25 frasi che le donne dicono e che (ahivoi) significano tutt'altro
Un classico: la donna dice qualcosa, l’uomo la prende alla lettera e non fa altro che peggiorare le cose. «Per San Valentino non regalarmi niente, non mi interessa!» dice lei per metterlo alla prova; «Ok!» risponde lui, sollevato per avere una cosa in meno a cui pensare. Poi a cena, il 14 febbraio, lei si aspetta la sorpresa e fa allusioni, lui proprio non la segue, e la serata rischia di inciampare rovinosamente.
Tutti sanno che le donne dicono spesso l’opposto di quello che pensano, ma sapreste dire di preciso quali sono le frasi più utilizzate dal gentil sesso per lanciare i propri messaggi? Qualcuno (Repubblica.it) ci ha pensato e ne ha trovate 25. I maschietti potrebbero fare un piccolo test: leggete solo la prima parte e provate a dire cosa significa in verità. Almeno potrete capire quante ne sapete sulle donne.
- «Niente». Vuole dire «Tutto», questo è ovvio. Se il vostro amore dice di non avere «Niente», potrebbe essere davvero persa nei problemi. Insistete e datele una mano!
- «Pensi che questo vestito mi ingrassi?». Un trabocchetto da manuale: il discorso verte tutto su di lei, non sul vestito. Vi sta chiedendo: «Pensi che sia brutta?». Mai essere sinceri, «No» fisso!
- «Gira al largo». Qui il gioco di contrari si fa complesso: spesso nel corteggiamento tante frasi sono dette in modo provocatorio, per vedere la reazione dell’altro. Ma con le donne davvero non si sa mai. In questo caso, la frase dovrebbe essere un invito inequivocabile a non ronzarle più intorno. Dovrebbe.
- «No»: anche in questo caso, di fronte a una negazione netta, bisogna crederci. «No» è «No», ma che mal di testa!
- «Sì» in alcuni casi vuol dire «No», ma sta alla sensibilità dell’uomo capire quando. Il tono con cui viene detto potrebbe essere l’unico indizio utile.
- «Forse» vuol dire comunque «No», su questo non ci piove.
- «Sarebbe bello se …» non esprime un desiderio, ma un ordine.
- «Fine, stop!». Quando la donna suona il gong, il litigio è finito. Non cercate di trascinarlo avanti, incorrereste solo nella sua ira funesta.
- «Ok» non significa mai che la cosa va bene così. Ci sta rimuginando su e probabilmente tornerà alla carica più tardi, per punirvi.
- «Mi stai ascoltando?» non è una domanda, ma un’accusa. Inutile tentare di controbattere, meglio la resa incondizionata e l'ammissione di colpa.
- «Decidi tu». Questa è una delle più belle: ovviamente non è una vera concessione, ma significa più o meno: «Vediamo se hai capito qual è la cosa giusta da fare».
- Il silenzio è uno dei segnali più negativi. Potrebbe essere tradotto così: «Non posso credere di essere qui a perdere tempo scontrandomi con la tua stupidità».
- «5 minuti»: il tempo è relativo, a seconda che serva a lei o a te. Se si sta preparando 5 minuti possono essere anche 40; se invece ti sta aspettando, beh forse sono anche 3 o 2.
- «Qualsiasi…» è simile a «Ok» (punto 9), ma più grave. Spesso è seguito dal punto 10: «Mi stai ascoltando?». Regola generale, una donna non lascia mai nulla al caso: se finge di farlo, significa che si aspetta qualcosa da voi e se non siete sul pezzo. Verrete puniti.
- «Grazie» significa davvero «Grazie». Per una volta niente enigmi.
- «Grazie molte»; differenza sottile, ma decisiva. Questa volta è sarcastica, non rispondere «Prego» se non si vuole iniziare un litigio furibondo.
- «Non ti preoccupare» significa che ormai è troppo tardi e si arrangerà da sola. Ormai rimediare è impossibile. Defilatevi.
- «Possiamo andare dove vuoi» è simile al punto 11: «Vediamo se sai qual è il mio ristorante preferito».
- «Dobbiamo parlare». Sei finito.
- «Cosa stai facendo?». Questa è facile: «Stai sbagliando».
- «Devi farlo proprio ora?». Come sopra: «Non devi farlo ora!».
- «Devi imparare a comunicare»: più che comunicare, devi imparare a capire cosa voglio e quindi poi essere d’accordo con me.
- «Non sono arrabbiata» non vi faccia rilassare. Probabilmente è molto arrabbiata, ma sta elaborando meglio l’incazzatura.
- «Abbiamo bisogno di» è equivalente a «Voglio questa cosa».
- «Non voglio parlare di questo» è simile al 23. Vuole parlarne, ma non subito; prima deve raccogliere prove contro di te e poi potrà finirti.