Fuoco, aria, terra, acqua, e...

La nuove frontiere dello yoga (sono cose davvero strane)

La nuove frontiere dello yoga (sono cose davvero strane)
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Fuoco, aria, acqua, terra rappresentano nella filosofia greca, nell'aritmetica, nella geometria, nella medicina, nella psicologia, nell'alchimia, nella chimica, nell'astrologia e nella religione i regni del cosmo, in cui tutte le cose esistono e consistono. Elementi naturali che governano anche una disciplina antica come lo yoga, declinato proprio su questi macrocosmi. In Italia le persone che praticano lo yoga sono circa un milione e duecentomila. Vi presentiamo quattro esperienze della pratica olistica nata nel 3000 a.C. in una chiave inedita e contemporanea, con un rimando alle origini della tradizione ellenica.

 

Il Fuoco. Bikram yoga.
A qualcuno piace caldo.

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Forte del suo successo negli States, il bikram yoga si sta diffondendo in tutto il Mondo, Italia compresa. La versione hot dello yoga si pratica in ambienti riscaldati e in sale con almeno 40 gradi di temperatura con 40-50 percento di umidità. Nato su ispirazione del maestro yoga indiano Bikram Choudury, che ha fondato a Beverly Hills il collegio yoga dell’India, ha subito attirato l’attenzione di numerose celebrità dello spettacolo come Madonna, Sting, Gwyneth Paltrow, Jennifer Aniston, George Clooney, Jude Law. Le 26 pose dinamiche (chiamate asana) del maestro indiano permettono di bruciare tra le 400 e le 600 calorie per ogni sessione di lavoro. Si tratta di posizioni di allungamento, di compressione, di equilibrio, di forza e flessibilità, essenziali per rimodellare il corpo e migliorare la funzionalità degli organi interni. E per affrontare con disinvoltura la prossima prova bikini.

 

L’aria. Antigravity yoga.
Il sogno di Icaro si è avverato.

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È questa la promessa dell’Antigravity yoga, una disciplina praticata in sospensione che sta conquistando anche il Belpaese. Nasce dalla visione di Christopher Harrison, atleta, ballerino e coreografo statunitense, che nel 1991 fondò la compagnia artistica Antigravity Inc e progettò nel 1999 la prima amaca antigravità in tessuto soft touch. Il suo “skyloft” nel centro di Manhattan è presto diventato il luogo di nascita di tecniche acrobatiche che oggi possiamo ammirare in molti spettacoli famosi. Liberarsi del senso di gravità ha molti vantaggi: svincola le articolazioni dalla compressione, distende la colonna, migliora il sistema circolatorio e linfatico, ringiovanisce la pelle stimolando la microcircolazione e infonde fiducia in se stessi e nell’allenatore. Lo pratica anche Belen. Questa è più che una garanzia. No?

 

L’acqua. Woga yoga.
Un tuffo nel benessere.

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Anche il woga arriva dall’America e più precisamente dalla patria del fitness e del benessere, la California. La disciplina è nata circa 10 anni fa ad opera di un terapista americano, Harold Dull, primo tra tutti a comprendere come l’acqua fosse uno degli ambienti più idonei per praticare diverse attività, tra le quali – appunto – lo yoga. I benefici del woga sono mirati soprattutto al raggiungimento di un equilibrio psicofisico e ad un livello di concentrazione più elevato. Il woga costituisce, dunque, uno sport ideale per chiunque: dalle donne in gravidanza, visto che favorisce l’ossigenazione del feto, fino agli anziani e a chi ha subito traumi fisici. Inoltre, fare attività fisica in acqua allontana ansia e tensioni emotive, rilassa la mente e consente di risolvere problemi come l’insonnia, oltre a sciogliere e tonificare i muscoli. A mollo, quindi, per cancellare lo stress.

 

La terra. Il trekking yoga.
Il moto e la quiete.

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Nel trekking yoga si incontrano e uniscono indissolubilmente due opposti: il moto del cammino con la quiete dello yoga. Il fare e agire del mondo occidentale con il raccoglimento e contemplazione del mondo orientale. Punto comune di entrambi, il controllo del corpo, dei suoi movimenti, della sua respirazione. Durante il tragitto verso la quota, la fatica si fa sempre più sentire, ma il desiderio di arrivare e il piacere di osservare lo scenario che la natura offre sostengono il trekkista durante lo sforzo, rinfrancandolo dei sacrifici compiuti. Una volta arrivati in cima alla vetta, si esegue la seduta yoga, per consentire di recuperare le energie attraverso un lavoro profondo sul corpo e la mente. Un ponte immaginario tra Oriente e Occidente.

 

L’intruso? Subway yoga.
Viaggiare sulla metro diventa un'esperienza zen.

Se siete tra gli amanti dello yoga dovete assolutamente provarne la pratica in metropolitana, l'ultima tendenza nelle grandi città che da diversi mesi ha contagiato anche il web. In verticale appoggiati ai muri delle stazioni, in bilico lungo i binari e persino in equilibrio sui treni in corsa. Il tutto rigorosamente fotografato e postato sui social network, così che in un attimo la nuova moda è già mania.

 

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