Notizie su Bergamo e Provincia (6-11 luglio)
11 LUGLIO
1 - Un 37enne di Bolgare arrestato per aver coltivato 765 piante di marijuana nel suo appartamento
Intorno alle 20 di venerdì 10 luglio, i Carabinieri hanno compiuto un blitz in un appartamento di via Kennedy a Bolgare, di proprietà di un 37enne. Lì le forze dell'ordine hanno trovato una coltivazione di addirittura 765 piante di marijuana, tutte alte almeno 40 centimetri, oltre a sei sacchetti di droga già pronti per la vendita. La droga è stata sequestrata insieme ad altro materiale: un essiccatoio, due bilancini di precisione, una macchina per il sottovuoto e due attrezzature complete per coltivazione, illuminazione, riscaldamento ed essiccazione domestica. Il 37enne, un pregiudicato senza lavoro, è stato arrestato in flagranza di reato.
2 - Il capogruppo della Lega, Ribolla, annuncia che presenterà un ordine del giorno per ridurre le tariffe del parking al Papa Giovanni
Il capogruppo in Consiglio comunale della Lega Nord, Alberto Ribolla, ha annunciato attraverso un comunicato stampa: «Lunedì presenterò un ordine del giorno in Consiglio per chiedere la riduzione delle tariffe dei parcheggi del nuovo ospedale, collegato alla delibera relativa alla realizzazione di 500 nuovi posti auto per i dipendenti. Gli attuali parcheggi dell’ospedale di Bergamo, gestiti dalla società Bergamo Hospital Parking Spa, sono attualmente riservati, per una quota pari a 500 stalli, ai dipendenti dell’ospedale stesso, con tariffa agevolata. La realizzazione di 500 nuovi posti auto per i dipendenti dell’ospedale permetterà di aumentare considerevolmente la disponibilità di posti auto per i visitatori, oggi carenti in alcune ore della giornata conseguentemente. Le tariffe attuali dei parcheggi dell’ospedale risultano molto elevate. Alcuni ospedali vicini (Treviglio-Caravaggio) hanno deciso, in ragione delle funzioni sociali, di non applicare alcuna tariffa e che altri ospedali (Brescia) stanno pensando di rimodulare le tariffe. La realizzazione di altri 500 posti auto permette di riequilibrare, a favore della società, il piano economico finanziario e di introdurre margini per la riduzione della tariffa oraria e la gestione del parcheggio e dei rapporti con la società concedente non rientrano nelle competenze dal Comune di Bergamo. Mi faccio portavoce, nei confronti della Provincia, della Regione e di Bergamo Hospital Parking Spa, affinché le tariffe dei parcheggi dell’ospedale vengano rimodulate a favore degli utilizzatori».
3 - Dario Teani, di Treviolo, si getta in mare in Sardegna e salva due giovani milanesi. Il loro papà, purtroppo, non ce l'ha fatta
Non ci ha pensato molto Dario Teani, 35enne residente a Treviolo e in questo momento in vacanza in Sardegna, a Santa Teresa di Gallura. Quando ha visto i due giovani, fratello e sorella, in seria difficoltà tra le alte onde del mare al largo della spiaggia La Liccia, Dario ha deciso di buttarsi e fare il possibile per salvarli. Legandosi un salvagente al corpo, s'è buttato in mare. Oltre ai due giovani ragazzi, nelle acque in tempesta c'era anche il loro padre, Maurizio Villa 56enne milanese. Teani, non senza difficoltà, è riuscito a raggiungere i tre, ma ha potuto portare in salvo solamente i fratelli. Purtroppo, per il padre, non c'è stato nulla da fare. Un surfista è riuscita a raggiungere Villa e ha portarlo a riva, ma era già morto annegato. Teani, raggiunto da L'Eco di Bergamo, racconta: «Con il papà per interminabili minuti abbiamo provato le manovre di rianimazione. Non potrò mai dimenticare quei momenti».
4 - Alessandro De Ponti, attivista di Treviglio ferito in Kurdistan, tornerà oggi in Italia. Il volo sarà a sue spese
Inizialmente sarebbe dovuto tornare nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 luglio, ma un problema logistico ha costretto Alessandro De Ponti, 23enne attivista di Treviglio ferito la scorsa settimana al confine tra Iraq e Siria, a rimanere una notte fermo in Turchia. Il giorno del rientro in Italia, però, è fissato per sabato 11 luglio e questa volta non dovrebbero esserci cambi di programma. Dalla Farnesina dichiarano solo che «sta bene e sta tornando». In attesa di portare fare ritorno nel suo Paese, De Ponti è stato ospitato dalla sede diplomatica italiana a Istanbul. Secondo una indiscrezione, riportata da L'Eco di Bergamo, il 23enne di Treviglio sosterrà le spese del volo di linea che lo riporterà in Italia.
5 - Calcioscommesse, parla Zamagna: «È stato un incubo, ma io sono pulito»
Il suo nome era apparso nelle carte della procura di Cremona 5 mesi fa, insieme a quello dell'ex tecnico atalantino Stefano Colantuono. Ma Gabriele Zamagna, ds nerazzurro, alla fine non andrà all'atteso processo sul caso Calcioscommesse. Il pm, infatti, ha chiesto per lui l'archiviazione. Il suo nome era finito nei faldoni cell'inchiesta a seguito di una serie di messaggi che si erano scambiati l'ex capitano della Dea, Cristiano Doni, e un altro degli indagati prima della partita Crotone-Atalanta. Sabato 11 luglio, Zamagna ha rilasciato un'intervista a L'Eco di Bergamo in cui spiega: «È finito un incubo. Sono contentissimo. Potete immaginare la paura che ho provato. Volevo gridare a tutti la mia innocenza... ma poi con l’aiuto del mio avvocato ho capito che serviva pazienza».
6 - Federconsumatori attacca il trasporto pubblico, ma tira le orecchie ad alcuni utenti
In seguito alle continue notizie di aggressioni e, soprattutto, disservizi nel trasporto pubblico, Federconsumatori è intervenuta nuovamente con un comunicato, che non risparmia critiche a società gestrici ma anche ad alcuni utenti del sistema su rotaie: «Riceviamo quotidianamente segnalazioni da utenti esasperati dai disservizi imputabili ai gestori del servizio di trasporto pubblico. Per i treni ci sono difficoltà per l’acquisto e la timbratura dei biglietti di viaggio; caos assicurato quando alla medesima scala che porta ai binari deve accedere chi è in partenza e si scontra con coloro i quali sono appena arrivati; immondizia sparsa sui binari; carrozze insufficienti a ospitare dignitosamente i passeggeri; ritardi cronici; soppressione di corse; gelo d’inverno; caldo torrido d’estate; condizioni igieniche delle carrozze e impraticabilità dei bagni; vetri oscurati dalla patina di sporco; sedili a volte inutilizzabili e rischio sicurezza per la presenza di sbandati che importunano e derubano i passeggeri. A questo quadro si aggiunge il fenomeno dilagante dell’abusivismo. Per fortuna almeno il piazzale antistante la stazione ha assunto un aspetto perlomeno gradevole: sull’efficienza c’è ancora molto da fare. Per il servizio su strada, invece, le rimostranze sono relativamente inferiori rispetto a quanto succede sui treni. Questo non evita che alcuni problemi si ripresentino: autobus gremiti all’inverosimile quando iniziano le lezioni; linee dal percorso tortuoso e ultra chilometrico dove chi deve prendere il bus a metà strada lo trova inevitabilmente intensamente occupato con i posti a sedere esauriti; automezzi vecchi per alcuni tragitti e nuovi per altri, con una particolarità i “nuovi” sono privi di sostegni (maniglie) per coloro che sono obbligati a viaggiare in piedi. Queste situazioni portano all’esasperazione chi le deve sopportare con sacrifici di tempo, disagi e, molte volte, costi aggiuntivi. Però anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte rispettando i regolamenti di viaggio e sostenendo le ragioni di chi i regolamenti deve far osservare. Attenzione, se passa il principio per cui ognuno si preoccupa soltanto quando viene “toccato” direttamente, rischiamo di imboccare una strada pericolosa».
