Generazione pasta al pomodoro (altro che giappo, kebab e fusion)
Altro che cucina fusion, kebab, kosher, vegan o qualsiasi altra moda culinaria del momento. Il piatto trendy per i giovani italiani, patriottici anche a tavola, resta la pasta al pomodoro: icona di tradizione, semplicità, convenienza, fai-da-te e dell’amore per mammà. Lo ha rivelato l'indagine Giovani e pasta: ritorno al futuro, realizzata da Doxa per AIDEPI (Associazione delle Industrie del dolce e della pasta italiane), su un campione nazionale di mille adulti tra i 15 e i 35 anni. I quali hanno riservato gradite soprese: perché la pummarola in coppa anche nel prossimo millennio scalzerà nei gusti giovanili italiani qualsiasi altra cucina fusion.
La mangerebbero tutti i giorni, senza ombra di dubbio. Infatti la pasta, meglio se rossa con una fogliolina di profumato basilico, seppure non si discreditino neppure la lasagna o la carbonara o gli spaghetti alle vongole o al ragù, 8 millennial under 35 su 10 la porterebbero in tavola mezzogiorno o sera, o in 2 casi su 10 ad ogni pasto principale. La preferita, specie fra le ragazze del Centro Nord, è di formato corto come rigatoni, fusilli, penne e garganelli, a discapito di bucatini, fusilli o di pasta lunga in genere, fermo restando che il primo piatto figura per i giovani tra i cibi irrinunciabili, insieme a sorpresa a frutta e verdura, secondo quanto dichiara il 45 percento dei giovani intervistati, e al pane sempre presente al 32 percento sulla tavola giovane. Ma non solo, per la pasta si rinuncerebbe anche a una buona bevuta: sia essa di vino o di birra e fra gli alimenti ai legumi.
Le ragioni del fenomeno. Circa la loro predilezione culinaria, i giovani hanno motivazioni ben radicate. Innanzitutto la pasta al pomodoro è simbolo di tradizione, anche per i cosiddetti Masterchef, generazione 15-20 anni, abituati a vedere spignattare in tv gli aspiranti Cracco del futuro sotto le direttive e critiche del maestro o di chef in voga del momento. Una tradizione che però ha il pregio di consentire ai giovani di sbizzarrirsi in creatività e improvvisazione – nessun piatto più della pasta, dicono, si presta ad essere adattato e condito con quel che c’è in dispensa - o ricorrendo alla semplicità di un sugo di pomodoro o di una scatoletta di tonno, sempre all’insegna di una spesa minima. Aspetto non trascurabile per i giovani, la possibilità del piatto fai-da-te, senza il rischio di sbagliare o di portare in tavola un obbrobrio immangiabile, cui si azzarda il 37 percento degli studenti fuori sede. Complice, ed ecco l’ultimo aspetto piacevole della pasta, il ricordo di mammà: memori del buon profumo di casa, il 31 percento dei giovani cucina secondo le ricette e i consigli di famiglia, anche nel caso di una serata tra amici. Perché la pasta, in un testa a testa con la pizza (56 percento vs 53 percento dello spaghetto), è anche il piatto preferito per il sabato sera, da gustare in compagnia davanti alla tv, magari proprio mentre si guardano gli europei di calcio.
Un amore senza tempo. Alla pasta i giovani sono fedeli, ora e sempre. Infatti, intervistati sulla tavola del futuro, i giovani prevedono ancora spaghetti al pomodoro. Seppure con un tocco di modernità: rappresentato da ingredienti belli e pronti per condire direttamente nel piatto di portata (17 percento), da un'app che ordini e porti la pasta fumante direttamente a casa (12 percento), da ricette cucinabili al wok per apprezzare e mixare profumi e ingredienti di etnie diverse, fino al massimo dell’innovazione con paste consegnate a domicilio stampate in 3D (8 percento).
Il parere degli esperti. Approvano in pieno medici, dietologi e nutrizionisti: la pasta al pomodoro è un piatto sano, pratico, versatile, veloce da preparare e in grado di apportare all’organismo molti principi nutritivi: carboidrati, innanzitutto, ma anche proteine specie se viene abbinata in un piatto unico a lenticchie o ceci, per esempio, e condita con un cucchiaio di olio di oliva extravergine o evo. Legumi che possono essere alternati anche a altre verdure o cereali che forniscono proteine vegetali e fibre. Perfetta d’inverno, ma anche fredda, d’estate, la pasta è un piatto quattro stagioni che rispetta pure la linea, nell’interesse delle giovani e delle donne; infatti, sfatando un esistente mito, gli esperti assicurano che la pasta consumata nelle giuste quantità e con condimenti a bassa densità calorica, non incide sull’aumento del peso. E se proprio per uno strappo alla regola e alla gola, si dovesse eccedere nelle porzioni, una buona passeggiata consentirà facilmente di ripareggiare il conto delle calorie. E quella forchettata di pasta in più sarà già dimenticata, pronti per il prossimo assaggio.