Come misurare la velocità del vento con un anemometro professionale

In numerosi settori lavorativi si ricorre all'utilizzo di un anemometro professionale. Il suo impiego più comune è quello per la misurazione della velocità del vento, ma può avere un ruolo centrale in quello che è il processo di valutazione della qualità dell'aria. Al giorno d'oggi sono disponibili sul mercato diverse tipologie di anemometro, con modelli standard ed altri più specifici per determinate applicazioni.

La strada per arrivare alla moderna versione dell'anemometro è molto lunga: da tantissimo tempo l'uomo cerca di misurare la velocità del vento. Grandi nomi del passato si sono impegnati in questa missione: Leon Battista Alberti è stato il primo, ma tra gli altri figura anche un certo Leonardo da Vinci. La vera svolta però è arrivata nel 1926, quando John Patterson introduce il primo anemometro a tre coppette, il capostipite degli strumenti attualmente presenti sul mercato.

Come scegliere un anemometro

Se hai la necessità di acquistare un dispositivo per misurare la velocità di un gas in un flusso controllato o in un flusso non controllato puoi rivolgerti a portali specializzati come quello di RS Components: qui puoi trovare un anemometro professionale tra i migliori disponibili sul mercato. Tra le pagine del suo vasto catalogo online dedicate agli strumenti di misura ambientale, RS Components propone una vasta scelta di anemometri delle principali marche: Kestrel, Testo, Instrument Direct, Beha-Amprobe, Chauvin Arnoux, Flir e Sefram, oltre al suo RS Pro.

I modelli più economici costano poche decine di euro, mentre quelli più costosi si avvicinano ai mille euro. Chiaramente la scelta del modello da acquistare non può essere guidata solo dal fattore costo: in base all'utilizzo che si dovrà fare dello strumento bisogna valutare anche altre caratteristiche quali i parametri di misura supportati, la precisione, il tipo di sonda, il tipo e la durata della batteria, le dimensioni e la risoluzione.

I possibili utilizzi in campo professionale e non

La velocità del vento è una grandezza che interessa soprattutto in campo meteorologico, ma le possibili applicazioni di un anemometro professionale sono molte di più. Conoscere questo dato infatti risulta essere fondamentale anche nel settore dell'aviazione, ma pure nell'ambito dell'agricoltura. Grazie a questo strumento è infatti possibile accertarsi che ci siano le migliori condizioni per lavorare i campi o fare altre operazioni.

Non bisogna sottovalutare l'importanza che può avere l'anemometro nel campo dell'ingegneria civile: permette di effettuare valutazioni in merito alle condizioni di lavoro ed alla sicurezza degli edifici. In linea di massima si può dire che l'anemometro può tornare utile in tutte le attività all'aperto (lavorative, sportive ed hobbistiche), ma è fondamentale nel campo della climatizzazione, perché permette di controllare i flussi dell'aria e lo stato dei filtri.

Le tipologie di anemometro

Come già accennato in precedenza, oggi ci sono diverse tipologie di anemometri. I vari modelli possono essere distinti in base a diversi parametri. In base alla loro dimensione è possibile separare i modelli fissi da quelli portatili, che sono più compatti e leggeri. In base alle grandezze misurate è possibile distinguere i modelli che misurano la velocità del vento da quelli che ne rilevano la pressione. C'è poi la distinzione tra gli anemometri senza memoria e quelli che riescono a registrare i dati rilevati nel tempo.

La distinzione più importante però rimane quella che si basa sul funzionamento. Negli ambienti aperti (sport, nautica, stazioni meteo) di solito si utilizzano gli anemometri a coppette. Dove è necessario effettuare delle analisi anche in presenza di cambi improvvisi delle condizioni si possono utilizzare gli anemometri termici, detti anche a filo caldo. Infine ci sono gli anemometri a ventolina, che sono una soluzione che si può adattare senza problemi alle più disparate applicazioni.