Storia e numeri di Pitti Uomo L'evento fashion dei gentlemen
Fino al 16 gennaio si tiene a Firenze, sempre alla Fortezza da Basso, la 87° edizione di Pitti Uomo. Ogni quattro mesi, la città toscana si riempie di giornalisti, modelle e stilisti proprio grazie a questa manifestazione. Si tratta infatti di uno tra i più importanti eventi riservati all’abbigliamento maschile e in questa occasione vengono presentati i capi e le collezioni che saranno in vendita nelle stagioni dell’anno successivo. Ben 1.119 i brand presenti, il 43 percento esteri. Su 59mila metri quadrati di superficie espositiva, il salone è suddiviso in 12 sezioni: si va dagli accessori ai capi classici che non tramontano mai, arrivando anche a toccare numerose correnti luxury underground.
La storia. L’inizio di questa grande manifestazione ha una data ben precisa. Il 12 febbraio 1951, quando Giovanni Battista Giorgini organizzò nella sua Villa Torrigiani il First Italian High Fashion Show, riunendo i più grandi stilisti italiani dell'epoca al cospetto di giornaliste e compratori americani giunti appositamente da Parigi dopo le sfilate d'alta moda. L’evento fu un vero e proprio successo, ragion per cui, già per l’anno successivo la Villa che aveva ospitato la prima edizione di questo evento sarebbe risultata troppo piccola per poter accogliere tutti quelli che volevano partecipare alle sfilate.
Così, dal 1952 fino al 1982, la Sala Bianca di Palazzo Pitti divenne palcoscenico di memorabili passerelle, grazie alle quali la moda italiana raggiunse in breve tempo un successo mondiale. Ma per arrivare alla nascita di Pitti Uomo occorre fare un passo indietro e ritornare per un momento ancora agli anni Cinquanta. Più precisamente nel ’54, quando venne alla luce il Centro di Firenze per la Moda Italiana, l’organismo che da lì in avanti avrebbe promosso tutte le manifestazioni. Nel 1967 a Giorgini subentraò Franco Tancredi, grazie al quale, nel settembre del 1972, nacque Pitti Uomo che aveva come unico scopo la promozione della migliore industria italiana sui grandi mercati esteri. A seguire negli anni successivi sarebbero nate Pitti Bimbo (1975), che presenta l’alta qualità dell’abbigliamento per bambino, Pitti Filati (1977), che diventa subito punto di riferimento dei produttori di maglieria, e Pitti Casa (1978), pensato come salotto esclusivo per la presentazione della biancheria per la casa più raffinata.
Le aziende bergamasche presenti:
Perofil
Albini con Thomas Mason Accessories
Bagutta
Bresciani Calze di Spirano
Camiceria Maffeis
Camicie Sonrisa
Essenza di Cerete con Yes Zee
Hosio e Obvious Basic
Indas di Medolago con Etiqueta Negra
La Rocca di Martinengo con la licenza di Jeff Griffin
Mazzoleni Gloves
Minoronzoni 1953
Scaglione
Studswar
Santini Maglificio Sportivo, che ha presentato la maglia rosa 2015
Pinetti