Notizie su Bergamo e provincia (24-29 agosto 2015)
29 AGOSTO
1 - Dolomiti, muore Giulio Manini, accademico del Cai di Villa di Serio
Terribile incidente per Giulio Manini sulle Dolomiti. L’uomo, 68 anni e accademico del Cai, è deceduto dopo essere caduto nel corso di un’arrampicata sui monti attorno a Cortina. A tradire l’alpinista una roccia che si è staccata all’improvviso, finendogli addosso: l’uomo, residente a Villa di Serio, è precipitato per circa trenta metri, ed è morto sul colpo. Manini era accademico del Cai, titolo che viene assegnato agli alpinisti che si sono contraddistinti in alcune arrampicate particolarmente impegnative, e si trovava a Cortina assieme ad alcuni amici storici: Renzo Ferrari, vice direttore della scuola di alpinismo Leone Pelliccioli del Cai, e Emilio Nembrini, pure lui accademico del Cai. L’alpinista lascia la moglie Antonietta e le due figlie, Marzia e Barbara.
2 - Precipita dall'impalcatura, muore dopo due giorni in ospedale
Non ce l’ha fatta Mauro Galizzi, l’impresario edile che mercoledì era caduto dal secondo piano di una casa in costruzione a San Giovanni Bianco. Il 59enne ieri si è spento in ospedale, mentre era in corso una seconda operazione per cercare di bloccargli l’emorragia interna, dopo che un primo intervento era stato tentato il giorno prima. Era stato lo stesso uomo a raccontare l’accaduto ai soccorritori: mentre si trovava al lavoro ha avvertito un malore e ha perso l’equilibrio, cadendo dalla casa in costruzione e riportando gravi ferite. La famiglia, dopo il decesso, ha acconsentito alla donazione degli organi mentre San Giovanni Bianco si prepara al lutto. In segno di rispetto, la cerimonia di consegna della reliquia di san Francesco, prevista per oggi al Santuario di San Gallo, si svolgerà in tono minore, senza concerto dei campanari bergamaschi.
3- Pagazzano, la lite tra Nina Moric e il suo autista
Da qualche giorno a Pagazzano non si parla di altro. Lunedì nel paese della bassa bergamasca è stato il giorno della lite tra Nina Moric e Augusto Corsi, il suo autista, che lì risiede. Motivo del diverbio, il suv della modella croata, affidato all’uomo dalla madre della Moric, forse esasperata dalle troppe multe collezionate. Fin qui nulla di strano, se non fosse che l'alterco ha richiamato l’attenzione di tanti curiosi, compresi alcuni poliziotti. Gli agenti sono intervenuti per provare a riportare un po’ di tranquillità tra i due litiganti, ma quando poi si sono avvicinati al mezzo si sono accorti che l’assicurazione era scaduta. E così sono scattati multa e sequestro del mezzo, che hanno lasciato a piedi la modella. Che su Istagram ha espresso così il suo malcontento, scrivendo a un amico: «Diego ma dove siamo finiti (Treviglio)?». Poi la risposta ad un fan: «Nulla contro Treviglio e i suoi cittadini... E uno in particolare, pagherà per quello che ha fatto... Il mio ex marito si è preso tanti anni per estorsione . Questo non la passerà liscia».
4 - Rubavano nelle auto dei turisti. Fermati due rumeni
Sono stati colti in flagrante, mentre cercavano di forzare la serratura di un auto al parcheggio del Baluardo di San Michele e dopo aver addocchiato alcuni mezzi parcheggiati in Viale delle Mura con targa straniere. Sono finiti in manette, così, due rumeni, entrambi residenti nella bergamasca, ora denunciati a piede libero: uno dei due era già destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dal proprio Paese. Gli agenti della polizia avevano acquisito nei giorni precedenti la targa parziale del mezzo su cui i due uomini viaggiavano, una Golf di colore grigio, e quando l’hanno intercettata hanno cominciato a seguirla: i rumeni giravano con fare sospetto, controllando le auto in sosta in Città Alta. Quando poi hanno provato a forzare la serratura di una Ford, la polizia è intervenuta fermandoli e conducendoli poi in questura.
5 - Bergamasco trovato morto sul Resegone. Ha avuto un malore
È di un bergamasco di 56 anni il corpo senza vita rinvenuto sul Resegone questa mattina da un escursionista, che alle 7.30 del mattino si trovava lungo il sentiero 8 della montagna valsassinese, a 1700 metri d’altezza, in Val Caldera. Immediato è partito l’allarme e i soccorsi, tramite elicottero, che una volta giunti sul posto hanno dovuto constatare la morte dell’uomo. Una volta recuperata, la salma è stata portata all’Ospedale Manzoni di Lecco, presso la camera mortuaria. Da qui i carabinieri hanno iniziato il lavoro di identificazione della vittima, scoprendo che appunto si trattava di un uomo di Bergamo, deceduto, probabilmente, a causa di un malore.
28 AGOSTO
1 - Tragico incidente sul lavoro nel Varesino: morto Michele Franchini, 20enne di Stezzano
La sera di giovedì 27 agosto, nel cementificio Holcim di Comabbio, in provincia di Varese, è stato ritrovato il cadavere di Michele Franchini, 20enne di Stezzano. Il ragazzo, che stava lavorando per un'azienda bergamasca, è precipitato nel vano dell'ascensore. La scomparsa del giovane è stata segnalata intorno alle 16, quando si sono perse le sue tracce. Secondo le prime informazioni, l’incidente sarebbe avvenuto in un’ala del cementificio dove sono in corso lavori di ristrutturazione e manutenzione e dove operano diverse ditte esterne.
2 - Orio, luglio e agosto da record: in entrambi i mesi superato il milione di passeggeri
A luglio, per la prima volta nella sua storia, Orio al Serio aveva superato il milione di passeggeri. Ma ad agosto il successo è stato bissato, grazie a una media di 35mila passeggeri al giorno per ogni weekend lungo. Stando a questi dati, le proiezioni per fine anno parlano di oltre 10 milioni di utenti, un ulteriore record per l'aeroporto di Bergamo.
