In arrivo la Sagra della Bufala alla Fiera di Treviglio
Tanti i prodotti caseari da gustare, dagli erborinati a pasta cruda fino al quadrello e alla ricotta, da tagliare o spalmare
Chi è goloso di formaggio non potrà mancare, dal prossimo 31 maggio al 2 giugno, alla Festa della Bufala alla Fiera di Treviglio. Con una riproposizione anche dal 7 al 9 giugno.
L'evento è a cura di Agreo-Società cooperativa Onlus di Cologno al Serio, Chiosco Café e Caseificio Quattro Portoni, con il patrocinio di città di Treviglio, Pianura da Scoprire, Distretto agricolo Bassa Bergamasca, Distretto del commercio e Castelli e Fontanili della Bassa.
La festa dei formaggi
Un'ottima occasione per i buongustai e gli amanti della natura e della cultura, un'opportunità per i turisti che hanno voglia di godersi le bellezze storiche di Bergamo e della sua provincia e che scelgono la Bassa per una gita fuoriporta. Si potranno così trovare il "blu di bufala", con la forma a parallelepipedo con gustosissime venature blu, dovute alle sue muffe. Si tratta di un erborinato e la sua cagliata non è stata sottoposta a nessun processo di cottura o riscaldamento, inoltre la concentrazione dei grassi avviene unicamente per disidratazione e, per questo, è quindi a pasta cruda.
Il "quadrello" ha invece una pasta molle e cruda, con crosta lavata che ricorda i tipici stracchini lombardi e, infatti, lo si può anche spalmare. Poi c'è il "bufaloro", di breve stagionatura, ma anche il "caciocavallo" e la "casatica", ma non mancheranno altri formaggi come la ricotta di bufala è il must della giornata.
Il patrimonio storico di Treviglio
Se non si vuole perdere l'occasione per visitare anche il patrimonio storico e culturale della cittadina, tra i vari edifici, è stata di recente portata alla luce la chiesa di San Maurizio, inglobata a partire dall'XIX secolo in una cascina. Il luogo sacro, insieme a quelle di San Zeno e Sant'Eutropio, è una dei più antichi del paese, dal momento che sorgevano dove in epoca romana si trovavano le tre ville che nell'alto Medioevo diedero origine al borgo. Alla chiesa di San Maurizio, in particolare, corrisponde il villaggio di Portoli, di origine longobarda.
Dal sacro al profano, merita una visita Palazzo Pirovano, che ospitò i fratelli Galliari e diede in seguito il nome a tutta la via. Il pregevole edificio presenta un ampio androne dipinto in stile barocco che, sul modello della domus romana, si apre su un cortile interno in cui campeggia una fontana signorile. Le sale del palazzo sono, inoltre, ricche di affreschi e di piacevoli decorazioni antiche.
L'ingresso in Fiera sarà libero e il servizio di ristorazione risulterà disponibile tutte le sere e il sabato e la domenica, anche a pranzo. Per maggiori informazioni, si può telefonare al 3408505381, scrivere alla mail info@fuoriporta.org oppure visitare il sito www.fuoriporta.org, la pagina Facebook o quella Instagram.