I nuovi vampiri della Silicon Valley Sangue giovane per non invecchiare
Non ci fossero di mezzo i leggendari guru della Silicon Valley sembrerebbe di raccontare la trama di un film dell’orrore, modello Dracula. Pare che in quell’angolo del mondo dove si pensano le idee che cambiano la vita a qualche miliardo di persone nel mondo, la parabiosis sia diventata una pratica diffusa. La parabiosis è in sostanza una trasfusione di sangue preso da un adolescente per garantirsi una dose di giovinezza. Il tutto a 8mila dollari per seduta.
Si era cominciato con i topi, facendo la scoperta che il sangue di animali giovani iniettato in animali anziani aveva un enorme effetto ringiovanente. Poi la solita start up made in Usa, fondata da Jesse Karmazin ed emblematicamente chiamata “Ambrosia”, ha iniziato a proporre la stessa pratica agli uomini. La rivelazione è stata fatta da Vanity Fair: Ambrosia acquista liquido biologico dalle banche del sangue e ha già circa 100 clienti paganti. Alcuni sono proprio tecnologi della Silicon Valley, come Thiel. Ma i compratori non si servono solo da Ambrosia. Per aver diritto alle trasfusioni, oltre a pagare, bisogna aver più di 35 anni.
Il primo ad aver candidamente ammesso di essere interessato alla parabiosis è stato Peter Thiel, il miliardario co-fondatore di PayPal oltre che consigliere di Donald Trump. Interpellato dalla rivista Inc Magazine ha detto: «Hanno scoperto che il sangue di topi giovani iniettato in topi anziani ha un enorme effetto ringiovanente. Penso che ci siano un sacco di queste cose che sono state stranamente sottovalutate».
Un giornalista, Jeff Bercovici, ha voluto toccare con mano e verificare l’attendibilità di queste voci. Questa la sua conclusione, dopo aver realizzato decine di interviste: «Ci sono voci diffuse nella Silicon Valley, dove la scienza per l’estensione della vita è un’ossessione, che vari individui ricchi del mondo della tecnologia abbiano già cominciato a praticare la parabiosis, spendendo decine di migliaia di dollari per il trapianto e per ottenere il sangue, anche perché essi ripetono la pratica varie volte l’anno», ha riferito Bercovici sul sito Vox.com.
Ma sono davvero stati verificati gli esiti della parabiosis? L’inchiesta di Vanity Fair riporta il parere scettico il neuroscienziato Tony Wyss-Coray della Stanford University, che ha condotto uno studio nel 2014 di giovane plasma sanguigno nei topi. «Non c’è proprio nessuna evidenza clinica che il trattamento possa essere benefico», ha dichiarato. «Si sta fondamentalmente abusando della fiducia della gente e dell’entusiasmo del pubblico intorno a questa pratica». Karmazin da parte sua sostiene che gli studi condotti sui primi 70 clienti dimostrano come i vantaggi siano concreti e misurabili. E uno studio pubblicato su Science e Nature Medicine ha rivelato che trasfondere sangue di un giovane topo in topi più anziani può limitare l’apparire dei sintomi dell’invecchiamento. Una scoperta che potrebbe portare a scoperte mediche e allo sviluppo di nuovi farmaci.
Certo per i nostri giovani la morale è amara: messi nell’angolo da generazioni più anziane che hanno preso tutto per loro, a iniziare dal lavoro e dalla protezione sociale, ora si trovano davanti l’ipotesi di mettere in vendita il loro vero tesoro, la giovinezza.