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Anche i più piccoli vogliono essere alla moda: dove accontentarli a Oriocenter

Nuova stagione e cambio armadi anche per i bambini, con mamme e papà al mall per cercare scarpe e vestiti nuovi per i figli

Anche i più piccoli vogliono essere alla moda: dove accontentarli a Oriocenter
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Nuova stagione e cambio armadi anche per i più piccoli, con tante mamme e papà che arrivano a Oriocenter per cercare scarpe e vestiti nuovi per i loro figli. A Oriocenter sono diversi i negozi che hanno come target principale il mondo dei bambini, senza poi contare tutti i reparti dedicati presenti in gran parte dei negozi non specializzati.

Tra quelli specifici c’è ad esempio Brums, marchio italiano la cui storia comincia addirittura nel 1951, quando, da un’intuizione di Giovanni Prevosti, era nata Pregio, allora piccola azienda tessile. Inizialmente, l’azienda si occupava genericamente di abbigliamento. La specializzazione nel segmento destinato ai bambini risale all’inizio degli anni Ottanta. Brums ha l’ambizione di riflettere all’interno delle sue collezioni la volontà di essere sempre vicino alle esigenze dei suoi piccoli consumatori. La qualità elevata e l’immagine emozionale ed evocativa di Brums, unita a prodotti che rispecchiano uno stile raffinato, con grande attenzione alla cura dei particolari, ai colori e ai tessuti scelti, tendono all’obiettivo di accompagnare in ogni occasione i propri clienti, da quelle più ordinarie a quelle più speciali, come battesimi o comunioni.

Altro top player del settore è Chicco, celeberrimo store che deve il suo nome al figlio di Pietro Catelli, che nel 1958 aveva fondato il brand: il bimbo si chiamava Enrico, affettuosamente soprannominato “Chicco”. Un soprannome che ha fatto il giro del mondo: il brand è infatti oggi presente in oltre 120 Paesi. Tra i valori fortemente portati avanti dall’azienda, tanto da essere dichiarato nella maggior parte delle presentazioni ufficiali, c’è quello del cosiddetto “parenting”, una parola che, come si legge sul sito ufficiale, significa «prendersi cura di chi si ama con il coinvolgimento che hanno i genitori».

C’è poi Cycleband, monomarca del marchio di La Tessival, azienda nata nel 1972 come polo industriale nell’ambito della filatura e divenuta negli anni una delle più importanti aziende di trading d’Europa fino a completare il ciclo specializzandosi anche nella confezione. Nello specifico, il marchio Cycleband è nato nel 1996, anno in cui l’azienda ha avviato il suo percorso di specializzazione nel settore dell’abbigliamento attraverso la fondazione di più marchi, tra cui appunto Cycleband. Il susseguirsi dei successi riconosciuti dal mercato hanno convinto la Tessival a intraprendere un nuovo cammino, lanciare e distribuire, attraverso negozi monomarca, il brand CycleBand rivolto al mondo del bambino da 0 a 14 anni. Attualmente, uffici direzionali e magazzino logistico si trovano ad Azzano San Paolo, da dove la vasta gamma di prodotti viene controllata e poi distribuita a tutti i punti vendita.

Altro marchio immediatamente riconoscibile è Harmont & Blaine JR., sezione per i più piccoli del celebre marchio del bassotto (animale raffigurato nello storico logo). Il brand ha i suoi natali in Italia: era nata come azienda produttrice di guanti in pelle nel 1986, fondata da Domenico Menniti insieme a Enzo Menniti, Paolo Montefusco e Massimo Montefusco. La collezione Junior è stata lanciata nel 2005. Ci si sposta invece in Francia per Jacadi, nato a Parigi nel 1976 e che oggi conta 270 negozi in 39 Paesi e quattro siti e-commerce (Italia, Francia, Stati Uniti e Germania).

Italianissima è invece Original Marines, azienda nata all’inizio degli anni Ottanta dalla fascinazione per l’easywear simbolo del made in Usa, da cui l’azienda ha preso ispirazione per costruire la propria identità. Tutto era cominciato con cinque imprenditori campani in viaggio in Brasile, che si erano imbattuti in un’azienda produttrice di quelle che all’apparenza sembravano semplici t-shirt bianche. La particolarità era che si trattava delle magliette originali indossate dai marines. Il gruppetto, folgorato, aveva così deciso di siglare un accordo di fornitura: un'idea vincente che nella sola fase di lancio registrò 25 milioni di pezzi venduti in pochi anni.

Insomma, un importante ventaglio di scelta, senza dimenticare tutti i negozi che al loro interno hanno un fornito reparto bambini.

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