Riparte il basket, per chi non lo sa
93, 16, 1, 26. No, non stiamo giocando alla cabala napoletana. Vogliamo presentarvi il Campionato Italiano di Pallacanestro che prenderà il via sabato 11 ottobre. E allora qualche numero: 93, come l’edizione da disputate; 16, come le squadre che vi partecipano; 1, come una è la favorita d’obbligo: l’Armani Jeans Milano. Che proprio pochi mesi fa chiudeva lo scorso campionato aggiudicandosi lo Scudetto numero 26, al termine di una finale col Siena dal sapore agrodolce, per via delle implicazioni giudiziarie. Mentre sul campo imperversava la sfida che eccitava tutta l’Italia cestistica, a seguito di gravi problemi finanziari una meno nobile citazione, quella in giudizio, portava la squadra toscana in Tribunale per dichiararne il fallimento.
LE FAVORITE. E così, orfano di quella Mens Sana Siena che ha dominato la decade sportiva vincendo 7 scudetti consecutivi, il campionato italiano riparte lasciando tutti con la domanda: “chi potrà mai battere Milano?” Una prima possibile risposta? Facile, la Dinamo Basket Sassari. La squadra allenata da Romeo Sacchetti infatti ha avuto la meglio sull’Olimpia Milano di coach Luca Banchi nella sfida di Supercoppa di settimana scorsa, mostrando come la squadra meneghina non sia imbattibile, nonostante ad una squadra già fortissima abbia aggiunto giocatori di caratura internazionale come Kleiza (ex Nba), Brooks e Ragland. Qualcuno dice che sarà proprio Milano la prima avversaria di sè stessa: non sarà immediato trovare l’alchimia giusta per un gruppo in parte nuovo, così come non sarà semplice gestire tanti “galletti” in un pollaio solo. A parte questo, la squadra all’ombra della Madonnina rimane la favorita d’obbligo del Campionato Italiano, con ambizioni importanti anche in Eurolega, la massima Coppa Europea.
LE ALTRE SQUADRE. REGGIO LIETUVA, ITALIA, OLIMPIADI, INNI, STRADE E... Tutte le altre sembrano essere un gradino sotto. Ma il bello del basket è che il Campionato non finisce con andata e ritorno: per conquidere l’agognato Tricolore bisogna passar per le forche caudine dei Playoffs; la serrata lotta finale tra le prime 8 squadre, che si affrontano in serie al meglio delle 7 partite, dove tutto può sempre succedere... Ed allora un occhio di riguardo va dato a Reggio Emilia, che dopo il successo in Eurocup (la Coppa Europea di seconda fascia) sembra aver apparecchiato la tavola in salsa lituana con l’aggiunta di Kaukenas e dei gemelli Lavrinovic, che s’uniscono ad un buon gruppo di italiani (Polonara, Della Valle, Cinciarini, Cervi, Mussini), cosa non frequente nel nostro campionato. Anzi, a dirla tutta il movimento cestistico italiano versa in difficoltà, nave senza nocchiero in gran tempesta, e le proposte di redenzione si limitano alla recente idea diPetrucci di suonar l’inno di Mameli prima d’ogni palla a due. Vero che a fine stagione ci saranno gli Europei 2015, che qualificano per i Giochi di Rio del 2016... ma lasciamo a voi ogni giudizio sulla bontà della proposta.
C’è poi l’Acqua Vitasnella Cantù, che dal canto suo può contare (passateci il gioco di parole) sul tifo del Pianella, il più caldo di tutta la serie A, su un ottimo coach come Sacripanti e sull’estro di Darius Johnson-Odom, playmaker classe ’82 da Marquette che, dominando al college e vissuto un periodo in ombra nella D-League (la sorella minore della NBA) cercherà di riportare il suo talento sulle strade lombarde. A proposito di strade, tra canturini e milanesi c’è lo stesso amore che corre ultimamente tra Putin e l’Ucraina, e se dovessimo assistere ad una serie tra le due città del Nord Italia, l’Autostrada dei laghi potrebbe infiammarsi. E non solo metaforicamente.
Avvicinandosi al fondo dello Stivale troviamo la Sidigas Avellino, che proverà a centrare la postseason con un roster completamente rinnovato ma di tutto rispetto, e la Enel Brindisi, forte del 5° posto dello scorso anno e di un gruppo migliorato dall’arrivo di Turner. Incuriosiscono l’Acea Roma, che dovrà cercare di replicare i miracoli delle scorse stagioni alla guida di coach Dalmonte ma che sembra aver allestito un roster da metà classifica, e la Umana Reyer Venezia, dove l’ex allenatore della Nazionale Recalcati potrà contare su un gruppo nuovo ma talentuoso, servendosi dell’usato sicuro Ortner , Viggiano e Ress (quest’ultimo esule dalla scomparsa Siena), e scoprendo l’intrigante nuovo arrivato, il cecchino lituano Dulkys Deividas.
Affascinante poi la Openjobmetis (auguri allo speaker) Varese, che vede il ritorno in panchina (dopo anni da giocatore) di quel geniale, sregolato, istrionico e teatrale folletto del parquet che risponde al nome di Gianmarco Pozzecco. Se non lo conoscete beh, in primis fate ammenda, chiedete scusa, e tornate qui su Bergamopost quando vi racconteremo la sua storia. Nel frattempo Youtube potrebbe darvi un’idea...
Veniamo alla coda: una sola squadra retrocederà al termine della Stagione, e nei bassifondi della classifica probabilmente si troveranno a sgomitare per non finire nelle sabbie mobili della Legadue la Vanoli Cremona, insieme con Consultinvest Pesaro, Granarolo Bologna, l'Upea Capo d'Orlando e... Trento. A proposito di Trento.
ESORDIO OROBICO. Una speciale attenzione merita la neopromossa Pallacanestro Trento, che schiera tra le sue fila un piccolo (si fa per dire, son sempre 191 cm di altezza..) gioiello orobico: Diego Flaccadori, classe ’96, di Cenate Sopra. Nato e cresciuto nei vivai bergamaschi (Excelsior prima e poi Bluorobica), “Flacca” si fa riconoscere da subito per il talento cristallino, la passione per il basket (trasmessa dal nonno), la predisposizione al lavoro e la testa sulle spalle (non sarebbe bergamasco, sennò, vero?). Ed ora, dopo un’estate passata a trascinare la nazionale giovanile U18 da Capitano, Diego tra poche ore sarà il primo Bergamasco in più di un decennio a mettere piede su un parquet della massima Serie. Uno di quegli istanti che ogni giocatore vorrebbe vivere, e che saremo fieri di veder compiere ad un figlio della terra Bergamasca.
Parlando di istanti. Questo sarà il 1° campionato in cui sarà adottato l’instant replay su tutti i campi e per tutte le partite, segnando un importante passo avanti nel rapporto con la tecnologia (e forse qualche altro sport con la palla dovrebbe prendere nota).
Ed ora forza, chiudiamo la cabala: 11, 20,30, 1. Cosa sono? Semplice. Sabato, 11 Ottobre, ore 20.30, il campionato smetterà di viver sulla carta e prenderà vita nelle palestre della Penisola. E l’uno, direte voi? Beh, la classe regina non poteva che iniziare con la rincorsa alla Regina, Milano.
PalaRadi, Piazzale Zelioli, Cremona. Vanoli Cremona vs Olimpia Milano.
Che la caccia abbia inizio.