Che dite di una vacanza in Albania? Ora ci vanno sempre più italiani

Avete mai pensato di andare in vacanza in Albania? Se non l’avete fatto voi, di certo ci hanno pensato tanti nostri connazionali che nell’estate in corso hanno scelto proprio l’antica Illiria come meta. A confermarlo sono le statistiche: nei dati diffusi dall’autorità Portuale del Levante di Bari e relativi all’ultimo weekend di luglio e al primo di agosto, si riscontra come il traffico verso le coste albanesi sia notevolmente cresciuto, catalizzando addirittura il 66 percento del traffico turistico in partenza dal porto del capoluogo pugliese. E a partire in flotte sono moltissimi italiani, desiderosi di scoprire una nuova terra che offre mare pulitissimo, paesaggi mozzafiato e natura incontaminata, il tutto a prezzi più che competitivi. Se credete infatti che la Croazia rappresenti ancora un affare (cosa verissima, anche se i costi, nelle ultime estati, sono andati costantemente salendo), allora l’Albania è un vero paradiso in tal senso: bellezze e relax a un terzo rispetto ai costi richiesti per una vacanza in Croazia.
Non c’è da stupirsi, dunque, se sempre più italiani decideranno di regalarsi un viaggio nel Paese delle aquile. Del resto il mercato turistico nel Mediterraneo sta vivendo un’estate turbolenta: la crisi di molti Paesi del Nord Africa ha inflitto un durissimo colpo al turismo verso quelle terre, offrendo così l’occasione a molti vacanzieri di prendere in considerazione nuove mete. E se la Grecia, nonostante la crisi, ha retto bene (seppur con un calo sensibile in alcune isole e sul Continente), a guadagnarci sono state mete “alternative”, come appunto l’Albania. Lo conferma Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio: la società, infatti, per la prima volta ha inserito l’Albania nel suo catalogo Viaggi nel tempo, dedicato a coloro che vogliono unire al relax del mare anche la cultura: «Noi definiamo l'Albania l'ultimo segreto d'Europa – spiega Romano –. L'antica Illiria è una meta low cost che rivela spiagge splendide e un patrimonio culturale tanto ricco quanto sconosciuto. E oggi è un Paese sicuro e attrezzato per accogliere i turisti».




A bloccare molti, infatti, fino a poco tempo fa era la paura di arrivare in Albania e trovarsi davanti a un Paese, per certi versi, ancora molto arretrato rispetto ad altre mete turistiche. In realtà, da anni, le coste albanesi si sono aperte al turismo, sia locale che estero. Le strutture alberghiere sono numerose e spesso organizzate in modo eccellente, mentre le spiagge rappresentano quanto di meglio si possa desiderare. Anche la criminalità nei confronti dei turisti è sensibilmente diminuita negli ultimi anni, come dimostrano diverse statistiche, che smentiscono i luoghi comuni su questa terra del Mediterraneo. Un altro punto a favore dell’Albania è il fatto che, a differenza di molti altri Stati “concorrenti”, questo Paese si sta ancora costruendo un mercato turistico e quindi tende a coccolare e corteggiare i visitatori, anche attraverso prezzi più che competitivi. Difficilmente, infatti, in Albania i turisti vengono “spennati” dai commercianti, consapevoli che anche il passaparola è una grande arma pubblicitaria.




A tutto questo possiamo aggiungere che la terra delle aquile presenta qualità invidiabili: è facilmente raggiungibile (un’ora di volo circa oppure un veloce viaggio in traghetto); ha un mare pulitissimo e realmente bello tanto quanto quello croato o greco; presenta una varietà di paesaggi difficilmente rinvenibile in altri Paesi costieri, perché si trovano sia aree rocciose che grandi spiagge di sabbia finissima; è ancora poco battuta e, quindi, non molto affollata nei mesi estivi; infine presenta paesaggi ancora incontaminati, oasi dove Madre Natura non è stata disturbata e deturpata. E anche dove ciò è successo, gli albanesi sono stati in grado di creare un “habitat” perfetto per il turismo. L’esempio ne è l’isola di Saseno, situata nella baia di Valona e, nei giorni più limpidi, visibile a occhio nudo sin dal Salento. Lunga poco più di 4 chilometri e larga circa 3, è disabitata e presenta meravigliose discese verso un’acqua cristallina. Su di essa, però, sono ancora oggi presenti circa 3.600 tra bunker e postazioni sotterranee create dal regime negli anni in cui si temevano attacchi della Nato o dell’Urss. Tra il 1920 e il 1947 fu di proprietà italiana. Da quest’anno il Governo di Tirana ha deciso di aprirla al turismo e presto verrà lì edificato un resort, probabilmente sfruttando i bunker e le postazioni sotterranee presenti, onde evitare di intaccare un paesaggio maestoso e incontaminato. Se e quando ciò accadrà, il Salento avrà un serio rivale a distanza di poche miglia marine. Anzi, l’Italia stessa dovrà ben guardarsi dall’Albania, perché già tanti italiani si sono accorti di quanto è bella e delle sue ricchezze turistiche. Paese avvisato…