I buoni propositi per il nuovo anno che son gli stessi dell'anno scorso
Il 2016 è alle porte e anche quest’anno è arrivato il momento di fare il bilancio di tutte le cose fatte, incompiute e lasciate a metà. Dicembre è un mese impegnativo tra l’arrivo delle vacanze, il Natale, i regali da fare, i soldi da spendere, le cene pre-festive, le cene festive e le cene post-festive; tra tutte queste cose arriva anche il momento di stilare la classica “Lista dei Buoni Propositi per l’Anno Nuovo”. C’è chi la scrive e chi la pensa soltanto, ma tutti in qualche modo la fanno, credendo che con dei buoni propositi l’anno successivo sarà migliore, che si commetteranno meno errori, che la felicità si troverà dietro l’angolo, nonostante il mondo sia rotondo. Che, insomma, la vita migliorerà.
Il punto è: quanti rispettano davvero questa “lista”? Nessuno, o forse davvero pochi, e comunque solo chi ha una grande forza di volontà. Forse è vero che si inizia al meglio il nuovo anno se si hanno delle intenzioni ben definite, ma rispettarle non è proprio da tutti. Ecco allora gli 8 più comuni buoni propositi per il nuovo anno che nessuno rispetta, e il perché non si riesce a mai a mantenerli.
Fare sport
È forse il meno rispettato di tutti i buoni propositi. Ma, seriamente, come si può pensare di incominciare a fare sport con il gelo di gennaio? Prima di tutto l’inizio dell’anno, per molti, è ancora periodo di vacanza e ciò implica il relax totale. Non può esserci la voglia, per chi non lo fa abitualmente, di incominciare ad andare a correre, camminare o fare palestra; in secondo luogo i - 2°C non aiutano, ma anzi, invogliano ancora di più a rimanere nel letto fino a tardi.
Mettersi a dieta
Indiscutibilmente il proposito più gettonato è quello di mettersi a dieta, cosa che non può che far bene. Ma quanti davvero ci riescono? La verità è che è assolutamente impensabile tentare di mettersi in riga dopo aver accumulato, tra Natale e Capodanno, tantissimi grassi. Insomma, dopo essersi abbuffati di ogni tipo di cibo come si può pretendere di abituarsi a mangiare meno? Non si può, il nostro stomaco ormai si è allargato e ha bisogno di essere nutrito come si deve. Addio ai 70 grammi di pasta. Comunque alla fine è inverno, i chili di troppo possono essere tranquillamente coperti da un maglione pesante, e poi «per la prova costume c’è ancora tempo».
Mangiare sano
Collegato al precedente, questo buono proposito significa rinunciare ai cibi pronti, al panino al volo a pranzo, alle merendine al cioccolato delle macchinette. Senza troppe scuse e con tanti alibi, questo buon proposito non può durare per chi lavora o per chi studia fuori casa. È un obbiettivo di breve durata, giusto la prima settimana del nuovo anno. Bisogna avere la pazienza di preparare il pranzo la sera prima e la voglia di tornare a casa e cucinare, con la lavatrice da fare, i panni da stendere e magari tutto questo con una stanchezza tale da addormentarsi sul piatto. Mangiare sano fa bene, ma anche tentare di non impazzire è cosa buona e giusta. Per questo alla fine vincono i sofficini, le lasagne pronte e le pizze d’asporto.
Impegnarsi nello studio e/o nel lavoro
Diventa davvero difficile mantenere questo proposito dopo aver fermato, anche solo per una settimana, la classica routine quotidiana. È paragonabile al tornare a scuola a settembre dopo tre mesi di vacanze: praticamente per riprendere il ritmo ci vogliono almeno due mesi. Se si aggiunge che si torna al lavoro o sui libri appesantiti e assonnati a causa dei mille pranzi e cene con i parenti, il conto è presto fatto. Con la buona volontà svanita velocemente tanto quanto le vacanze.
Trovare la dolce metà
Sarebbe utile anche soltanto per risparmiarsi, il prossimo Natale, le domande dei nonni e di parentado vario sul perché il posto accanto al tuo sia ancora riservato esclusivamente alla zia zitella. Già per principio, però, questo è un presupposto che fallisce sul nascere, perché, nonostante la buona volontà sia molta, ad agire stavolta è la fortuna, o il destino, o la nonna che ti presenta i nipoti dei suoi amici (cosa che però non funziona quasi mai. Sappiatelo).
Risparmiare
Più che un obbiettivo, è l'imposizione che si danno tanti, soprattutto in questi ultimi anni. Dopo i regali, le feste e le cene sembra facile tenere in tasca qualche soldo per il futuro, ma in realtà quanto si è realmente disposti a rinunciare a quei piccoli vizi quotidiani, alle cene fuori e ai bei momenti con gli amici? Ci si può contenere, ma alla fine del mese, tenendo conto anche di quelle spese ineluttabili, nel salvadanaio potrebbero esserci molti più tappi di birra e sigarette che monetine.
Smettere di fumare e bere alcolici
E forse è proprio partendo dalla triste verità appena esposta che il buon proposito successivo al risparmiare è, quasi sempre, smettere di fumare e bere alcolici. Decisamente un passo avanti importante se si vuole migliorare la propria salute (e anche quella del proprio portafogli), soprattutto per chi esagera. Ma, a pensarci bene, un bicchiere di vino o una birra possono essere il perfetto toccasana dopo una dura giornata di lavoro. Quanto siamo veramente disposti a rinunciare a questi piccoli vizi? Per quanto riguarda i tabagisti, è risaputo che è meglio dare un taglio netto al fumo, ma la sorte non aiuta, tra lo stress delle vacanze, quello post-vacanze e quello del rientro a lavoro. Certo, si può sempre sostituire la voglia di nicotina con qualcos’altro, tipo un pezzetto di cioccolato, ma in ogni caso rispetta questo buon proposito sarà sempre un problema (anche di pancia).
Dedicare del tempo a se stessi
Durante le vacanze il tempo libero non manca e così si capisce quanto è bello passare del tempo soli con se stessi. È importante per rilassarsi, per svuotare la mente. Questa nuova e insolita esperienza porta spesso a desiderare, per l’anno nuovo, alcuni momenti di dolce solitudine. Iniziare o ricominciare a suonare uno strumento, apprendere arti meditative, dedicarsi alla cucina, al giardinaggio: tutte attività che permettano di passare del tempo con noi stessi, lontano dalle preoccupazioni. Tutto rose e fiori, finchè non ricomincia la routine. Si torna tardi dal lavoro, la stanchezza sopraggiunge e l’arte meditativa più comoda diventa il divano. Magari litigato tra figli, genitori o coinquilini.
In ogni caso, comunque vada, benvenuto 2016. Abbiamo un sacco di promesse da farti (e da non mantenere).