Primo giorno di zona gialla e ritorna subito l’aperitivo (ma alle quattro)
Tanta la voglia di sedersi nuovamente ai tavoli, soprattutto per i più giovani: tanta gente (nel rispetto delle regole) nei locali del centro
Il ritorno della Lombardia in zona gialla, lunedì primo febbraio, è stato accolto con un urlo di liberazione da chi ha fatto davvero fatica a stare senza i tavolini di bar e ristoranti. Oltre che dai titolari degli esercizi, naturalmente. L’effetto del provvedimento si è subito visto, ieri, fin dalla tarda mattinata e soprattutto nel pomeriggio, in attesa dell’ora dell’aperitivo.
I bar chiudono infatti ancora alle 18, ma tanti giovani hanno spostato l’aperitivo alle 16. Era lunedì, ma fra le piazze Libertà, Matteotti e Pontida non c’era un tavolino esterno libero. Sembrava più un venerdì o un sabato. Pieni soprattutto i locali frequentanti dagli under 30, a cui è più mancata la socializzazione da tavolino, diciamo.
Certo, non in tutta la città è andata allo stesso modo: c’è chi non ha visto lo stacco rispetto ai giorni precedenti, anche perché il lunedì non è giornata adatta allo shopping e lo smart working tiene ancora molte persone a casa, in pausa pranzo. Infatti nei ristoranti non c’è stato l’afflusso che si aspettava, con i dovuti distinguo. Dopo il bailamme di zone e regole, c’è anche chi non ci capisce nulla: qualcuno è arrivato alle porte d’ingresso col dubbio se davvero potersi sedere dentro o no.
Oltre alla chiusura dei locali alle 18, rimane naturalmente il coprifuoco dalle 22 alle 5 (in vigore fino al 5 marzo): in questa fascia oraria, sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. La vita notturna è ancora lontanissima, e anche quella “serale” non sta ancora troppo bene.
Ci si può stare tra i Comuni di una stessa regione, invece. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali restano sospese. È consentito recarsi in centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Riaprono mostre e musei, ma non nel weekend.