3 - Alcol ai minori sulle Mura: Gori fa scattare i controlli
Qualche giorno fa l'edizione locale del Corriere della Sera aveva dimostrato come, per i minorenni, non fosse poi tanto complicato procurarsi degli alcolici nelle serate di divertimento lungo le Mura di Città Alta. Un reportage che ha fatto preoccupare il sindaco Giorgio Gori, il quale ha deciso di far scattare una seri di controlli per combattere il fenomeno: «Dopo aver letto l’articolo - ha dichiarato il primo cittadino al Corriere - siamo andati a parlare con la polizia locale e abbiamo chiesto di attivare controlli specifici per verificare che queste situazioni non si ripetano». Il quotidiano aveva mandato all'avanscoperta un "inviato speciale", un diciassettenne che, a occhio nudo, si vedeva non avere 18 anni. Sia agli Spalti di Sant'Agostino che a quelli di San Michele il giovane è riuscito a procurarsi senza alcuna difficoltà un alcolico, mentre solo al Cocolele Beach Bar degli Spalti di San Giacomo gli hanno negato una consumazione alcolica. Il vicesindaco, Sergio Gandi, ha ammesso che, in effetti, i vigili fin qui non avevano mai effettuato controlli al riguardo. Gori cita come esempio virtuoso quello dell'Edoné di Redona, dove la chiusura è stata anticipata di mezz'ora e sono state presi 8 vigilantes proprio per contrastare l'abuso di alcolici tra minori.
4 - Il parcheggio all'ex faunistico potrebbe essere concluso. Via al cantiere in primavera?
È fermo dal 30 dicembre 2008 a causa di una frana e in pochi, sinceramente, pensavano che qualcosa si sarebbe mosso a breve. E invece il cantiere del parcheggio all'ex faunistico potrebbe riaprire i battenti nella primavera 2016. La società Bergamo Parcheggi, infatti, secondo quanto riferito da Bergamonews sarebbe pronta a prendersi carico dei lavori. La proposta è arrivata con una lettera ufficiale indirizzata a Palazzo Frizzoni, una risposta alla delibera approvata in giugno dal sindaco Gori in cui si dava il via libera alla riapertura del cantiere se ci fosse stato qualche volontario disposto anche a sobbarcarsi il costo delle penali (1,6 milioni di euro), ottenere il certificato di idoneità e pagare i costi per la rimozione della frana. Nella missiva si legge: «Bergamo Parcheggi ribadisce la disponibilità a realizzare il parcheggio così come individuato nell'ultimo progetto». Un'unica condizione, però: la società si è resa disponibile «a farsi carico dell'attività di rimozione del materiale nonostante – è bene chiarirlo – alla medesima non possa venire attribuita nessuna responsabilità in tal senso». Normale che però, per farlo, sia necessario aprire un nuovo bando, con conseguente dilatazione dei tempi e, per questo, la stessa Bergamo Parcheggi sottolinea come, se tutto dovesse filare liscio, il cantiere potrebbe essere aperto nella primavera 2016. La trattativa si annuncia complicata, anche perché la società vorrebbe trattare sul pagamento della penale.
5 - Lo scout ritrovato in Val Taleggio e il mistero del suo cellulare
Poco dopo le 21 del 27 agosto, gli uomini del soccorso alpino hanno ritrovato lo scout di 28 anni, originario del napoletano, di cui non si avevano più notizie dalla mattina. Lo scout faceva parte di un gruppo di 22 persone, tutti adulti impegnati in un corso organizzato dall’Agesci. Partecipavano a un corso di formazione e avevano effettuato una serie di tappe in vari rifugi della Val Brembana. L’ultima prova consisteva nell’orientarsi con l’aiuto di una carta topografica, passare una notte all’aperto e rientrare al campeggio. Lo scout 28enne invece è sparito nella zona di Cantiglio. Il disperso, infatti, alle 12 avrebbe dovuto prendere il bus per Corna Imagna, rientrando al campeggio. Nessuno invece l’ha visto. C'è però un mistero: durante le ricerche, infatti, le forze dell'ordine hanno provato a rintracciare il 28enne attraverso il suo cellulare, che però l'ultima volta, quella mattina, si sarebbe agganciato a una cella nella provincia di Milano, prima di far perdere il segnale. Questo fatto ha spiazzato non poco i soccorritori, facendo anche rallentare le ricerche. Alla fine il ragazzo è stato ritrovato, intorno alle 21, nella zona degli orridi della Val Taleggio, una zona pericolosa e piena di precipizi. Si trovava vicino a una cascata con una sospetta frattura a una caviglia. Il recupero è stato complicato anche dal buio.
6 - A Martinengo e Fontanella individuate zanzare portatrici della "febbre del Nilo"
L'allarme è scattato qualche giorno fa: nel Nord Italia sono state rinvenute diverse zanzare portatrici di un virus pressoché sconosciuto alle nostre latitudini, ovvero la cosiddetta "febbre del Nilo", o virus West Nile. Il dato è emerso grazie al monitoraggio effettuato periodicamente dal Dipartimento veterinario dell’Asl. Nell’area della Bassa in Lombardia di recente sono stati segnalati diversi casi di persone contagiate: gli ultimi due a Lodi. E non sono casi isolati. Per quanto riguarda la Provincia di Bergamo, casi sono stati segnalati a Martinengo e Fontanella. Il virus è veicolato dalle zanzare non tigre, ma da quelle rinominate Culex, tipiche e originarie delle nostre zone.
7 - La scuola partirà regolarmente, parola di Provveditorato
Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo, non ha dubbi: la scuola partirà regolarmente a settembre. Sono infatti terminate con anche un giorno di anticipo le procedure del Piano di assunzioni straordinario previsto dal ministero e relative al territorio bergamasco. Ora la patata bollente passa alla graduatoria nazionale, dove verranno individuati i nomi degli insegnanti che copriranno tutti i posti di ruolo ancora disponibili a Bergamo. Attualmente i posti da assegnare sono 628 nella Bergamasca, 385 per il sostegno e 243 per posti classici. La Graziani spiega: «Dobbiamo avere i supplenti (che andranno a costituire l’organico di fatto) entro l’8 settembre. Chi parteciperà alla fase B delle assunzioni avrà la comunicazione dell’assunzione entro il primo giorno del prossimo mese e avrà tempo dieci giorni per poter accettare o rifiutare l’offerta».
8 - Dopo la violenta rapina in una villetta di Bonate Sotto, torna forte il tema della videosorveglianza comune
Dopo la violenta rapina che ha avuto luogo nei giorni scorsi in una villetta di Bonate Sotto, dove padre e figlio sono stati malmenati da dei delinquenti, torna a farsi sentire la necessità di un sistema di videosorveglianza comune, che dia sicurezza anche a chi, da solo, non può sostenere i costi di un tale sistema per la propria abitazione. A rilanciare il tema è lo stesso sindaco di Bonate Sotto, Carlo Previtali, supportato dalla Comunità Isola bergamasca (Cib), che ha inviato al prefetto e al comitato provinciale di pubblica sicurezza, a firma di tutti i sindaci, una comunicazione per attivare un progetto coordinato tra istituzioni volto a «implementare i servizi di videosorveglianza»: un impianto in grado di verificare in automatico i veicoli in transito sul territorio.
