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Il successo di BlaBlaCar a Bergamo

Il successo di BlaBlaCar a Bergamo
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Agosto significa vacanze, viaggi, esodi di massa verso le località di villeggiatura. Ma non tutti possono permettersi l’aereo, il treno veloce, il pacchetto all inclusive. I giovani di oggi hanno portafogli molto leggeri e si arrangiano come possono. La condivisione è la chiave per il futuro ed anche quando si tratta di spostarsi e viaggiare può rappresentare una felice soluzione. Una delle applicazioni più diffuse in questo senso è BlaBlaCar, che permette in sostanza di riempire i posti vuoti della propria macchina con persone che devono coprire lo stesso tragitto. Ma quando viene usata in Italia e a Bergamo? Le persone hanno voglia di fare viaggi in compagnia di sconosciuti? Qual è il profilo dell’utilizzatore tipo?

 

BlaBlaCar

 

In Italia e nel mondo. Solo a Milano e Roma, ogni fine settimana 40mila persone si muovono con BlaBlaCar. Per l'esodo di agosto si stima che saranno offerti sulla piattaforma oltre 250mila posti in Italia. Per quanto riguarda gli spostamenti all'estero, l'estate scorsa sono stati offerti su BlaBlaCar 67.600 viaggi condivisi dall'Italia alla Francia, 27.780 dall'Italia alla Germania e 4.700 dall'Italia alla Spagna: per l’estate 2016, si prevede che anche i passaggi verso l’estero siano destinati ad aumentare. Nel mondo gli utenti di BlaBlaCar in un anno sono passati da 20 milioni in 14 Paesi (primavera 2015) a 30 milioni in 22 Paesi (primavera 2016), con una crescita del 50 percento.

I viaggiatori tipo. Hanno un’età media di 32 anni, per ogni viaggio condiviso sulla piattaforma percorrono in media 321 chilometri e si spostano per cinque motivazioni principali: rivedere la famiglia (35 percento); il lavoro (31 percento); l'amore (17 percento); il turismo (7 percento); e incontrare gli amici (3 percento). Sono quasi tutti favorevoli a portare in auto anche gli animali domestici dei loro ospiti; le ricerche sottolineano poi che chi utilizza una piattaforma della sharing economy come BlaBlaCar è più aperto verso gli altri ed è fino a 3 volte più disposto a vivere altre esperienze condivise. Un’indagine del 2014 realizzata dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa raccontava che l’utilizzatore tipo di quest’app è quasi sempre connesso, attento al portafoglio e all’ecologia: il motivo economico è sempre prominente, ma il 61 percento degli utenti indica la tutela ecologica tra le principali motivazioni per cui sceglie di utilizzare il servizio. Inoltre, ben il 93 percento degli utenti lascia sempre o spesso un feedback dopo aver offerto o ottenuto di un passaggio, contribuendo a generare fiducia tra persone che non si sono mai incontrate prima. Una fiducia che si alimenta anche col passaparola: il 99 percento degli utenti consiglia alle persone che frequenta di utilizzare il servizio ed infatti la metà degli utenti si è iscritta proprio su sollecitazione di amici».

BlaBlaCar_community
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BlaBlaCar
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E i bergamaschi? La nostra città risulta tra le più attive rispetto a questo innovativo modo di spostarsi. Nello scorso mese di luglio, ad esempio, si sono registrati passaggi da e per la città per un totale di 37mila posti offerti. Un aumento notevole, del 30 percento rispetto allo stesso mese del 2015. Il picco dei viaggi è nel weekend, con preferenza per mete quali Verona (3.500 posti ogni mese), Padova (2mila), Vicenza e Torino (mille). Le mete turistiche preferite dagli utilizzatori bergamaschi di BlaBlaCar sono invece le non troppo lontane spiagge liguri (Genova) e la costiera romagnola (Rimini). Mete classiche, per le quali non dispiace risparmiare qualche soldi di viaggio, da poter poi spendere ben più volentieri in spiaggia o in discoteca. I costi infatti sono decisamente accessibili: da Bergamo si arriva a Genova con 10 euro, a Rimini con 18.

Il racconto di un utente. Alberto ha 27 anni, è bergamasco ma studia a Bologna. Per gli spostamenti tra l’ateneo e casa sfrutta BlaBlaCar; ha voluto raccontarci la sua esperienza: «Ho cominciato ad usare BlaBlaCar poco più di due anni fa, su suggerimento di amici conosciuti in Erasmus. Mi è sembrato fin da subito un ottimo modo per viaggiare con facilità senza troppi impedimenti e limiti dovuti a prezzi elevati e orari impossibili da conciliare. È uno strumento semplice, immediato e divertente; un'alternativa perfetta a treni e autobus che il più delle volte offrono servizi insoddisfacenti. Ho sempre usufruito di questo servizio da passeggero, salvo un paio di occasioni. Ormai ogni volta che posso mi muovo con BlaBlaCar. I prezzi sono sempre ragionevoli e non ho mai avuto grosse difficoltà a trovare dei passaggi per la mia tratta».

 

https://youtu.be/IzbfHEWROzM

 

Ma l’aspetto forse che intimorisce di più le persone riguarda la convivenza con gli altri passeggeri. Alberto non ha avuto problemi: «Mi ritengo una persona socievole, mi piace molto parlare e stare con persone “sconosciute”, raccontare le proprie esperienze e condividere parte del proprio tempo con altri. È un buon modo per scoprire cose nuove, conoscere e imparare a relazionarsi. Ho sempre avuto esperienze positive e condiviso i miei viaggi con gente socievole, simpatica e disponibile. Come per tutte le cose, certi viaggi sono stati meglio di altri, ho interagito meglio con determinate persone rispetto ad altre, ma globalmente la mia esperienza con BlaBlaCar è stata sempre positiva».

Ha infine espresso la sua opinione riguardo alle modifiche apportate al pagamento, ora da effettuare online: «Trovo che ci siano dei pro e dei contro. Sicuramente c'è maggior tutela sia per i passeggeri sia per i conducenti, la prenotazione online dà maggiori garanzie. Tuttavia si è leggermente alterata la semplicità con la quale ci si contattava tramite messaggio privato o telefonando direttamente ai conducenti. L'attesa di una risposta nei messaggi pubblici non sempre facilita la ricerca immediata di passaggi, ma capisco che si tratta dell'unico modo per poter garantire sicurezza a chi viaggia. Nonostante i piccoli disguidi, continuerò ad usare BlaBlaCar e a ritenerlo l'alternativa di trasporto migliore che ci sia in circolazione. Come farei senza?».

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