Il programma

Storie e spettacoli sotto le stelle dal 4 al 7 settembre a Curno con “Racconti di fine estate”

Torna la rassegna con quattro serate di teatro di narrazione nei cortili e nei parchi di Curno, tra miti, cronaca e improvvisazione

Storie e spettacoli sotto le stelle dal 4 al 7 settembre a Curno con “Racconti di fine estate”

di Monica Sorti

Spettacoli di alto livello nei cortili di una volta dove, quando non c’era ancora la televisione, ci si ritrovava per raccontare storie. Ritorna dal 4 al 7 settembre, alle 21, “Racconti di fine estate”, la rassegna culturale promossa dal Comune di Curno con la direzione artistica della Compagnia La Pulce, giunta quest’anno alla sua settima edizione.

«È diventata una tradizione che addolcisce il rientro dalle vacanze – dichiara l’assessora alla Cultura, Paola Bellezza -. È bellissimo poter offrire alla cittadinanza momenti di intrattenimento e di riflessione, con una profondità dei temi trattati e in luoghi bellissimi».

Il filo conduttore è il teatro di narrazione e in tutti gli spettacoli ci sono uno o al massimo due attori, con una scenografia minima se non inesistente. «Racconti di fine estate è la mia punta di diamante, come assessora non posso chiedere di meglio – conclude Bellezza -. La proposta, partita come una scommessa, è stata un crescendo sia di qualità che di pubblico, sempre più affezionato».

Enzo Valeri Peruta della Compagnia La Pulce aggiunge: «L’intento è quello di riavvicinare il pubblico a una forma tanto antica quanto potente di spettacolo, che è proprio la narrazione orale. Abbiamo pensato di proporre questa manifestazione in forma “concentrata”, che si sviluppa nell’arco di quattro serate consecutive, da giovedì a domenica».

Il periodo individuato, il primo weekend di settembre, è stato scelto per permettere di assistere agli spettacoli all’aperto, considerata la temperatura ancora gradevole, e per garantire il massimo numero di spettatori rientrati dalle vacanze e con le scuole non ancora aperte.

Gli argomenti trattati vanno dai miti ai fatti di cronaca più recente, dal teatro civile a classici della prosa rivisitati, da monologhi intensi e commoventi ad altri più leggeri e comici. «Le situazioni che abbiamo creato per le rappresentazioni sono sempre protette e abbastanza intime, nonostante la grande affluenza di pubblico, con punte di 150-180 spettatori. Il pubblico lo sa, la fine dell’estate porta sempre una leggera malinconia, ma porta anche degli splendidi racconti».

Si comincia il 4 al Castello della Marigolda con “Alfredino, l’Italia in un pozzo”, del Centro Teatrale Mamimò. E’ la storia che ha sconvolto l’Italia nel 1981 (…)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 4 settembre, o in edizione digitale QUI