7 - A Sarnico niente cani nei parchi pubblici. E l'Enpa fa ricorso al Tar
La scorsa primavera, il Consiglio comunale di Sarnico ha approvato un'ordinanza in cui si vieta l'accesso ai cani nei parchi pubblici e in alcuni lidi del Comune del Sebino. Ora, con il caldo e la bella stagione, monta la polemica. L’Enpa, l’Ente nazionale protezioni animali, non ci sta e ha presentato ricorso contro il Comune di Sarnico alla sezione staccata di Brescia del Tar. La stessa situazione si era presentata l'autunno scorso, quando una ugual delibera era stata annullata proprio dal Tar e sempre su ricorso dell'Enpa.
8 - La Brebemi lancia lo sconto del 40 percento durante i weekend
La società che gestisce la nuova autostrada A35, meglio nota come Brebemi, è pronta a lanciare, per fine luglio e con l'avvio dei grandi viaggi estivi della maggior parte degli italiani, una campagna sconti nei fine settimana, tesa ad aumentare il traffico nel tratto di strada inaugurato lo scorso luglio. Precisamente, durante i weekend, le tariffe della A35 costeranno ben il 40 percento in meno.
9 - L'ex caserma Li Gobbi di via Suardi abbandonata al degrado. Le proteste dei residenti
Più che una ex caserma, la Li Gobbi di via Surdi è diventata un vero e proprio acquitrino a due passi dal centro città. Dopo che la struttura centrale è stata abbattuta nel 2012, teoricamente per fare posto a un nuovo complesso residenziale, l'area, di proprietà di privati, è in realtà completamente abbandonata e in un evidente stato di degrado. A denunciarlo diversi residenti del quartiere, che raccontano come un muro fatiscente delimiti oramai solo delle grandi pozze di acqua stagnante, profonde quasi due metri. Un enorme acquitrino, che preoccupa per le condizioni igieniche molto residenti dell'area. Il Comune, dal canto suo, comunica che le bonifiche sono state fatte e che da settembre si potrà costruire.
10 LUGLIO
1 - Alessandro De Ponti, l'attivista di Treviglio, non è ancora tornato in Italia. Si trova in Turchia, rientrerà domani
Nella mattina di venerdì 10 luglio si era diffusa la notizia che Alessandro De Ponti, il 23enne di Treviglio ferito al confine tra Iraq e Siria e rimasto in stato di fermo a Erbil, fosse rientrato in Italia con un volo di linea atterrato a Malpensa la sera del 9 luglio. In realtà la notizia si è rivelata falsa: il giovane attivista bergamasco è stato sì rilasciato dalle autorità locali, ma si trova ancora in Turchia a causa di un problema tecnico. Dovrebbe rientrare in Italia e tornare dunque a casa, da sua madre e la sorella minore, solo sabato 11. Diverse fonti rivelatesi poi false avevano detto che De Ponti era già stato ascoltato dalle autorità, cosa che invece accadrà dopo il suo rientro sul suolo italiano. La posizione del giovane ha diviso l'opinione pubblica: le persone a lui più vicine hanno sempre affermato che l'obiettivo di De Ponti era lavorare con organizzazioni umanitarie attive nell’area e aiutare la popolazione curda; diverse foto pubblicate da combattenti curdi e circolate nella rete, però, mostravano il giovane in tuta mimetica e armato di kalashnikov, immagini che confermerebbero la tesi di chi ritiene che il 23enne si fosse invece arruolato nell'esercito curdo.
2 - Il sindaco di Rovetta emette un'ordinanza per sgomberare l'Hotel Sant'Ambroeus dai profughi
La situazione è tesissima in quel di Rovetta, Comune della Bergamasca che ha accolto, nei giorni scorsi, 57 profughi, ospitati nella struttura (inattiva dal 2000) dell'Hotel Sant'Ambroeus. Tantissime e vivissime le proteste della popolazione locale, che è anche scesa in strada. Probabilmente sull'onda di questo malcontento, il sindaco Stefano Salvodelli, di centrodestra, giovedì 9 luglio ha emesso una ordinanza per chiedere lo sgombero immediato dell’albergo dai migranti. La sua posizione è chiara: «La situazione è presto spiegata: l’Alta Val Seriana ospita 200 persone, 95 a Lizzola, 35 a Cerete e 57 a Rovetta. Tutti sono arrivati con veri e propri blitz, senza che la popolazione fosse avvertita». Ora bisognerà vedere come reagirà il prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino, a questa insurrezione (pacifica) dei cittadini. Attualmente, tra città e provincia, sono circa 700 i richiedenti asilo ospitati dal territorio bergamasco, ma almeno altri 200 sono attesi da qui alla fine dell'estate. Tanti, troppi secondo molti. Ma la Prefettura si preoccupa invece di trovare nuovi luoghi dove accogliere i migranti. Mentre i sindaci di Dalmine e Curno (di centrosinistra) hanno dato disponibilità ad accogliere nuovi soggetti, altri sindaci, come quelli di Verdellino e Ciserano (centrodestra) hanno affermato che le "porte" del loro territorio resteranno chiuse.
3 - Incidente sull'asse interurbano, un ferito e strada chiusa al traffico per mezz'ora
Intorno alle 12 di venerdì 10 luglio, nel territorio di Bergamo dell'asse interurbano, in direzione Seriate, un furgoncino e una Mercedes si sono scontrati bloccando il traffico. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente, ma nello scontro è rimasto ferito il conducente del furgoncino, un 42enne di Orio al Serio, il quale è stato ricoverato alla Cliniche Gavazzeni. Le sue condizioni non sono gravi. L'incidente ha però costretto le forze dell'ordine ha chiudere la strada al traffico per circa mezz'ora, creando numerosi disagi a molti automobilisti.
4 - A Parre cordata di imprenditori compra l'albergo Belvedere per fare in modo che non vengano accolti migranti
Proprio durante l'accesissima assemblea sui profughi che ha avuto luogo a Rovetta giovedì 10 luglio è arrivata la conferma di una notizia che circolava da qualche tempo. Come riporta l'edizione locale del Corriere della Sera, tra i tanti "forestieri" che erano presenti alla manifestazione di protesta di Rovetta, c'erano anche diverse persone provenienti da Parre, dove è stato scongiurato l'arrivo di profughi. Come? Alcuni imprenditori avrebbero comprato l'unica struttura che poteva ospitare dei profughi, ovvero l'albergo Belvedere, per fare in modo che non ospitasse nessun richiedente asilo. Quattro o cinque imprenditori, rimasti anonimi, si sarebbero presentati dal titolare della struttura alberghiera, Dario Milesi, con una valigia piena di contanti e una proposta economica allettante: 600mila euro, dicono i bene informati. In pochi giorni dovrebbe compiersi la transazione e l'oramai ex hotel verrà trasformato (anche se non si sa ancora quando) in una casa di riposo per anziani. Milesi, qualche settimana fa, si era reso disponibile ad accogliere 65 profughi nel suo albergo. Una scelta che aveva fatto infuriare molti. Il sindaco di Parre, Dario Cominelli, aveva commentato: «L’hotel è in centro al paese vicino a oratorio e scuole. La presenza dei profughi, che per carità avranno i loro problemi, potrebbe destabilizzare il paese, con grosse preoccupazioni per la sicurezza». Milesi si era "difeso": «Neppure io vorrei ricorrere a questa opzione, ma devo sopravvivere. Oramai lavoro un mese all'anno. Il turismo di una volta è sparito, ho provato ad aggiungere la pizzeria e ho avuto solo un mutuo in più». Ora il peso del Belvedere è stato tolto dalle spalle della famiglia Milesi.
5 - Cambiano i percorsi serali degli autobus per la chiusura del traffico in Borgo Santa Caterina
Venerdì 10 e 24 luglio, il traffico in Borgo Santa Caterina sarà chiuso in occasione de "I venerdì del Borgo". Pertanto il servizio autobus, dalle ore 19 fino alla fine del servizio, vedrà un cambiamento delle tratte, come annunciato giovedì 9 luglio dalla Atb. In particolare i mezzi della linea 2 saranno costretti a percorrere, in entrambi i sensi di marcia, via Suardi e via Muraine. Verranno istituite anche fermate alternative e provvisorie.