9 - Città Alta si trasforma, stanno arrivando i Maestri del Paesaggio
Il via è previsto per il 5 settembre e, per 15 giorni, Città Alta cambierà volto. Merito, anche quest'anno, dell'iniziativa Maestri del Paesaggio, che ridisegneranno per due settimane il volto della parte più suggestiva della città. I lavori già fervono e a Piazza Mascheroni sembra essere già tutto pronto: grandi piante sistemate in vasi voluminosi e scenografici accompagnano i visitatori verso la Boccola, mentre dall’altra parte un tappeto verde con alcune installazioni colorate fanno da punto di sosta lungo la passeggiata. In Piazza Vecchia, invece, la vegetazione si fa, di giorno in giorno, sempre più folta mentre gli operai lavorano per sistemare il manto, tra assi di legno per rialzarla dalla pavimentazione e le classiche balle di fieno pronte per completare la scenografia.
27 AGOSTO
1 - I 30 richiedenti asilo oggi alla Ca' Matta verranno trasferiti (forse l'8 settembre) dai Padri Sacramentini
Nel giro di una decina di giorni i 30 richiedenti asilo oggi ospitati alla Ca' Matta, la struttura all'interno del Parco dei Colli a Ponteranica, verranno trasferiti presso l'istituto dei Padri Sacramentini di via Longari, vicino al bocciodromo di Ponteranica. La data del "trasloco" dovrebbe essere quella dell'8 settembre, ma il condizionale è d'obbligo perché la comunità del Parco dei Colli discuterà il prossimo 31 agosto la richiesta della prefettura di prorogare l'accoglienza alla Cà Matta dei profughi proprio fino all'8 settembre. La risposta dovrebbe essere positiva, come fu a inizio agosto quando la prefettura chiese la disponibilità della struttura, ma le polemiche ci saranno sicuramente, con i primi cittadini di Torre Boldone e Sorisole da sempre contrari a questa situazione.
2 - L'associazione giornalisti sulle parole di Claudio Salvagni: «Usare la clibro 38 contro i giornalisti? Fa venire i brividi»
Nuova dura reazione alle parole che l'avvocato di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni, ha scritto il 18 agosto scorso sulla sua pagina Facebook, in cui chiudeva un discorso contro alcuni giornalisti (definiti «pennivendoli») scrivendo: «Mi fanno venire voglia di usare la calibro 38». Questa volta arriva dall'associazione lombarda giornalista, attraverso un comunicato stampa: «Fa venire i brividi il post a “ruota libera” su Facebook dell’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Massimo Bossetti nel caso Yara» si legge nella nota. «Salvagni, con riferimento alla puntata del 18 agosto della trasmissione di RaiUno “Estate in diretta” condotta dal collega Salvo Sottile, esprime la voglia di una fantomatica e arbitraria giustizia sommaria evocando l’uso di una “calibro 38” nei confronti degli ospiti della trasmissione: i giornalisti Alessandro Dell’Orto (Libero), Giovanni Terzi (Il Giornale) e Andrea Biavardi (Giallo), nonché la criminologa Roberta Bruzzone - continua il comunicato -. Transeat sul sarcastico giudizio di “pennivendoli” ai giornalisti (ormai sport nazionale, quello della delegittimazione degli operatori dell’informazione, quando non si sa come ribattere sui contenuti) quello che sorprende è che un uomo vocato alla legge e quindi alla giustizia, come deve essere un avvocato, lanci strali che presuppongono la violenza estrema, sia pure nella “comunità virtuale dei social network”. Purtroppo l’ennesimo esempio di come il mestiere del giornalista sia sotto tiro non solo da parte di chi al crimine è avvezzo, ma anche di chi, invece, ha il compito morale ancorché professionale di seguire percorsi di legalità e giustizia. Ai colleghi - conclude il comunicato - la solidarietà dell’Associazione Lombarda Giornalisti e del Gruppo Cronisti Lombardi, e agli organi competenti il compito di far chiarezza sul fatto e l’assunzione dei provvedimenti del caso nel momento in cui se ne dovessero ravvedere gli estremi».
3 - Picchiati e derubati nella villetta a Bonate Sotto
In una villetta di Bonate Sotto, padre e figlio sono stati legati, picchiati e derubati. È accaduto ad Angelo e Alessandro Beretta intorno alle 22.30 di martedì 25 agosto. La rapina è avvenuta in via Garibaldi, vicino agli impianti sportivi. Angelo, 64 anni, commerciante nel settore della ceramica, ha visto due malviventi col volto coperto da una calzamaglia entrare dalla portafinestra del bagno dopo averla forzata. Con loro c’erano altri tre banditi. Il commerciante ha cercato di dare l’allarme, ma è stato preso, malmenato e legato. Stessa sorte è toccata al figlio Alessandro, 39 anni, che è stato anche minacciato con una pistola puntata alla fronte. I rapinatori, che parlavano con accento straniero, volevano che i due rivelassero dov’era la cassaforte. In pochi minuti di terrore la gang ha rastrellato gioielli, orologi, soldi per un valore di circa quindicimila euro, poi sono scappati. Padre e figlio sono dovuti ricorrere alle cure in ospedale a Ponte San Pietro. Ad allertare i carabinieri sono stati alcuni residenti in un condominio vicino, richiamati dall’abbaiare dei cani dei Beretta, che hanno notato la presenza di estranei nella villetta.
4 - All'Edoné misure rigide e controlli sull'abuso di alcolici
Dopo un'estate di proteste per i martedì sera dell'Edoné (serata intitolata "Allegria, c'è la sangria!"), i gestori dello spazio estivo hanno deciso di prendere delle serie misure contro l'abuso di alcolici da parte dei giovani clienti. L’orario di chiusura è stato accorciato dall’una e mezza a mezzanotte; la zona un po’ buia del parco dell’ex cimitero (quella più gettonata fra i ragazzini) è stata chiusa e transennata mentre nello spazio aperto è stato predisposto un vero e proprio servizio di sicurezza: 8 vigilantes della Bergamo Security presidiano sia dentro che fuori, girano per il parco e all’ingresso fanno aprire tutte le borse, una ad una, per controllare se ci sono bottiglie di vetro o di alcolici. La goccia che ha fatto traboccare il vaso un mese fa: una violenta rissa tra alcuni clienti, poi spostatasi nell'area esterna allo spazio con tanto di residenti imbufaliti. Sergio Capponi, uno dei responsabili dell’Edoné, ammette al Corriere della Sera edizione locale: «Dopo la rissa più grave ci siamo chiesti se era il caso di continuare. Ora, con le guardie giurate, le cose funzionano meglio e andiamo avanti. Sappiamo che molti ragazzini sono perplessi ma ci sono regole e leggi da rispettare come quella che riguarda la somministrazione di alcolici. Siamo molto attenti».
