Altri percorsi

Giuliana Musso a Bergamo con «uno spettacolo sull’occultamento della violenza»

Giovedì 2 marzo l'attrice, autrice e regista porta al Teatro Sociale il suo “Dentro. Una storia vera, se volete”

Giuliana Musso a Bergamo con «uno spettacolo sull’occultamento della violenza»
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La rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti prosegue giovedì 2 marzo (ore 20.30) al Teatro Sociale con uno spettacolo dal titolo “Dentro. Una storia vera, se volete”, nel quale viene affrontata la delicata e dolorosa tematica degli abusi in ambito familiare.

Ne saranno interpreti Maria Ariis e Giuliana Musso, quest’ultima anche autrice della drammaturgia e regista dello spettacolo. Musiche originali di Giovanna Pezzetta. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro.

«”Dentro” è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta - racconta Giuliana Musso -. La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto. Un’esperienza difficile da ascoltare. Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità».

«In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù - continua l’attrice e regista -. Da sempre, pur di salvare l’ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell’esperienza. E se la nostra esperienza di violenza non può essere riconosciuta allora viene minata alla radice la nostra dimensione ontologica, noi stessi forse smettiamo sostanzialmente di esistere».

«“Dentro” non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita. Non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. È un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli», conclude l’autrice.

Giuliana Musso ha vinto il Premio della Critica 2005, il Premio Cassino Off 2017 e il Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia. È tra le maggiori esponenti del teatro d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità.

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