6 - Edoné mette il freno all'Allegria Party: «Dev'essere un momento di divertimento, non di follia»
Il 30 giugno, il famoso Allegria Party dell'Edoné, che porta migliaia di giovani allo spazio estivo di Redona per divertirsi in compagnia, è degenerato: molti, infatti, hanno portato alcolici da casa, ubriacandosi, lasciando poi sporcizia, danni e disturbando molti con gli schiamazzi fino a notte fonda. Per tutti questi motivi, i gestori dell'Edoné hanno deciso di prendere delle contromisure. Ecco il comunicato: «L'Allegria Party è un punto forte di Edoné per la quantità di persone ed entusiasmo che ha saputo generare negli anni. Alcuni fgatti successi martedì 30 giugno hanno però portato il gruppo gestore di Edoné a pensare seriamente alla chiusura definitiva di questo evento. Questi fatti sono la punta dell'iceberg di una mancanza di rispetto inaccettabile, dove ragazzi (anche giovanissimi) si ubriacano con alcol portato da casa, dove il prato diventa un tappeto di vetro e di sporcizia e dove fuori dal locale un intero quartiere viene disturbato da urla, musica, schiamazzi e colpi di clacson. Però, nonostante la tentazione, non ce la siamo sentita di prendere questa decisione, soprattutto per rispetto dei tantissimi ragazzi che vivono come noi questa serata, con lo spirito con cui l'abbiamo creata: come un bel momento di puro divertimento, di goliardia e di svago. Di allegria appunto. È una serata che è divenuta occasione di lavoro per tanti ragazzi ma siamo pronti a rinunciarci se il clima di festa e divertimento venisse nuovamente messo in crisi dal altri atti di ignoranza. Ecco perché, oggi, abbiamo deciso di aumentare il servizio di sicurezza, bloccare l'accesso all'ex cimitero, vendere solo bicchieri di sangria (non più brocche) e anticipare l'orario di chiusura di un'ora (da oggi a mezzanotte). Vogliamo solo che l'allegria party rimanga un'occasione di ritrovo dedicato ai giovani di Bergamo che vogliono divertirsi in maniera civile, capaci di rispettare il luogo che li fa divertire».
7 - Tanti auguri BiGi! Sei anni del servizio di bike sharing bergamasco, che lancia tante novità
La BiGi compie sei anni: tanti ne sono passati da quando Atb Mobilità, gestrice del servizio, ha lanciato il bike sharing a Bergamo. E per festeggiare come merita, sono state presentate tantissime novità, a partire dal servizio attivo 24 ore su 24 e non più dalle 6 di mattina alle 23. Sarà più facile anche la "riconsegna" della bici, con aggancio rapido e senza necessità dell'uso della tessera. Cambiano anche gli abbonamenti a disposizione degli utenti: nasce "4forYOU", che prevede 4 ore ore di uso al costo di appena 4 euro, e "1forYOU", un'ora al costa di 2 euro, occasione sfruttabili anche senza tessera BiGi, visto che è sufficiente avere l'applicazione Bicincittà, disponibile gratuitamente sia per iOS che per Android. Basta inserire il numero della colonnina da cui si desidera prelevare La BiGi, selezionare la tariffa scelta e pagare con carta di credito. L’app, che informa in tempo reale sulle disponibilità di ogni ciclostazione, geolocalizza la posizione e rende disponibile la bicicletta. L'aggiornamento del sistema prevede uno stop al servizio a partire dalla giornata del 13 luglio prossimo, per poi tornare attivo a fine mese.
8 - Lo chef "modaiolo" i Dalmine, Mirko Ronzoni, ha vinto la seconda edizione di Hell's Kitchen Italia
Mirko Ronzoni, 25 anni, chef di Dalmine è il vincitore della seconda edizione di Hell's Kitchen Italia. Nella finalissima andata in onda su Sky Uno la sera di giovedì 9 luglio, il pluristellato Carlo Cracco ha incoronato Mirko come nuovo vincitore del seguitissimo programma. La sfidante di Mirko in finale è stata Chiara Pannozzo, giovanissima (appena 20enne) e talentuosissima ragazza di Terracina, che ha saputo farsi largo nel programma a colpi di creatività, bravura e simpatia. Dal canto suo, lo chef bergamasco Mirko, autodefinitosi creativo e anticonformista, ha saputo conquistare Cracco con il suo amore per l'estetica e le sue abilità dietro ai fornelli. Simpatico, entusiasta, appassionato di moda e bravissimo in cucina, Mirko conferma la grande tradizione bergamasca in ambito culinario. Ora, per tutta l'estate, ricoprirà il ruolo di executive chef al primo ristorante italiano di Hell's Kitchen, situato al Forte Village in Sardegna.
9 LUGLIO
1 - Niente piazzale per il Ramadan, protestano i musulmani
Protestano i musulmani della provincia di Bergamo, in particolare quelli legata all’associazione culturale islamica Al Huda di Seriate. Da tempo hanno chiesto di poter avere uno spazio per festeggiare la fine del Ramadan, che si celebrerà tra il 18 e il 19 luglio, ma l’amministrazione ha negato il permesso. «Ci hanno consigliato di parlarne col sindaco», dice al Corriere il portavoce Iqbal Zaffar, «ma da due settimane aspetto che mi fissino un appuntamento e nessuno si è più fatto sentire. L’impressione è che non vogliano incontrarci». Per questo gli islamici stanno pensando addirittura ad un presidio: gli spazi della loro associazione non sono sufficienti ad ospitare tutta la gente che è prevista, per questo volevano venisse data loro la pista in cemento solitamente usata per il pattinaggio, che già aveva ospitato il Ramadan due anni fa. Il sindaco Cristian Vezzoli non ha problemi ad avere un incontro con gli islamici, tuttavia è inamovibile sul suo pensiero: lo spazio per pregare non lo avranno: «Questione di ordine pubblico e di opportunità politica. Non mi sembra il caso, in questo momento, di lasciarli all’aperto a pregare. Credo che debbano recarsi in luoghi adibiti a quello, tenuto conto anche della nuova legge regionale. Sono già abbastanza al limite le attività che organizzano alla sede».
2 - Treni in ritardo? Colpa del caldo
Treni in ritardo e cancellati a causa del caldo. In una settimana segnata dalla grande afa e dai tanti disagi sui convogli da e per Bergamo, non sono pochi quelli che hanno visto una connessione tra i due fenomeni. Non certo Trenord, che sottolinea come i tanti guasti siano casi isolati e non legati tra di loro. Ma di pensiero diverso, invece, è l’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Sorte, che così ha detto al Corriere: «Seguo la questione minuto dopo minuto. Proprio per sincerarmi della situazione, sto facendo questo tipo d’ispezioni di persona. Sono tornato a bordo di un Vivalto in cui tutte le carrozze hanno aria condizionata, un buon treno. So, però, che non è la norma. Le soppressioni di questi ultimi 10 giorni sono da collegare al caldo straordinario con la temperatura esterna che arriva anche a 40 gradi. Questo ha messo a dura prova tutto il materiale rotabile». Insomma, il grande caldo e la mancanza di impianti di condizionamento su diversi convogli sarebbero la ragione di tante soppressioni: è come se Trenord temesse di fare i conti con i troppi malori che si potrebbero verificare. «È quello che è successo anche al convoglio che doveva partire stamattina da Bergamo», spiega ancora Sorte. «Non c’era l’impianto di rinfrescamento e viste le condizioni climatiche Trenord non se l’è sentita di farlo girare. Faccio notare che quella linea, tra le 7 e le 9, ha raggiunto il 91% di puntualità e la soppressione è stato l’unico disguido significativo». Sorte assicura che Trenord si sta dando da fare per sostituire i convogli, e che presto entreranno in servizio nuovi treni. Così, forse, la situazione migliorerà, anche se i pendolari sono convinti dell’opposto: sullo sfondo ci sono i tagli a tratte e viaggi cui a breve la società dovrà andare incontro. «In questo scenario ci chiediamo la Regione da che parte sta», dice Lucia Ruggiero, del comitato pendolari di Bergamo. «Si deve dare una mossa. Ha rinnovato il contratto a Trenord ma cosa ha chiesto? Quali investimenti ha concordato? Non solo in termini di sostituzione di treni, ma anche per la manutenzione di quelli che vecchi che continueranno a circolare».
