In origine fu Victoria Beckham

Il cafonometro di donne e calcio Pure Wanda non sa il fuorigioco

Il cafonometro di donne e calcio Pure Wanda non sa il fuorigioco
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In tutto questo cicaleccio fra calcio e femmine, femminismo e tattica - mondi che potrebbero rispettarsi e amarsi e che invece continuano a collidere -, ci sono dei personaggi e rispettive "uscite" molto, molto cafone. Non potevamo perdercele.

 

10) Il fuorigioco

Non sforzatevi, non c'è niente di male a non capirlo. L'importante è amarlo.

Livello cafonaggine: «Mi spieghi il fuorigioco?», disse fin dal primo appuntamento.

Piace perché: grande classico.

 

9) Le wags (le mogli dei calciatori)

Aveva iniziato Victoria, la Spice Girl più inutile e silente di tutte che fa il colpaccio incastrando, incomprensibilmente (lo pensavamo all'epoca, mentre oggi è tutto chiaro), il sig. David Beckham. Da noi ha aperto le fila la meravigliosa Elisabetta Canalis, seguita egregiamente da illustre colleghe come Melissa Satta e la First Lady di Roma Ilary Blasi, oggi ben più di una semplice wag. La loro vita è un sogno. Vengono inquadrate fugacemente sugli spalti con i loro dolcevita neri e gli occhialoni da diva. Pare che non facciano altro se non allenarsi in palestra e sottoporsi a costosi trattamenti anti-umanità, o almeno così dice Instagram. Bellissime, ma cafonissime.

Livello cafonaggine: "Sei Unica".

Piace perché: come faremmo senza?

 

8) Le giornaliste

Non siamo solo mogli, vogliamo anche essere prese sul serio e dire la nostra. Aveva iniziato la mitica Ilariona, poi confusa nelle schiere delle wags attaccando il cappello con un improponibile partner come Buffon in una coppia male assortita ma misteriosamente durevole. Sono il sogno proibito dei nostri maschi italiani, più proibito delle wags. Ti sussurrano con voce suadente, durante tutte la domenica o in qualche sera in settimana, di calci di rigore, classifiche, partite. Non c'è nulla di più peccaminoso per un uomo. Poi è arrivata Diletta.

Livello cafonaggine: giocare facile.

Piace perché: la parità (dei sessi, non in campo) è importante.

 

7) Il palinsesto parallelo

Esiste un mondo oltre il calcio. Alcuni uomini saranno stupiti, ma è così. Al fine di aumentare il tasso di divorzi - fortemente compromesso dall'assenza di matrimoni -, l'associazione italiana avvocati divorzisti, in accordo con le maggiori emittenti televisive italiane, non manca di proporre, in concomitanza perfetta con la Champions League, una fiction imperdibile diretta - in modo sessista e premeditato - al pubblico femminile. Ne scaturiscono scontri verbali, lanci di oggetti, frustrazioni.

Livello cafonaggine: conciliazione familiare.

Piace perché: aria di casa.

 

6) Il primo piano

Fateci caso: tra un Var e l'altro, c'è sempre il primo piano di una bellissima tifosa che - accortasi del suo secondo di celebrità - sorride al maxischermo. Come fanno a trovarle, dove sono queste telecamere, è un grande cafone mistero. La variante cafonissima la incontriamo nelle competizioni internazionali, dove la suddetta bellissima ha il viso totalmente deturpato da tempere colorate.

Livello cafonaggine: talent scout.

Piace perché: cinematografico.

 

5) Il calcio femminile

Esiste. Sappiatelo. Ed è pure un bello sport.

Livello cafonaggine: luoghi comuni.

Piace perché: altro che wags.

 

4) Rita Pavone

Una moglie che la domenica vuole farsi del male e rovinarsi l'unico giorno libero della settimana - che potrebbe dedicare con successo a mansioni ben più utili ed edificanti quali scrub e maschere - trascorrendolo col marito, il quale invece rivendica il suo sacrosanto diritto di abbrutirsi guardando la partita e annullare le sue preoccupazioni (e facoltà mentali) per un giorno. Ragazze, io li invidio: la domenica è una parentesi rosa tra sabato e lunedì, amatevi. La domenica, lasciami sola (cit.).

Livello cafonaggine: una domenica italiana.

Piace perché: gli uomini sognano le wags ma sposano le «perché, perchééééé».

 

3) La tifosa

Insopportabile. Cafona a livelli insuperabili. Finiamola.

Livello cafonaggine: nemmeno lei sa cos'è il fuorigioco.

Piace perché: bersaglio di facile derisione.

 

2) Collovati

Carissimo, io di tattica non so niente e me ne guardo bene, però... Eddai.

Livello cafonaggine: #metoo.

Piace perché: alzi la mano chi non è d'accordo.

 

1) Wanda Nara

Più cafone di lei c'è solo Maxi Lopez (l'ex marito) con le sue dichiarazioni tendenziose. La storia tra la bionda e il centravanti nerazzurro Icardi sta cafonizzando i social, le nostre vite, ci scontriamo sull'argomento come gladiatori in arena. Le donne non capiscono che posizione prendere: femminismo o buonsenso? Siamo obbligate a scegliere? Non possiamo semplicemente dissociarci senza doverci confrontare sui massimi sistemi? Pare di no. Tutto ciò, oltre a essere cafone, è anche estenuante.

Livello cafonaggine: insuperabile.

Piace perché: «Rivoluzionaria», cit.

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