E siamo pure dei tuttologi

La verità è che siamo tutti matti Il mondo è pieno di complottisti

La verità è che siamo tutti matti Il mondo è pieno di complottisti
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Oggi la gente si è fatta sospettosa. Non esiste più il concetto di “buona fede”, tutti sicuramente sono lì per fregarvi, anzi di più, per complottare contro di voi. Perciò lo spirito di sopravvivenza vi insegna a diffidare, giusto? Ma di chi? Siete sicuri di diffidare a ragione? Non staremo mica un’altra volta sragionando? Per esempio, quando si vanno a fare i colloqui con i professori a scuola per il pargolo di turno. Ormai non si sente più dire di un professore che abbia ragione, sono tutti incompetenti e sicuramente hanno scelto quel lavoro perché odiano i bambini (in particolare i figli dei sospettosi). Se l'insegnante si permette di essere in disaccordo con il genitore, lui che ha solo una laurea e svariate altre abilitazioni per fare quel mestiere, è subito una polemica. Il genitore non è d'accordo, lui/lei che magari fa il fabbro/la cassiera e quindi di didattica ne parla tutti i giorni. Eh, ma il genitore sa (per scienza acquisita procreando) quello che è meglio fare con una classe di bambini. E poi la vicina di casa, che nel 1965 faceva la balia e poi ha allevato mucche, ha detto che è tutto sbagliato. Quindi di chi dubita il genitore? Qual è la fonte affidabile?

Prima che rispondiate, devo assolutamente farvi riflettere anche sulla fiducia verso la scienza. Perché andate dal medico? Perché state male e volete una soluzione? Se è così, rientrate ancora nella piccola percentuale di gente che vive nel mondo reale. Gli altri invece, che hanno la scienza infusa e tutto sanno e tutto possono, ci vanno perché sono costretti a farsi prescrivere i farmaci. Purtroppo le farmacie non si comportano come se fossero una macchinetta delle merendine. E poi loro, i tuttologi, vogliono avere ragione. Vanno dal medico con un'idea in testa della malattia che potrebbero avere e vogliono che il dottore la confermi. Magari finché si tratta del raffreddore o del mal di gola possono anche essere facili da diagnosticare, quindi il medico deve davvero solo dare i giorni di malattia. Ma loro no, loro hanno visto troppi film americani e pretendono di avere malattie incredibili, perché loro si sono informati.

Attenzione, la gente oggi si informa, sicuro! Tremate, laureati di tutti i campi, arrivano gli informati. Studiano su Facebook o su ilmiomedico.net, se va bene su Treccani. Poi vanno dal medico di turno, che in effetti ha studiato solo una decina di anni, e pretendono di ottenere gli esami e la cura che dicono loro. Perché? Perché si fidano di un consiglio sulla salute (dato da un professionista solo nella più ottimistica delle possibilità) letto su un blog e non di quello del loro dottore che li conosce da anni e che magari li visiterà pure fisicamente? Eh, ma certo! Una volta, dieci anni fa, quel medico di base, che ha millecinquecento pazienti (forse tutti così) ha sbagliato diagnosi! Ma come, la scienza non era infallibile? Quindi loro, che pretendono l’eccellenza anche se non la danno, non ci stanno più, basta; se fosse possibile pure far chiudere lo studio ancora meglio. Colpo di genio. E se la soluzione fosse chiudere gli studi e aprire dei blog? Forse se il vostro medico invece di visitarvi vi scrivesse un post vi fidereste di più. Che bella idea. Soprattutto per i professionisti, che non dovrebbero più sopportare il contatto con il pubblico.

Il meglio dei dubitatori, però, emerge sulle notizie di cronaca. Per le notizie di cronaca l'assioma dice che la fonte più accreditata è quella con più conflitto di interesse o anche quella più improbabile. Non importa se tutti i giornali nazionali, l’Ansa, la protezione civile e il Tg smentiscono la notizia: se lo dice qualche post di Facebook potete stare certi che loro, in fondo, continueranno a crederci. Perché l’ultima spiaggia dei dubitatori, quando ogni prova sembra schiacciarli sotto il peso della ragione, è il complotto. «Le prove sono state sicuramente manomesse dalle lobby di...» e poi ci mettete ciò che vi piace di più odiare: i farmaci, il petrolio, il calcio, l’edilizia, i preti, i gay, i gattini, le auto elettriche... Organizzazioni da romanzo post apocalittico, dalle mire oscure e altalenanti, che però non si capisce bene dove siano e perché soprattutto, se sono davvero onnipotenti, non controllino gli articoli pubblicati su Facebook. E comunque, se esistono, mai che mi capiti di essere dalla parte giusta del complotto!

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