3 - Omicidio Maffi, rilasciato il domestico
Si continua ad indagare in Kenya sulla morte di Andrea Maffi, il 40enne di Villongo trovato morto nella sua abitazione di Watamu una settimana fa. Ieri stato il giorno del fermo del suo domestico, che però oggi è già stato liberato. Chi invece è ancora ricercato con particolare attenzione è l’altro sospettato, ovvero l’amico stretto di Andrea: si chiama Michael, è di Mombasa, per molto tempo ha lavorato a stretto contatto con la vittima in diverse strutture turistiche. Spesso capitava che Andrea lo ospitasse a casa sua, e il timore è che avesse avuto, ultimamente, problemi di droga. L’uomo è scappato subito dopo l’omicidio a bordo dell’utilitaria giapponese della vittima. Nel frattempo è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Maffi, che nelle prossime ore verrà cremato. Successivamente il padre e il fratello spargeranno le sue ceneri all’ingresso della savana, prima di ripartire per l’Italia.
4 - Costa di Mezzate, tagliano gli alberi e assaltano benzinaio
Hanno tagliato gli alberi per bloccare l’accesso al piazzale del benzinaio, per poi sfondare i vetri della tabaccheria e fare razzia di quanto sono riusciti a trovare. È successo questa notte a Costa di Mezzate, alla Cmb carburanti. Il colpo è avvenuto attorno alle 3 di notte, e troppo tardi sono arrivati i carabinieri e le guardie giurate della Fidelitas: quando hanno provato a raggiungere la rivenditoria presa di mira, i ladri erano già riusciti a scappare.
5 - Profughi, dura lettera dei sindaci della Valseriana
Dura lettera di 28 dei 38 sindaci della Valseriana, che hanno preso carta e penna per scrivere al prefetto Francesca Ferrandino per protestare contro le modalità di accoglienza dei migranti nei loro comuni, decise appunto dalla prefettura. «La popolazione mal sopporta la presenza di queste persone e lo esprime direttamente a noi primi cittadini senza mezzi termini. L'arrivo di altri 57 uomini nel pomeriggio di lunedì 6 luglio a Rovetta ha complicato ulteriormente il quadro», si legge nel testo scritto, in primis, da Alberto Bigoni, sindaco di Ardesio ed esponente del Pd. « La criticità è quindi legata al numero di migranti: quasi un terzo della presenza provinciale è concentrata in alta Valle Seriana, tra Valbondione (frazione Lizzola), Cerete e Rovetta. Il nostro mandato da sindaco pro tempore è espresso democraticamente dai nostri concittadini che in questi giorni segnalano a noi primi cittadini come non sia possibile, idoneo e umanamente adeguato supportare ulteriori arrivi di persone sul territorio dell'alta Valle Seriana». I sindaci lamentano poi «la poca informazione che ci viene fornita dalla prefettura, per non parlare delle tempistiche fortemente inadeguate», che hanno creato «diversi dissapori e momenti di tensione. Siamo consapevoli del fatto che il suo ente si trovi a dover gestire situazioni in emergenza e non vi sia il tempo per coordinarsi con le strutture regionali e statali, ma crediamo che vi sia un limite a tutto». «I firmatari della presente sono pronti a sostenere qualsiasi iniziativa volta alla diminuzione delle presenze dal nostro territorio e la relativa redistribuzione sul contesto provinciale e regionale. Questo in sintesi, aiuterebbe a stemperare la tensione ed a meglio affrontare l'emergenza i cui numeri sono ancora tutti da definire. Sosteniamo che prevenire scenari ben peggiori di quello attuale, tramite distribuzioni più oculate, sia la priorità».
6 - In pellegrinaggio in Grecia: muore 73enne di Rota Imagna
Ha avuto un malore ed è morto mentre si trovava in Grecia, in pellegrinaggio sulle orme di San Paolo. È successo a Ferruccio Rossi, 73enne di Rota Imagna, in viaggio assieme alla moglie Ornella e a una comitiva di circa trecento pellegrini, al seguito del vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Il tutto è successo nel corso del primo giorno di viaggio, mentre il gruppo era a Kalambaka, ai piedi delle Meteore. L’uomo non si era sentito bene nel pomeriggio, ma poi si era ripreso. Quando però, alla sera, era in albergo dopo cena ha avuto un forte malore. È stato accompagnato d’urgenza alla guardia medica, dove poi è stato soccorso da un’ambulanza con defibrillatore. Ma purtroppo i tentativi di rianimarlo sono stati vani.
7 - QUale futuro per Celana? Si fanno avanti gli svizzeri
Quale futuro per il Collegio di Celana? Dopo che, alcuni mesi fa, si era paventato il rischio di trasformare la struttura in un centro d’accoglienza per profughi, ora prende sempre più corpo la possibilità che finisca in mani svizzere, affidando lo stabile ad una onlus che lo trasformerebbe in un centro di formazione per medici e infermieri pronti a partire per fare assistenza nel Terzo Mondo. Pare che dal gruppo elvetico siano state già mandate alcune persone che hanno preso visione degli spazi, considerando i possibili lavori di ristrutturazione da fare e discutendo di un possibile contratto d’affitto di 12 anni. Chi amministra il collegio ha necessità di pagare i mutui con le banche, che ammontano a due milioni e mezzo da ripianare in 15 anni. Rimane ancora da capire cosa accadrà con la scuola Isb, che tiene le proprie lezioni nel collegio in comodato gratuito. Ma ora dovrà sborsare qualcosa, vista la richiesta di alcune aule in più. Il collegio vale 23 milioni di euro, spiega il curatore Mario Benedetti al Corriere: «Visto che di questi tempi nessuno è in grado di sborsare una simile somma, abbiamo pensato a due prezzi. Il primo sarebbe di 15 milioni nel caso in cui gli acquirenti fossero interessati a una speculazione edilizia. Noi, però, non siamo mossi dalla voglia di guadagnare: l’ideale sarebbe di pagare i debiti mantenendo anche una funzione educativa. Quindi se dovessero farsi avanti enti pubblici intenzionati a creare una struttura per l’assistenza sociale o sanitaria, allora ci potremmo accontentare di 5 milioni. Trattabili».
8 LUGLIO
1 - Sgominata la banda di hacker del virus Cryptolocker, tra loro anche 4 bergamaschi
La Polizia postale, coordinata dalla Procura di Trieste, ha sgominato una banda di 7 hacker italiani che usavano il virus denominato Cryptolocker. L'operazione, conclusasi mercoledì 8 luglio, ha portato al fermo di sette disoccupati di età compresa tra i 23 e i 27 anni, accusati di associazione a delinquere finalizzata ad accesso abusivo informatico, estorsione e riciclaggio dei proventi realizzati. Tra i fermati ben 4 sono bergamaschi, mentre gli altri tre soggetti risiedono tra le provincie di Brescia e Padova. Il virus in questione è definito dagli inquirenti come un virus devastante. Come spiega l'edizione locale del Corriere della Sera, il virus veniva trasmesso da indirizzi email apparentemente provenienti da corrieri per le spedizioni o agenzie governative nazionali, contenenti link o allegati che una volta aperti criptano il contenuto delle memorie dei computer. Gli utenti, per riaprire i propri file, erano costretti a pagare un vero e proprio riscatto in bitcoin, una valuta elettronica virtuale non tracciabile, a fronte del quale veniva loro inviato via posta elettronica un programma per la decrittazione del contenuto del computer. Il bottino incassato dalla banda ammonta all'incredibile cifra di circa 277mila euro. Sono più di 1.500 le persone truffate.
2 - Svolta nel delitto Maffi in Kenya: arrestato il suo domestico, si cerca il complice
Dopo quattro giorni di indagini, in Kenya è arrivata la svolta sull'omicidio di Andrea Maffi, il quarantenne di Villongo ucciso a coltellate la scorsa settimana nella sua casa di Watamu. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la polizia ha infatti fermato un uomo ed è sulle tracce di un secondo. In cella ci è finita una delle persone di cui Maffi più si fidava: il suo domestico, l'uomo che si occupava di tenere in ordine la villetta durante i lunghi periodi di assenza dell'operatore turistico, che spesso era lontano da casa per lavoro. Era stato proprio il domestico, la mattina di sabato 4 luglio, a dare l'allarme, dicendo di aver ritrovato il corpo di Maffi nel giardino dell'abitazione. Ma la polizia è sulle tracce anche di un secondo uomo, il migliore amico di Maffi in Kenya. Secondo gli inquirenti, la notte di giovedì 2 luglio Maffi avrebbe colto i due mentre rubavano nella sua villetta. Colti sul fatto, ne sarebbe nato un violento diverbio, a cui uno dei due ladri avrebbe messo fino accoltellando il bergamasco. Il corpo era stato poi nascosto nella fossa biologica dell'abitazione, uno stretto canale situato nel giardino dell'abitazione. Martedì 7 luglio, il padre e il fratello di Maffi sono intanto arrivati a Watamu, dove hanno effettuato il riconoscimento della vittima e hanno dato il via alle pratiche burocratiche per il rimpatrio della salma. Mercoledì 8 luglio, all'ospedale di Mombasa, dovrebbe svolgersi l'autopsia. Il funerale potrebbe svolgersi a inizio della prossima settimana nella chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro.
