Giovedì 3 aprile

A Solto Collina il teatro sacro con "Il Cireneo", scritto da Ermanno Bencivenga e recitato da Luciano Bertoli

L'opera andrà in scena per la prima volta nel paese dell'Alto Sebino, in un evento organizzato da Comune, Diocesi e deSidera

A Solto Collina il teatro sacro con "Il Cireneo", scritto da Ermanno Bencivenga e recitato da Luciano Bertoli
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Il teatro sacro arriva a Solto Collina, dove in preparazione alla Pasqua andrà in scena giovedì 3 aprile, nella chiesa della Pieve Santa Maria Assunta, alle 20.45 lo spettacolo "Il Cireneo".

L'opera scritta da Bencivenga e recitata da Bertoli

A ingresso libero e gratuito fino all'esaurimento dei posti, l’evento fa parte del palinsesto della terza edizione delle “Settimane della Cultura”, promosso dagli Uffici pastorali e dagli Istituti culturali diocesani, dal 5 marzo al 5 aprile. L’evento è sostenuto dal Comune e organizzato dal consigliere con delega alla Cultura, Davide Romeli, e in collaborazione con l’Unità Pastorale delle Parrocchie della Collina (Solto Collina, Esmate, Riva di Solto, Zorzino, Fonteno).

A cura di deSidera Teatro, realtà di produzione teatrale con particolare sensibilità verso l’ambito del teatro sacro, l’opera teatrale è stata scritta da Ermanno Bencivenga, filosofo e saggista italiano noto a livello internazionale, che ha scritto questo testo dopo essere restato folgorato dalla capacità interpretativa dell'attore Luciano Bertoli.

La rappresentazione

Quest'ultimo ha scelto di andare in scena con un dialogo a tre, con i giovani Matteo Bertuetti e Gabriele Reboni. Il primo interpreterà Simone di Cirene e i secondi due i figli del Cireneo, che lo interrogano al suo ritorno da un’esperienza toccante, che gli cambierà la vita: l’incontro con il Nazareno mentre veniva condotto al Golgota.

In questo spettacolo la figura del Cireneo sarà raccontata in maniera insolita, divenendo pretesto per allargare lo sguardo verso la società, il territorio in cui la storia del Cristianesimo si consuma, approfondendo il complesso rapporto di convivenza tra i popoli palestinesi. Lo si racconta nel ritorno a casa del Cireneo dal fatidico incontro, mentre narra la sua avventura ai figli Alessandro e Rufo, due anime diverse ma accomunate dal livore verso i poteri politici da cui si sentono sopraffatti.

Nasce così un dialogo serrato, che approfondirà temi caldi, quasi attuali, di due giovani ragazzi che sentono la necessità di ribellarsi all’oppressione del potere, degli invasori romani innanzitutto, ma anche verso gli altri popoli che abitano la Palestina. Un testo d'attualità, che riaccende l’attenzione sull’attuale conflitto israelo-palestinese, ponendo l’attenzione sulle diverse posizioni che portano alla guerra.

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