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Venerdì 19 al Sarpi e al Sant'Alessandro si fanno le ore piccole: tutto pronto per "La notte del classico"

L'iniziativa, di carattere nazionale, vedrà i due istituti tenere le porte aperte anche la sera tra conferenze, visite e teatro

Venerdì 19 al Sarpi e al Sant'Alessandro si fanno le ore piccole: tutto pronto per "La notte del classico"
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Venerdì 19 aprile, in piazza Rosate in città Alta e in via Garibaldi, a Bergamo, le luci dei licei classici della città, rispettivamente il Paolo Sarpi e il Sant'Alessandro, resteranno accese fino a sera tarda. Torna infatti l'appuntamento con "La notte del classico", una serata di eventi, incontri, rappresentazioni teatrali con la quale questo indirizzo si apre e si presenta in un mondo dove le discipline qui insegnate sembrano perdere attrattività di anno in anno a vantaggio del mondo tecnico e scientifico.

Il programma al Sarpi

Arturo Moretti, vicepreside del Sarpi ha confermato a L'Eco di Bergamo: «Il nostro liceo regge bene e questo ci fa ben sperare per il futuro. Siamo fortemente convinti del valore intramontabile della cultura classica che comunque nel tempo abbiamo voluto coniugare con l'innovazione».

La giornata al liceo Sarpi inizierà alle 18 con un momento musicale per accogliere i visitatori. Previsto il saluto del preside Claudio Ghilardi e del provveditore Vincenzo Cubelli. A seguire le premiazioni degli studenti che si sono distinti nel percorso di studi e poi ancora esibizioni, dibattiti tra squadre di studenti e letture. A partire dalle 19.45 in aula magna ci sarà un susseguirsi di incontri e conferenze. Dalle 18 alle 22 visite guidate al MusLi, il museo nel liceo, a gruppi di 12-15 persone prenotate. La notte verrà chiusa con la lettura di una lirica di Leopardi.

E quello al Sant'Alessandro

I licei dell'Opera Sant'Alessandro hanno scelto invece di puntare tutto su una rappresentazione teatrale, che ha coinvolto attivamente gli studenti, a partire dai laboratori di scrittura di testi tragici e comici a quello di scenografia. Lo spettacolo teatrale avrà inizio alle 17.30 all'Auditorium dell'Opera Sant'Alessandro in via Garibaldi 3H. Il tema scelto è quello dell'identità, nelle modalità spiegate dalla dirigente Annamaria Gabbiadini: «La sorte violenta di Medusa, l'ansia di sapere di sé di Edipo, la crudele vendetta di Medea e l’impossibilità di essere creduta di Cassandra dovrebbero indurre a riflettere sull’io e l’altro da me, e la possibilità di farmi comprendere».

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