5 - Furti sulle auto in città, bloccati due rumeni
La Polizia di Stato di Bergamo, in seguito alle indagini scattate a causa dei numerosi furti commessi durante il periodo estivo sulle macchine di turisti parcheggiate nel centro cittadino e in prossimità della funicolare che porta a Città Alta, ha preso in flagranza del reato di tentato furto su una macchina due cittadini romeni, di 19 e 39 anni. Gli agenti da diverso tempo tenevano sott'occhio i due e quando i furfanti sono passati all'azione, sono stati immediatamente bloccati. Identificati, sono stati denunciati a piede libero per il tentativo di furto di autovettura. Il 19enne è risultato anche destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Romania dovendo scontare 4 anni di reclusione per furto, motivo per il quale il giovane è stato trasferito nel carcere di via Gleno.
6 - Usuraio agli arresti domiciliari: prestiti con interessi oltre il 100%
L’indagine «Cento per Cento» condotta dalla Guardia di Finanza di Bergamo ha portato all’arresto di un ingegnere di Milano che affiancava la sua attività di consulenza a quella di usuraio. Cento per cento era l’entità media dei tassi annui di interesse applicati. In un caso era stato raggiunto addirittura il 182.5%. La scoperta è avvenuta grazie alla denuncia di un imprenditore bergamasco, strozzato dalle condizioni imposte, costretto a scegliere tra pagare le cifre folli o cedere parte delle azioni della propria società. Le indagini, dirette dalla Procura di Bergamo, hanno consentito di individuare numerose altre vittime: imprenditori e professionisti di varie provincie della Lombardia e, in un caso, in provincia di Venezia. Per dare una parvenza legale alle somme che transitavano tra le vittime e l’usuraio, l’ingegnere imputava i movimenti finanziari nella contabilità di due aziende milanesi a lui riconducibili, ricorrendo ad artifici contabili e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’ingegnere è stato posto agli arresti domiciliari e i militari della Guardia di Finanza gli hanno confiscato un immobile del valore di circa 150mila euro e numerosi conti correnti sui quali erano depositate decine di migliaia di euro.
7 - Assassinio dei coniugi a Brescia: presi due presunti complici
Due indiani, ritenuti complici dei presunti assassini dei coniugi Seramondi, assassinati la mattina dell’11 agosto nella loro della pizzeria d’asporto “Frank” a Brescia, sono stati arrestati dalla polizia. Uno dei due, un 42enne di nome Vicky, è titolare di un kebab ad Azzano Mella, nel bresciano. Secondo gli inquirenti avrebbe fatto da intermediario per l’acquisto del fucile con cui sono stati uccisi i coniugi e avrebbe ospitato a casa sua uno dei due presunti killer la notte prima dell’omicidio. L’accusa per lui è di concorso in omicidio plurimo premeditato, ricettazione e detenzione di arma. L’altro arrestato è un 29enne di Robecco d’Oglio, in provincia di Cremona: deve rispondere di ricettazione e detenzione di arma. Sarebbe stato lui a fornire la pistola usata lo scorso luglio nell’attentato al dipendente di Frank Seramondi. Per l’omicidio dei coniugi sono in carcere dal 16 agosto Sarbjit Singh, un indiano di 32 anni che abitava a Casazza, e il pachistano Muhammad Adnan, colui che avrebbe imbracciato il fucile e premuto il grilletto. I due erano stati bloccati a casa dell’indiano.
8 - 89enne sventa una truffa telefonica
La «banda dell’avvocato Molinari» che ha messo a segno truffe in tutta Italia attraverso il telefono stavolta è rimasta a bocca asciutta. Merito di un 89enne bergamasco, Federico Trapletti, residente nel quartiere Carnovali, che quando dall’altra parte del telefono si è sentito chiedere dal sedicente avvocato soldi per liberare il figlio Ermanno appena finito in manette per aver investito un pedone, si è insospettito. Il finto legale diceva che il figlio era nei guai perché l’auto risultava priva di assicurazione. «A quel punto – ha raccontato l’anziano a L’Eco di Bergamo- ho fatto presente che mio figlio non ha nemmeno la macchina, ma il tale dall’altra parte della cornetta mi ha subito detto che il mezzo era di un amico». L’avvocato Molinari aveva avanzato la richiesta di 2.800 euro per risolvere la situazione. «Ovviamente non ci sono cascato», ha concluso l’anziano.
9 - Ammacca auto con un tombino, arrestato
Un marocchino di 22 anni residente a Calusco d’Adda è stato arrestato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. In preda ai fumi dell’alcool era saltato sui cofani di cinque automobili e aveva sfondato finestrini e ammaccato le carrozzerie con un tombino di ghisa preso dalla strada. Scoperto dai proprietari, che hanno allertato i carabinieri del radiomobile di Zogno, è finito in manette. Non è la prima volta che a Calusco il giovane si rende protagonista di fatti del genere: anche un anno fa era finito in carcere dopo aver sfondato da ubriaco la vetrina di un supermercato. Mercoledì 26 agosto, al processo per direttissima, si è difeso dicendo di non ricordare nulla perché quel giorno aveva bevuto almeno 15 litri di birra. L’arresto è stato convalidato con obbligo di firma e il processo è stato aggiornato al 30 settembre per valutare il risarcimento ai proprietari delle vetture danneggiate.
10 - Sebino, l’emergenza alghe è finita
Dal 1° luglio al 22 agosto l’Autorità di Bacino del lago d’Iseo (Endine e Moro), ha calcolato che i battelli spazzini hanno raccolto 1.500 tonnellate di alghe (la spesa extra è stata di oltre 100 mila euro). Una quantità considerevole, ma non da allarme rosso, sufficiente a chiudere la grande emergenza delle scorse settimane. Ora la stagione irrigua è finita, l’acqua dall’alto è finalmente arrivata e il peggio è passato. In ogni caso il livello del lago non è mai sceso a meno 30. Il ministero dell’Ambiente aveva comunque concesso una deroga per poter abbassare il lago per 10 giorni di fila per 10 centimetri (poi ridotti a cinque) oltre i meno 30 fissati dalla concessione. Fortunatamente non è stato necessario.
