Sabato c’è il peggior Punk Rock Raduno di sempre, ed è una bellissima notizia
Il 18 luglio, al posto del festival che quest’anno non si è potuto organizzare, il “Worst Raduno ever” nell’ex cimitero di Redona (Edonè)
Ok, il Punk Rock Raduno 5 non si fa. L’evento annuale che riunisce tutti gli appassionati di musica e cultura del “Do It Yourself” (l’autoproduzione), ospitato dall’Edonè, è stato posticipato al 2021. Ma gli organizzatori non si sono tuttavia dati per vinti e con gran soddisfazione Franz Barcella, anima del festival, annuncia un evento in totale sicurezza, il primo in elettrico post-lockdown. «Se quest’anno non potremo avere il miglior raduno di sempre, allora ci accontenteremo del “Worst Raduno ever”», si legge nella presentazione. Cioè il “peggior raduno di sempre”, con la solita giusta dose di autoironia dell'ambiente. Sabato 18 luglio dunque, all’Edonè (e online su Facebook) va in scena una sorta di dinner party, con distanziamento fisico e quant'altro, secondo le misure di sicurezza vigenti. Ma con la musica dal vivo.
Prima in acustico, poi elettrico. Ad accompagnare la serata del 18 luglio non ci saranno soltanto gli acustici di Matt DeeCrack (Austria), Menagramo, Dan on the Moon (Mega, Wasey Hey! Go!), I Like Allie e Viboras... La vera sorpresa, anche se dovranno essere tenuti a bada i volumi, è che Edoné ha ottenuto l'autorizzazione per ospitare degli show in elettrico nell’area dove sorge l’antico cimitero. Sul palco i Riccobellis e gli Hakan, e Kevin Aper coi suo Sweatpants Party (che faranno anche pezzi degli Apers). L’evento è a ingresso gratuito ma la capienza è fino a 500 persone: basta prenotare un tavolo andando sul sito di Edoné.
Merchandising di livello. Una delle cose belle del Punk Rock Raduno, oltre naturalmente alla musica e all’atmosfera internazionale, rilassata ed estremamente friendly, è il mercatino. Si trovano cose splendide, a partire dalle magliette, perché la cultura dell’autoproduzione non ammette sconti. E anche al “peggior raduno” la selezione di T-shirt e borse sarà all’altezza: «Un grazie enorme a Paolo Proserpio e Lucrezia Lopresti per i fantastici artwork», si legge nei post di presentazione su Facebook.