La penna che disegna in 3D e altre 4 novità tecnologiche
La ricerca tecnologica propone ogni settimana nuove invenzioni che possono rendere più semplice la nostra vita, tra ingegneri che lavorano per grandi aziende e giovani alla ricerca di finanziamenti sulle piattaforme di crowdfunding. Ecco le novità annunciate negli ultimi giorni.
1) Il divano mobile che ci proietta nell'azione
Il 2016 è stato da tutti battezzato come l'anno della svolta per quanto riguarda le tecnologie di realtà virtuale, grazie al lancio di diverse periferiche come Oculus Rift di Facebook o HTC Vive. L'immersione nel mondo virtuale, però, nelle menti degli sviluppatori non si fermerà soltanto a caschi in grado di farci vedere o ascoltare mondi fantastici, ma sarà completata da altri dispositivi, come guanti virtuali che ci permetteranno di interagire con gli oggetti che ci troveremo davanti. Se poi nei nostri viaggi digitali ci troveremo in situazioni concitate, come la guida di un mezzo sportivo o su una nave in preda alla tempesta, avremo bisogno di poltrone e divani speciali per sentirci realmente a bordo.
Immersit nasce proprio per questo: si tratta di un sistema idraulico che si adatta al divano di casa, in grado di renderlo mobile e reattivo agli stimoli dei videogame a cui stiamo giocando. I costruttori promettono migliaia di diverse vibrazioni, scossoni, salti, che si adatteranno perfettamente al contesto di gioco o addirittura alle scene dei film trasmessi. I principali dubbi riguardano eventuali danni ai divani, ma l'ideatore del progetto, Valentin Fage, assicura che il dispositivo è pensato proprio per evitare di rovinare la nostra zona relax.
I primi pezzi saranno consegnati verso la fine del 2016 al prezzo, non troppo vantaggioso, di 649 euro.
2) La penna-stampante 3d
La stampa 3D ha avuto una grande diffusione un paio d'anni fa e la tecnologia ha fatto interessanti passi in avanti. Le stampanti 3D stanno diventando, con il tempo, sempre più affidabili, più economiche e più complesse, nonché capaci di stampare in moltissimi materiali.
Una delle invenzioni più interessanti che si basa su questa tecnologia si chiama 3Doodler, ed è una sorta di stampante 3D portatile a forma di penna, in grado di trasformare in materia qualsiasi vostro pensiero. I risultati sono davvero impressionanti e, con il passare dei mesi, questo dispositivo diventa sempre più efficiente, tanto che i suoi sviluppatori hanno già presentato una versione aggiornata rispetto al primo modello prodotto. 3Doodler è in grado di disegnare con filamenti di plastica sia su un foglio che direttamente nell'aria, pesa appena 50 grammi e deve essere collegata a una presa elettrica. Funziona grazie alla plastica riscaldata che raffredda quasi all'istante, in modo da creare una struttura solida e stabile. Non ha bisogno di connessione internet o di un computer.
La seconda campagna di raccolta fondi aveva chiesto un finanziamento di 30mila euro, ma il successo della prima versione e l'incredibile attenzione attorno a questo progetto hanno consentito ai creatori di raccogliere l'incredibile cifra di 1.3 milioni di dollari. È possibile ordinare il proprio modello all'interessante cifra di 99 dollari e ad aprile avremo a disposizione questo fantastico oggetto.
3) Le scarpe che ricaricano lo smartphone
I ricercatori sono in costante ricerca di fonti di energia rinnovabile e pulita, che permettano a chiunque di utilizzare i propri dispositivi senza però essere dipendenti da risorse esauribili e spesso inquinanti. Alcuni device moderni sono stati forniti di tecnologie fotovoltaiche, in grado di raccogliere i raggi solari accumulando energia, fondamentale soprattutto quando ci troviamo lontani da prese di corrente. I creatori di Vibram e InStap NanoPower, due aziende che hanno unito le forze, hanno pensato che spesso i primi a creare fonti di energia siamo proprio noi, in particolare con il nostro movimento.
