un incidente ha causato code in direzione Milano. Secondo le prima informazioni, nello scontro sarebbe coinvolto anche un mezzo pesante, cosa che rende delicate e più lunghe le operazioni di intervento di forze dell'ordine e soccorritori. Fortunatamente non si registrano feriti seri.

12 - Albino, vandali distruggono la statua di Gesù Bambino del presepe

La denuncia è corsa su Facebook: ad Albino, nella sera di Santo Stefano (26 dicembre), il presepio all’esterno della chiesa di San Giuliano è stato preso di mira da alcuni vandali che si sono accaniti sulla statua di Gesù Bambino, distruggendola. È rimasta soltanto la testa della statua. Don Giuseppe Locatelli, parroco di Albino dal 2007, si è accorto di quanto accaduto solamente in tarda serata, rilevando che anche la statua di Maria recava alcuni danni. Purtroppo non è la prima volta che il presepe finisce nel mirino dei vandali: nel 2012 la statua era stata addirittura rubata. Il parroco, al termine della messa domenicale, ha sottolineato il grave gesto lasciando che i resti della statua del Bambino restassero visibili sotto il porticato.

13 - Palazzina Aler di via Meucci, ascensore fuori uso dal 15 novembre

Al civico 17 di via Meucci, Bergamo, nella palazzina Aler, i residenti, almeno fino al 7 gennaio, potranno usare solamente le scale, visto che l'ascensore è fuori uso. Il problema è che questa situazione perdura oramai dal 15 novembre, quando l'ascensore si guastò. Il problema sarebbe l'assenza del pezzo di ricambio necessario per la riparazione. Un problema serio se si tiene conto che molti degli inquilini sono persone anziane, alcune con seri problemi di deambulazione.

 

28 DICEMBRE

 

1 - Bossetti ieri in visita alla camera ardente del padre. La Corte dà l'ok alla sua presenza ai funerali

Massimo Bossetti, l'uomo in carcere da oltre un anno con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, la mattina di domenica 27 dicembre ha potuto fare visita alla camera ardente del padre, Giovanni Bossetti, morto nelle prime ore del 25 dicembre all'ospedale Papa Giovanni dopo una lunga malattia. Bossetti è stato portato all’Hospice di Borgo Palazzo, dove è allestita la camera ardente del padre 73enne, a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria. È arrivato poco prima delle 11 ed è rimasto circa 40 minuti. Ha potuto dunque incontrare anche i familiari. Bossetti, nei mesi scorsi, ha potuto far visita al padre in due occasioni, l'ultima delle quali il 17 dicembre, quando rimase circa 2 ore in ospedale. I funerali saranno celebrati la mattina di martedì 29 dicembre, alle 10, presso la chiesa parrocchiale di San Vittore a Terno d’Isola e anche Bossetti sarà presente. Il via libera della Corte d'Assise è arrivato la mattina di lunedì 28 dicembre.

2 - Esce per far legna ma non rientra: 69enne ritrovato ferito alla testa a Spiazzi di Gromo

Lunedì 28 dicembre i tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino sono entrati in azione per cercare un uomo di 69 anni residente nei dintorni di Gromo uscito a far legna e mai tornato a casa. La chiamata è arrivata intorno alle 13 e dopo diverse ricerche, il pensionato è stato rinvenuto dai suoi stessi parenti: si trovava nei pressi di Spiazzi di Gromo, Val Seriana, ed era rimasto ferito alla testa. Fortunatamente cosciente, è stato subito soccorso e poi trasportato in ospedale per accertamenti.

3 - Orio, 5 albanesi arrestati perché in possesso di documenti falsi

Si stavano per imbarcare sul volo Ryanair delle 6 di mattina diretto a Dublino da Orio al Serio, ma sono stati fermati dalla polizia doganale. Una coppia di albanesi, lui di 33 anni e la moglie di 32, sono stati infatti trovati in possesso di falsi documenti d'identità. Le forze dell'ordine hanno appurato che i falsi documenti facevano parte di un lotto di documenti in bianco rubati a Campobasso il 2 dicembre scorso. Come riporta il Corriere della Sera Bergamo, i due sono stati arrestati e processati: hanno patteggiato un anno (anche per ricettazione con, pena sospesa e nulla osta del giudice all’espulsione. Stesso volo, stessa vicenda per un’altra coppia albanese, 33 anni lui, 24 lei. Hanno patteggiato 10 mesi e 20 giorni per il solo documento falso. Un quinto loro connazionale, di 25 anni, ha tentato di partire con un documento intestato a un italiano, di Savona, a cui aveva sostituito la foto mettendo la propria. Anche per lui doppia accusa, cioè anche la ricettazione, e pena a un anno.

