Il bouquet da sposa perfetto I consigli della flower designer
Può avere moltissime interpretazioni, a seconda del gusto e della stagione. Di certo, è un tocco di grazia quando è fatto ad arte. Peonie, garofani screziati, rose sweet avalanche, ortensie e aspidistria. Ecco a voi il bouquet, ovvero l’ultimo omaggio floreale che una donna riceve prima del matrimonio. Il suo dono da parte dello sposo è un gesto di galanteria, che chiude il fidanzamento per dar vita alle nozze. Nonostante sia la sposa a sceglierne la composizione, così che si abbini con l’abito, la tradizione vuole infatti che lo sposo lo faccia recapitare dal fiorista o da uno dei testimoni a casa della futura moglie. Ma come si sceglie il bouquet perfetto?Per capirlo è necessario conoscere le linee dell’abito da sposa, che dettano legge in merito, e naturalmente il suo carattere poiché «il bouquet – come afferma la flower designer Elisabetta Cardani – è un timbro, uno specchio della personalità della sposa». Insomma, tutto deve essere coordinato e il bouquet va scelto guardando l’armonia dell’insieme.
L’armonia con l’abito. Partiamo dall’abito. Se il modello è molto ampio, un bouquet piccolo ne sarà mortificato, viceversa per un tubino sofisticato risulterà eccessivo un bouquet aperto e voluminoso.
L’interpretazione che va per la maggiore è sicuramente quella del mazzo compatto, dalle forme arrotondate e composto da fiori delicati e leggeri, che ne movimentano la struttura. È un bouquet che può essere composto in diversi modi, per esempio scegliendo tinte colorate per la parte centrale da coronare poi con petali bianchi. Oppure uno stile total-white, che può differenziarsi mixando, ad esempio, una candida ortensia con la delicatissima bovaria, dalle forme minute e perfette. L’effetto sarà quello di un bouquet molto femminile e delicato, ideale per una sposa classica, dall’eleganza innata.
Il bouquet aperto e voluminoso risulterà invece perfetto abbinato ad un abito con la gonna lunga, che sia scampanata, a sirena, oppure a palloncino. Generalmente è un bouquet che viene scelto da spose snelle e alte, che hanno optato per linee sinuose.
Infine, c’è il bouquet ricadente, con fiori a grappolo, che ben si sposa – è il caso di dirlo – con un abito principesco, con strascico accompagnato da un lungo velo, per un effetto decisamente importante.
[I bouquet di Elisabetta Cardani]
E poi, naturalmente, la personalità della sposa. Non solo l’abito però detta la scelta del bouquet. Una grande differenza, per la scelta dei colori e della tipologia del fiore, la fa indubbiamente la personalità della sposa che si vedrà riflessa in un omaggio floreale scelto in base ai tratti del proprio io. «Il fiore è innanzitutto un linguaggio e si esprime facendosi specchio della personalità della donna – continua Elisabetta -. Il colore e la tipologia del fiore possono fare la differenza e restituire un’immagine sincera di chi lo porterà, al di là dell’abito. Per esempio la persona ricercata e sofisticata nella sua semplicità potrà essere abbinata ad una tuberosa, mentre una sposa delicata si ritroverà nella bovaria. Il bouquet, infatti, è un timbro che differenzia una sposa dall’altra.
No a mazzi di fiori troppo pesanti, poiché la sposa lo dovrà portare con sé lungo tutta la giornata, né a colori abbinati in modo eccentrico. Tutto deve essere armonioso, equilibrato nelle forme e nei toni. Tantissimi sono i fiori a disposizione, dalle peonie anche nella tonalità del rosso, a preziose orchidee phalaenopsis, che possono essere giocate nei toni del fucsia, per un aspetto contemporaneo e meno formale. Il trend di questo momento? I mazzi di fiori spontanei, più ampi e liberi, con l’inserimento anche di rami e foglie naturali. Il fiore deve disegnare, con grande libertà, la propria forma, sempre comunque tenendo d’occhio il buon gusto, dettato dalle proporzioni e dagli abbinamenti dei colori».
Il rito (e un consiglio). Dunque nulla deve essere lasciato al caso, soprattutto in tema di fiori, e il nostro consiglio è quello di lasciarvi guidare dai flower designer. Una curiosità: a conclusione del ricevimento, la sposa dovrà lanciare il bouquet alle amiche nubili presenti al matrimonio. Secondo il rito, chi riuscirà ad afferrarlo si sposerà entro l'anno! Assolutamente da abolire il secondo bouquet che in questi anni le spose richiedono per il lancio. Lanciate quello vero, lasciando al fato la scelta della predestinata.