Viaggio in Oriente

Posti fantastici e dove trovarli Pechino, metropoli antichissima

Posti fantastici e dove trovarli Pechino, metropoli antichissima
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Guide: Lonely PlanetGuardianRough Guides.

 

Città imperiale e capitale di un paese immenso, Pechino è ha un’area metropolitana larga quasi quanto il Belgio, che ospita più di ventuno milioni di persone. Una città dove lo stile austero di Piazza Tienanmen si unisce a quello sino-sovietico di edifici costruiti tra il 1950 e il 1970 e ora superati (in altezza e maestosità) dai grattacieli del centro, dove accanto alle strade strette e alle case tradizionali, a pianta quadrata con un cortile interno, spiccano moderni quartieri residenziali di lusso.

Piazza Tienanmen. Luogo simbolo della capitale cinese è Piazza Tienanmen, la piazza pubblica più grande del mondo, dove Mao Tse-Tung proclamò nel 1949 la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Il nome significa “Porta della pace celeste”, una definizione messa in dubbio da alcuni tragici episodi storici che qui si sono svolti, come la famosa protesta del 1989, alla quale il regime comunista rispose schierando carri armati contro i manifestanti e uccidendo un numero ancora incerto di persone.

 

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La Citta Proibità. Tutt’altro capitolo della storia della città è quello di cui è testimonianza la Città Proibita, sede dei palazzi imperiali, così chiamata perché nessuno poteva accedere – ad eccezione dei membri della casa reale – senza il consenso dell’imperatore. Si tratta di un complesso di ottocento edifici estesi su 720mila metri quadrati che ospitavano le corti delle dinastie Ming e Qing e costituiscono oggi un’enorme collezione di strutture in legno. Molti edifici conservano tetti dorati decorati con nove piccole statue, secondo la tradizione che vedeva questo numero come riservato al sovrano, simbolo del potere imperiale.

Il Palazzo d'Estate. Per alcuni ancora più affascinante della Città Proibita è il Palazzo d’Estate, dove gli imperatori si trasferivano per fuggire il caldo; un complesso di giardini e palazzi all’interno di un enorme parco, occupato in larga parte dal lago artificiale di Kumig. Da non perdere la grande barca di marmo costruita nel lago, così come il Lungo Corridoio, una bellissima galleria coperta affrescata con scene mitologiche, all’interno della quale l’imperatore passeggiava anche in inverno. Altra caratteristica peculiare della città è quella architettonicamente legata alla filosofia taoista, ispirata a principi della natura e basata sull’equilibrio tra Yin e Yang, sull’armonia tra gli opposti. Fu proprio il Taoismo a ispirare la costruzione del Tempio del Paradiso, all’interno del quale si trova la Montagna Celeste, dove l’imperatore pregava per chiedere bel tempo, e la Sala della Preghiera, destinata alle invocazioni per avere buoni raccolti. Altro luogo simbolo della città è il Memoriale di Mao Tze-Tung costruito nel 1977, che ospita, in una teca di cristallo, il corpo imbalsamato del leader cinese. Da notare come qualche volta l’originale sia sostituito con una copia di cera, per ospitare la salma in un refrigeratore.

 

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La città sotterranea. Oltre alla Pechino dei palazzi imperiali, dei grattacieli e dei mausolei, la capitale della Cina nasconde un'altra faccia, conservata sotto terra. È quella della città sotterranea nata negli Anni Settanta, quando, per timore di un’invasione sovietica, Mao fece costruire una rete di rifugi ad almeno dodici metri di profondità. Una e vera e propria città nella città, con più di novanta ingressi nascosti all’interno degli edifici o nelle vie del quartiere di Qianmen. Un’opera titanica, che impegnò circa duemila persone per dieci anni e che, ora che il costo delle case a Pechino è quadruplicato, ospita migliaia di persone (ancora poche rispetto alla capienza effettiva di circa 300mila).

Il cibo. Per quanto riguarda l’aspetto gastronomico, la cucina pechinese propone ai più temerari rane e tartarughe servite con salse piccanti; ai moderati l’anatra laccata (ovvero un oca arrostita a lungo in forno a legna), mentre ai più pavidi offre piatti di carne di maiale, cotta alla brace o come ripieno di focacce dolci. I veri must di Pechino sono, però, i piatti al vapore, come i famosi baozi, panini di carne o verdura. Immancabili anche i noodle, gli spaghetti cinesi; fast food di Pechino, serviti in una ciotola di brodo fumante.

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