Red Canzian vuol fare da paciere tra integralisti vegani e onnivori
Per quarantasei anni è stato Red Canzian, il bassista dei Pooh. Quel capitolo, ufficialmente, si è chiuso, con la band scioltasi lo scorso 30 dicembre. Canzian però ha aperto un'altra stagione della sua vita, come portatore della cultura del veganismo. Dal 23 febbraio è in libreria Sano vegano italiano (Rizzoli, pp. 252, euro 19,90), scritto con la figlia Chiara, chef etica, vegetariana e vegana. «È un libro gentile - dice Red, che per presentare il suo libro sta girando tutta l'Italia - che vuole fare da ponte tra i vegani e gli onnivori. Può far diventare chi lo legge più sano perché può aiutare la gente a mangiare bene in modo naturale e a provare a rallentare le lancette dell’orologio della vita proponendo una scelta vegana etica e salutistica che si basa sulla tradizione alimentare italiana. Chiara, infatti, ha recuperato ricette tipiche della nostra cucina che nascono già vegane, e ne propone altre che diventano vegane con minimi aggiustamenti: dalla caponata siciliana al purè di fave con le cicorielle pugliese fino alla pappa al pomodoro e alla ribollita toscana». Il volume è stato presentato in due serate, martedì 14 e mercoledì 15 marzo, alla trattoria d’Ambrosio (Giuliana) di via Broseta, al termine delle quali Red e Chiara hanno tenuto una sessione di «firmacopie». Mercoledì era presente anche Roby Facchinetti.
Chiara ha iniziato a fare la cuoca quando era già vegetariana. Nel libro ha raccolto 50 ricette (40 stagionali e 10 di dolci), ma ricorda che «a prescindere dalla propria alimentazione, la cosa più giusta è mangiare prodotti stagionali e del proprio territorio. Più ci si rifornisce da produttori a km0, più si mangia in maniera sana». Questo il menù della serata dalla Giuliana: Farinata di ceci con maionese al rosmarino, Humus di ceci con pomodorini confit, Gnocchi di carote viola al sugo di carciofi, Stracotto di muscolo di grano su polenta, Torta al cioccolato farcita con marmellata di mirtilli. A giudicare dalle facce soddisfatte e dai piatti vuoti, la cena è piaciuta.
«Questa scelta mi ha salvato la vita». «Due anni fa il mio essere vegano mi ha salvato la vita, le mie arterie erano pulite e hanno assorbito l’onda d’urto della dissezione aortica facendomi arrivare vivo in sala operatoria», racconta Canzian. «Ho cominciato a essere vegetariano per questioni di salute: soffrivo di calcoli renali, dopo 19 coliche nello stesso tour, il medico mi consigliò di evitare la carne e le coliche passarono», continua l’ex Pooh. La scelta «importante», invece, sottolinea l’autore di Sano vegano italiano, «l’ho fatta per questioni etiche perché è un percorso naturale che fa stare meglio». Nonostante le proprie scelte, però, il bassista non fa crociate contro chi non la pensa come lui. «L’integralismo, che ha portato alle Crociate 1000 anni fa e che adesso ci sta portando ad altre Crociate altrettanto pericolose – osserva - non ha mai portato nulla di buono».