3 - Blitz della polizia in un minimarket di via Quarenghi. Sequestrate 2 tonnellate di cibo avariato
La polizia locale di Bergamo ha annunciato mercoledì 8 luglio un blitz compiuto in un minimarket di via Quarenghi, nel quale sono state sequestrate ben 2 tonnellate di cibo avariato o con date di scadenza truccate. I quattro cittadini cinesi che gestivano l'attività sono stati denunciati per una serie di reati: frode nell’esercizio del commercio alla truffa, commercio di sostanze alimentari nocive, mal conservazione di alimenti e introduzione in Italia di alimenti in assenza dei prescritti controlli di frontiera o di prodotti semplicemente non importabili per specifico divieto dal Senegal. La polizia ha precisato che solo 91 chilogrammi della merce sequestrata era già presente nel market, il resto, invece, è stato ritrovato in un deposito di via Maglio del Lotto. Di alcuni prodotti sequestrati era talmente misteriosa la loro identificazione che è stato necessario l'intervento dell'Istituto Zooprofilattico di Adria. I titolari sono anche stati multati per 12mila euro. A sorpresa, però, il minimarket resta aperto, visto che non è stato emanato alcun provvedimento di chiusura o anche solo di sospensione dell'attività.
4 - La Cassazione dice nuovamente "no" alla scarcerazione di Bossetti
È arrivata la mattina di mercoledì 8 luglio la risposta della Cassazione di Roma sull'ennesima richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Massimo Bossetti per il loro assistito. Nell'udienza di martedì 7 luglio, il sostituto procuratore generale, Giuseppe Corasaniti, nella sua requisitoria aveva dato parere negativo, spiegando che Bossetti era un soggetto pericoloso e che era ancora presente il rischio di reiterazione del reato. Il 25 febbraio scorso, la Cassazione aveva già detto no a un'altra richiesta di scarcerazione per il muratore di Mapello.
5 - Mattinata nera per i pendolari della Bergamo-Milano e scatta la protesta contro Trenord
Continuano ad essere tesi i rapporti tra Trenord e i suoi clienti, i tanti pendolari che ogni mattina da Bergamo si recano a Milano. La mattina di mercoledì 8 luglio, infatti, la compagnia ferroviaria ha comunicato che il treno delle 8.02 da Bergamo per Milano Centrale via Lambrate era stato cancellato. Una notizia che ha fatto arrabbiare moltissimi pendolari, stanchi delle inefficienze di Trenord. Su Facebook monta la protesta, nella quale si inserisce anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, il bergamasco Alessandro Sorte, che scrive: «Facciamo il punto? Ci diamo già per spacciati? Cerchiamo una alternativa a Trenord? No perché così non si va avanti, la gente prima o poi scoppia». E questa è l'ultimo di una serie di problemi che da giorni, i più caldi dell'anno, affliggono i pendolari, a partire dalla mancanza di aria condizionata in molti convogli tra i più frequentati nelle prime ore della giornata.
6 - Atalanta, Doni, Marilungo e Colantuono potrebbero andare a processo. Cosa si rischia?
Nella giornata di martedì 7 luglio l'inchiesta Clacioscommesse della Procura di Cremona è tornata prepotentemente sulle prime pagine dei giornali: è stato chiesto il rinvio a giudizio di ben 104 indagati, tra cui il ct della Nazionale Antonio Conte, ma anche di tre ex atalantini: Cristiano Doni, Guido Marilungo e l'attuale allenatore dell'Udinese, Stefano Colantuono. I tifosi ora sono preoccupati: cosa rischia la Dea? La notizia positiva è che tra i 104 non c'è il nome di Gabriele Zamagna, direttore sportivo del club. Se il ds fosse stato tra gli indagati, la situazione dell'Atalanta sarebbe stata decisamente più rischiosa. Su L'Eco di Bergamo è intervenuto l'avvocato Cesare Di Cintio, che ha tranquillizzato, almeno in parte, il pubblico nerazzurro: «La retrocessione in B? È improbabile». Per andare in B la Dea dovrebbe subire ben 4 punti di penalizzazione sullo scorso campionato, tenendo conto che sono 3 i punti che hanno diviso i nerazzurri dal terzultimo posto. Di Cintio spiega: «Se gli elementi a carico di Colantuono sono quelli che si leggono sui giornali, credo che l’allenatore possa essere assolto e la posizione dell’Atalanta alleggerita. Fatte queste premesse, è comunque difficile arrivare a un - 4, visto che si parla di tre tesserati e due partite, oltretutto solo nell’ipotesi più grave, di una nuova sanzione riguardante Padova-Atalanta».
7 - Il Bari chiede il risarcimento danni al difensore dell'Atalanta Masiello
La Gazzetta del Mezzogiorno ha reso noto pochi giorni fa che la società calcistica del Bari sarebbe intenzionata a chiedere il risarcimento danni ad Andrea Masiello, attualmente difensore dell'Atalanta ma in passato al Bari, club nel quale fu accusato dalla giustizia sportiva di aver venduto delle partite nell'ambito del caso Calcioscommesse. Non solo: per le otto partite che ha complessivamente ammesso di aver truccato, Masiello ha patteggiato un anno e 11 mesi per frode sportiva. Ora però rischia di doversi ripresentare in tribunale, perché la curatela del fallimento dell’A. S. Bari (il club è "rinato" oltre un anno fa) è pronta a chiamarlo a risarcire i danni che avrebbe causato alla società biancorossa con il calcioscommesse. Secondo i curatori, Masiello avrebbe contribuito al buco di 31 milioni lasciato dai Matarrese per una cifra che si aggira sui 4 milioni di euro. I giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno spiegano anche perché: «Il 30 luglio 2011, il calciatore è stato ceduto in comproprietà all’Atalanta per 7 milioni di euro. Il 2 aprile 2012, quando Masiello è finito in galera con l’accusa di aver venduto il derby con il Lecce, il Bari aveva in bilancio i 3,5 milioni pari a metà del valore del suo cartellino. E, a quel punto, il cartellino era carta straccia. Dopo l’ordinanza cautelare non si è registrato più alcun interesse all’acquisizione del contratto e la società è stata pertanto costretta a svalutare integralmente il valore della predetta compartecipazione».
8 - Finalmente arriva l'intesa per il nuvo parcheggio per i pendolari
Ci sono voluti due anni circa, ma alla fine è arrivata la firma del protocollo d'intesa tra il Comune, Fs Sistemi urbani e la Metropark, società a cui spetta la gestione della nuova area di sosta, per la realizzazione del nuovo parcheggio per i pendolari. 130 posti auto, almeno inizialmente, situati tra la Sab e la stazione. Il punto d'incontro sembra essere stato raggiunto su un comodato d’uso di 25 anni a favore di Palazzo Frizzoni, rinnovabile. Ora manca solo il via libera dell'aula.
9 - Nuovo furto di rame: a Verdello portati via 1.200 metri e le strade restano al buio
Nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 luglio, a Verdello sono spariti ben 1.200 metri di cavi di rame nella zona di via Adua, con i lampioni rimasti spenti per diverse ore. I furfanti, in pochi minuti, hannoaperto i tombini e sono riusciti a sfilare i cavi: un'operazione compiuta da esperti. Purtroppo nessuno s'è accorto di nulla e non essendoci telecamere nell'area sarà complicato risalire ai ladri, se non quasi impossibile. Verdello torna quindi ad essere al centro di questo tipo di furti: l’ultimo caso risale al 24 ottobre scorso, quando vennero rubati 300 metri di cavi dell’illuminazione pubblica in via Falcone e Borsellino.
