Scacco matto all’eccezionalità a tutti i costi: Giuseppe Giacobazzi al Donizetti
Appuntamento mercoledì 22 maggio con “Il Pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque”
L’elogio della normalità attraverso il filtro della scacchiera (e dell’ironia), dove il punto di vista non è però quello del re o della regina, ma del pezzo più comune. Un’ode alla semplicità quello dello spettacolo “Il Pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque”, il nuovo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi, alias Andrea Giuseppe Sasdelli, comico romagnolo doc e una delle colonne portanti di Zelig, in tv dal 2006.
Il monologo, diretto dal regista Carlo Negri, collaboratore anche per i testi, arriva mercoledì 22 maggio al Donizetti. Un “one man show” in cui Giacobazzi prende per mano il suo pubblico introducendolo nella vita di tutti i giorni: in una società dove tutti sognano di essere dei pezzi pregiati, brilla il fascino della normalità.
«La verità è che siamo sempre in cerca di cose effimere – spiega il comico -, io preferisco cento volte la mia vita qualunque rispetto a chi non è mai soddisfatto di nulla. Cerco di godermi attimo per attimo quello che mi conquisto. Parlo di normalità alla vecchia maniera, vita normale nel senso di vita quotidiana, piena dei soliti impegni».
Si riflette; e si ride molto, chiaro. «Quando ho iniziato ero un personaggio molto macchiettistico, calcavo sulla mia pronuncia romagnola, poi pian piano si sente il bisogno di liberarsi di tutti gli orpelli che non servono. Vedo però che le persone ridono comunque molto, una volta entrati nel mio mondo, perché si riconoscono».