Immagini per capire il mondo

Il ritorno di Fotografica (finalmente)

Il ritorno di Fotografica (finalmente)
In apertura, The Denaikil Desert Eritrea di Andrea Frazzetta

 

Eureka! Reso possibile grazie alle sinergie tutte bergamasche tra Associazione Fotografica, Cesvi, Confartigianato, Cai, Teatro Tascabile, Provincia e Comune di Bergamo, dopo due anni torna Fotografica, il festival di Fotografia di Bergamo. Noi fotografi – professionisti e amatori – accomunati dalla passione per il reportage eravamo in attesa di questo appuntamento e lo aspettavamo con manifesta impazienza. «Si, va bene ma il pubblico non è fatto di soli fotografi», potrebbe obiettare qualcuno al malcelato entusiasmo di chi scrive. E poi: «Ma nell’era dell’internet, dei social network, della condivisione totale e immediata di qualunque informazione non è roba da dinosauri andare fisicamente ad un festival di fotografia per vedere delle stampe appese ad un muro?».

E invece no. Non troveremo solo bella fotografia a Fotografica, né immagini difficili da decifrare o per addetti ai lavori, bensì un tipo di fotografia lenta, pensata, che con i propri racconti suscita riflessioni e pensieri. Una fotografia che va assaporata integralmente nei suoi toni dolci e in quelli amari. Il filo rosso che lega le opere in mostra e che dà il titolo alla rassegna è, infatti, di quelli che interessano tutti noi nel profondo: è l’Equilibrio Sottile di un ambiente incontaminato e affascinante, ma sempre più degradato e molestato dall’azione incurante dell’uomo. Sì, perché stando ai dati più aggiornati, lentamente ma inesorabilmente l’umanità si trova sempre più in equilibrio tra la propria sopravvivenza e l’estinzione dovuta ai cambiamenti climatici da essa stessa indotti. La gran parte dei problemi che interessano il nostro piccolo pianeta sono frutto di un modello di sviluppo quantitativo e illimitato e dalla sottostante presunzione della possibilità umana di disporre delle risorse ambientali a proprio piacimento come se tutto durasse in eterno.

Quindi ecco che un festival di fotografia che affronta metodologicamente il tema degli abusi del territorio e delle risorse naturali si trasforma in uno strumento essenziale di educazione socio-culturale, un’opportunità fondamentale offerta a tutti per riflettere…

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 12 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 31 ottobre. In versione digitale, qui.