Il mantello dell'invisibilità è realtà e altre 4 novità tecnologiche
I ricercatori di tutto il mondo sono costantemente al lavoro per creare invenzioni che migliorino la qualità della nostra vita. Abbiamo raccolto per voi le novità più interessanti annunciate negli ultimi giorni. Alcune sono davvero sorprendenti.
1) Giraffe, l'intelligenza artificiale che in 3 giorni
ha imparato a battere chiunque a scacchi
L'evoluzione degli elaboratori elettronici è stato un processo costante dall'invenzione del primo computer. Negli anni Novanta, per la prima volta, un sistema chiamato Deep Blue e programmato da IBM sconfisse a scacchi il campione di fama mondiale Garry Kasparov, decretando un balzo ulteriore nella tecnologia, ormai in grado di ragionare più rapidamente di un cervello umano.
L'ultimo sistema messo alla prova in tal senso è datato 2015, si chiama Giraffe, ed è un sistema di apprendimento automatico, composto da reti neurali, ovvero modelli matematici composti da neuroni artificiali, che in qualche modo simulano l'attività di quelli umani. Imitando il funzionamento del nostro cervello, questa macchina è in grado, in 72 ore, di imparare a giocare a scacchi ad un livello superiore rispetto ai più grandi maestri. Giraffe ha giocato contro se stesso, sfruttando un enorme database di partite reali con cui ha potuto studiare il funzionamento del gioco e le mosse più adatte in ogni situazione, creando un potenziale di 175 milioni di variabili diverse.
Il suo creatore si chiama Matthew Lai, uno scienziato informatico che ha presentato questo progetto come tesi per il proprio master alla University College of London. La sua speranza è quella di poter sfruttare l'esperimento di Giraffe per poter insegnare ai computer a completare da solo determinate mansioni, senza per forza programmare ogni possibile variabile, ma lasciando che sia la macchina stessa a costruire una sorta di esperienza. Le possibilità sono davvero molte, dal controllo dei droni alle auto che si guidano da sole, senza dimenticare l'ambito medico.
2) Il mantello dell'invisibilità esiste davvero
Il potere dell'invisibilità ha sempre scatenato l'immaginazione di scrittori e registi, tanto che non si contano i personaggi di libri e film che sfruttano poteri simili, donati quasi sempre da indumenti o oggetti magici (il più famoso degli ultimi anni: Harry Potter). In passato ci sono stati molti esperimenti, soprattutto in campo militare, dove la possibilità di diventare totalmente invisibili ai nemici potrebbe sicuramente diventare un'arma più potente delle bombe stesse, ma i risultati sono stati sempre parziali e poco soddisfacenti.
Oggi, per la prima volta, un team di ricerca è riuscito davvero a far sparire completamente un oggetto tridimensionale, superando qualsiasi trucco di magia o libro di fantascienza. L'oggetto è stato rivestito di un mantello sottilissimo, una pelle spessa soltanto 80 nanometri, composta di un materiale che è in grado di riflettere la luce. I creatori fanno parte di un gruppo di ricerca formato da scienziati californiani e sauditi, coordinati da Xhian Zhang. L'invenzione ha attirato l'attenzione della prestigiosa rivista Science, che con grande stupore ha celebrato questo straordinario successo.
Gli sviluppatori hanno spiegato che il mantello è composto da nanoantenne d'oro, posizionate una accanto all'altra, che, quando vengono attivate, riescono ad incanalare la luce in un modo speciale, rendendo l'oggetto che ricoprono totalmente invisibile. La dimensione del mantello è minima, finora è stato in grado di nascondere soltanto due cellule, ma non era mai successo che un progetto di questo tipo riscuotesse un successo così limpido. Xhian Zhang ed il suo team sono fiduciosi nelle potenzialità di questo brevetto anche su oggetti più grandi e promettono risultati sorprendenti nei prossimi anni.
3) Arriva la gomma che si autoripara,
una rivoluzione per gli pneumatici
Alcune case automobilistiche propongono già da alcuni anni pneumatici in grado di resistere alle forature più lievi, con un sistema di emergenza che sorregge la ruota in caso di piccoli danni, almeno finché non si è in grado di raggiungere un gommista. Alcuni ricercatori tedeschi e finlandesi, però, non si sono accontentati, creando un tipo di gomma in grado di autoripararsi completamente, anche dopo aver subito danni notevoli come tagli netti o forature.
Il segreto sta nella composizione della gomma stessa, che non è stata ancora completamente svelata. I test sono molto incoraggianti e rivelano che la struttura della gomma è davvero in grado di ripristinare eventuali danni, ristabilendo addirittura le stesse condizioni di elasticità e resistenza presenti in origine. I colossi degli pneumatici sono già in allerta, anche se per ora la commercializzazione è ancora lontana e ci vorranno altri anni di lavoro per vedere un prodotto pronto per il mercato. Intanto però, non ci resta che sognare un futuro dove forature e cambi gomme saranno soltanto un lontano ricordo, con i conseguenti risparmi in termini economici, pratici e ambientali.
4) Il rasoio laser non ha lame e non irrita la pelle
Farsi la barba di mattina è ancora un rituale per molti uomini, almeno per chi ancora non è stato convinto dalla moda sempre più diffusa della barba lunga. Quando ancora il sole sta sorgendo e il nostro cervello sta ancora faticando per riattivare tutte le funzioni di base, può però capitare che la mano sfugga o che si sia costretti a compiere più passaggi del previsto sulla pelle, causando tagli ed irritazioni. Arrivare in ufficio con la faccia tagliuzzata o con il collo rosso può essere però imbarazzante ed è per questo che è stato creato il rasoio laser senza lame.
Il progetto è nato sulla celebre piattaforma di crowdfunding Kickstarter e ha al momento raggiunto un finanziamento di più di 650mila dollari, a fronte di un obiettivo fissato a soli 160 mila dollari. Il suo creatore, Morgan Gustavsson, promette che entro il 2016 sarà possibile farsi la barba con questo dispositivo, che pur non avendo lame metalliche sarà in grado di rasare barba e capelli esattamente come un normale rasoio. Il raggio laser viene emesso nella stessa zona dove solitamente viene posta la lametta e si attiva al contatto con il pelo, tagliandolo in modo netto senza però toccare la pelle e quindi evitando ogni genere di irritazione.
5) Addio ai pesticidi, arriva l'acqua elettrolizzata
La frutta e la verdura che finiscono sulle nostre tavole sono sempre di aspetto gradevole e non presentano alcun genere di imperfezione, questo grazie ai trattamenti a base di pesticidi che gli agricoltori svolgono durante la coltivazione. Non è un segreto che le sostanze chimiche, pur tenendo lontano insetti e parassiti, non sono certo un toccasana per il nostro organismo, tanto che una buona parte degli italiani si è avventurata nel crescente mercato bio.
Alcuni ricercatori in Tasmania però, hanno sperimentato con successo un trattamento alternativo, a base di acqua elettrolizzata, in grado di fungere da disinfettante al posto degli agenti chimici. La corrente viene fatta passare da un macchinario attraverso l'acqua salata, creando ipoclorito di sodio, ingrediente presente anche nella candeggina, che diventa un vero e proprio diserbante naturale. In passato l'acqua elettrolizzata è stata utilizzata anche negli ospedali per uccidere i germi, ma per la prima volta questa tecnica è stata sperimentata con successo anche in agricoltura. Negli ultimi due anni i ricercatori l'hanno utilizzata in campi colpiti dal fungo delle cipolle, che solitamente distrugge circa il 90 percento dell'erba, riuscendo a conservare invece con successo oltre il 90 percento del campo.