Hanno così creato una suola per scarpe in grado di resistere ad infiltrazioni, liquidi e polvere, al cui interno è presente un sistema che accumula l'energia prodotta dai nostri passi. In un comunicato stampa ufficiale, le aziende hanno spiegato che si tratta di un sistema inserito perfettamente nell'intersuola della calzatura, permettendo di generare fino ad un massimo di 3 Watt di potenza con il solo effetto della normale camminata. «Il dispositivo - si legge - in grado di generare 1 Watt di potenza continua, consente quindi un accumulo di 8 Wh per una camminata di circa 8 ore. Energia sufficiente a evitare l'esaurimento di carica dello smartphone ad esempio».
La scarpa ha una porta micro USB che le permette di essere collegata ad ogni dispositivo esterno ed un chip Bluetooth che comunica con una app sviluppata dallo stesso team.
4) Il dispenser Hi-tech per medicinali
Gli investimenti delle multinazionali farmaceutiche nel mondo dell'alta tecnologia sono tra i più generosi, sia per la grande capacità economica di questo settore, sia per le innumerevoli applicazioni pratiche che potrebbero migliorare di molto la nostra vita nei prossimi anni.
A volte, però, a sfornare le invenzioni più interessanti sono le startup indipendenti, come nel caso di Hero, una giovane azienda di New York che ha creato un dispenser per pillole 2.0, in grado di ricordarci le nostre prescrizioni e seguirci nelle nostre cure. Spesso chi deve seguire una o più terapie è costretto a prendere molti farmaci nel corso della giornata e, seppur questo diventi presto una routine, può capitare facilmente di dimenticare o confondere un medicinale con un altro. L'idea di questo dispenser è tanto semplice da chiedersi perché nessuno ci abbia pensato prima: non farà altro che prendere nota delle nostre prescrizioni, comprese di quantitativo e orario, per poi fornirci nell'arco della giornata tutte le pillole all'ora esatta. Nel caso poi fossimo fuori casa o lontani dal dispenser, il dispositivo invierà una notifica direttamente sul nostro smartphone, ricordandoci quale medicina dovremo prendere.
La distribuzione per ora è prevista solo negli Stati Uniti, anche se il prezzo, come spesso accade in questo settore, potrebbe scoraggiare molti: si parte da 399 dollari per il preordine, ma il costo finale sarà di 999 dollari.
5) Bancomat senza PIN, si preleva con lo smartphone
I sistemi di sicurezza delle banche sono sempre più sofisticati e offrono ogni anno sempre più possibilità d'accesso ai propri dati, rendendo sempre più marginale il rapporto fisico con gli sportelli bancari. Le nuove applicazioni sono in grado di farci accedere ai nostri conti correnti in modi sempre più immediati, mantenendo però la garanzia di sicurezza che si conviene ad un servizio così delicato. Alcune banche italiane, ad esempio, durante il 2016 hanno introdotto l'accesso tramite smartphone, con l'utilizzo delle nostre impronte digitali: un sistema a prova di truffa e contemporaneamente molto immediato. Se però abbiamo bisogno di utilizzare il classico sportello bancomat, siamo ancora costretti a ricordare il nostro pin e ad esporci ad eventuali truffatori, che con sistemi di sorveglianza quasi invisibili sono in grado di clonare la carta e associarla al nostro codice.
Per superare questo problema, negli USA è iniziata una sperimentazione promossa da alcuni importanti istituti bancari, che permetterà di prelevare denaro contante tramite il proprio smartphone. Il sistema chiamato "cardless" proprio per l'assenza di una carta dedicata, manderà un codice direttamente sul nostro smartphone, che verrà poi scansionato allo sportello per convalidare il prelievo. Il codice è generato automaticamente ed è monouso, perciò non c'è rischio che qualcuno possa rubarlo o clonarlo e, secondo gli sviluppatori, il sistema è molto più veloce e sicuro rispetto a quelli attualmente in uso.
Si prevede che nel giro di 18 mesi questo sistema verrà installato in 80mila sportelli in tutto il Nord America e che presto verrà adottato anche in altri Stati.