4 - Treviglio, Giannina Mossali, 68enne di Castel Cerreto, muore dopo aver preso un antibiotico

Ha vissuto tre giorni di agonia prima di morire Giannina Mossali, 68enne di Castel Cerreto morta il 25 dicembre all'ospedale di Treviglio. La donna, che soffriva di bronchite, si è sentita male la mattina di martedì 22 dicembe nella sua casa in via suor Chiara Spreafico, poco dopo aver preso dell’antibiotico che le era stato regolarmente prescritto dal medico, tra l’altro in sostituzione di un medicinale simile al quale era allergica. I familiari hanno subito chiamato i soccorsi e la donna è stata trasportata d'urgenza presso la struttura ospedaliera di Treviglio, dove è purtroppo spirata dopo 3 giorni di agonia, in cui non ha mai ripreso conoscenza. Il funerale è in programma lunedì 28 dicembre, alle 14, nella chiesa di Castel Cerreto, frazione di Treviglio. Solo successivamente la famiglia deciderà se sporgere denuncia contro ignoti.

5 - Arcene, treno preso a sassate. Ferita una donna

Attimi di paura si sono vissuti la sera del 26 dicembre sul treno Treviglio-Bergamo, precisamente alla stazione di Arcene. Due ragazzotti, infatti, una volta scesi dal convoglio hanno iniziato a lanciare dei sassi contro il treno, mandando in frantumi ben 20 finestrini. Una donna è rimasta ferita: per lei lesione a un timpano di un orecchio a causa del botto provocato dalla distruzione del finestrino vicino a dove era seduta. I passeggeri non riuscivano a capire costa stesse succedendo: alcuni hanno pensato a una sparatoria vedendo esplodere i vetri, e si sono buttati a terra riparandosi sotto i sedili. Quando il mezzo è giunto alla stazione di Bergamo, la donna ferita è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni, dove è stata curata. Ignoto il motivo del folle gesto, anche se l'ipotesi più probabile pare quella della bravata. I due ragazzi, dopo "l'agguato", sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

6 - Bolgare, è morto a quasi 104 anni Luigi Toccagni, detto Gige, storico sarto

Domenica 27 dicembre, a meno di un mese dal suo 104esimo compleanno, s'è spento Luigi Toccagni, a tutti noto come Gige, storico sarto di Bolgare. Classe 1912, Luigi Toccagni, come racconta L'Eco di Bergamo, era il più anziano del paese e il punto di riferimento di una famiglia numerosissima: con la moglie Anna, scomparsa nel 1994, aveva avuto dieci figli (otto dei quali viventi) ed era nonno, bisnonno, zio e prozio di un folto gruppo di nipoti. Amatissimo a Bolgare, tanto che per i suoi ultimi compleanni la banda musicale del paese ha voluto suonare nel cortile di casa sua, Gige, nella bottega al piano terra della sua casa, ha lavorato come sarto e barbiere dalla fine dagli anni ’20 fino ai primi anni ’80: giacche, pantaloni, abiti da cerimonia, uniformi. Anche dopo la pensione, finché gli occhi e le mani glielo hanno permesso, Gige ha continuato per alcuni anni la sua immensa passione in un piccolo laboratorio tra le mura domestiche. I funerali saranno celebrati mercoledì 30 dicembre alle 14.30, presso la chiesa parrocchiale di Bolgare.

7 - Bambino di poco più di un anno chiude la nonna sul balcone. Salvata dai Vigili del Fuoco

I fatti risalgono al 22 dicembre, ma sono stati resi noti soltanto negli ultimi giorni. In un'abitazione di via Corridoni un bambino di poco più di un anno ha chiuso sul balcone la nonna e sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per salvare l'anziana. Ad avvisare i pompieri alcuni vicini, messi in allarme dalle grida di aiuto della donna.

8 - Si faceva mandare foto hot e poi ricattava le giovani: arrestato un 20enne di origini marocchine

Adescava le sue vittime online, sui social, dove si faceva chiamare Alessio e usava foto di un giovane affascinante. Dopo qualche chiacchiera e parole dolci, convinceva le sue giovani vittime a inviargli foto hot. Era a uel punto che iniziava le incubo delle giovani. In particolare una 18enne e una 17enne, cadute nella trappola del ragazzo, che minacciandole di liberare in rete le foto ricevute si faceva dare soldi, oggetti di valore ed è arrivato anche sul punto di abusare di una delle due. Solo in seguito alle indagini si è scoperto che in realtà Alessio era Said Feryate, 20enne residente a Seregno, arrestato in esecuzione della misura cautelare chiesta dal pm di Monza Alessandro Pepè e firmata dal gip Rosaria Pastore. Il pm sospetta che i casi delle ragazze coinvolte siano diversi e non solo quei due. L'indagine, infatti, è partita dalla procura di Bergamo, da dove è arrivata la denuncia della ragazza più grande, che ha subito ricatti e violenze. L’hanno scoperto i suoi genitori perché si sono accorti che la giovane prelevava denaro senza apparente motivo. Circa 1.200 euro solamente tra gennaio e aprile 2015. La 18enne prendeva il treno e andava a Monza o in altri posti della Brianza per consegnarglieli. Stando alla denuncia della giovane, una volta, nel parco di Monza, Said l'avrebbe trascinata tra gli alberi e avrebbe abusato di lei: «Non esci viva da questo parco», l’ha minacciata. Lo stesso sarebbe accaduto anche con la 17enne, che almeno una volta sarebbe stata obbligata a compere atti sessuali da Said.

