Per l'anniversario del Gruppo Escursionistico Mozzo un abbraccio di 2 km al monte Gussa
Il collettivo festeggia i 35 anni di attività. «Tantissime le avventure. Che emozioni quando lo sguardo si apre su panorami meravigliosi»
di Dino Ubiali
Il 2024 è un anno importante per il Gruppo Escursionistico Mozzo (Gem), che celebra i suoi 35 anni di attività.
«Si tratta di un traguardo importante - spiega il presidente Carmine Martelli - nel contesto di una realtà che nel tempo ha visto alternarsi tante persone all'interno del Gruppo, ognuna delle quali in maniera diretta o indiretta ha contribuito a mantenere viva l'attività. In questi 35 anni oltre quattrocento proposte inserite nei programmi escursionistici, che hanno portato il Gruppo alla scoperta delle meravigliose Orobie, le montagne di casa, ma anche del fascino delle Dolomiti, la severità delle alte quote nei gruppi del Monte Bianco, del Monte Rosa, dell'Ortles-Cevedale, ecc., avvalendosi anche del prezioso aiuto delle Guide Alpine, grazie alle quali il Gruppo è cresciuto anche in capacità tecniche e organizzative».
«Tantissime le avventure, i ricordi, le emozioni che hanno caratterizzato questi 35 anni d'attività. Solo in minima parte è possibile trasmetterle attraverso le fotografie e i video che il nostro sito propone. Una cosa sicuramente traspare da questa attività: l'amore per la montagna, per la natura, la voglia di scoprire ambienti incantevoli, spesso poco lontani da casa e la capacità d'emozionarsi quando dalle cime, anche le più modeste, lo sguardo si apre su panorami meravigliosi. Qualcuno ha scritto: "Nei grandi spazi della montagna, nei suoi alti silenzi, l'uomo non distratto può cogliere il senso della sua piccolezza e la dimensione infinita della sua anima».
«Questo dà senso al nostro salire, al nostro andar per monti e per "osmosi" al nostro vivere quotidiano - aggiunge -. In questo contesto, la proposta finale del nostro programma del 35° vuole essere un omaggio alla montagna, abbracciando simbolicamente la montagna di casa, la nostra collina, il Monte Gussa. Cercheremo di formare pertanto un'unica “cordata” lungo i due chilometri (...)