10 - Arrestati due uomini per furti a Oriocenter
Lunedì 6 luglio le guardie di sorveglianza dell'Oriocenter hanno fermato due soggetti accusati di aver derubato merce per 1.250 euro da diversi negozio del centro commerciale, in più occasioni. Insieme alle guardie sono intervenuti i Carabinieri, che hanno fermato l'auto su cui viaggiavano i due soggetti, trovandoci a bordo un po' di tutto. L’autista, un senegalese di 46 anni residente in provincia di Brescia, ha respinto gli addebiti sostenendo di essere all’Oriocenter per altri motivi, e che la merce fosse in realtà dell’amico, 48enne del Ghana, anche lui residente in provincia di Brescia, al quale aveva dato un passaggio. Quest'ultimo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
11 - Domani, dopo il restauro, torna alla chiesa del Carmine l'Ancona dell'Immaccolata
Giovedì 9 luglio, dopo un lungo e accurato restauro, torna nella "sua" chiesa di Sant'Aganta del Carmine di Bergamo la bellissima ancona lignea raffigurante l'Immacolata Concezione. Ritirata dall’Oratorio di San Pietro in Colle Aperto, cui era stata donata da Pietro Stucchi, giunse alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Agata nel 1903 dove fu collocata nella cappella del Battistero ampliandola con aggiunte in stile neo-gotico. Il restauro è stato condotto presso la Fondazione Adriano Bernareggi dalla Silvia Baldis Restauri e dalla Restauro Ligneo Algisi. A questo lavoro di recupero è stata dedicata una mostra tenutasi presso il Museo Bernareggi dal 28 febbraio al 15 marzo 2015. L'appuntamento per l'evento è alle 20.45. Relatori della serata saranno Laura Paola Gnaccolini della Soprintendenza di Milano e la restauratrice Silvia Baldis.
7 LUGLIO
1 - Inchiesta calcioscommesse, la procura di Cremona chiede il processo anche per Colantuono
Martedì 7 luglio, la Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati nell’ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse. A sorpresa, tra questi, ci sono anche il ct della Nazionale, Antonio Conte, e l'ex tecnico dell'Atalanta, Stefano Colantuono, oltre che a Cristiano Doni. All'attuale tecnico dell'Udinese è contestata la presunta combine di Crotone-Atalanta del 2012, mentre per il mister azzurro l’accusa è di frode sportiva in relazione solo alla partita AlbinoLeffe-Siena. Frode sportiva è anche l'accusa rivolta nei confronti di Cristiano Doni, ex capitano della Dea e storico numero 72 nerazzurro.
2 - Bossetti, ennesimo no alla scarcerazione. Il sostituto procuratore generale: «È pericoloso»
Martedì 7 luglio, alla Cassazione di Roma, s'è tenuta l'udienza relativa all'istanza di scarcerazione avanzata dai legali di Massimo Bossetti, l'uomo accusato di essere l'assassino di Yara Gambirasio. Il sostituto procuratore generale Giuseppe Corasaniti s'è esplicitamente dichiarato contrario all'ipotesi. A suo parere, infatti, «esiste ancora il rischio di reiterazione del reato». Nella sua requisitoria, Corasaniti avrebbe definito Bossetti «un soggetto pericoloso» e per questo gli si dovrebbe negare la scarcerazione. Il rischio di reiterazione del reato era la stessa motivazione con cui la Cassazione aveva rigettato, il 25 febbraio scorso, un'altra richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Bossetti. Tra la sera di martedì 7 e la mattina di mercoledì 8 luglio dovrebbe arrivare la decisione della Corte.
3 - Brebemi, raggiunto l'accordo per i terreni espropriati. Presto partiranno i pagamenti
Dopo mesi e mesi di lunghe trattative, martedì 7 luglio è arrivato l'accordo tra la Brebemi s.p.a. e il Consorzio Bbm per il pagamento a favore dei proprietari dei terreni espropriati per la realizzazione della A35. In una nota diffusa il 7 luglio si legge: «L’impegno della società di progetto Brebemi Spa., rappresentata dal presidente Francesco Bettoni e dall’amministratore delegato Claudio Vezzosi, testimonia ancora una volta la sensibilità verso la tutela dei diritti e degli interessi del territorio su cui è stata realizzata la A35».
4 - Possibile ubicazione della moschea, l'assessore Angeloni replica a Ribolla
Martedì 7 luglio, l'assessore all’Innovazione e semplificazione del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni, ha risposto all'interrogazione presentata dal leghista Alberto Ribolla in merito alle voci circolate nelle scorse settimane relative alla possibile ubicazione della moschea, ovvero l'ex Tastex di via Ghislandi. Angeloni scrive: «Le ipotesi uscite sulla stampa riguardo alla realizzazione della moschea in via Ghislandi nell’edificio ex Tastex non sono, pertanto, all’attenzione di questa giunta e neppure sono state all’ordine del giorno degli incontri con le comunità islamiche».
5 - Rovetta accoglie 57 profughi e scatta la protesta
Intorno alle 20 di lunedì 6 luglio, a Rovetta, sono arrivati con un pullman i 57 richiedenti asilo che risiederanno all'Hotel Sant'Ambreus, chiuso dal 2000 e oggi affidato in gestione alla cooperativa Ruah proprio per l'accoglienza dei profughi. E in pochi minuti, sulla strada adiacente alla Conco Verde di Rovetta, si sono raggruppate circa 100 persone che hanno occupato la carreggiata bloccando il passaggio delle auto e protestando per l'arrivo dei profughi. Onde evitare tensioni, sul posto si sono recate anche diverse pattuglie dei Carabinieri.
6 - La tragedia sulla A4: auto travolta da un tir. Perdono la vita due persone, tra cui un carpentiere di Suisio
Giovanni Balestra, carpentiere di 58 anni di Suisio, solitamente tornava a casa dal lavoro in treno. Ma lunedì 6 luglio si era fatto dare un passaggio da due suoi colleghi di origini albanesi: Akil Kaciza, 30 anni, di Paderno Dugnano, e 26enne di Novate Milanese. A un certo uno pneumatico dell'auto su cui viaggiavano i tre, lungo la A4, è scoppiato. Kaciza, che era alla guida della vettura, ha accostato in corsia di emergenza ed è sceso insieme a Balestra per accertarsi del danno. Il terzo passeggero è sceso poco dopo, rimanendo però dalla parte del guardrail. Proprio in quel momento è sopraggiunto un tir, che ha colpito in pieno l'auto, travolgendo anche Kaciza e Balestra, trascinandoli per circa 60 metri. L'incidente è avvenuto verso le 18 e Kaciza e Balestra sono morti sul colpo. Miracolosamente illeso il terzo passeggero, il 26enne albanese, e l'autista del camion, un 48enne di Levate.
7 - Alessandro De Ponti, l'attivista di Treviglio, si era arruolato tra i curdi e sarebbe stato ferito in battaglia
Alessandro De Ponti, il 23enne di Treviglio in stato di fermo a Erbil da giovedì scorso dopo essere stato lievemente ferito al braccio da un colpo di pistola, avrebbe rimediato la ferita durante il combattimento e sarebbe stato fermato mentre tentava di varcare il confine per andare a farsi medicare proprio a Erbil. Secondo le ultime informazioni, infatti, De Ponti non si trovava in Kurdistan come cooperante, come dicono oggi molti suoi conoscenti, ma si era invece arruolato nelle unità militari popolari curde. Questa tesi sarebbe rafforzata da una foto circolata su Twitter a fine maggio, come racconta il Corriere della Sera, in cui un attivista curdo è in posa con de Ponti, vestito in tuta mimetica. La didascalia recita: «Un italiano si è unito alle forze curde dell’Ypg a Kobane». Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, De Ponti era al confine con un ragazzo russo e due americani.
8 - L'omicidio di Andrea Maffi in Kenya resta un mistero
Nessuna novità per quanto riguarda le indagini sulla morte di Andrea Maffi, il 40enne di Villongo ucciso nel weekend a Watamu, in Kenya, dove da circa 10 anni lavorava come operatore turistico. La polizia locale batte tutte le piste, ma nessuna, al momento, pare portare alla soluzione di questo mistero. Intanto l'amico della vittima, Marco Cavalli, di Asti, raggiunto telefonicamente, preferisce non commentare: «Andrea non aveva paura, non mi sembrava terrorizzato. Non credo che avesse ricevuto minacce, dev’essere stato qualcosa di improvviso. Di più non posso dire, scusate. C’è un’indagine in corso. I giornali italiani hanno scritto un mare di cavolate». Martedì 7 luglio arriveranno in Kenya Antonio e Marco, rispettivamente padre e fratello della vittima, ma ancora non è stata fissata la data dell'autopsia.
