Non sapete più come lasciarlo/a? Ci pensa per voi Sorry It's Over
Se la coppia fosse una società, San Valentino sarebbe la chiusura dell’esercizio annuale: il tempo di redigere un bilancio e fare delle valutazioni su ciò che è stato e soprattutto su ciò che sarà. Tra cene, baci a lume di candela, gite sulla neve o semplici rose comprate al semaforo per la disperazione di arrivare a mani vuote, ciascun innamorato ha fatto i conti con sé e con il proprio socio in affari (di cuore). Sicuramente molti hanno visto la propria società fiorire e produrre utili, altri hanno fatto investimenti per il futuro e si aspettano ricavi per i prossimi trimestri, altri ancora hanno da poco siglato una nuova partnership e sono nella fase del “speriamo vada bene”, ma accanto a queste eccellenze molte società stanno facendo l’equilibrismo sull’orlo della bancarotta. Conti sballati, perdite inaspettate, fatturati in crisi e come se non bastasse nuovi soci occulti pronti a ritirare la maggioranza delle vostre quote… con le società di rating che vi declassano, le banche che da tempo non concedono più prestiti e i fornitori che hanno smesso di farvi credito è arrivato il momento di pensare ad un exit strategy.
Ma si sa, gli Italiani sono un popolo di santi, poeti, navigatori e latin lover. Un popolo di persone passionali, disposte a tutto per trovare il vero amore. Romeo ha scatenato una guerra pur di avere Giulietta, Dante ha dovuto patire le pene dell’inferno pur di avere la sua Beatrice, Orlando è diventato pazzo per Angelica e il povero Renzo, senza nemmeno sapere come, si è dovuto sorbire 250 pagine di drammone pur di sposarsi la bella Lucia. Non c’è dunque da stupirsi che, essendo cresciuti in questo contesto, ci risulti estremamente difficile dire un semplicissimo: «Scusa, ma è finita».
Eh già. Perché sì, ci sono stati forniti tutti i mezzi possibili e inimmaginabili per trovare la nostra anima gemella. Da Facebook a Tinder, dagli speed date alle cene a tema, anche i più timidi hanno avuto modo di aprire la porta dell’amore, di sedersi nel salottino delle coppie e di bere dal calice degli Dei. Ma cosa succede quando ci si accorge che la porta è stata chiusa dall’esterno e non si può più uscire? Che nel salottino si sta stretti? Che il cocktail degli Dei ha leggermente stufato? Beh, succede che si è soli senza sapere a chi rivolgersi.
O meglio eravamo soli, perché adesso a darci una mano è arrivata un’infermiera australiana che ha fondato una agenzia dal nome Sorry its over (scusa è finita) che realizza servizi personalizzati per lasciare il fidanzato/a in maniera professionale. Con un modico compenso, che varia a seconda del servizio richiesto, il team si preoccupa di dare la triste notizia, togliendovi la preoccupazione di dover gestire la reazione altrui dinnanzi all’abbandono. Infatti, con circa tre euro avrete diritto alla mail standard «Siamo troppo diversi. È colpa mia, non tua. Non c’è più alchimia. Spero che starai bene. Possiamo restare amici», mentre, per qualche spicciolo in più, si possono acquistare i pacchetti deluxe che vanno dalle comunicazioni via telefono ai mazzi di fiori e cesti con bottiglie di vino, sino all’incontro con un impiegato dell’agenzia.
L’unico piccolo inconveniente della faccenda è che l’agenzia, per il momento, copre solo la città di Melbourne e, dunque, a meno che non troviate il vostro prossimo amore nella terra dei canguri dovrete arrangiarvi altrimenti. Coraggio.