Dalle Converse alle stringate

Scarpe basse, otto icone di stile che ci hanno cambiato la vita

Scarpe basse, otto icone di stile che ci hanno cambiato la vita
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Ci sono scarpe che ci hanno cambiato la vita, perché ci hanno permesso di affrontarla meglio. Sconvolgendo la moda, le tendenze, il nostro concetto di costume. Le abbiamo viste al cinema, sin da bambine, dal primo incontro con la minuscola scarpetta di cristallo di Cenerentola (che poi Louboutin ha immaginato e disegnato in una sua speciale collezione realizzata nel 2012) a quelle rosse di Dorothy ne Il mago di Oz (battute all’asta nel 2011 per 2 milioni di dollari. Modello originale indossato da Judy Garland, ovviamente). Il viaggio tra le celebri scarpe ha svelato le ballerine Ferragamo di Audrey, le Keds in tela bianca indossate dalla Baby di Dirty Dancing, correndo fino alle Nike nuove di zecca (e poi logorate) di Forrest Gump e quelle danzanti in Footloose. Passando per le le pumps Manolo Blahnick di Carrie Bradshaw.

Ecco le celebri calzature che hanno segnato una tappa o più di una nell’universo di ogni donna. Tornate di moda in questa stagione o mai tramontate.

 

Dr Martens

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In principio erano ai piedi degli skinhead. Poi arrivò il movimento punk che ne consacrò il mito, come icona di controculture opposte. Divennero le scarpe dei Clash, dei Buzzcocke, degli Who. Nel video di Anarky in the Uk dei Sex Pistols, il manifesto del punk inglese, si vedono Jonny Rotten e Sid Vicious saltare sul palco con un paio di Docs slacciate. Dagli anni Settanta  ci hanno seguito ovunque, dall'adolescenza in poi sono stati la nostra coperta di Linus. Il ritorno alla ribalta (fashion) dei mitici stivaletti Dr. Martens è solo l’ennesimo segnale che la moda è fatta di corsi e ricorsi.

 

Le Converse

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Uno dei simboli di culture alternative, o underground, del basket, salvati e rilanciati da colossi della moda, sono un fenomeno senza tempo. Le Converse erano ai piedi dei Rolling Stones. Insieme alla camicia di flanella a quadrettoni divennero icona della cultura grunge anni Novanta grazie a Kurt Cobain, leader dei Nirvana. Sono tra i pochi modelli di calzature che sopravvivono a qualsiasi moda, con una gamma vastissima di colori, stoffe, collaborazioni con designers e fantasie.

 

Le Roger Vivier

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Centoventimila paia vendute all’uscita del film Bella di giorno, in cui le indossa una meravigliosa Catherine Deneuve. Un cult della moda: le scarpe con la fibbia cromata davanti sono un pezzo irrinunciabile nell'armadio di tutte le donne. Da collezionare quelle con tacco Virgule; unico e inimitabile, prese forma nell'ormai lontano 1963, grazie alla genialità del suo maestro, Monsieur Roger Vivier.

 

La stringata

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Le fashioniste le conoscono come brogues, oxford o derby shoes, ma in italiano sono le stringate maschili. Nel 1977 Diane Keaton le indossa nel famosissimo Io e Annie, facendole divenire un capo emblematico del suo look anche fuori dal set. Poi è la volta di Isabella Rossellini, che nel 2003 si presenta al Lido di Venezia in completo gessato gilet-pantaloni e derby. Le brogues spopolano, soprattutto in questa stagione, fra le fanatiche del look shabby chic.

 

Le slippers

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Non chiamatele pantofole. Sarebbe riduttivo. Tornate di gran moda di recente, anche grazie ai discutibili esempi di Lapo Elkann e Flavio Briatore (versione monogram), le slipper sono l’anello di congiunzione tra la pantofola e la scarpa elegante. In velluto, satin o vernice, hanno conquistato celebrities e invaso le passerelle più prestigiose.

 

Le Superga

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Un marchio storico torinese, nato nel 1911. Una scarpa iconica che oggi vede una nuova luce grazie all’edizione “zeppata” firmata dalla modella Suki Waterhouse (fidanzata di Bradley Cooper, per i più) e anche grazie alla creatività di Steve Madden, celebre stilista di scarpe.

 

Le Mary Jane

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Sono le scarpe bon ton per eccellenza. Disegnate per la prima volta dal fumettista Richard Outcault, matita di Buster Brown, che era rimasto colpito dalla forma delle scarpe della sorella, Mary Jane. Il disegno fu poi utilizzato anche per scopi pubblicitari  dalla Brown Shoe Company ed è cosi che la storia di questa scarpa ebbe inizio. Negli anni Venti si sfoggiavano per andare a ballare. Sono tornate prepotentemente di moda, anche grazie al remake del Grande Gatsby, che ha celebrato la moda degli anni Venti con un revival di accessori e quindi delle famose Mary Jane. Louis Vuitton ha voluto celebrare le Mary Jane con un fantastico modello in tela Monogram simbolo della maison francese. Più sensuale e giocosa la rivisitazione di Christian Louboutin, che tinge di colore i suoi modelli.

 

Le ballerine

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Dai tempi della danza scendono in strada le scarpette da étoile. Rivedute e corrette, non solo di seta ma anche di gomma, suède, vernice, con borchie, fiocchetti o cristalli. Perfette con tutto. In feltro o con pelliccia, per affrontare anche la neve. In punta di piedi.

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