Ridere

"Comincium", l'ineguagliabile leggerezza di Ale e Franz

Il duo comico mercoledì 12 è al Creberg con il nuovo spettacolo: tre lunghi sketch intervallati da canzoni di Gaber e Jannacci

"Comincium", l'ineguagliabile leggerezza di Ale e Franz
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Quattro anni fa, con “Nel nostro piccolo”, Ale e Franz portarono in scena l’istantanea disincantata di una realtà artistica nella cui ombra hanno mosso i primi passi due comici oggi affermati. Tra Gaber, Jannacci e Milano, quello che è stato da molti definito «lo spettacolo della maturità» del duo è un grazie teatrale di cuore ai due maestri di vita che hanno rappresentato un punto di riferimento costante nel corso della loro crescita. Gaber e Jannacci, due ritrattisti di una realtà che è certo andata modificandosi col tempo e nel tempo ma che ha mantenuto la peculiarità caratteriale del milanese puro. Se di teatro-canzone si tratta, inevitabile che lo show vedesse la partecipazione di musicisti.

Ora i due sono in tour con il loro nuovo spettacolo “Comincium”, che è una sorta di seguito del quella prima esplorazione della Milano degli anni Sessanta e Settanta, e che mercoledì 12 gennaio arriva al Creberg Teatro. C’è molta musica anche qui a intervallare tre lunghi sketch che animano il palcoscenico. Nel primo, un uomo ossessionato dal politically correct, dall’attenzione ai problemi ambientali e dalla comunicazione sempre più governata dagli algoritmi che ci spiano sul web rimprovera uno sconosciuto, come lui presente alla fermata dell’autobus. Nel secondo sketch, due cinquantenni si ritrovano insieme sulla famosa panchina. L’incontro non è casuale: entrambi hanno avuto ricevuto un appuntamento alla stessa ora dalla medesima donna. Alice è la figlia di uno dei due, nonché fidanzata dell’altro. La complicità tra i due uomini, che pur tra qualche differenza caratteriale sembrano condividere vari modi di interpretare la vita, si rompe quando scoprono di essere tra loro suocero e genero. Il terzo sketch vede protagonisti due anziani che si incontrano al bar per scrivere una lettera di protesta al Presidente della Repubblica in quanto uno dei due è stato richiamato al servizio militare.

Le canzoni, in totale, sono cinque: “Una fetta di limone”, “La libertà”, “E la vita la vita”, “Ma Mì”, “Parlare con i limoni”. Ottima la band che accompagna i comici, con Alice Grasso che si inserisce perfettamente tra le battute del duo. Attrice e cantante dalla grande voce, impreziosisce i brani.

«Sono due ore di divertimento, perché abbiamo voluto creare uno spazio dove staccare la spina – ci spiega Alessandro Besentini, cioe Ale –. Ci sono tre quadri dedicati non a quello che siamo noi, ma a quello che volevamo raccontare: un po’ di passato, un po’ di presente e un po’ di futuro. Tutte cose nuove, non ci sono riproposizioni di nostri testi già visti e sentiti. Ricominciamo, perché senza dimenticare tutto ciò che abbiamo vissuto in questi due anni, abbiamo voglia di leggerezza. Riprendiamo quel cammino che negli ultimi venticinque anni ci ha permesso di ridere innanzitutto di noi stessi, come davanti ad uno specchio».

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