Una visita nelle Fiandre

Posti fantastici e dove trovarli Bruges, la Venezia del Nord

Posti fantastici e dove trovarli Bruges, la Venezia del Nord
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Lonely Planet, Visit Flanders, Arrival Guides.

 

 

La Venezia del Nord, città del merletto fiammingo, Bruges si trova a un’ora da Bruxelles, che forse supera per l’eredità storica. Dichiarata nel 2000 Patrimonio Mondiale Unesco, Bruges ha un’architettura medievale, con un centro storico circondato da canali, un museo a cielo aperto dove restano vive le storie del passato.

Architettura e chiese. Passeggiando per le stradine del centro, viene spontaneo immaginarsi come doveva essere la città qualche secolo fa, quando i mercanti animavano il Grote Markt, la piazza del mercato, dove ogni corporazione aveva la sua sede. Si ritrovavano nelle case con le guglie appuntite oppure sotto il Belfort, la torre campanaria alta 83 metri all’interno della quale c'è un carillon con 47 campane. Altro luogo di interesse è sempre stata la Basilica del Santo Sangue, che ospita un frammento del tessuto con cui Giuseppe d' Arimatea asciugò il sangue di Cristo dopo la crocefissione.

 

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Arte e leggende. Per un’immersione nell’arte fiamminga c’è invece il Groeninge Museum, dove si trovano opere di Bosch, Hans Memling, Hugo van der Goes, Rogier van der Weyden e Jan van Eyck.. Molti di questi artisti furono ispirati dell’atmosfera e delle storie della città, comprese quelle legate ai “capitoli bui”, come la caccia alle streghe che avvenne tra il 1400 e il 1500, dalla quale prese spunto in molti dei suoi quadri Pieter Bruegel il Vecchio. Per andare in cerca di un altro tipo di leggende basta avviarsi verso il Minnewater park, famoso per la storia dell’amore del guerriero Stromberg e di Minna, figlia di un pescatore promessa in sposa contro il suo volere a Horneck.

Commerci e merletti. Altro snodo rilevante nella visita alla città è il Burg, dove sorge il castello, una fortezza per proteggersi dai vichinghi. Nel Medioevo, infatti, Bruges si trovava sul mare, nell’insenatura marittima del canale Zwin. Nel XII secolo divenne fiorente in città la produzione di lana e tessuti, tanto che presto, anche grazie alla protezione dei conti delle Fiandre, diventò il porto più importante per il commercio della lana. Dal Cinquecento, poi, la città si fece conoscere anche come centro di produzione e esportazione di merletti. Un’attività legata al volere dell’imperatore Carlo V che a metà del Cinquecento richiese che il pizzo diventasse una competenza obbligatoria per tutte le donne dei conventi e dei beghinaggi delle Fiandre.

 

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La produzione dei merletti raggiunse l’apice nel Settecento, quando i pizzi delle Fiandre divennero di moda come applicazioni negli abiti dell’alta borghesia. Fu in questo periodo che Bruges si impose come punto di riferimento di queste esportazioni, creando scuole di ricamo che formavano professioniste le cui creazioni artigianali venivano vendute in tutta Europa. Tanto grande fu questo commercio che verso la metà dell'Ottocento a Bruges si contavano ben 82 scuole, dalle quali ogni anno uscivano oltre 2300 professioniste. Di questa attività, che dopo la prima guerra mondiale subì un drastico crollo sia nella produzione che nelle vendite, resta viva la memoria grazie alle merlettaie ancora attive e al museo dedicato, dove è ancora possibile prendere lezioni di merletto.

Locali e cibo. Una visita a Bruges non sarebbe completa senza un tour gastronomico tra ristoranti, botteghe cioccolaterie. Per una birra il posto migliore è sicuramente la Brouwerij De Halve Maan, un birrificio aperto nel 1856. Da provare la bionda Brugse Zot, da abbinare a delle ottime patatine fritte (le famose frites cucinate con lo strutto). Altre specialità da provare sono poi le moules (le cozze), le gaufres e il cioccolato, la cui produzione è una delle attività tradizionali della città.

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