Teatro

La fiaba contemporanea "Odradek" arriva a Bergamo con la compagnia Menoventi

Altri Percorsi, nuovo appuntamento giovedì 6 febbraio al Teatro Sociale

La fiaba contemporanea "Odradek" arriva a Bergamo con la compagnia Menoventi
Pubblicato:

Da sempre attenta a quanto di nuovo si muove in ambito teatrale, la stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti prosegue giovedì 6 febbraio al Teatro Sociale (ore 20.30) ospitando per la prima volta Menoventi, compagnia con alle spalle diversi riconoscimenti, che nell’occasione presenta “Odradek”, spettacolo nel quale si entra nella casa di una donna alle prese con una spirale di ordinazioni online e di desideri esauditi ancora prima di essere richiesti. Drammaturgia, regia e luci di Gianni Farina. Interpreti: Consuelo Battiston e Francesco Pennacchia.

“Odradek” è una fiaba contemporanea ispirata dai moniti di Gunther Anders e dai capricci di Franz Kafka. A casa di M, una donna ordinaria rintanata nella comfort zone domestica, ogni desiderio viene appunto esaudito ancora prima d’essere concepito. Nel paese della cuccagna la spirale del conformismo ha eliminato ogni ghiribizzo, dunque le previsioni di marketing risultano infallibili.

"Odradek" nasce da un’idea di Consuelo Battiston e Gianni Farina

Ignaro messaggero di questo mondo incantato è Q, corriere espresso dell’azienda più importante del settore consegne, l’onnipresente Odradek. Dalla relazione tra i due nascono interrogativi inconsueti: da dove arrivano gli oggetti? E le notizie? Chi parla all’altro capo dell’apparecchio? Un guasto al sistema elettrico consentirà a questi eremiti di massa di scorgere un riflesso dell’invisibile trama del mondo, innescando uno scontro tra ambiente e ambizione, una lotta tra illusione e immaginazione. L’innocenza inconsapevole della vita odierna, ovvero l’incapacità di avvertire il peso della responsabilità del proprio agire, a volte si incrina e lascia filtrare i sintomi di un’angoscia singolare, insolita; come un’ombra cupa, il sentimento di insensatezza della propria esistenza si insinua nella mente di M.

L’incanto che avvolge e omologa i protagonisti di questa fiaba sembra diffondersi dagli apparati e dagli oggetti domestici, prodotti inerti che occasionalmente danno l’impressione di osservare le umane attività e paiono giudicare i loro consumatori.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali