Mamme che scrivono messaggi Un esilarante fenomeno Facebook
Madri e tecnologia sono un’accoppiata pericolosa, nel senso migliore del termine. Le stramberie che combinano, quando devono ancora capire che i tasti sono diventati touch, sono degne di essere raccontate negli annali del buonumore. Ma non è solo il rapporto con il digitale a rendere l’uso degli smartphone da parte dei genitori una circostanza potenzialmente esilarante. A generare la risata è piuttosto il fatto che le mamme fanno sempre le mamme, solo che si esprimono con un mezzo con cui magari non si trovano a loro agio o, più semplicemente, con un mezzo che registra le loro affermazioni per il beneficio dei posteri, e di riletture plurime. Come si usava dire, verba volant, scripta manent.
Le ansie patologiche, le preoccupazioni legate a una miriade di aspetti della vita quotidiana (dal cibo all’abbigliamento alle frequentazioni), i racconti di vita familiare “a distanza” e via dicendo, si riversano nei messaggi scambiati tra madri (ma anche padri e nonne) e figli – in special modo studenti fuori sede, magari lontani da casa per la prima volta. Il Whatsapp – l’articolo è usato a mo’ di citazione colta – è il collettore di tutti i messaggi divertenti – se non addirittura senza senso – scambiati tra le due generazioni. La piattaforma Facebook Mamme che scrivono messaggi su Whatsapp raccoglie le migliori (cioè le più assurde) conversazioni e le pubblica a vantaggio degli internauti. L’idea ha ottenuto un così grande successo che gli iscritti sono quasi 1 milione (974mila) ed è stato persino pubblicata un’antologia con i messaggi che hanno fatto la storia del sito. Ma non solo: Mamme che scrivono messaggi su Whatsapp è la miglior community del 2015, nominata miglior rivelazione dell'anno ai Macchianera Awards, uno dei concorsi italiani più prestigiosi per chiunque gestisca una piattaforma sul web.
È evidente che la quotidianità genitoriale suscita interesse, soprattutto quando mette in luce gli aspetti più allegri del rapporto con i giovani pargoli. Gli atteggiamenti apprensivi delle madri e quelli di ironica sufficienza ostentati dai figli sono comportamenti in cui ci si riconosce e che riescono sempre a strappare un sorriso. Chi non è mai rimasto allibito, ad esempio, di fronte a un messaggio incomprensibile e rigorosamente senza punteggiatura scritto dalla propria madre, che forse non ha capito che il mondo del T9 non funziona sugli smartphone? E chi non è mai stato costretto, di conseguenza, a divinare il volere materno scrutando il volo dei piccioni nei cieli cittadini? In pochi, probabilmente. Ovviamente, non sono solo i genitori a fare figure barbine. Anche i giovani non sono esenti da tic adolescenziali. Anche se, comunque, il sito è dedicato alle mamme, con tanto affetto.