26 AGOSTO
1 - Salvagni, difensore di Bossetti, durissimo contro i media su Facebook: «Mi viene voglia di usare la calibro 38»
L'11 settembre Massimo Bossetti tornerà in aula per la terza udienza del processo nei suoi confronti, in cui è accusato di essere l'assassino di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra morta nel novembre del 2010. E l'atmosfera di scalda, visto il durissimo commento che ha scritto sulla sua pagina Facebook il legale del muratore di Mapello, Claudio Salvagni: «Che pattumiera, che disinformazione. Pennivendoli, come dice qualcuno. Si parla del nulla dando voce ad emeriti ignoranti (purtroppo per loro ignorano) nonostante qualcuno affermi di aver letto le 60mila pagine. Disinformazione all’ennesima potenza. Mi viene voglia di usare la calibro 38». Le parole sono rivolte al direttore del settimanale Giallo, Andrea Biavardi, la criminologa Roberta Bruzzone, Alessandro dell’Orto di Libero e Giovanni Terzi de Il Giornale, colpevoli di aver ripreso la lettera indirizzata da Bossetti a un suo amico e, a parere dell'avvocato, di aver fatto illazioni sul caso in questione. Pronta la risposta di Biavardi, sulla pagine del suo settimanale: «Questo uso delle parole, che viene da un legale, è un vero incitamento all’odio e alla violenza: se qualcuno lo prendesse sul serio? Ecco perché abbiamo deciso di querelare l’avvocato Claudio Salvagni e contemporaneamente di presentare un esposto all’ordine degli Avvocati». Salvagni, sempre attraverso Facebook, ha nuovamente risposto: «Una provocazione espressa sulla mia pagina personale ripresa da organi di (dis)informazione. La si vuole buttare in cacciare (caciara, ndr)... qualcuno comincia ad accorgersi che gli argomenti sono finiti... Facciamo parlare gli scienziati, quelli veri... ancora un po’ di pazienza. Per il resto, grazie della pubblicità... che si sappia l’avv. Salvagni per i suoi assistiti non risparmia certo energie».
Intanto, come racconta l'edizione locale de Il Giorno, il pool difensivo di Bossetti è pronto a dare battaglia (anche) in aula. L'ipotesi che vogliono dimostrare i legali del muratore di Mapello è che Yara non morì nel campo di Chignolo d'Isola dove il cadavere venne ritrovato nel febbraio 2011, una tesi già sostenuta in passato, ma che ora si baserebbe su una nuova prova: la sim del cellulare della giovane. Stando alla ricostruzione dell'accusa, la sim sarebbe rimasta, con il corpo di Yara, per tre mesi all'aperto, ma questa non presenta segni di umidità, come se fosse stata "protetta". A confermarlo è il criminologo Ezio Denti, consulente della difesa: «La sim è composta anche di nichel-cadmio, rame e oro. I primi due sono di facile ossidazione. Ho fatto un esperimento con una carta: sono bastati dodici o tredici giorni perché si ossidasse. E quella trovata addosso a Yara è rimasta per tre mesi esposta a tutte le intemperie dell’inverno, neve compresa. La protezione della tasca e del guanto non sarebbero bastate a preservarla. Anche il guanto era umido. Ci risulta che non sia stata effettuata nessuna prova per accertare quanta carica sopravvivesse nella batteria. All’aperto, si sarebbe ossidata. Se invece avesse conservato una carica, si dovrebbe pensare che è stata, almeno per qualche tempo, in un luogo protetto». Claudio Salvagni e Paolo Camporini, difensori di Bossetti, chiederanno dunque di visionare, fotografare e rianalizzare i reperti, tra cui la sim, la batteria, l’Ipod e il suo cavetto e le chiavi. L'intenzione è "abbattere" una delle convinzioni dell'accusa, facendo anche leva sulla testimonianza di Ivo Rovedatti, l’elicotterista della Protezione civile che durante le ricerche sorvola il campo più volte, lentamente e a bassa quota, non scorge il corpo.
2 - Dopo la frana si lavora a Piazza Brembana: sette persone sfollate e tre casi inagibili
Dopo la frana che ha colpito Piazza Brembana nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 agosto e una prima fase di pulizia, si lavora per tornare alla normalità. Fortunatamente non ci sono feriti, ma, come comprensibile, la paura è stata molta. Lo smottamento è stato violento, tanto che ha sfondato la parete posteriore di una casa, un edificio di quattro secoli di proprietà di una famiglia che, per fortuna, non era presente poiché ci passa solo le vacanze. In tutto gli edifici giudicati inagibili sono tre, mentre le persone sfollate sono 7, tra cui 2 bambini. Come spiega L'Eco di Bergamo, a monte del punto in cui si è staccata la frana sono in corso i lavori per la realizzazione di un unico canale che raccoglierà le acque di altri tre piccoli corsi d’acqua che scendono dal monte Sole. La pioggia dell’altra notte, caduta in grande quantità nel giro di poche ore, ha probabilmente impregnato il terreno, creando un invaso, largo circa 6 metri, che è letteralmente scoppiato, facendo colare a valle circa 150 metri cubi di materiale, tra fango, alberi e rocce (due delle quali, pericolanti, erano rimaste ancora sul versante e sono state rimosse ieri). Gli interventi sul monte si erano tra l’altro resi necessari anche a seguito di due precedenti frane, avvenute nella stessa area: nel 2007 una frana in zona canale San Carlo e nel 2014 dieci blocchi erano rotolati vicinissimi a una casa. L’altra notte la frana più corposa.
3 - Ponte danneggiato in Val Serina nel dicembre 2013, i sindaci pensano a una colletta per la ricostruzione
A dicembre saranno due anni da quando, in quel 2 dicembre 2013, una frana ha completamente bloccato la provinciale 27, danneggiando gravemente il ponte situato nei pressi del torrente all'altezza dei tornanti di Rosolo (frazione di Algua). A luglio sarebbero dovuti partire i lavori per la ricostruzione del breve viadotto, ma invece ancora niente. I 305mila euro che sarebbero dovuti arrivare dalla Provincia, infatti, sono ancora bloccati a causa della mancata approvazione del bilancio di previsione e i tempi si allungano ulteriormente. Il cantiere, una volta iniziato, dovrebbe durare circa 90 giorni, tre mesi. Difficile dire se ce la si farà prima di Natale. Il bilancio verrà discusso in via Tasso l'8 settembre e, se tutto filerà liscio, dovrebbe essere approvato per ottobre: troppo tardi, di nuovo. Il sindaco di Cornalba, Franco Vistalli, afferma: «Per quanto mi riguarda bisogna aprire assolutamente per fine 2015. Una soluzione potrebbe essere quella di farsi anticipare i soldi dal Bim (il Bacino imbrifero montano, che già aveva contribuito con 35mila euro come spiega il Corriere della Sera)». I sindaci dei 6 Comuni interessati (Algia, Bracca, Costa Serina, Cornalba, Serina e Oltre il Colle) ne hanno parlato. Nel dubbio, il presidente del Bim, Carlo Personeni, ha teso la mano: «Si potrebbe aprire un mutuo a zero interessi rimborsabile in cinque anni. La nostra disponibilità c’è. Dipende dai Comuni e dalla Provincia».
4 - Giovedì presidio di protesta per le quote latte lungo la A4
Copagri Lombardia ha annunciato per giovedì 27 agosto una manifestazione di protesta con trattori ai caselli autostradali della A4 per la questione quote latte. I caselli interessati dovrebbero essere quelli di Bergamo, Brescia e Agrate. Attenzione, dunque, ai possibili disagi.
