Teatro

Un musical per San Francesco: al Creberg arriva “Forza venite gente” in una versione tutta nuova

Le vicende del patrono d’Italia saranno raccontate da 17 artisti tra cantanti e ballerini, sabato 25 febbraio

Un musical per San Francesco: al Creberg arriva “Forza venite gente” in una versione tutta nuova
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Lo spirito della vita di San Francesco in una produzione tutta nuova che ha conquistato oltre 2 milioni e 500mila spettatori in 42 anni. Domani sera arriva al Creberg Teatro “Forza venite gente”, musical per tutta la famiglia. Le vicende del patrono d’Italia saranno raccontate da 17 artisti tra cantanti e ballerini.

Il 9 ottobre 1981, al Teatro Unione di Viterbo, debuttò una commedia musicale che nel giro di pochi anni sarebbe diventata un vero e proprio spettacolo cult del panorama nazionale, arrivando a varcarne gli stessi confini geografici, per essere tradotta in svariate lingue. La Soni Produzioni ha deciso di riproporla in una versione fedele all’originale per trama, contenuti, sviluppo drammaturgico e partiture musicali, ma profondamente rinnovata nella tecnologia e nella qualità dell’allestimento.

Così è nato un musical di immagine nord europea, sempre profondamente ancorato alla maestosità di una figura, quella di San Francesco, che nel mondo, è icona della cultura apostolica ed emblema della spiritualità cattolica. Scritto da Mario Castellacci, giornalista, scrittore, commediografo e sceneggiatore che è stato nel 1965 tra i fondatori de Il Bagaglino, per il quale ha lavorato per oltre trent’anni, e da Piero Castellacci con la collaborazione di Renato Biagioli e Pietro Palumbo, “Forza venite gente” si avvale della regia di Ariele Vincenti, e delle musiche di Michele Paulicelli, Giampaolo Belardinelli e Giancarlo de Matteis.

Il cast vede l’attore e regista teatrale Mauro Mandolini vestire i panni di Pietro di Bernardone, mentre Stefano di Lauro è Frate Francesco e Giulia Gallone interpreta La Cenciosa. Con loro giovani e talentuosi artisti: Giulia Cecchini è Santa Chiara, Benedetta Iardella La Povertà, Michelangelo Nari Il Diavolo e Simone Cravero Il Lupo. La trama racconta i valori e le emozioni della quotidianità, ma dedica interessanti momenti e intense riflessioni sul rapporto tra padri e figli, spesso contaminato da aspettative diverse e da valori distanti, che alimentano sofferenti dicotomie, nella ricerca disperata di un reciproco amore.

L’operazione di riproposizione è partita nel 2020 grazie alla passione del produttore Massimiliano Franco, che quando era uno scout sedicenne ha interpretato il Cencioso nella rappresentazione parrocchiale di “Forza venite gente”. «È lo spettacolo giusto per ripartire – ci dice – gioioso, pieno di passione e di valori, che può riportare in teatro le famiglie e i giovani». E giovani sono quasi tutti i 20 protagonisti dello spettacolo, gli attori e i ballerini.

Per garantire che l’anima e le spettacolari canzoni del musical originale rimanessero protagoniste, la direzione artistica è stata affidata a Michele Paulicelli, il frate Francesco del 1981. «Quello che è iniziato 40 anni fa è stato un cammino di scoperta, non certo un’operazione commerciale – ci racconta – tutto è partito da un pellegrinaggio sui luoghi francescani che ho fatto con Biagioli. Abbiamo pensato di fare qualche canzone su San Francesco. Quando Castellacci le ha ascoltate, è nata l’idea del musical».

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