L’incremento delle nascite del 2021? Un miraggio: nel 2022 contrazione del 4%
Confermato il fenomeno della denatalità. Unica eccezione l’ospedale di Treviglio, ma incide la presenza di stranieri
A conti fatti, il 2021 è stata un’eccezione per la Bergamasca: dopo i numeri che avevano registrato due anni fa un incremento della natalità dello 0,27 per cento, il 2022 si è invece chiuso con una contrazione del 4 per cento. In sintesi, gli italiani continuano a fare meno figli.
I dati sono riportati oggi (lunedì 2 gennaio) dal L'Eco di Bergamo: sono state prese in considerazione dall’Istat le cifre da gennaio a settembre, distribuendole sui dodici mesi. Si conferma così la tendenza della denatalità: secondo i calcoli, dieci anni ne fa venivano al mondo dieci in più al giorno, con un calo pari a circa il 28 per cento rispetto al 2012.
I numeri: cifra in aumento solo a Treviglio
Si sono registrati meno piccoli in ben tre dei quattro punti nascita bergamaschi: si tratta di quelli di Bergamo, Ponte San Pietro e Seriate, con un totale di 7.317. Sono 107 in meno rispetto ai 7.424 del 2021. L’unica eccezione è costituita dall’ospedale di Treviglio, dove ne sono nati 886, ovvero 17 in più rispetto all’anno precedente. Il Papa Giovanni rimane la struttura in cui hanno luogo più nascite: nel 2022 sono state 3.984, l’anno prima 4.002. Al Bolognini di Seriate ci si è fermati a 1.897, 64 in meno rispetto ai 1.961 dell’anno precedente: ormai lontani i dati del 2019, quando era ancora aperto l’ospedale di Alzano Lombardo e presi insieme i due nosocomi arrivarono a 2.835. Decrescita anche al Policlinico di Ponte San Pietro, dove nel 2022 sono venuti alla luce 550 bambini, 42 in meno rispetto ai 592 del 2021.
Infine, l’unico andamento positivo lo ha appunto registrato la città della Bassa, che però presenta un 55,8 per cento di neonati con genitori stranieri. La natalità in aumento, quindi, sarebbe giustificata dalla tendenza delle famiglie di immigrati a fare più figli: 886 le nuove nascite, mentre nel 2021 erano state 849.