5 - Truffata e derubata anziana residente in via Nullo. È vittima della banda dei finti Carabinieri
Nelle scorse settimane sono state diverse le denunce, nella Bassa, contro una banda di furfanti che, fingendosi Carabinieri, truffavano e derubavano persone anziane. Ora, a quanto pare, la banda s'è trasferita in città. Nel pomeriggio di lunedì 24 agosto, infatti, un'anziana residente in via Nullo sarebbe rimasta vittima dei furfanti. Come spiega Bergamonews, non è chiaro se i ladri siano gli stessi, che hanno cambiato zona per non essere catturati. Ma la tecnica utilizzata è molto simile: un uomo con una felpa con la scritta "Carabinieri" ha suonato al citofono dell'abitazione dell'anziana, dicendo di essere un militare in borghese e di dover effettuare un sopralluogo dopo aver ricevuto le segnalazioni di furti nella zona. Mentre il truffatore ha distratto la donna, un suo complice è riuscito a entrare in casa e a rubare una serie di oggetti in oro custoditi. L'anziana si è accorta di quello che stava accadendo solo quando entrambi se ne erano già andati.
6 - Il degrado dell'ex cantiere per il quadruplicamento ferroviario a Treviglio
È l'edizione locale del Corriere della Sera a raccontare il degrado che domina nella grande area tra via Rossaro, nella zona industriale di Treviglio, e i binari della linea Milano-Venezia, a 200 metri dalla Stazione centrale. Quell'ammasso di rifiuti e sterpaglia è quanto resta del campo base allestito nel 2003 dalla società napoletana De Lieto nell’ambito dei cantieri per il quadruplicamento ferroviario, un cantiere in cui hanno lavorato centinaia di operai e che dopo il fallimento della società è diventato terra di nessuno. Ad accendere i riflettori sul potenziale pericolo che l’ex campo base rappresenta è il Movimento 5 Stelle che, preoccupato dai danni ambientali che potrebbero derivare, ha raccolto un dossier fotografico protocollando poi una richiesta di chiarimenti all’Amministrazione comunale. Ma il Comune si tira indietro: «Non siamo i proprietari dell’area. Abbiamo inviato una nota ufficiale alle Fs, proprietarie dell’area, per chiedere a nostra volta delucidazioni. Stiamo comunque monitorando la situazione» ha chiarito il vicesindaco e assessore all’Ambiente Juri Imeri. Ma anche Fs non muove un dito, anche perché non si sa bene se l'area sia di sua competenza o di quel che resta dell'azienda De Lieto. Oggetto del contendere non è certo quanto rimane nel campo, ma le fidejussioni prestate a suo tempo a Fs per l’aggiudicazione dell’appalto dalla De Lieto. Soldi che ora la curatela vorrebbe recuperare. Ma le Ferrovie si oppongono contestando i lavori non ultimati.
7 - L'ultima volta del Luna Park alla Celadina: venerdì ingresso gratis a tutte le giostre per un'ora
Venerdì verrà inaugurata la riapertura del Luna Park che, dal 1968, viene allestito nel Piazzale della Fiera nuova di Celadina. Un appuntamento fisso legato al patrono di Bergamo, Sant'Alessandro, e alla sua ricorrenza. Alle 18 del 28 agosto il momento più ufficiale, con l’inaugurazione alla presenza delle autorità e di tutte le persone che si sono date da fare per la realizzazione della manifestazione; ma la vera novità è che dalle 19 alle 20 le giostre saranno completamente gratuite per tutti i visitatori. Altre iniziative pensate per salutare la storica location sono la prima settimana di settembre, con una serata sarà interamente dedicata alle donne, con ingresso gratuito per tutte le rappresentanti del gentil sesso, e l’appuntamento fisso del mercoledì sera, con una promozione che prevede l’ingresso a 1 solo euro per le attrazioni dedicate alle famiglie, e a 2 euro per quelle dedicate ai giovani. Dall'anno prossimo il Luna Park dovrebbe essere spostato nella zona dell'ex Macello.
25 AGOSTO
1 - Nella notte frana a Piazza Brembana: sette persone evacuate e due edifici danneggiati
Nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 agosto, una frana di grosse dimensioni ha interessato il territorio di Piazza Brembana. Lo smottamento è avvenuto in via San Bernardo. I soccorsi hanno dovuto evacuare, in totale, sette persone, mentre gli edifici danneggiati sono due. Uno, in particolare, ha tutta fiancata posteriore, rivolta verso il monte Sole, completamente sventrata. Fortunatamente i proprietari vivono in città e non erano presenti al momento della frana. Anche l'albergo è stato coinvolto, sebbene si sia preferito non evacuarlo. Molti clienti, però, hanno deciso di lasciare le loro stanze e concludere anticipatamente il loro soggiorno. Come spiega L'Eco di Bergamo, la frana è prevalentemente costituita da una grande quantità di fango, anche se la portata è ancora da stabilire, e sarebbe stata causata dalle abbondanti piogge cadute la notte scorsa e quella precedente, che hanno ingrossato un canale a monte creando un piccolo invaso.
2 - Travolto da un'auto mentre si trovava in vacanza in Croazia. È morto Ivan Moretti, 49enne di Cazzano Sant'Andrea
Ivan Moretti, geometra di 49 anni residente a Cazzano Sant'Andrea, è morto mentre si trovava in vacanza in Croazia. La vita di Moretti è stata troncata da un'auto che l'ha travolto mentre stava andando in bicicletta. L'uomo stava percorrendo la strada alberata fra le località balneari di Premantura e Banjole, quando un giovane croato, residente nel vicino centro di Vinkuran, l'ha investito. L'autovettura avrebbe affrontato una curva a velocità troppo elevata e invaso la corsia opposta proprio nel momento in cui transitava Moretti, colpito in pieno. L’auto è finita contro gli alberi che costeggiano la strada, finendo la sua corsa nella scarpata a lato della carreggiata. Moretti era molto noto nella Val Gandino poiché affiancava alla professione di geometra un impegno in attività di volontariato e promozione del territorio.
3 - Colto da malore mentre si trovava in vacanza in Trentino. È morto Roberto Vedovati, 47enne di Albino
Venerdì 21 agosto è morto Roberto Vedovati, 47enne di Albino stroncato (molto probabilmente) da un infarto mentre percorreva un sentiero di montagna in Trentino, dove si trovava in vacanza. L'uomo stava passeggiando in compagnia del fratello e di altri amici quando è stato improvvisamente colto dal malore. Tra i turisti c’erano alcuni medici tedeschi che hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. La procura locale ha disposto l'autopsia, che il 24 agosto ha confermato la morte per cause naturali, dando il nullaosta al trasferimento della salma ad Albino. Vedovati era responsabile sviluppo prodotto alla Radicifil di Casnigo. Celibe, viveva a Vall’Alta mentre i genitori abitano a Comenduno in via Bossa, dove è stata composta la salma. Lascia nel dolore la mamma Franca, il papà Adriano, il fratello Maurizio e la sorella Raffaella. I funerali saranno celebrati mercoledì 26 alle 15. Date le sue condizioni fisiche, nessuno si aspettava una fine del genere.