9 - Salvini in visita a Filago alla palestra dove sono ospitati i profughi. Scontri con gli antagonisti
Lunedì 6 luglio, come aveva promesso, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è tornato nella Bergamasca, precisamente a Filago, per protestare contro il continuo arrivo di profughi. Accompagnato dal segretario provinciale del Carroccio, Daniele Belotti, e dal leghista Toni Iwobi, Salvini è riuscito a entrare nella palestra di Filago diventata la casa provvisoria di 31 profughi. Intanto, all'esterno, si sono raggruppati 150 manifestanti circa, che hanno iniziato a protestare con veemenza contro Salvini e, più in generale, contro le politiche della Lega Nord. Nonostante momenti di tensione, le forze dell'ordine sono riuscite a contenere la protesta. Salvini, successivamente, si è recato anche a Romano di Lombardia, dove non si sono registrati disordini e, anzi, è stato accolto anche da diversi militanti di Forza Italia. Con lui anche Alessandro Sorte, assessore della Regione ai Trasporti ed esponente di rilievo degli azzurri bergamaschi.
10 - L'ondata di caldo non si placa, la siccità è alle porte e il lago d'Iseo si abbassa di 4 cm al giorno
Martedì 7 luglio, l’asticella al misuratore di Sarnico del lago d'Iseo segna + 53 centimetri al di sopra dello zero idrometrico di riferimento. Il 23 giugno era attorno ai 105. Siamo a circa 40 centimetri al di sotto della media storica del periodo. In appena due settimane si sono "persi" 50 centimetri di acqua del lago. Tutta colpa del caldo e della siccità, che non sembra attenuare la sua morsa.
11 - Accuse di maltrattamenti e psculato ad Antonino Cassisi, primario della chirurgia maxillo facciale del Papa Giovanni
Il pm Giancarlo Mancusi ha formulato diverse accuse nei confronti di Antonino Cassisi, primario della chirurgia maxillo facciale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le accuse sono di maltrattamenti nei confronti di un collega, ma anche di peculato per alcune visite che avrebbe effettuato nel suo studio e che non sarebbero state dichiarate, falso e abuso d’ufficio. Il pm ha richiesto il rinvio a giudizio per Cassisi e l’udienza preliminare, davanti al gup Alberto Viti, si terrà il 10 febbraio 2016. Cassisi è considerato un luminare nel suo settore di competenza.
12 - Chiesti 25 anni di carcere per 4 persone, accusate di sfruttamento di anziani
Lunedì 6 luglio, in un'aula del Tribunale di Bergamo, l’accusa ha chiesto per i 4 imputati, accusati di estorsione e circonvenzione di incapace, la condanna a un totale di 25 anni di reclusione. Si tratta di Ivana Titta, sua figlia Katia Losciale e dei loro rispettivi compagni, Giovanni Ponzo e Mauro Veiss. L'accusa nei loro confronti è di aver approfittato di due persone anziane, fragili, insicure, e da questa loro insicurezza aver tratto guadagno. In totale il pm ha chiesto 25 anni di reclusione. Come riporta L'Eco di Bergamo, i quattro erano stati arrestati nel corso di un’indagine, dopo che alla polizia locale erano arrivate segnalazioni sulla situazione in cui si era venuto a trovare Giampietro Rota, un 67enne all’epoca residente a Boccaleone. Più nello specifico, Titta avrebbe prima in qualche ottenuto l’attenzione del pensionato, sfruttando per l’accusa una sua situazione di debolezza e depressione, quindi sarebbe arrivata al punto prima di sottrargli la pensione (circa 900 euro al mese) e poi spingerlo ad andare a chiedere l’elemosina all’esterno dei supermercati, facendosi consegnare anche il denaro così ottenuto.
6 LUGLIO
1 - Scendono per cambiare una gomma: travolti da un camion in autostrada a Trezzo
Un gravissimo incidente è avvenuto poco prima delle 18 sull’autostrada A4 fra Trezzo d’Adda e Capriate in direzione Venezia. Due persone, un bergamasco e un albanese, sono morte, travolte da un camion sulla corsia d'emergenza mentre erano appena scese dall'auto per controllare una gomma. Le vittime viaggiavano su una Hyundai insieme a una terza persona seduta sul sedile posteriore, che si è salvata perchè scesa dal lato destro. L'autista del Tir, rimasto leggermente ferito, si è fermato a prestare i primi soccorsi, ma per le due persone investite non c'è stato nulla da fare. L’autostrada è stato chiusa e successivamente riaperta, ma si sono formate lunghe code di pendolari che a quell'ora rientravano a casa dopo il lavoro. Sul luogo della tragedia, poco dopo l’uscita di Trezzo, sono intervenuti la polizia stradale di Seriate e i vigili del fuoco. (Foto Cosimo Fanelli da L'Eco di Bergamo.it)
2 - Giovanni Balestra torna a casa dopo 7 mesi. Il figlio Adriano: «Per colpa di quei banditi è paralizzato»
Sabato era arrivata la bella notizia: dopo 7 mesi passati in ospedale, Giovanni Balestra, il 71enne imprenditore di Cividate al Piano, tornava a casa. L'incubo era iniziato l'8 dicembre 2014, quando Giovanni si era recato insieme al figlio Adriano nella loro azienda, la "M. B. costruzioni meccaniche" di Cividate, dove era scattato l'allarme. Una volta arrivati al capannone, avevano colto sul fatto tre ladri, che per tutta risposta hanno preso a sprangate i Balestra. Il figlio aveva riportato degli ematomi, ma fu Giovanni a pagare le conseguenze più pesanti: finì ricoverato in condizioni disperate. Invece Giovanni si è salvato, come ha comunicato Adriano con una fotografia. Purtroppo, però, il 71enne è rimasto paralizzato. Non può più muovere né il braccio sinistro né le gambe. Il figlio Adriano lo racconta, come riporta l'edizione locale del Corriere della Sera: «In quello scatto è un fiore, fosse sempre così. Non ci si rende conto cosa vuol dire una disgrazia di questo tipo, finché ti capita. Solo allora capisci cosa significhi dover convivere con un problema di questa natura e le sue mille difficoltà. Anche solo a livello burocratico. Ti trovi proiettato in un mondo interamente nuovo senza che nessuno ti aiuti». Adriano poi torna a quel tragico 8 dicembre: «Penso ancora a quella notte. Sono traumi difficili da superare. Questa brutta storia ha stravolto la vita a me, a mio padre e a tutta la nostra famiglia. Certo che sarei contento se li prendessero. Non è tollerabile che ci sia in giro gente che va a rapinare e aggredire le persone nelle loro case. Certo, se proprio potessi esprimere solo un desiderio, non sceglierei di far finire quei delinquenti in prigione, ma che mio padre possa tornare a camminare. Sta provando a fare molta fisioterapia, ma le speranze sono davvero poche»
3 - Bicicletta investita da un'auto, muore a Spirano 28enne indiano di Zanica
Alle 23 di domenica 5 luglio, lungo la strada provinciale Francesca, all'altezza di Spirano, un'auto ha investito una bicicletta. Jatinder Kumar, 28enne indiano residente a Zanica da 5 anni, stava pedalando in direzione di Urgnano ed è stato sbalzato violentemente dalla sua bici, finendo in un campo che costeggia la strada. Il conducente dell'auto, un 45enne di Spitano, s'è fermato e ha chiamato i soccorsi, ma non c'è stato nulla da fare. L'incidente è avvenuto in un tratto non illuminato della strada, poco prima del distributore di benzina "Union". Il 28enne stava tornando a casa dopo il lavoro in una pizzeria della Bassa, un lavoro che gli permetteva di tirare avanti dopo che aveva fatto l’operaio per diverso tempo.
