Sette consigli per prenotare una casa vacanze online evitando di essere truffati
Ad aiutare i villeggianti ci hanno pensato Altroconsumo, la Polizia postale e delle comunicazioni e il noto portale Airbnb
Come prenotare un alloggio in cui trascorrere le vacanze estive evitando di essere truffati sul web? In auto dei villeggianti, ora che la stagione estiva è entrata nel vivo, sono scesi in campo la polizia postale e delle comunicazioni e Airbnb, la nota piattaforma di viaggio, che hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi, individuando i profili dei truffatori più comuni e fornendo consigli utili per smascherarli.
Secondo l’Osservatorio multicanalità del Politecnico di Milano e da Nielsen, lo scorso anno 30 milioni di italiani hanno effettuato almeno un acquisto online. Il settore dei viaggi, stando alla ricerca, è quello in cui più si utilizza il digitale: circa 7 utenti su 10, il 65%, acquista una vacanza esclusivamente online oppure alternando online e offline. Nel 2020 con lo scoppio della pandemia le segnalazioni per reati informatici al Commissariatodips.it della polizia postale sono cresciute del 142 per cento rispetto all’anno precedente.
Per semplificare la vita ai consumatori, quindi, è nata la guida pocket “In vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza”, curata da Altroconsumo, polizia e Airbnb, secondo il quale le prenotazioni sono cresciute al 53% questa estate, mentre il turismo rurale è passato dal 21% del 2019 al 37%.
«Nonostante gli oltre 5,6 milioni di annunci i tentativi di truffa sono estremamente rari e un team di assistenza è disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti – tranquillizza Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia -. La riprova è che le frodi più comuni avvengono su altri siti e il nome di Airbnb è utilizzato per adescare la potenziale vittima perché è un brand che tranquillizza. È importante che sia i contatti sia i pagamenti avvengano sempre all’interno del nostro sito o dell’applicazione, come indicato dai nostri termini di servizio».
I consigli per non farsi fregare
- Non pagare mai direttamente con bonifico e, nel caso venga chiesta una caparra, è meglio non fidarsi visto che è una prassi contraria ai termini del servizio di Airbnb. È meglio pagare esclusivamente attraverso il sito, che in nessun caso prevede il bonifico. Airbnb generalmente trattiene l’intera somma dalla carta di credito e la inoltra all’host 24 ore dopo il check-in, dando il tempo al cliente di entrare in casa e verificare che tutto sia come pubblicizzato.
- Diffidate da chi vi propone di lasciare Airbnb per accordarvi privatamente, con la promessa di uno sconto. Inoltre non si è più tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione potrete segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti.
- Occhio ai link condivisi via mail o da altri siti. Diffidate da chi vi contatta tramite un sito di annunci dell’usato o da un portale immobiliare generico dicendo di affidarsi ad Airbnb. C’è il rischio che condividano un link ad un sito fasullo.
- Come riconoscere Airbnb dai cloni: tutte le pagine di Airbnb hanno l’indirizzo che inizia con www.airbnb.it.com, e un numero dopo la parola “rooms’, come nell’esempio: www.airbnb.it/rooms/30728582. Indirizzi più complicati o con una struttura diversa devono insospettirvi. Se non siete sicuri, potete cercare su un motore di ricerca il nome dell’annuncio (ad esempio: “Luminoso terrazzo Milano”) e “Airbnb” come parole chiave; dovrebbero comparire solamente le pagine legittime.
- Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettere in allarme un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.
- Airbnb non è un’agenzia immobiliare. Diffidate quindi da chi vi dice di aver dato incarico ad Airbnb di mostrarvi la casa. Il sito è solamente un portale di intermediazione, non esiste “personale Airbnb con le chiavi”, come se si trattasse di agenti immobiliari.
- Attenzione ai cosiddetti alloggi esca. Se arrivati a destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso che ha reso l’appartamento originario momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.
I profili più diffusi dei truffatori
- Il cervello in fuga: questo finto proprietario si è appena trasferito all’estero e non può mostrare la casa o accogliervi di persona. Per fugare eventuali dubbi, spiegherà che si tratta di lavoro. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Comincerà a chiedervi documenti, utili per costruire la sua prossima falsa identità, condividere non meno di 2-3 bozze di contratto À la carte, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione Airbnb, una finta fattura Airbnb e una vera scomparsa dopo aver ricevuto la caparra.
- Il tecnico informatico: l’host ha davvero creato un annuncio su Airbnb, ma appena chiedete informazioni tramite l’applicazione vi propone per comodità di continuare la conversazione per posta elettronica. Tempo di chiedervi alcune informazioni sul vostro arrivo e invierà un’altra mail informandovi a causa di problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca. In realtà lo ha rimosso. Per comodità vi fornirà un link diretto a un sito clone, molto simile ad Airbnb.
- Il compare: anche in questo caso l’host ha creato da poco un annuncio su Airbnb, sprovvisto di recensioni. Il truffatore è amichevole e vi proporrà uno sconto suggerendo di annullare la prenotazione con Airbnb e di trattare privatamente, così da far risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, sparirà nel silenzio.