Le speranze per l'anno nuovo

Stadio europeo e nuovi de Roon La nostra letterina a Babbo Natale

Stadio europeo e nuovi de Roon La nostra letterina a Babbo Natale
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Caro Babbo Natale,

quest’anno non ci sono situazioni critiche da risolvere, quindi non me la sento di chiederti nulla di particolare. Sai, più o meno dodici mesi fa ho scritto una letterina come questa e speravo di trovare sotto l’albero un nuovo attaccante: avevo fatto il nome di Gilardino, ma anche quello di Pinilla. È arrivato il cileno e nel 2015 è stato lui il capocannoniere. Ha infilato 4 rovesciate da far spellare le mani, ha combinato pure qualche marachella ma lo abbiamo perdonato tutti. L’Atalanta a maggio si è salvata e quindi l’obiettivo è stato raggiunto. Dopo Colantuono, al timone della Dea è arrivato Edy Reja, e dopo un finale di stagione con tanti pareggi, le prime 17 giornate del nuovo campionato sono state un grande successo. Ho visto una bella squadra, un 4-3-3 divertente e tante partite in cui mi sono trovato a scrivere con entusiasmo che la Dea vale l’Europa. Oh mamma, l’ho nominata: l’ultima volta che mi è capitato era dopo il match contro Palermo. In seguito, a Verona e con il Napoli, ci sono state due sconfitte di fila e siamo tornati sulla terra. Porterò mica sfortuna?

 

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Pazienza, caro Babbo Natale, a quota 24 e con 10 punti di vantaggio sul Frosinone che è terz’ultimo c’è da leccarsi i baffi. L’Atalanta gioca per restare in Serie A e ci sono tutti i presupposti perché questo si avveri senza grossi problemi. E allora, visto che per il campo non ci sono richieste da fare, limito i miei desideri (non ridere, a 36 anni suonati quel pallone che rotola in mezzo al campo mi emoziona nemmeno fossi un adolescente…) soltanto a due piccole grandi richieste.

Primo, il mercato. Prima di tutto, il mercato. Credo che l’operazione de Roon fatta lo scorso luglio abbia un sacco di cose da insegnare. Con un certo tipo di approccio si possono centrare colpi incredibili spendendo pochissimo. Abbiamo pagato 1,5 milioni di euro un campioncino olandese che sta facendo grandi cose, e il presidente su L’Eco al Serina ha confermato che ci saranno almeno altre due operazioni di questo tipo. Magari in prestito con diritto di riscatto già fissato. Sarebbero davvero un super colpo per il futuro.

Però vedi, Babbo Natale, il mercato è fatto anche di un sacco di voci. Da qui a fine gennaio tutti parleranno convinti di avere la verità in tasca su giocatori che andranno via e su altri che arriveranno. Ci saranno una miriade di nomi che riempiranno le discussioni calcistiche di queste feste, qualcuno si scalderà per quelli più importanti ma fammi un regalo: aiutami a far capire a tutti che a Bergamo il vento è cambiato.

 

ALBERTO MARIANI - ATALANTA - CARPI  SERIE A TIM 2015-2016

 

All’Atalanta non servono innesti di grido per invertire la rotta della stagione ma ragazzi che con 6 mesi d’anticipo sulla concorrenza possano crescere a Zingonia. È probabile che (scambi a parte) ci ritroveremo a commentare l’arrivo di un polacco, un olandese o un francese che nessuno ha mai nemmeno sentito nominare. Lo faremo con la certezza che de Roon e Gomez a gennaio non si muoveranno e con la forza di una classifica che ci permetterà di fare esperimenti per il domani. I Conti e i Monachello non sono solo comparse ma presto diventeranno protagonisti.

Secondo, lo stadio. La seconda richiesta per questa letterina, caro Babbo Natale, riguarda lo stadio di Bergamo. Non mi addentro nei meandri tecnici che trattano di valutazioni commerciali, gare d’acquisto o robe simili. Non voglio nemmeno parlare dell’Albinoleffe, non può essere un problema. Però penso a quello che hanno detto il sindaco Gori due giorni fa e il presidente Percassi proprio oggi, sulle colonne de L’Eco di Bergamo. Se tutto va come deve andare, il 2016 sarà ricordato come l’anno in cui la Curva Pisani verrà demolita. Al suo posto ci sarà una nuova gradinata a ridosso del campo e con tutti i comfort che uno stadio moderno deve avere. Pensaci bene, Babbo Natale, è molto importante: con le due tribune già rinnovate e la Curva Pisani rifatta, il progetto di riqualificazione sarebbe a buon punto e chissà che la licenza Uefa possa davvero arrivare (magari con ridotta capienza) già dalla prossima stagione.

 

atalanta - frosinone, pitch view

 

Non corriamo troppo, hai ragione. Però è giusto dare uno sguardo d’insieme e aiutare tutti a capire una cosa fondamentale. L’Atalanta sta facendo un percorso che, salvezza dopo salvezza (parliamo di 30 milioni di euro l’anno) cementa le già solide basi societarie e nello stesso tempo migliora il gruppo dal punto di vista tecnico. Se a questo trend positivo affianchiamo la ristrutturazione dello stadio, il futuro è garantito.

Caro Babbo Natale, ho finito. In fondo non ho chiesto chissà cosa, dai. Si tratta di un semplice aiuto per stimolare la pazienza di tutti i tifosi bergamaschi. La strada è tracciata, bisogna percorrerla senza superare i limiti: correre porta al rischio di schiantarsi, serve ancora un po’ di tempo e tutto diventerà realtà. L’Atalanta è destinata a diventare grande, per crederci non servono miracoli.

Fabio Gennari

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