4 - Nell'ultimo anno 10 studentesse bergamasche hanno denunciato casi di violenza sessuale
Durante l'anno scolastico 2014/2015, sono dieci le studentesse bergamasche delle scuole superiori che hanno denunciato casi di violenza sessuale agli "Sportelli di ascolto" attivati dall’Asl negli istituti superiori della nostra provincia. Un dato che preoccupa, soprattutto perché fotografa solamente una piccola fetta dei casi realmente accaduti, quelli non denunciati. Lo psicologo Aldo Rovetta, responsabile del Servizio programmazione dell’Asl, area Famiglia e Conciliazione, che segue il servizio "Sportelli di ascolto" nelle scuole superiori spiega: «Quasi ogni anno veniamo a conoscenza di 5, 6 o 7 casi di violenza sessuale. Quest’anno però sono stati più di dieci. Tutte ragazze che hanno subito questa tragica esperienza e che faticano a raccontarla, a chiedere aiuto a qualcuno, oltre che a interrompere il rapporto che ha determinato questa situazione di violenza, provocata in genere da coetanei all’interno della scuola, ma anche da persone più grandi. E anche fosse solo per questo, lo “sportello” è un servizio davvero prezioso perché lasciare nella solitudine queste ragazze sarebbe veramente una cosa drammatica». Il servizio quest’anno ha funzionato in 27 scuole per un totale di 23.825 studenti coinvolti.
5 - L'accoltellatore di Villa di Serio resta in carcere e ritratta la prima versione: «Non volevo uccidere»
Il giudice ha deciso lunedì 24 agosto che Vincenzo Lanni, il disoccupato di 49 anni accusato degli accoltellamenti della scorsa settimana a due anziani, di Villa di Serio e Alzano, deve restare in carcere. L'uomo è accusato di duplice tentato omicidio è ha ammesso di essere stato lui l'autore delle aggressioni. Ma durante l'interrogatorio di convalida, Lanni ha in parte ritrattato la sua prima versione, quando aveva dichiarato di sentirsi insoddisfatto e, per questo, di aver avuto l'idea di uccidere qualcuno, per sfogarsi. Il 24 agosto, invece, ha dichiarato che «volevo solo far del male, non uccidere».
6 - I Comuni di Riva, Castro e Solto Collina pensano di chiudere al traffico la strada del lago, almeno la domenica
Quello che la Lonely Planet ha definito «un viaggio di straordinaria bellezza tra strette rocce sospese sopra il lago» potrebbe ora essere chiusa al traffico la domenica. Gli amministratori dei Comuni di Castro, Solto Collina e Riva di Solto, sollecitati anche dal successo che riscuote la pista ciclopedonale Vello-Toline tra Pisogne e Marone, stanno pensando di stabilire la chiusura della strada nel tratto relativo ai loro tre paesi. 6 chilometri di curve e controcurve che attraversano le località Gré e Bögn offrendo viste mozzafiato sul Sebino e sull’intera valle Camonica fino alla cima dell’Adamello. L'idea è chiudere il traffico solamente la domenica.
7 - È flop della "movida" di Piazza Dante. La rivitalizzazione estiva non è andata
Da una parte la Domus, dall'altra lo spazio estivo You2 gestito dalla Marianna. Entrambi, per motivi diversi, il simbolo di una sconfitta. La Domus, che doveva essere il fulcro bergamasco di Expo, aperta 7 giorni su 7, ha invece chiuso «per vacanze» dal 10 al 24 agosto, stupendo un po' tutti. La Marianna, invece, ha deciso di salutare la piazza ben prima della scadenza del 6 settembre, anche se Mirko Panattoni, titolare dell'attività, non parla dell'esperienza con toni negativi: «Non è andata male, abbiamo riqualificato la zona. Purtroppo agosto è un mese un po’ così e abbiamo preferito chiudere prima della scadenza del 6 settembre. L’amministrazione non ha colpe, il centro in questo momento è in queste condizioni. L’importante è studiare soluzioni e provare a migliorare le cose. Io, ad esempio, non frequentavo la zona del Sentierone dal 1974 ed è stato tutto molto interessante...». Insomma, il tentativo di rivitalizzare il centro di Città Bassa, al momento, pare abbia subito una sonora sconfitta.
24 AGOSTO
1 - Aldo Blini, sindaco di Calvenzano, morto dopo essere stato colto da un malore mentre si trovava in Municipio
Nella mattina di lunedì 24 agosto, Aldo Blini, sindaco di 74 anni di Calvenzano, è morto dopo essere stato colto da un malore mentre si trovava nel suo ufficio in Municipio. Dopo aver accusato dei dolori, diversi presenti lo hanno soccorso e hanno chiamato il 118. Ma i tentativi di salvare la vita di Blini si sono rivelati tutti vani. Il primo cittadino era stato rieletto nel 2014 con la sua lista civica "Amiamo Calvenzano". In segno di cordoglio sono state posizionate a mezz’asta le bandiere esposte fuori dal palazzo municipale.
2 - Per la grazia a Monella si muove anche il premier. Calderoli: «Se è vero ritiro gli emendamenti al Senato»
L'annuncio è arrivato alla Berghem Fest di Alzano il 23 agosto: l'ospite Roberto Calderoli, infatti, ha annunciato che è «pronto a ritirare gli emendamenti sulla riforma del Senato». Il motivo? La pratica sulla grazia di Antonio Monella, l'imprenditore di Arzago d'Adda in carcere da un anno dopo aver ucciso, nel 2006, un ladro che gli stava portando via l'auto da casa, ha ricevuto un'improvvisa accelerata. Calderoli spiega: «Mi ha scritto il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, e mi ha detto che mercoledì il ministro Orlando manderà al Quirinale gli atti della grazia per Antonio Monella. Se è davvero così, ritiro gli emendamenti». La conferma un attimo dopo, quando Calderoli parla al telefono con il premier Renzi, che s'è detto pronto a muoversi sul caso. Una sorta di accordo tra galantuomini: la grazia a un condannato per omicidio, una bandiera per la Lega, in cambio dell’alleggerimento per il Governo del carico ostruzionistico sulla riforma del Senato.
3 - Sei persone coinvolte in un incidente a Mapello. Nessuno pare essere in pericolo di vita
Intorno alle 7 di lunedì 24 agosto, lungo la via Regia Strada di Mapello, due auto sono rimaste coinvolte in un incidente. Sono sei le persone rimaste ferite in seguito allo scontro, 5 uomini e una donna. Le loro condizioni non sono delle migliori, ma nessuna pare essere in pericolo di vita secondo le prime informazioni.
