Taglio del nastro

Non solo trattori e animali, la Fiera di Sant’Alessandro si rinnova e guarda al futuro

Fino a domani (7 settembre), in via Lunga, la manifestazione che quest'anno unisce storia e innovazione. Gli interventi delle autorità

Non solo trattori e animali, la Fiera di Sant’Alessandro si rinnova e guarda al futuro

di Lara Adobati

La Fiera di sant’Alessandro, dedicata al settore primario e nata nel 1120 in onore del Santo Patrono di Bergamo, torna fino a domani, domenica 7 settembre. Organizzata da Bergamo Fiera Nuova in collaborazione con Promoberg, offre un ampio ventaglio di servizi dopo anni burrascosi.

Oltre al Covid e alle difficoltà persistenti nel mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, la patologia virale “lingua blu” ha limitato la manifestazione anche lo scorso anno. L’incubo pare essere ormai superato, permettendo ai bovini e agli ovi-caprini di affiancare nuovamente gli altri animali. Ma non solo, ha fornito un’occasione di formazione nell’ambito della sicurezza sanitaria.

Economia, ma non solo

Alberto Capitanio

A fronte di questo felice epilogo, risulta superfluo giustificare la frenesia che ha anticipato ieri (5 settembre) l’inaugurazione ufficiale. Il trambusto e l’eccitazione dominavano l’ingresso del polo fieristico di via Lunga, luogo che accoglie da anni l’esposizione. Alberto Capitanio, project manager della manifestazione, ha presentato l’evento e ha unito tra loro i vari interventi. Rappresentanti politici e aziendali si sono susseguiti per porgere i propri saluti.

Significative sono state le parole di Giovanni Zambonelli, neopresidente della Camera di Commercio: «La Fiera ricongiunge la parte commerciale con la parte popolare, i produttori con i cittadini. Vedere gli animali, acquistare i prodotti direttamente agli stand dopo averne scoperto la storia, è un modo per avvicinare i consumatori ai commercianti. La qualità è prioritaria, al contrario di quanto accade nei supermercati».

Questa affermazione non è casuale: la programmazione prevede degli incontri che accosteranno il pubblico con i produttori. Per esempio, si ripeteranno tutti i giorni delle dimostrazioni riguardanti la filatura della mozzarella, la sgranatura del mais e la lavorazione della cera. Il settore “Prodotti tipici e agro-alimentari” rappresenta il 42 per cento delle imprese totali presenti in fiera.

Tradizione e innovazione

Luciano Patelli

Il presidente di Promoberg, Luciano Patelli, ha invece rassicurato gli animi riguardo il coinvolgimento sicuro degli animali. Dalle 14 alle 17 di oggi ci sarà un intervento relativo alla biosicurezza in agricoltura. Tanto Patelli quanto l’onorevole Rebecca Frassini hanno sottolineato l’efficienza messa in atto dalla città quando collabora con istituzioni, associazioni e imprese.

Non poteva mancare il discorso della sindaca di Bergamo, Elena Carnevali: «Questa è una fiera storica, che dettaglia la nostra identità e ricorda le nostre radici. Ma è anche una fiera che guarda avanti: intende valorizzare i prodotti agroalimentari e l’innovazione tecnologica. Bisogna avere il coraggio di ammettere che stiamo attraversando una stagione difficile. Sussiste dunque la necessità di trovare nuovi mercati e di salvaguardare il “Made in Italy”. In una cornice simile, diventa una vetrina per le produzioni sostenibili e un modo per trovare nuovi mercati. La Fiera può garantire delle opportunità concrete». Infatti, ieri si è tenuto anche un convegno sull’innovazione digitale in ambito agritech. Inoltre, sono presenti oltre 192 imprese in rappresentanza di 14 regioni italiane e due stati stranieri (Austria ed Ecuador).

Il rappresentante delegato della polizia di Bergamo ha ricordato come non sia semplice incrementare l’agricoltura in un luogo urbanizzato come Bergamo. Paolo Franco, assessore alla Casa e Housing sociale della Lombardia, ha rincuorato menzionando il forte supporto economico offerto dalla regione all’agricoltura nazionale.

Il taglio del nastro

A più riprese è stato citato il ruolo cruciale ricoperto dall’aeroporto di Bergamo. Non solo per il respiro nazionale e internazionale che concede, ma anche come scalo commerciale che rende le attività bergamasche indispensabili per l’Italia e per l’estero. I ringraziamenti sono arrivati poi dall’europarlamentare Lara Magoni e dal presidente Confagricoltura Bergamo, Renato Giavazzi. Quest’ultimo ha ammesso come i dazi imposti dalle guerre e dal delicato momento storico non agevolino un panorama già sfumato dai forti cambiamenti economici. A conclusione dell’inaugurazione c’è stato il tradizionale taglio del nastro.

In sintesi, la città coglie l’occasione di Sant’Alessandro per abbracciare le aziende agricole. Il fine settimana avrà lo scopo di mettere in rilievo il valore e la cultura del settore primario, introducendo i giovani a possibili percorsi lavorativi e avvicinando le famiglie alla tradizionale produzione alimentare. Tra i padiglioni si incontrerà il meglio della tecnologia, volta alla produzione di cibo sano e di qualità.

Tanti eventi e… Gessica Notaro

Convegni e workshop per esperti si alterneranno a esperienze uniche per famiglie e bambini: dal “Gioco Cow” al “Battesimo della sella” dedicato ai più piccoli che vogliono provare l’ebbrezza del primo cavallo in sella, fino all’Onoterapia per entrare in contatto con gli asini e capirne il valore empatico e terapeutico, utile anche ai bambini. Tra trattori e tradizioni, non mancheranno droni e intelligenza artificiale per una finestra sul futuro dell’agricoltura. Novità dell’edizione 2025, il “Gran Galà Equestre – Giona Show”, con la partecipazione straordinaria della cantante, artista e attivista Gessica Notaro.

Per l’acquisto del biglietto e consultare il calendario completo degli appuntamenti, QUI.