4 - La Regione dà 1 milione alle Università. Unibg, però, è ultima, con meno di 62mila euro
Cristina Cappellini, assessore regionale alla Cultura, lunedì 6 luglio, all'Università Cattolica di Milano, ha annunciato lo stanziamento di 1 milione di euro per il sostegno a progetti di ricerca delle Università lombarde. Questi soldi, preveniente da un uso virtuoso dei fondi europei, sono stati suddivisi tra diversi atenei sulla base di diversi parametri. «Il bando, che segue uno analogo del 2014, chiude la stagione della vecchia programmazione europea e sarà integrato con altri fondi che ci permetteranno di finanziare altre proposte - spiega la Cappellini -. Un sostegno e un finanziamento che abbiamo definito in accordo con la collega assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea». L’annuncio è stato dato alla Cattolica di Milano perché l'ateneo meneghino ha conquistato il primo gradino del podio per quanto riguarda i finanziamenti ottenuti, intascando 237.916 euro. Dietro il Politecnico di Milano con 212.527, l’Università degli studi di Milano (162.204), quella di Pavia (160mila), la Bicocca (99.840) e l’Università dell’Insubria con 70.200 euro. E Bergamo? Unibg chiude la classifica, portando a casa appena 61.180 euro.
5 - Andrea Maffi, 40enne operatore turistico di Villongo, trovato morto in Kenya. È stato ucciso
Domenica 5 luglio s'è diffusa la notizia della morte di Andrea Maffi, 40enne di Villongo che oramai da circa un decennio viveva e lavorava come operatore turistico in Kenya, a Watamu, vicino a Malindi. L'uomo è stato trovato senza vita nella sua abitazione, ucciso a coltellate. Lunedì 6 luglio il padre e uno dei fratelli di Maffi partiranno per il Kenya per dare il via alle pratiche di rientro della salma in Italia. La Farnesina e l'ambasciata italiana a Nairobi hanno semplicemente confermato il decesso dell'uomo. La polizia scientifica di Mombasa sta svolgendo le analisi sul corpo di Andrea Maffi, nella speranza di trovare qualche prova che incastri il suo misterioso assassino. Giunto per la prima volta in Kenya 15 anni fa, Maffi aveva iniziato a lavorare in uno dei tanti villaggi turistici del Paese africano come animatore. Poi, dieci anni fa, la proposta di diventare responsabile dei tour organizzati e in particolare dei safari a Watamu, offerta presto accettata da Maffi, che si trasferì definitivamente in Kenya.
6 - La Farnesina tratta per riportare in Italia Alessandro De Ponti, l'attivista di Treviglio fermato e ferito in Kurdistan
La Farnesia è al lavoro, proprio in queste ore, per tentare di riportare in Italia Alessandro De Ponti, il 23enne attivista di Treviglio che giovedì scorso è stato ferito in Kurdistan mentre tentava di varcare il confine con la Siria illegalmente. Il giovane, ferito a una spalla da una pallottola, è stato dimesso domenica 5 luglio dall'ospedale di Erbil e si troverebbe ora in uno dei centri istituzionali curdi. Il giovane ha potuto sentire la madre attraverso Facebook e l'ha rassicurata circa le sue condizioni di salute. Ma la sua posizione giudiziaria è molto delicata. Il 23enne si trova infatti in stato di fermo e la polizia del Pdk, Partito democratico del Kurdistan, potrebbe decidere di metterlo in carcere. Le ipotesi sono o il processo e poi l'espulsione, oppure l'espulsione a patto che De Ponti venga processato nel nostro Paese. La Farnesina sta trattando per fare in modo che venga scelta questa seconda opzione. Una volta tornato in Italia, il giovane dovrà spiegare alla Procura di Roma i motivi del suo viaggio, visto che è stato aperto un fascicolo contro ignoti per il suo ferimento, ma rischia anche di dover restituire tutte le spese che lo Stato italiano dovrà sostenere per riportarlo in patria, stando alla nuova legge antiterrorismo del 17 aprile 2015.
7 - Stazionarie le condizioni del bambino di 7 anni vittima di un incidente di montagna insieme al padre
Restano stazionarie, ma comunque gravi, le condizioni del bambino di 7 anni ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo in seguito a un incidente di montagna di cui è rimasto vittima insieme al padre. Padre e figlio, residenti a Bergamo, erano a fare una passeggiata insieme ad amici in Valle Valgua, quando, sul sentiero di ritorno, non lontano dal laghetto Corrado, il bambino è inciampato ed è caduto in uno scosceso dirupo. Il padre, nel vano tentativo di afferrarlo, è caduto anch'esso. La loro caduta s'è interrotta contro delle rocce, ma mentre il padre ha riportato solo qualche escoriazione, il bambino è invece rimasto gravemente ferito. A causa della zona impervia, solo l'elisoccorso è potuto intervenire.
8 - Segue le indicazioni del navigatore e finisce in un dirupo. Morto 74enne di Cenate Sotto
Un tragico errore del navigatore è costato la vita a Umberto Moretti, 74enne di Cenate Sotto, venerdì 3 luglio. L'uomo stava viaggiando sul suo Suv, una Dacia Duster, a Marcheno, in provincia di Brescia. Stava seguendo il navigatore del suo veicolo, che però dava indicazioni sbagliate. Poco prima dell'incidente, infatti, era finito nel bel mezzo di un campo a Cesovo, frazione di Marcheno, ed era stato un contadino ad aiutarlo a rimettersi in strada con il suo trattore. Moretti, però, s'è perso nuovamente ed è finito con il suo Suv proprio sull'orlo di un dirupo. L’auto è rimasta in bilico sul pendio. L'uomo, forse non accorgendosi bene di quanto stesse accadendo, essendo tarda sera e molto buio, ha deciso di scendere dall'auto. È allora che avrebbe perso l'equilibrio, cadendo proprio nel dirupo. Sabato mattina il figlio dell'uomo s'è messo sulle tracce del padre e ha rintracciato l'auto del padre. Dato l'allarme, sono intervenuti i carabinieri e le squadre della Protezione civile e del Soccorso alpino. Le ricerche sono durate diverse ore, data anche l’area molto impervia. Poi il cadavere del 74enne è stato scorto in fondo al dirupo.
9 - Madre e figlio si gettano nell'Adda per salvare il loro cane, ma rischiano di annegare. Li salvano i soccorsi
Domenica 5 luglio, a Fara d'Adda, una donna di 33 anni e suo figlio di 10 sono stati salvati dai sommozzatori di Treviglio mentre stavano lottando per non annegare nelle pericolose acque dell'Adda. Secondo la ricostruzione dei fatti, la madre e il figlio stavano passeggiando su una lingua di terra che separa il fiume dal canale dell’Italgen, un punto che in passato è stato diverse volte teatro di tragedie, insieme al loro cane. A un certo punto l'animale è finito in acqua. La donna e il bambino hanno così deciso di gettarsi a loro volta per salvare il cane, ma non hanno fatto i conti con la corrente dell'Adda, che li ha presto messi in grande difficoltà. Provvidenziale l'intervento dei sommozzatori.
10 - Nasce il nuovo Boccaleone: 11 artisti gli hanno dato un nuovo volto
Nel weekend del 4 e 5 luglio, è nato il nuovo viadotto di Boccaleone. 11 artisti, invitati dall’associazione Open Space e da Pigmenti, hanno dato nuova vita alle colonne del viadotto attraverso le loro opere e i loro colori. Stefano Cozzolino di Open Space spiega: «Ridipingere tutto è un po’ come riprendere possesso dell’area: chi verrà a trovarci la settimana prossima si troverà di fronte qualcosa che prima era inimmaginabile». Il progetto è nato dalla serigrafia Tantemani del Patronato San Vincenzo, per promuovere l’arte pubblica a Bergamo.
11 - Incredibile successo di Vall'Alta Medievale: 12mila visitatori in 3 giorni
È stato un weekend da record per la manifestazione Vall'Alta Medievale, che, nonostante il caldo degli ultimi giorni, tra venerdì e domenica ha contato ben 12mila visitatori. Domenica 5 luglio c'è stata la sfilata in abiti medievali, presentata da Micaela Carrara e Fulvio Nodari, tra travestimenti e scene teatrali e ricordare il passato. Il corteo ha attraversato tutto il paese accompagnato dagli sbandieratori del gruppo di Serremaggio, con cui Vall’Alta ha rinnovato il gemellaggio.