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Torna "Molte fedi sotto lo stesso cielo", per raccontare le difficoltà del cambiamento

Presentata oggi (4 settembre) la diciassettesima edizione. Il tema di quest'anno è "Passaggi", perché «siamo in un momento storico di grandi trasformazioni»

Torna "Molte fedi sotto lo stesso cielo", per raccontare le difficoltà del cambiamento
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di Sara Barbò

Oggi, mercoledì 4 settembre, nella biblioteca civica Tiraboschi di Bergamo, è stata presentata la diciassettesima edizione di “Molte Fedi sotto lo stesso cielo”, la rassegna culturale delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani (Acli) di Bergamo.

La conferenza si è tenuta nella sala Mimmo Boninelli (recentemente inaugurata), dove Francesco Mazzucotelli, coordinatore della rassegna, ha presentato il nuovo progetto con il supporto di Giuditta Zambaiti, membro del coordinamento. Insieme a loro sono intervenuti anche la sindaca Elena Carnevali, il rettore dell’Università di Bergamo, Sergio Cavalieri, e Gianpietro Benigni, membro della Commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo.

Il progetto

“Molte fedi sotto lo stesso cielo” è un progetto culturale che dal 2007 opera per diffondere conoscenza attraverso eventi di riflessione e di dialogo sulle tematiche più importanti dell’attualità. L’edizione di quest’anno è intitolata “Passaggi”, seguita dal sottotitolo: “E voi come vivrete?”, una citazione tratta dal film Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, nonché una provocazione che nasconde in sé una riflessione molto profonda, come spiegato da Mazzucotelli. Anche la scelta dell’immagine per questa edizione è significativa: i due aironi che intrecciano i loro colli rappresentano le diverse fedi che cercano un modo di convivere.

«È bello poter parlare di progetti culturali dentro uno spazio della città come la biblioteca», ha esordito il coordinatore della rassegna, sottolineando l’importanza di un progetto che sia il più aperto e accessibile a tutti. «Siamo in un momento storico di grandi trasformazioni - continua Mazzucotelli - e abbiamo ritenuto importante soffermarci sulla difficoltà nell'affrontare i cambiamenti. Non bisogna sottovalutare la fatica, ma accoglierla e trovare nuovi modi per andare avanti, ascoltando storie ed esperienze»

Parola agli ospiti: Carnevali, Cavalieri e Benigni

La sindaca Carnevali è poi intervenuta affermando che «questo è uno degli appuntamenti più emblematici della città. Un luogo di diffusione della cultura, accessibile a tutti». Partecipare agli eventi di questo progetto, ha spiegato, è molto importante non solo per la città, ma è di aiuto per tutti coloro che svolgono ruoli politici e diplomatici perché permette di capire e affrontare temi come l’ambiente, le disuguaglianze, la geopolitica e tanti altri attraverso un linguaggio che chiunque può cogliere.

Anche il rettore Cavalieri sostiene il tema scelto da “Molte Fedi sotto lo stesso cielo”, in quanto, in un periodo storico in cui c’è tanta confusione e disorientamento, è difficile comprendere il presente e costruire un futuro. «Anche la nostra università sta cambiando - ha affermato il rettore - e ha una responsabilità importante: formare gli studenti per affrontare la vita nella sua complessità». Infatti anche l’università ospiterà nell’aula magna di Sant'Agostino alcuni eventi della rassegna, come ad esempio l’intervento del filosofo Maurizio Ferraris il 6 novembre.

Benigni, rappresentante della Fondazione Cariplo, ha evidenziato la specificità di questo progetto culturale, che «sa affrontare molti temi complessi attraverso un dibattito tra esperti calmo e formativo, verso un pubblico che ha bisogno di conoscere».

Il programma

Sono molti gli eventi organizzati e si suddividono in una serie di temi principali:

  • Geopolitica e stato di salute della democrazia nel mondo.
  • Storia (i passaggi storici più importanti che hanno segnato il nostro Paese).
  • Rapporto tra le diverse generazioni (interventi che aiutano il dialogo fra diversi target di età).
  • Femminismo.
  • Rapporto tra le varie fedi e la pace.

Oltre ai vari incontri, ci saranno anche eventi musicali e teatrali. Il primo avrà luogo martedì 10 settembre alle ore 20.45 con il concerto della Piccola Orchestra dei Popoli, un gruppo di otto artisti di diverse nazionalità che utilizza strumenti realizzati con il legno delle barche dei migranti approdati a Lampedusa e suona musica di diverse culture.

Tra le varie proposte ci sono anche circoli di lettura che quattro volte l’anno si ritrovano per leggere un libro. Quest’anno si leggerà un'opera di Isabella Guanzini (teologa) ed Edoardo Albinati (scrittore) dal titolo Tutti fratelli?, che affronta i grandi interrogativi che ruotano attorno alla vita e a una società in continuo cambiamento.

La maggior parte degli appuntamenti sono gratuiti, ma è necessario prenotarsi attraverso questo link, dove è possibile trovare l’intero calendario e avere maggiori informazioni.

Commenti
Giuseppe Boschini

E voi come vivrete?.... bisogna vedere prima di tutto se, coi venti che tirano, prima di tutto si restera' vivi....

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