13 e 14 dicembre

A Ponteranica torna “Vite in Libertà”: due giorni per assaggiare l’Italia (e un pezzo di Austria) nel bicchiere

All'edizione 2025 della fiera ci saranno 32 aziende (5 bergamasche) con 30 produttori di vino e 2 produttori di cibo

A Ponteranica torna “Vite in Libertà”: due giorni per assaggiare l’Italia (e un pezzo di Austria) nel bicchiere

Il 13 e 14 dicembre torna al Bopo di Ponteranica la fiera che negli ultimi anni è diventata un piccolo culto per chi ama il vino buono. Si chiama “Vite in Libertà”, ed è una due giorni che riunisce i  produttori indipendenti, vignaioli e coltivatori, che fanno della qualità e del rispetto dell’ambiente le loro priorità. Lo scopo del festival? incontrarsi, socializzare e scoprire nuovi vini e realtà produttive.

Un’edizione ancora più grande

Questa sesta edizione cresce ancora: 32 aziende, di cui 30 vignaioli e due produttori alimentari, con una novità. «Quest’anno per la prima volta ospitiamo anche una realtà dall’Austria, la Back to End Winery», ha detto Simona Rota, tra le promotrici dell’iniziativa.

Accanto a loro, produttori da 12 regioni italiane: la Lombardia con dieci aziende (cinque solo dalla Bergamasca), poi quattro dal Piemonte, due dal Trentino-Alto Adige, una dalla Liguria, due dall’Emilia Romagna, tre dalla Toscana, due dalle Marche, una dalla Sicilia, un’azienda della Basilicata, una dalla Campania, una della Calabria e due dalla Sardegna.

I vignaioli lombardi

Tra le presenze più attese ci sono proprio i vignaioli bergamaschi, Le Driadi, Nove Lune, Azienda agricola Cattaneo, Pietramatta e si aggiunge l’azienda agricola Mádër. Non manca per la Lombardia una rappresentanza dalla Valtellina con Le Strie, dalla Franciacorta con Stella del Filare, dalla Val Trompia con l’azienda Kaos, dalla zona dell’Oltrepò pavese con La rocchetta di Mondondone e Ca’ degli Orsi.

Le altre cantine d’Italia

Il Piemonte porta i vini dell’Alto Monferrato con il Rocco di Carpineto, delle Langhe con Giachino e del Monferrato con La Tommasina e Valli Unite. Dal Trentino-Alto Adige tornano Grawü, con i suoi vini naturali altoatesini e, Maso Bergamini dalla provincia di Trento.

L’Emilia Romagna partecipa con due aziende ospiti storiche della fiera: Filarole, dei Colli Piacentini, e Longanesi dalla zona della Romagna. Per la Toscana non mancano i vini dell’Azienda agricola Sant’Agnese, dalla zona di Piombino Val Cornia, di La Disfida dal Grossetano e la Fattoria Majnoni Guicciardini dalla provincia di Firenze. Dalle Marche partecipa l’azienda agricola Terra Amica di Badiali Andrea di Ancona.

Anche i vini delle regioni del Sud sono presenti con sei aziende: Podere Lucano dalla Basilicata, L’Acino delle Terre di Cosenza dalla Calabria, l’azienda agricola Pizzillo dalla Campania, dalla Sardegna Agreste Natura e Leo Conti, entrambe dal sassarese, e dalla Sicilia la Cantina Malopasso che porta a Bergamo i vini dell’Etna.

Anche quest’anno ci saranno i salumi di Agripiccola di Telgate (Bg) e olio, salsa e altri prodotti selezionati dell’Azienda agricola Castelrosino di Jesi (An).

Due giorni di incontri

Lo scopo del festival è quello di incontrare di persona chi produce, anche per avvicinare in modo più “caldo” il consumatore al prodotto. Conoscere le storie di chi si impegna e lavora tra le vigne e non solo. Per questo l’evento è organizzato da un gruppo di volontari in collaborazione con Arci Maite Aps e Bopo, che da anni sostengono il progetto e ne curano l’atmosfera informale e familiare.

Il programma non si ferma al vino: ci saranno musica, momenti di incontro e anche due azioni di solidarietà dedicate alla popolazione della Striscia di Gaza. Sabato 13 dicembre ci sarà un banchetto informativo con raccolta fondi di Gaza Freestyle e domenica 14 dicembre il banchetto di Gazaweb, contro l’embargo internet a Gaza.

Bici, podcast e canzoni popolari

Domenica 14 dicembre, per chi vuole raggiungere la fiera in bicicletta e in compagnia, l’appuntamento è alle 14 a Bikefellas. Saranno presenti delle bici cargo per portare a casa eventuali acquisti ingombranti di vini e prelibatezze varie. Maggiori informazioni si possono trovare al Bikefellas in via Gaudenzi 6 a Bergamo.

Sempre domenica, dalle 18, il Bopo si trasforma in uno studio radiofonico: verrà registrata una puntata del podcast Groovegang, con ospiti il collettivo La.P.I.S. e la cantina emiliana Filarole, in una chiacchierata tra vini, musica e territori.

La serata si chiuderà proprio con le voci di La.P.I.S. e i loro canti popolari bergamaschi, fra i banchetti della fiera.

Wine lovers avvisati

Per partecipare è previsto un contributo di 10 euro, che comprende l’ingresso allo spazio e il bicchiere per la degustazione. È possibile acquistare il biglietto anche in prevendita tramite il link ufficiale.

L’ingresso al festival è al Bopo di Ponteranica, in via Concordia al civico 6A.