“Lo Specchio della Regina”, Biancaneve senza principe e nani
Appuntamento con la Stagione di Altri Percorsi giovedì 20 febbraio al Sociale

Dopo “Otello Circus”, presentato con successo nel 2023, la compagnia Teatro La Ribalta torna a Bergamo con “Lo Specchio della Regina”, spettacolo inserito nella Stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti e in programma giovedì 20 febbraio al Teatro Sociale (ore 20.30).
Scritto e diretto da Antonio Viganò, “Lo Specchio della Regina” riprende in modo originale la fiaba di Biancaneve, offrendo una riflessione sulla bellezza che è contenuta nella diversità di ciascuno. In scena tre attori: Jason Mattia De Majo, Maria Magdolna Johannes e Rocco Ventura. Durata 50 minuti senza intervallo.
La celebre fiaba di Biancaneve vede qui come protagonisti due improbabili personaggi: una Regina affaticata dal dover essere sempre “la più bella del Reame” e il suo Specchio che, stanco di dover ripetere sempre “quello che fanno gli altri” cercherà una via di fuga.
La Regina, orfana della sua immagine riflessa, dovrà dunque trovare un modo per riconquistare la fiducia dello Specchio. Il risultato è un appassionante racconto che smonta e rimonta una delle fiabe più famose di tutti i tempi. Le coreografie di Eleonora Chiocchini reinterpretano il testo teatrale di Antonio Viganò “Bianca & Neve”, già andato in scena e tradotto in varie lingue: lo Specchio e la Regina si animano in una danza di relazione, sfumature giocose, a volte litigiose, a tratti misteriose, colorano il loro dialogo che si farà corpo. Sempre complici come può esserlo soltanto uno specchio e l’immagine che esso riflette.
Scrive Viganò nelle note di regia: «Lo spettacolo è destinato anche a un pubblico dell’infanzia e dell’adolescenza perché abbiamo voglia di incontrare le nuove generazioni, il nostro futuro. Un pubblico, quello dei bambini, che conosce bene il linguaggio del corpo e incontrerà, grazie a questo spettacolo, degli interpreti, danzatori e attori diversi, che riveleranno loro che essere definiti “diversi” non è qualcosa in meno, una mancanza, ma un’altra possibilità, un altro modo, pieno di poesia, verità e capacità».