Aspettando l'Europa League

Questa settimana ha un solo giorno

Questa settimana ha un solo giorno
Pubblicato:
Aggiornato:

Questa settimana ha un giorno solo. Normalmente utilizziamo questo spazio per raccontare l’atmosfera del giorno prima e ci proveremo anche questa volta, ma è davvero complicato parlare di una partita che aveva tutta l’aria dell’antipasto leggero prima di una scorpacciata di polenta e coniglio. O di una super grigliata mista. Atalanta-Fiorentina, sotto la pioggia e alle 6 della sera, è servita soprattutto per scaldare i motori in vista del prossimo incredibile e importantissimo impegno che attende Gasperini e i suoi ragazzi.

 

 

Lo stadio scivoloso e il ricordo di Pisani. La domenica di Bergamo è fredda e grigia, il cielo intorno alle 5 della sera inizia a sputare un po’ di pioggia a singhiozzo e man mano che si avvicina la partita l’intensità dell'acqua aumenta. Sembra quasi un segnale dall’alto: raffreddate i bollenti spiriti, altrimenti arrivate a giovedì con la temperatura troppo alta. Tentativo ovviamente stra fallito, a Bergamo si pensa solo al Borussia ma nel frattempo la curiosità di vedere la Dea 2 (senza offesa, con sei giocatori cambiati rispetto a giovedì non si può parlare di formazione titolare) al cospetto della Fiorentina è reale. Prima della partita, sul tabellone dello stadio viene mandato per la ventunesima volta il ricordo di Federico Pisani e Alessandra Midali, il folletto nerazzurro scomparso nel 1997 in un incidente stradale non è mai stato dimenticato: dalla Curva si alza spesso anche il coro di ricordo “Federico Pisani olè”. Mentre le squadre terminano il riscaldamento, uno striscione rapisce lo sguardo di tutti gli oltre diciassettemila presenti: «La gioia della gente, la commozione del presidente: uniti non ci può fermare niente». È una presa di coscienza pazzesca in vista della sfida al Borussia.

Primo tempo: Petagna risponde a Badelj. In avvio di partita, le due squadre si affrontano a viso aperto (finalmente uno spettacolo degno dopo le barricate di compagini come Bologna, Chievo e compagnia cantante) e la Fiorentina parte forte riuscendo a trovare il gol del vantaggio con un sinistro piazzato di Badelj. La situazione non è delle migliori, il direttore di gara Maresca combina un bel pasticcio con Simeone (andava cacciato per doppio giallo, da regolamento l’errore è folle) ma alla fine passa tutto in cavalleria perché Andrea Petagna mette la testona su un cross di Gomez e pareggia i conti. Il rumoreggiare (inspiegabile) del pubblico diventa applauso e l’ariete numero 29 trova la via della rete diciannove partite dopo l’ultima volta, anche se il partito dei "contro" continua imperterrito a rumoreggiare. È così e nulla cambierà fino al termine della stagione, ma una domanda a tutti i tifosi che sbuffano perché il Peta non segna a raffica la riproponiamo: se Gasperini lo fa giocare e si arrabbia solo quando l’approccio non è quello giusto e non per i pochi gol, sarà perché è pazzo oppure perché il “peso” nella manovra del numero 29 è comunque molto importante?

ATFI0269
Foto 1 di 24
ATFI0270
Foto 2 di 24
ATFI0276
Foto 3 di 24
ATFI0280
Foto 4 di 24
ATFI0289
Foto 5 di 24
ATFI0292
Foto 6 di 24
ATFI0295
Foto 7 di 24
ATFI0299
Foto 8 di 24
ATFI0307
Foto 9 di 24
ATFI0311
Foto 10 di 24
ATFI0316
Foto 11 di 24
ATFI0325
Foto 12 di 24
ATFI0329
Foto 13 di 24
ATFI0331
Foto 14 di 24
ATFI0338
Foto 15 di 24
ATFI0340
Foto 16 di 24
ATFI0360
Foto 17 di 24
ATFI0363
Foto 18 di 24
ATFI0367
Foto 19 di 24
ATFI0376
Foto 20 di 24
ATFI0508
Foto 21 di 24
ATFI0513
Foto 22 di 24
ATFI0580
Foto 23 di 24
ATFI0632
Foto 24 di 24

Ripresa: se non si può vincere, meglio non perdere. Dopo il riposo, l’Atalanta attacca finalmente sotto la Curva e in alcune circostante sembra proprio il momento buono per scattare verso i tre punti. Gomez due volte e Petagna provano a mettere in mezzo traversoni interessanti ma non ci sono sviluppi positivi; la Fiorentina pian piano arretra ma di grandissimi pericoli Sportiello (fischiatissimo) non ne corre e si arriva al finale di partita con pochi brividi e un cartellino rosso per Milenkovic. La Viola in dieci riesce pure a portare Falcinelli solo davanti a Gollini grazie a un regalo natalizio postumo di Hateboer, ma la mira dell’ex Sassuolo è scentrata e l’1-1 non cambia più. Nello stadio bagnato, freddo e scivoloso, i ragazzi mandati in campo dal tecnico orobico fanno comunque una buona figura e recuperano un punto su Inter, Sampdoria, Torino e Udinese, avvicinando il sesto e settimo posto, ora a soli tre punti. Si poteva vincere? Certo, ma nell’economia del campionato certi pareggi sono molto preziosi. E domenica c’è la Juve con Higuain, Bernardeschi e Cuadrado ai box. Sarà dura ma ci pensiamo da venerdì.

Il fischio finale: questa settimana ha un giorno solo. Quando Maresca fischia la fine delle ostilità, c'è un momento di smarrimento: oddio, adesso che è passata la partita con i toscani siamo davvero con il Borussia nel mirino. La percezione che si ha è che l’impegno in Europa League sia di quelli storici. Sulle tribune e nel parcheggio esterno non si parla d’altro e l’applauso dei tifosi a mister e giocatori a fine partita non pare proprio di ringraziamento per lo sforzo profuso contro i toscani di Pioli, quanto per averci regalato la possibilità di vivere questa attesa. Proprio il tecnico dei toscani, nel dopo gara, ha fatto il suo personale augurio alla Dea di battere il Dortmund giovedì. La tensione sta già salendo, ma la convinzione di potersela giocare contro chi è secondo in Bundesliga e ieri ha vinto 1-0 con la squadra titolare subendo ben 28 tiri di cui 11 nello specchio della porta è veramente grande. Adesso riposatevi, non contate le ore né i minuti e vivete l’attesa senza stress: tutto il resto viene dopo. Questa settimana ha un giorno solo: giovedì 22 febbraio, ore 21.05. Andiamo a prenderci la storia.

Seguici sui nostri canali