Verso la sfida con i rossoblù

Guida dell'atalantino in trasferta A Bologna, con i suoi orchestrali

Guida dell'atalantino in trasferta A Bologna, con i suoi orchestrali
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Andare in trasferta al seguito dell’Atalanta è sempre più bello. Questa domenica il viaggio è breve, ma la meta è gustosa. In tutti i sensi. Seguiteci e scoprirete perché. Dove mangiare e cosa vedere nella «Guida dell’atalantino in trasferta». Partendo come sempre dalla colonna sonora (questa volta un po’ rossoblù ma molto calcistica).

 

Parole&musica

Dalla, Carboni, Morandi, Mingardi. Invece no. Faremo una scelta originale come Bologna, e vi proporremo quello che Fernanda Pivano ha definito «il De Andrè delle due torri». Federico Aicardi lo trovate di giorno ai banchi della sua farmacia di piazza Aldrovandi e la sera in giro per locali e osterie. Qui potete ascoltare Anni di cuoio dedicata a Ezio Pascutti, eroe dell’ultimo scudetto rossoblù. Anno 1964.

 

Come arrivare

Due soluzioni: autostrada o treno. Con il Frecciarossa da Milano Centrale ci mettete un’ora e dieci al massimo, arrivate in centro e con l’autobus 14 fino al Dall’Ara (15 minuti). A partire dalle 8.20 c’è un treno ogni ora. In autostrada ci vogliono 2h30’ secondo Via Michelin. Se siete un gruppo vi conviene: il pedaggio (benzina esclusa) costa una quindicina di euro.

 

Dove mangiare

bologna-tortellini

Il piatto svelto: La Bottega dei portici

In via Indipendenza, a 200 metri dalla stazione, potete fermarvi ad assaggiare pochi (ma ottimi) primi della tradizione. Tortellini, tortelloni, tagliatelle. È una sorta di take-away un po’ più chic. Prezzi: $$

Fatto in casa: Leonida

Una delle istituzioni bolognesi. Umberto Eco pranzava qui quasi tutti i giorni. Forse un po’ paludato, magari un po’ démodé, ma sulla qualità non si discute. Domenica aperto solo a pranzo. Prezzo: $$$

Un po’ di mare: Osteria Bartolini

Quarto locale dopo quelli di Cesenatico e Milano Marittima. Qui lo trovate in centro a Bologna, in piazza Malpighi (oltretutto comodo per andare allo stadio in autobus o a piedi), potete gustarvi un po’ di pesce dell’Adriatico. Consigliato il fritto di calamaretti e carciofi. Niente spaghetti allo scoglio. Se decidete di andarci scoprirete il perché… Prezzo: $$$

Il panino: Il panino

Hanno i nomi delle vie di Bologna (esempio: via Oberdan, via dei Lamponi, via Azzurra ecc.), ve li preparano al momento e sono buonissimi. A pochi passi dalla stazione davanti al cinema Capitol. Veloce veloce. Prezzo: $

 

Cosa vedere

bologna

Il compianto

Andata a vedere l’opera di Niccolò dell’Arca, vi stupirà. Si trova in pieno centro, nella chiesa di Santa Maria della Vita. Costa 3 euro. In molti hanno lodato quest’opera. Anche il premio Nobel José Saramago nel suo libro Manuale di Pittura e Calligrafia: «Queste donne, che si prodigano sul corpo disteso, urlano il loro dolore tutto umano sopra un cadavere che non è Dio: lì nessuno si aspetta che la carne resusciti».

Le Sette Chiese di piazza Santo Stefano

Nella piazza più incantevole della città si affacciano il complesso della Sette Chiese. Sette no, ne sono rimaste solamente quattro ma valgono la visita.

San Petronio

È la chiesa più grande dopo San Pietro. Doveva essere più grande della basilica di Roma, ma non l’hanno finita proprio per evitare la superasse in magnificenza. Se ci girate attorno lo capirete bene.

 

Il fuoriprogramma

basilica-san-luca-bologna

Rimaniamo sull’alternativo, dallo stadio Dall’Ara potete salire fino alla basilica di San Luca. Sono 2 chilometri in salita e potete scegliere di farli sulla strada o salendo i gradoni del più lungo portico del mondo. Di solito i calciatori ci vanno dopo un voto esaudito. Voi potreste provare prima del fischio d’inizio. Magari funziona.

 

Parole&musica

Per tornare verso Bergamo, nella speranza che non suoni come beffa, potete ascoltare l’inno del Bologna. L’inno di cheeee? Nessun’altra squadra ha un inno scritto e cantato da Carboni, Dalla, Mingardi e Morandi. Vale la pena sentirlo anche se non siete rossoblù.

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