4 - I commercianti esultano: in agosto è stato boom di turisti in Città Alta. Ma ci restano poco
Roby Amaddeo, consigliere delegato per Città Alta del sindaco Giorgio Gori, responsabile gruppo ristoratori per Confesercenti e titolare del ristorante-pizzeria Da Mimmo, sorride nel riferire che il numero di turisti venuti a visitare Città Alta nel mese di agosto è cresciuto molto rispetto al passato. Allo stesso tempo, però, spiega come ancora si fermino solamente per poche ore. Sei di media, per la precisione. Insomma, c'è soddisfazione, ma c'è ancora tanto da lavorare: «Bisogna sapere da dove vengono e cosa cercano per calare una proposta tagliata su misura – spiega Amaddeo –. Il lavoro fatto con il sito Visit Bergamo è servito già moltissimo, basta vedere le migliaia di followers raccolte sui social. Ad agosto il turismo è cresciuto in Città Alta, ha superato ogni record, anche grazie ad Expo, che ha fatto da esca. In giro ci sono tantissimi orientali, turisti che vanno nei ristoranti a tutte le ore. Quello che dobbiamo fare è continuare a valorizzare ciò che abbiamo, senza inventarci nulla, perché quello che apprezzano i turisti è la dimensione civica di Bergamo, non dobbiamo perdere la nostra identità».
5 - Telgate, il giudice ordina il rimborso degli immigrati che hanno dovuto pagare il rilascio dei certificati di idoneità alloggiativa a tariffe maggiorata
Alla fine Fabrizio Sala, primo cittadino di Telgate, ha perso la sua battaglia. Il Tribunale di Bergamo ha infatti definito «discriminatoria» la delibera con la quale il Comune aveva fissato l’aumento del costo dei certificati di idoneità alloggiativa da rilasciare a cittadini stranieri. Sala aveva alzato il prezzo da 100 a 350 euro, un vero salasso. La decisione del sindaco leghista aveva scatenato le polemiche e, alla fine, una decina di immigrati, sostenuti dal "Comitato antirazzista 500 euro", aveva deciso di presentare ricorso per ottenere la revoca della disposizione. E il ricordo è stato accolto. Il Comune, quindi, si vedrà ora costretto a rimborsare 250 euro a tutti gli stranieri che si son visti costretti a pagare i certificati a prezzi maggiorati. Il Tribunale ha spiegato: «La certificazione è uno strumento ben più significativo per gli stranieri rispetto ai cittadini italiani. La delibera comporta quindi una “distinzione” basata sull’“origine nazionale” che ha come effetto quello di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali».
6 - Dopo le inquietanti aggressioni di Vincenzo Lanni ai due anziani, monta la polemica sui sistemi di videosroveglianza
Sabato 22 agosto gli inquirenti hanno arrestato Vincenzo Lanni, 49enne di Villa di Serio che ha confessato le due aggressioni a danni di anziani accadute il giorno precedente tra il suo Comune di domiciliazione e Alzano Lombardo. Un folle che, dice, provando un sentimento di insoddisfazione verso la propria vita ha deciso di andare in giro ad accoltellare persone. Il suo arresto ha portato un sospiro di sollievo tra gli abitanti della Valle Seriana, ma anche una serie di polemiche. L'uomo, infatti, è stato individuato dagli inquirenti solamente grazie alle immagini registrate dalle telecamere di alcuni esercizi commerciali di privati e la cittadinanza ora chiede che anche i Comuni prendano provvedimenti in tal senso. E così, a Villa di Serio, si pensa a un nuovo servizio comunale di videosorveglianza, come conferma Francesco Cornolti, vicesindaco e assessore alla Sicurezza: «Quelle installate nel 2002 sulle strade sono inattive. Erano state posizionate in collaborazione con il Comune di Albino grazie a un progetto finanziato dalla Regione. La sperimentazione era andata avanti diversi anni, ma poi la tecnologia è diventata obsoleta e quindi sono state disattivate. Ne abbiamo altre sette, però, posizionate in luoghi strategici: due alle scuole e una in municipio, agli impianti sportivi, in biblioteca, al centro sociale e alla piazzola ecologica. Entro la fine dell’anno ne arriveranno altre sette nell’ambito del progetto Thor che riguarda tutta la Val Seriana. Siamo stati il primo paese a sottoscrivere la convenzione con la Comunità montana proprio per garantire sicurezza ai nostri cittadini».
7 - A Savona salvato ragazzino bergamasco finito al largo col suo materassino
Un ragazzo bergamasco di 12 anni, in vacanza con la sua famiglia a Capo Noli, in provincia di Savona, è stato salvato dalla Guardia Costiera dopo che, a bordo del suo materassino, era finito a ben 800 metri dalla costa senza riuscire a tornare verso riva. Come riporta L'Eco di Bergamo, i marinai della Guardia Costiera e i volontari della Croce Rossa hanno assistito il bambino e poi riconsegnato ai genitori, i quali non si erano accorti che il ragazzino si era allontanato. Sdraiato sul materassino e per nulla spaventato, il dodicenne bergamasco ha raccontato all’equipaggio che si era distratto ammirando la costa.
8 - 4 minuti per portare via 35mila euro di vestiti: "colpaccio" dei ladri nel negozio Chou Chou Lingerie di via Spaventa 62
Sono bastati 4 minuti, anzi, anche qualcosa in meno, a un gruppo di furfanti per svaligiare il negozio Chou Chou Lingerie di via Spaventa 62, a Bergamo. L'allarme dell'attività, infatti, è scattato alle 21.30 circa di domenica 23 agosto, e in 4 minuti le forze dell'ordine erano già sul posto, mentre i ladri si erano già volatilizzati. Il titolare spiega che il bottino ammonta a circa 35mila euro in capi d'abbigliamento.
9 - La banda delle gomme si rifà viva e colpisce a Bagnatica e Brusaporto
Prima era toccato ad alcuni automobilisti di Pedrengo, Gorle, Torre Boldone e Bergamo, ora invece a quelli di Bagnatica e Brusaporto: non dà pace la cosiddetta banda delle gomme, che ruba gli pneumatici alle auto lasciandole appoggiate su dei semplici mattoni. A Brusaporto, infatti, sono sparite le gomme di una Smart posteggiata in via Tognoli, nei pressi della farmacia. A Bagnatica, invece, nei giorni scorsi in un parcheggio pubblico all’angolo tra via Pascoli e via Verga i ladri hanno portato via le ruote di una Seat Cordoba. Entrambi i Comuni erano già stati colpiti da colpi di questo genere nei mesi e nelle settimane scorse.