La luce di 137 laser rossi ridefinisce l'aspetto della loggia dell'ex centrale di Daste e Spalenga
Si tratta di un’installazione in continua evoluzione, pensata da Anonima/Luci appositamente per Daste Bergamo
In questi giorni i fasci di luce di 137 laser rossi stanno ridefinendo l’aspetto della loggia porticata dell’ex centrale di Daste e Spalenga: si tratta dell’installazione “No matter where you are”, pensata da Anonima/Luci per Daste Bergamo.
Le visioni geometriche si alternano e si sovrappongono in una continua evoluzione, immergendo lo spettatore in dimensioni percettive ogni volta differenti. La Loggia, uno spazio stretto e lungo, è pensato dagli artisti come un luogo di passaggio in continua trasformazione, che nel suo cambiare si fa rappresentazione, realistica e metaforica, di un momento di transizione.
Anonima/Luci è uno studio di lighting design e light art fondato nel 2018 a Milano, da Alberto Saggia e Stefania Kalogeropoulos. Accomunati da una forte passione per l’innovazione e la ricerca sperimentale, intrecciano laser, suoni e tensioni elettriche con un approccio ingegneristico. Il loro particolare interesse per il laser è dovuto alle sue proprietà fisiche, che consentono di utilizzarlo come uno strumento grafico controllato che può estendersi in tutte le direzioni dello spazio, senza avere una vera e propria presenza fisica e materica.
Nella ricerca e realizzazione delle proprie opere, Alberto Saggia e Stefania Kalogeropoulos non utilizzano apparati preassemblati, ma circuiti creati al momento e adattati ad ogni singolo progetto, comprese le strutture di supporto, ideate sulla base del contesto e in relazione allo spazio.
“No matter where you are” di Anonima/Luci fa parte di Cluster, un’inedita commistione tra musica, installazioni, arti visive e performative, promossa dal Comune di Bergamo per sostenere la fase di avvio della neonata gestione di Daste. È affidata all’organizzazione di MiDi, Motori Digitali, associazione che in pochi anni ha fatto valere la propria competenza nella promozione della cosiddetta “new media art” e da sempre attenta ai temi della rigenerazione urbana e della valorizzazione dei luoghi.