9 - Trasporto extraurbano, mancano 2,2 milioni. Rischio tagli al sistema scolastico

La denuncia arriva da Valentina Astori, presidente dei tre consorzi di Bergamo Trasporti, che ha scritto ai consiglieri regionali chiedendo una soluzione al problema. Qualche risposta è arrivata, ma non bastano: il trasporto extraurbano orobico è in rosso e, come spiega Astori, ad oggi mancano ancora 2,2 milioni di euro. Astori spiega: «Si parlava inizialmente di un ammanco di 5 milioni dovuti ai tagli statali e agli effetti della Legge Delrio. Proprio pochi giorni fa, il 14 dicembre, Regione Lombardia ha destinato al trasporto 20 milioni; approssimativamente a Bergamo dovrebbero arrivare 2,8 milioni. Ma rimane un buco da 2,2 milioni, che corrisponde alle risorse che metteva a disposizione la Provincia. Abbiamo valutato che il taglio di 4 milioni avrebbe comportato una riduzione del servizio pari a 3 milioni di chilometri su un totale di 15. Per intenderci una riduzione del 20 percento del servizio, pari a una corsa su 5. Ora i 2,2 milioni significano una corsa su dieci, con un effetto negativo sul servizio offerto all’utenza. Fino ad ora abbiamo sempre salvaguardato il servizio scolastico, ma non sarà più possibile. L’ipotesi di un taglio nel periodo estivo non sarebbe comunque risolutivo. Se le risorse mancanti non verranno trovate, si dovrà operare sulla qualità del servizio. L’alternativa è ritoccare le tariffe, ma si tratterebbe di un aumento del 30 percento e non credo che sia proponibile all’utenza».

10 - Chiude l'Ld di Monterosso e gli anziani protestano

Il 24 dicembre ha chiuso i battenti il supermercato Ld di Monterosso, in via Tremana a Bergamo, dopo circa tre decenni di attività. Una notizia che ha mandato in crisi gli anziani residenti nelle vicinanze, per i quali quel supermercato era una vera manna dal cielo, visto che nelle vicinanze non ci sono punti vendita del genere e così ben forniti. Per i dipendenti, invece, non dovrebbero esserci problemi occupazionali.

11 - Maroni, ospite alla Bèrghem Frècc di Albino, annuncia il referendum sull'autonomia per il 29 maggio

Il referendum per l’autonomia dei padani si terrà domenica 29 maggio, giorno della festa della Lombardia. E, per risparmiare, il voto sarà elettronico. L’annuncio è stato dato la sera di domenica 27 dicembre dal governatore lombardo Roberto Maroni nel corso della Bèrghem Frècc di Albino. O meglio, questo sarebbe il piano di emergenza nel caso in cui il governo non approvasse la richiesta avanzata da Maroni di effettuare il referendum contestualmente con la tornata amministrativa del 12 giugno.

12 - Lurano, coppia premiata per aver dato in comodato la propria abitazione a una famiglia in difficoltà

Il 26 dicembre, a Lurano, i coniugi Fiorella e Natalino Villanova sono stati premiati dal Comune con la medaglia coniata per celebrare i 50 anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale e che riporta sopra incisa la scritta "Insieme verso l’alt(r)o". La coppia, che da diversi anni vive a Treviso dopo aver vissuto per molto a Lurano, dove mantengono ancora un immobile, proprio un anno fa decisero di mettere la propria abitazione di Lurano a disposizione, gratis, di una famiglia la cui casa era stata distrutta e resa inagibile da un terribile incendio. La famiglia Leonti, infatti, il 21 dicembre 2014, vide andare in fumo la propria abitazione. Una vera tragedia per Azzurra, il marito Giovanni e le due figlie, Allegra e Selvaggia, di 9 e 4 anni. Ma fortunatamente, il giorno stesso, i coniugi Villanova decisero di dare la loro casa, gratuitamente, alla famiglia Leonti, che dopo essersi trasferita dalla Sicilia da 7 anni viveva nel Comune orobico. Azzurra Leonti, presente alla premiazione, spiega: «Durante quest’anno fra di noi è nata una grande amicizia. Ci tengo anche a sottolineare che quando hanno dato la loro disponibilità a mettere a disposizione gratuitamente la loro casa, non ci conoscevano neppure».

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